“Un seduttore impenitente” di Sophie Jordan – Passione 217
“C’è un afrodisiaco potente in questo libro.”
Publishers Weekly
Charlotte Langley è una giovane tranquilla e taciturna, che vive insieme alle sorelle dal cognato, il duca di Warrington. Un giorno Samuel Kingston, fratellastro del duca e libertino impenitente in crisi esistenziale, decide di cercare pace presso il congiunto. Ma durante la notte incontra in corridoio Charlotte, la quale, in preda ad ardenti bollori scatenati da una tisana afrodisiaca preparata per errore dalla sorella, lo aggredisce sessualmente cercando sollievo in uno sfrenato atto di autoerotismo. Tornata in sé, Charlotte fugge sconvolta, ma ormai ha risvegliato i sensi sopiti di Samuel, il quale adesso è ben felice di prolungare la sua permanenza lì…
Note:
UN SEDUTTORE IMPENITENTE ( The Virgin and the Rogue ) è il sesto romanzo della serie “Rogue Files”.
I romanzi precedenti della serie, UN DUCA IMPREVISTO ( While the Duke Was Sleeping ), SCANDALI E DESIDERI ( The Scandal of It All ), UNA MOGLIE ALL’IMPROVVISO ( The Duke Buys a Bride ), UN UOMO TUTTO PER ME ( This Scot of Mine ) e UNA PROPOSTA PER IL DUCA ( The Duke’s Stolen Bride ), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Passione – nr. 175, 181, 186, 192 e 200 rispettivamente.
La serie proseguirà con “The Duke Effect”, di prossima pubblicazione.
Ambientazione:
Inghilterra, 1800
⭐⭐⭐⭐
Credete al destino e a tutto quello che di bello può riservarci?
E ai filtri d’amore o, meglio, alle tisane afrodisiache?
Forse nessuno ci crederebbe, eppure i due protagonisti della storia, Samuel Kingston e Charlotte Langley, hanno molto da raccontare su questo.
Charlotte Langley è una giovane tranquilla e taciturna, vive insieme alle sorelle e al cognato, il duca di Warrington.
Lei, come chiunque altro nella cittadina di Brambledon, era certa che si sarebbe sposata entro pochi mesi con William Pembroke, che conosceva da quando erano bambini.
Charlotte è cresciuta con William, che è un ragazzo buono e gentile, molto diverso dai genitori. Lui non dà alcun peso alla condizione sociale altrui o al proprio rango.
William desiderava che Charlotte diventasse sua moglie anche prima che Marian sposasse Warrington. Ma essendo succube della madre, non poteva mettersi contro i suoi genitori e Charlotte non pretendeva che lui lo facesse.
Una sera Nora, pasticciando con le erbe, prepara un nuovo infuso destinato proprio a Charlotte, che una volta al mese, prima dell’inizio del ciclo, patisce crampi e dolori che la costringono a letto.
Quella sera però qualcosa va storto, perché Charlotte non riesce a dormire, dando la colpa a quell’infuso dal gusto particolare. Costretta ad alzarsi a causa di continui crampi, va in cerca della sorella, ma nel corridoio si imbatte in Samuel, fratellastro del cognato.
Presa da una smania incontrollabile, si butta tra le braccia dell’ignaro uomo che, preso alla sprovvista, di certo non disdegna la sua compagnia.
«A cavalcioni sopra di lui, Charlotte ondeggiava i fianchi e sobbalzava contro la protuberanza della sua virilità, godendosi quello strofinamento lussurioso. [..] Dei fremiti irrefrenabili in tutto il corpo cominciarono ad assalirla. Ecco, così. Lui annuì una volta, con voce tesa, com’era tesa la sua espressione. Ci siete quasi, dolcezza. Prendete ciò di cui avete bisogno.»
Ripresasi dall’orgasmo, Charlotte si sente avvampare, ma stavolta di vergogna. Lei, che non aveva mai baciato un uomo, aveva appena fatto una cosa indecente. Cosa avrebbero pensato di lei le sue sorelle e William?
«Io… ehm…Non so che cosa mi sia successo. Vi prego non parlatene con nessuno.»
Kingston non è più se stesso da un anno, evita le sue solite frequentazioni nel club di cui è membro. Evita il teatro, le sue case di tolleranza preferite, le bische, i balli e i festini dissoluti in campagna. E, soprattutto, evita le donne.
Dopo aver appreso della malattia della madre, nulla ha più un senso per lui. In piena crisi esistenziale, decide di cercare pace presso il fratellastro, il duca di Warrington.
Quello che doveva essere un soggiorno breve, si trasforma in una piacevole permanenza, soprattutto dopo quella notte in biblioteca con la signorina Charlotte.
Kingston si sente inspiegabilmente attratto da quella giovane che in qualche modo ha risvegliato sensazioni che da tempo, per sua scelta, erano in letargo.
Adesso ha un motivo in più per rimanere a casa del duca e quel motivo è Charlotte, ma i rapporti con il fratellastro non sono dei migliori e la sua prolungata permanenza a Haverston Hall provoca sospetti.
Infatti Warrington capisce il motivo per cui Kingston rimane, i suoi occhi vedono come i due giovani si guardano e lo mette più volte in guardia, intimandolo a tenere le mani a posto con sua cognata.
Ma un libertino impenitente come lui potrà mai obbedire al fratellastro, quando i suoi occhi incrociano nuovamente quelli lussuriosi di Charlotte?
