Il mio volto è uno specchio (2967)

novembre 28th, 2008 by Moderatore

luceri1.JPG 

Un albergo isolato sulle rive di un tetro lago. Due coppie di ospiti in viaggio di piacere, ognuna con molti scheletri nell’armadio. Un anziano pensionato misantropo, querulo e ipocondriaco con la sua seconda moglie. Il ricordo incombente di un figlio tradito dal suo stesso sangue. Una presenza misteriosa in cerca di vendetta, diabolica nell’architettare agguati mortali. Tra delitti inspiegabili e indagini alla cieca, un thriller che segna l’atteso, grande ritorno del suspense gotico. All’interno, i racconti vincitori del premio Gran Giallo Città. 

[visualizza completa del volume] 

Popularity: 21% [?]

Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo

43 Responses

  1. Marco Piva

    Grandissima trama!!!!
    Una delle letture che mi concederò a Natale vicino all’alberello :-)

  2. AngoloNero

    Complimenti ad Enrico!

  3. Il professionista

    bella copertina…

  4. OperaNarrativa.com

    Ciao,
    sul nostro sito aggiunta la recensione del romanzo.

    http://v3.operanarrativa.com/node/1273

    ciao
    Andrea Franco

  5. Fabio Lotti

    Primi spunti sul libro che mi serviranno per la recensione. Così a braccio. Come ho fatto per quello di Pigozzi. Se do fastidio fatemelo sapere e smetto. Albergo su un lago, un vecchio malato rompiballe con la seconda moglie più giovane di lui che lo deve accudire (forzatamente perché non vede l’ora che tiri il calzino) , un figlio che al momento non si vede, due coppie di sposi in viaggio di piacere. Il solito assassino, anzi assassina, che macchina per l’uccisione del vecchio. Sfortunata a bestia (staggese) che per un verso o per l’altro non ci riesce e chi ne fa le spese…Aggiungo un commissario sulla scia di quelli bonari e tranquilli ma nello stesso tempo carismatici, dialoghi su dialoghi, spunti ed elementi indiziari sparsi ad arte (in questo Luceri è un Maestro), qualche aura di gotico e qui per ora mi fermo.

  6. Piero

    Prime 50 pagine.
    Atmosfera volutamente decadente.
    Odii malcelati e repressi.
    Figure ambigue.
    Indizi seminati ad arte.
    E’ morto il cane (peccato : ai cani voglio bene, meno ai gatti !), ma non doveva succedere se..
    Bellissimo.
    Grande Luceri, sino ad ora !
    (intervento sintetico e non logorroico)

  7. Fabio Lotti

    ATTENZIONE IL COMMENTO CONTIENE ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA E SUL FINALE DEL ROMANZO

    ————
    Bene. Io aggiungo veleno per topi, coltelli e forbici che spariscono misteriosamente, coperte elettriche mortali, un difetto fisico che si vede e non si vede, l’assassina che prepara i suoi misfatti, tensione, paura, dubbi, intuizioni, ripensamenti, sogni angosciosi in un’aura di gotico che pervade il tessuto narrativo, il tassello che manca e alla fine arriva a ricomporre il mosaico. Un buon prodotto con una prima parte un po’ troppo insistita su Carmen, la seconda moglie del vecchio, per non capire come andrà a finire. Interessanti i due racconti aggiunti di Gianluca Ascione e Anna Iaquinta.
    ———–

  8. Piero

    Vorrei fare una domanda, rivolta a Luca oppure magari all’autore stesso : Luceri è un prodotto originale del vivaio italiano (cioè si ritiene svincolato da qualsiasi corrente) o si inserisce in una in particolare ? Ossia fa riferimento a un autore che elegge a proprio fondamento oppure no ?
    A parte questo continuo nella lettura (pag.70) ed è sempre bellissimo.

  9. Piero

    Cavolo, Fabio, basta che non dici come va a finire, altrimenti..è inutile che lo legga !

  10. Eugenio

    Iniziato a leggere, ben scritto, a parte i dialoghi, a mio parere improbabili e poco realistici.

  11. Linda

    Io ho capito chi era il colpevole alla trentesima pagina… banale e scontato, se questo ha vinto figuriamoci gli altri… a me non è piaciuto. Ambientazione solita, personaggi prevedibilissimi… boh!

    (modificato dall’Ammiinistratore causa spoiler ore 14.50)

  12. Luca Conti

    Abbiate pazienza, ma proprio non è possibile parlare di un giallo senza rivelare elementi fondamentali della trama o, addirittura, l’assassino? Insomma, che razza di modi sono questi? Un pizzico di cortesia nei confronti di chi il libro ancora non l’ha letto, per favore.

  13. Marco Piva

    Luca mi trova assolutamente d’accordo.
    Eventualmente in caso di SPOILER segnalatelo a CHIARE LETTERE CUBITALI!!!
    Così chi non l’ha letto passa oltre….

  14. Fabio Lotti

    Caro Luca
    non so se ti riferisci al sottoscritto. Ho postato le mie impressioni per Pigozzi e nessuno mi ha fermato. Qui ho iniziato lo stesso tipo di discorso chiedendo praticamente il permesso a tutti i lettori di continuare. E’ probabile che tu ti sia inserito più tardi a cose fatte. Non ho difficoltà a scusarmi se i miei due interventi ti hanno tolto un pò di curiosità invece di stuzzicarti. Se fosse così per il futuro non intervengo e magari lascio solo il link dell’eventuale recensione. Devo però precisare che nessuno mi pare abbia fornito spiegazioni sulla identità dell’assassino.
    ATTENZIONE SPOILER
    Anzi dell’assassina che l’autore stesso mette in azione come una delle protagoniste del libro. E dunque sappiamo già che è una donna.
    FINE SPOILER

  15. Luca Conti

    Caro Fabio,
    non mi riferivo direttamente a te (che comunque hai un po’ esagerato, così come anche del libro di Pigozzi avevi raccontato fin troppo), ma alla signora Linda che a pagina 30 aveva “già capito chi era il colpevole”.

    Tutto quel che è necessario dire del romanzo di Luceri PRIMA che si inizi la lettura è correttamente indicato in quarta di copertina. Ogni parola in più attenua il gusto della lettura.

    Altrimenti, per chi vuole parlare del libro DOPO la lettura, è bene che sia creato un thread apposito.

    Tutto qui.

  16. Fabio Lotti

    Lo so, a volte sono “troppo” e mi tocca a mordermi le dita. Ma credetemi non lo faccio con intenti “distruttivi”.
    Sarebbe veramente interessante, e lo dico anche a Dario, se ci fosse magari uno spazio dove inserire più recensioni o comunque pareri articolati dopo la lettura di un libro. Allora sì che si potrebbero fare confronti senza effettivamente danneggiare nessuno. L’idea non mi pare peregrina. Che ne pensi Dario?

  17. Dario Geraci

    Caro Fabio,
    l’idea è più che apprezzabile però, come scrissi tempo fa, la piattaforma su cui poggiamo, non permette un implemento spaziale di tale misura.
    Mi duole quindi, dover indicare ai lettori, di utilizzare le bacheche disponibili per ogni romanzo presente in edicola.
    Buon proseguimento.