Charlotte non si era mai chiesta se era amore quello che provava per William, ma Kingston la mette in crisi, perché lei non vede il libertino che tutti dipingono, ma un uomo di profondi sentimenti, un uomo pieno di risentimento verso un padre che non c’è stato per sua madre, un uomo che non si è approfittato di lei.
Seguire il cuore o la ragione? Andare verso un futuro certo con William o provare a inseguire l’ignoto con Samuel?
«Non era degno di lei. Se n’era andato per proteggersi. Per difendere quel poco di dignità che gli era rimasta… e quel poco di cuore che aveva»
Ho letto la storia tutta d’un fiato, senza riuscire a staccarmi dalle pagine. La penna di Sophie Jordan ancora una volta ha intrappolato il mio cuore in un vortice di emozioni che fanno vibrare l’anima.
Ho amato entrambi i personaggi, diversi ma complementari.
Charlotte che, con l’arrivo di Samuel, prende coscienza di ciò che vuole per il suo futuro e rischia pur di ottenerlo.
Samuel, un uomo pieno di cicatrici, un uomo spesso giudicato, condannato e mai compreso.
Tra le pagine non manca la giusta dose di passione che rende la storia ancora più intrigante, così come da sempre ci ha abituati l’autrice.
La serie The Rouge Files mi ha conquistata fin dal primo volume e adesso non mi resta che attendere con trepidazione la storia di Nora.
Vorrei iniziare la recensione come di consueto ma non posso, devo spoilerare: con UN SEDUTTORE IMPENITENTE mi sono divertita tanto, troppo. D’altronde con Sophie Jordan non ci si annoia mai proprio per l’originalità. Ma chi sono i protagonisti di questa storia?
Se ricordate Marian di “Una proposta per il duca”, sapete già che la nostra eroina di oggi, Charlotte, è sua sorella, quella che cuciva a testa bassa subendo le angherie della signora Hansen. Dopo che Marian si è sposata con il duca di Warrington la situazione si è letteralmente ribaltata, tantoché è l’ex datrice di lavoro a confezionare i vestiti a Charlie, come pure quello da sposa. Infatti, Charlotte sta per sposarsi, con l’amichetto di sempre, con il quale si scambiò la promessa di non lasciarsi mai un giorno ormai troppo lontano. Tuttavia, la nuova condizione – soprattutto dal punto di vista economico – non la costringe a sposarsi e ciò fa riflettere: probabilmente la giovane Langley è innamorata di William. Eppure…
“— Avete l’aria di non stare… bene, signorina Langley.
Non stava bene per niente. Era precipitata all’inferno, travolta da una sconosciuta smania sessuale. Era un pensiero indecente, ma non provava vergogna né dispiacere, perché era la verità.”
È possibile dare un nome a un qualcosa che non si è mai provato? Ed è possibile sopravvivere senza quel qualcosa che si è imparato a conoscere? Soprattutto, ci si può convincere che il tutto è irrazionale, tremendamente falso, dettato dalla chimica? Già, è chimica, ma Charlotte non dà la giusta interpretazione. Per Kingston è palese che non è solo astinenza. Forse è la novità, visto che Charlotte all’apparenza è disponibile, mentre le sue avventure da libertino si sono concretizzate con delle donne consapevoli e più che disinibite; attraenti ed esperte. Non scialbe, noiose e insignificanti come la cognata del suo fratellastro.
“Gli bastava guardarla, così inerme e attraente… straordinaria. Era straordinaria e lo sbalordiva.
Si era sbagliato di grosso su di lei, e osservarla in quel momento non faceva che rafforzare quel pensiero. Charlotte Langley aveva acceso il suo interesse. Il suo interesse assopito da molto tempo, e non riusciva a distogliere lo sguardo.”
Eccovi, cari lettori, i nostri protagonisti, così diversi eppure con due cuori pieni di cicatrici. In fin dei conti la fortuna è girata per entrambi, consolidata con il loro incontro. Pensate, Kingston era di passaggio dal fratellastro, forse solo per farlo indispettire. Un viaggio alla ricerca di un qualcosa a cui non sapeva dare un nome, ma alla fine quell’itinerario porta il nome di Charlotte. Quest’ultima è stata amata da me fin dalla prima pagina, ma anche dal volume precedente: ha sofferto per la perdita dei genitori e non si è mai piegata alla condizione indigente in cui si è trovata. Non si è neppure crogiolata nella bambagia offerta dal cognato; ha cercato tuttavia una sua famiglia con la speranza di non perdere le vecchie radici, ma qui mi devo fermare.
Ho amato questa storia fin da subito, accompagnata dalla penna briosa della Jordan che continua a stupire. Un seduttore impenitente, difatti, si trova alle prese con una donna nel pieno dei bollori, grazie a un elisir afrodisiaco che doveva soltanto placare dei crampi addominali. Questo vale per la prima volta; ma come potrà giustificare, Charlotte, la volta successiva, quella dopo ancora… Non potete capire l’alternanza di passione al divertimento durante la lettura, che sono talmente tante da non voler cogliere anche le minime sbavature. Quindi, se cercate una storia leggera e sicuramente insolita, lasciatevi sedurre da Samuel, per tutti Kingston; ma abbandonatevi anche all’abbraccio autentico e caloroso di Charlie, che vi stupirà con la sua pacatezza ed esuberanza. Vedete quante facce hanno questi protagonisti? Seguiteli, non ve ne pentirete.