  18. Linda

    ATTENZIONE IL COMMENTO CONTIENE SPOILER SULLA TRAMA DEL ROMANZO

    ———————

    ma scusate, l’assassina come già detto si sa da subito che è una donna, quindi non mi pare di aver dissacrato chissà che cosa e poi la famosa pagina trenta era un modo di dire, nel senso che già prima della metà libro si capisce chi è la colpevole. secondo me il resto è uno scontatissimo calcare la mano sugli altri personaggi che risulta fastidioso… Non credo di aver detto nulla che possa svelare la trama… anzi… qualcuno prima di me ha fatto di peggio citando dettagli… va beh… ad ogni modo non volevo guastare la sorpresa, ma solamente dire che questo giallo, sempre secondo me, è una BUFALA. Posso esprimere un parere libero in un mondo libero? Spero…

    ———————

  19. Dario Geraci

    Gentile Sig. Linda,
    certo, può capitare che un romanzo non incontri i propri gusti, Le chiedo tuttavia cortesemente di non rivelare particolari che potrebbero pregiudicare la lettura da parte del pubblico.
    Certo della Sua comprensione.
    Buon proseguimento.

  20. Linda

    accetto di buon gradi ma secondo me è ai commenti del signor Lotti dovrebbe essere messo lo spoiler, io leggendo i suoi non ritenevo di aver detto nulla di più…

  21. Luca Conti

    Cara gignora Linda,

    per quanto mi riguarda, non avendo ancora iniziato il libro di Luceri, non potevo certo conoscere il sesso dell’assassino. E, se mi consente, avrei preferito che a dirmelo fosse l’autore del romanzo, nel momento in cui riteneva più opportuno farmelo sapere (a pagina 5 o 190 che fosse).

  22. Linda

    dalla prima pagina si sa… lo dice subito…

  23. Linda

    comunque i’m sorry… non lo faccio più GIURO… scusate…

  24. Fabio Lotti

    Cara Linda
    ti capisco. Io avevo inserito un sacco di dettagli che ti è sembrato quasi naturale aggiungerne un altro. La colpa è in parte mia.
    Per quanto riguarda il giudizio globale non sono così entusiasta come fa capire la recensione di Andrea Franco e nemmeno così depresso come fa capire il tuo. Che è perfettamente lecito, s’intende. Mi pare il classico giallo ben confezionato senza però quel quid, quella marcia in più che lo potrebbe contraddistinguere tra tanti altri similari.

  25. Linda

    Caro Fabio, come darti torto? Sicuramente il mio giudizio è così forte perchè dal vincitore di un simile concorso mi aspettavo un qualcosa di cui non ci si potesse accontentare. E poi scoprire subito il colpevole declassa il genere, che delusione!!!

  26. Dario Geraci

    Personalmente, andrò domani a ritiralo. Vi informo che, durante il mese avrete modo di leggere un intervista ad Enrico Luceri e anche un piccolo articolo di approfondimento sul romanzo-

  27. Eugenio

    Sono in totale disaccordo con Linda: il romanzo è valido, secondo me meritevole del premio. Io sono arrivato a pagina 60 e ancora non ho capito chi è il colpevole, solo il sesso dell’assassino, ma viene svelato dall’autore. Secondo me è un ottimo romanzo, unica pecca: i dialoghi secondo me poco realistici. Una piccola contraddizione tra pagina 37 e 38: la cuoca prima pensando di parlare con la cameriera le dice di portare su il vassoio, poi quando la cameriera arriva le dice che lo porterà in camera Carmen.

  28. Linda

    La vita è bella perché è varia… :-)

  29. Piero

    Io sto a pag. 145 e posso dire, per quanto mi concerne, che il Giallo è veramente bello.
    E’ un classico classico (era ora..) ma scritto molto molto bene, con un’attenzione ai particolari, che normalmente in un giallo non c’è.
    Io un’idea me la son fatta e il colpevole è quello al 99% dei casi, ma… signori miei in un giallo non si vede solo l’assassino ma l’ingegno della trama, dell’impianto, etc..
    Mi riservo di dire qualcos’altro quando l’avrò terminato (poi comincio Chase..).

  30. Piero

    Non facendo il nome di un certo autore (sennò mi linciano), se mi permettete vorrei dire che comunque questa di Luceri pur sempre è opera da concorso, coi suoi pregi e i suoi difetti. Per vederlo veramente in tutta la sua prospettiva, io aspetto che costruisca il suo secondo romanzo DA VINCITORE, in cui, scevro da ogni limite (anche di pagine), possa far uscire il meglio di sè.
    Ricordo ad esempio..(non quello che alcuni si aspetterebbero che io citassi) una coppia di francesi, Jacquemard-Senécal, che vinsero nel 1977 il Prix du Quai des Orfévres con “Il delitto di Casa Grun”, un ottimo giallo, ma …nulla di paragonabile a “L’Undicesimo Piccolo Indiano” che è un autentico capolavoro !

  31. Peter Pan

    Scusate, ma certi commenti mi sembrano poco rispettosi sia dell’operato della giuria del premio Tedeschi sia dell’autore, il bravo Luceri.
    Si può criticare tutto, ma, appunto, con il giusto rispetto per il lavoro altrui. Questa almeno è la mia opinione. Spero che qualcuno non critichi il romanzo perché magari ha partecipato e non ha vinto. Personalmente ho grande stima della redazione del giallo mondadori e credo che il Tedeschi sia uno dei pochi (forse l’unico?) concorsi seri. Venendo al romanzo, secondo me ha alcuni difetti:
    1) i dialoghi non sono molto riusciti;
    2) a pagina 139/140 c’è un indizio fin troppo rivelatore del colpevole e forse un po’ ingenuo;
    3) nel corso della storia si perde qualcosa della bella atmosfera che caratterizza la prima parte, di attesa e suspense;
    4) certe coincidenze mi sembrano poco probabili (entrambe le coppie giovani con la donna dal passato misterioso…)
    Detto questo, il romanzo può piacere o non piacere. A me nel complesso è piaciuto, mi sembra un buon giallo classico, scritto molto bene. Anche se, lo confesso, preferisco i thriller/noir/hard bolied alla Pigozzi (ho amato follemente il suo recente “Rosso come il sangue”), ma questa è una questione di gusti. Un bravo a Luceri e complimenti per la meritata vittoria.

  32. Carlo Guarino

    Assolutamente sopravvalutato. Trama piuttosto banale e prevedibile nella sua dipanazione, piuttosto semplice capirne l’epilogo ed il colpevole. Non da buttare,come dice Linda, ma nel complesso, dopo la lettura, appare un racconto piuttosto incolore.Poca suspance, insomma…

  33. Peter Pan

    Un plauso alla redazione per la proposta di giovani autori italiani, che non hanno nulla da invidiare ai loro più famosi colleghi d’oltreoceano, anzi… credo che attualmente in italia si scrivano le cose migliori, da Lucarelli a Pigozzi (un elenco sarebbe troppo lungo ma ce en sono veramente parecchi… comunque si è capito che sono un fan di Pigozzi?) ci sono grandissimi scrittori che secondo me valgono molto più di tanti celebrati autori di best seller stranieri (che spesso sono delle grosse delusioni).

  34. Fabio Lotti

    A proposito della critica ad un libro sono per la massima libertà di espressione. Se uno vuole scrivere che è una bufala (sia chiaro che non conosco Linda) o una ciofeca o un qualsiasi altro giudizio può farlo tranquillamente, addossandosi il rischio di una disapprovazione, ma solo di una disapprovazione e non di una censura. Ha fatto quindi bene Dario a lasciare ampia libertà di parola. Altrettanto può rispondere a tono lo scrittore sempre e soltanto in relazione a ciò che è stato scritto. Se si incomincia a mettere limiti non si finisce più. Ultimamente mi è capitato di leggere un libro talmente brutto ma talmente brutto che non ho potuto fare a meno di scrivere “Uno dei libri più brutti che abbia mai letto in vita mia” alla faccia del bon ton.

  35. Il professionista

    Io, come sicuramente alcuni sanno, non sono un patito del filone ma ho trovato il libro piacevole e ben raccontato, che poi è quello che si chiede a un romanzo. Purtroppo è già stato tutto scritto più e più volte. In certe occasioni credo vada apprezzato anche il modo di trattare la materia. E mi sembra che Luceri ci sia riuscito.
    In più è un autore italiano.
    Non è da poco constatare che anche in filoni tradizionalmente praticati da autori anglosassoni o comunque stranieri si stia creando una schiera di professionisti che magari tra qualche anno diventeranno loro dei classici. Aspettiamo quindi Luceri alla prossima prova. Un plauso gli sia di incoraggiamento.

  36. Fabio Lotti

    Vorrei chiudere qui i miei interventi (anche troppo numerosi) per chiarire al meglio la mia posizione nei confronti dell’autore (con il quale ho avuto uno scambio di mail) e il suo libro.
    1) Sono felice che Enrico Luceri abbia vinto il premio Tedeschi 2008. L’ho conosciuto come persona colta, garbata e gentile.
    2) Il fatto che l’abbia conosciuto e abbia recensito favorevolmente un suo libro non mi esime dall’apprezzare con una certa riserva quest’ultimo suo lavoro.
    3) Praticamente un capolavoro rispetto alla valanga di cacca che ci sta piovendo addosso da tutte le parti. Se però lo confronto con la tradizione del romanzo poliziesco che conosco allora posso dire, secondo la mia esperienza di lettore, che si tratta di un libro dignitoso, scritto con cura e passione senza però quel quid in più, quella novità necessaria che lo possa contraddistinguere ed elevare al di sopra di altri buoni lavori.
    4) Non credo, perciò, che i complimenti all’autore siano in contraddizione con il giudizio sul libro. Se qualcuno lo pensa sbaglia di grosso. Quello che mi interessa è la mia libertà di giudizio.

  37. Linda

    Bravo Fabio!!! Molto obiettivo! Sono totalmente d’accordo.

  38. Piero

    Mi permetto di fare un breve accenno a Luceri.
    L’ho letto tutto e mi è sembrato, tutto sommato un ottimo romanzo.
    Parecchi lettori hanno stigmatizzato la stranezza che indichi gli indizi giusti per inquadrare subito o quasi il nome dell’assassina, e quindi sono rimasti spiazzati. Ma lo si rimane se si parte dal presupposto che sia un romanzo a enigma: secondo me non lo è. Tutt’altro : è una fusione di Giallo Classico e Noir. Non a caso in due o tre volte, si fa riferimento a LA SPOSA IN NERO. Questa è la storia di una vendetta : semmai il lettore si potrà chiedere se riusciranno a fermarla prima che centri il suo bersaglio o no.
    Già dal Prologo, viene detto che è una donna : per quale motivo scremare dei possibili sospetti se non per focalizzare l’obiettivo su un determinato oggetto ? Semmai in un secondo tempo, dopo aver fatto capire mediante determinati indizi quale sia la via da seguire, è come se decidesse che la via è troppo semplice, e così mischia un po’ le carte e mette in primo piano due falsi soggetti, ma il modo di trattarli è tale che indirizza ancora di più l’attenzione sul soggetto in primo piano. E’ come se volesse a tutti i costi che l’assassino uccidesse la sua vittima, dipinta in modo tanto antipatico da quasi presupporre un finale catartico.
    Tutto sommato un ottimo romanzo, con una eccellente caratterizzazione dei personaggi e descrizioni scenografiche.
    Si vede che Luceri prima di scrivere ha letto tanto; e le sue letture e le sue visioni si sono stratificate: il prologo è molto cinematografico. E le citazioni sono tante : lui ha ammesso Christie, Irish, io aggiungerei anche Queen. Ma con quelle caratteristiche che puntano al descrittivo e alla caratterizzazione dei personaggi in senso profondamente umano, Luceri potrebbe anche scrivere un romanzo tout-court, non necessariamente poliziesco. Oppure scrivere un thriller puro, perché quando deve condurre il gioco sull’analisi tipicamente giallo classica, il romanzo si appiattisce ed il ritmo rallenta, mentre quando punta sull’azione, è un crescendo : per es. per me un eccellente momento di questo romanzo, da antologia, è oltre che il Prologo, il sogno di Fiorani, con la sua tensione estremamente palpabile.
    Io vorrei solo leggere il prossimo romanzo di Luceri, una opera scritta dopo la vittoria al Tedeschi perché quando si scrive da vincitore di importante concorso, si ha maggiori possibilità di realizzare opere che magari prima non avrebbero avuto parimenti fortuna.
    Faccio un esempio : Arruga vinse nel 2003 il Tedeschi con Suite Algerienne che è un ottimo romanzo ma che, per uno come lui, che conosco in quanto critico illustre di opera lirica e musicologo, mi parve opera un po’ strana, pur parlando di un mondo che lui conosce bene. Dopo aver vinto, è uscito poi per Mondadori un altro romanzo, che non so se sia stato scritto prima o dopo, che è un romanzo poliziesco che si sviluppa durante una recita di Maria Callas, “Il teatro degli enigmi”,che mi è sembrato estremamente più connaturato al personaggio e alle conoscenze di Arruga.
    Un in bocca al lupo per futuri successi.
    P.S.
    Colgo l’occasione di fare gli auguri di Natale alla Redazione del Giallo Mondadori,al suo Direttore e a Geraci, che in questi mesi ha dovuto far da filtro alle “passioni” di noi lettori : auguri di cuore.

  39. AgenteD

    Molto, molto bello, assolutamente da leggere. Un libro dal taglio molto cinematografico, sembra di leggere “attraverso” una macchina da presa che ci fa notare tutti i dettagli, dettagli che risulteranno fondamentali nel dipanarsi della trama. Complimenti all’autore e soprattutto gratitudine, quella che uno scrittore merita quando non bara con il lettore, fornendogli tutti gli elementi per risovere da sè il caso. E passi, se qualche volta si avrebbe voglia di dare un colpetto sulla spalla del Commissario per fargli notare qualcosa che gli sta sfuggendo…Evidentemente anche questo è voluto dall’Autore, visto che, come già sottolineato da altri, questo libro è un thriller, oltre e forse più che un giallo..

  40. Linda

    Ma se è un thriller che cavolo ha vinto un premio giallo? Boh…

  41. Dario Geraci

    Non capisco l’ultimo commento della Sig.ra Linda. Prego argomentare.

  42. gelostellato

    letto il libro
    ok, il colpevole si capisce ma credo sia una cosa voluta, che il lettore abbastanza smaliziato lo capisca. Anche perchè in un giallo dove ci sono meno di una decina di personaggi e in cui l’autore stesso ci fornisce dettagli chiarissimi per escluderne la metà non si può certo pensare che il libro intenda giocare sul classico “indovina l’assassino”
    Questo non è un giallo puro, ma è per una buona metà giocato sul principio del thriller. Direi che anzi, affermare che il libro non è piaciuto perché si capisce subito chi è l’assassino già la dice lunga sull’apertura mentale del lettore. La peculiarità di questo lavoro credo sia proprio una perfetta mescolanza di giallo e thrilling. Se poi uno non capisce chi è l’assassino non fa che godersi di più il libro. E’ un valore aggiunto a un lavoro già buono.
    Per me, quindi, il giudizio è molto positivo. E se posso forse essere d’accordo con un leggero scarso realismo dei dialoghi, va anche detto che l’autore ha una scrittura molto pulita e, per certi versi, invidiabile.
    Saluti
    Raffaele

  43. Davide

    Scrivo per complimentarmi con Enrico Luceri: bravo! sei uno che sa scrivere per davvero. Leggerò certamente il tuo prossimo giallo…

Leave a Comment

Please note: Comment moderation is enabled and may delay your comment. There is no need to resubmit your comment.

Spam protection by WP Captcha-Free