I Classici de Il Giallo Mondadori 1370: La prova in fondo al mare
Sono sopravvissuti in dieci al naufragio del panfilo Elsinore, colato a picco ai Caraibi dopo aver urtato uno scoglio. Ma non tutte le vittime sono perite nella disgrazia. Il ricco proprietario del battello e il secondo ufficiale sono scomparsi dopo, in circostanze misteriose. C’è chi sostiene che qualcuno abbia narcotizzato i compagni di sventura e gettato quei
due fuori dalla scialuppa di salvataggio, nelle acque infestate di squali. E quando uno degli eredi del magnate morirà per avvelenamento da cianuro, il tenente Valcour della polizia di New York avrà la conferma dei suoi sospetti. Per trovarne le prove e ricostruire la catena dei sanguinosi eventi dovrà radunare i superstiti su un nuovo panfi lo, l’Elsinore II, e tornare con loro sulla scena della tragedia. Forse allora, grazie alle immersioni, si potranno recuperare elementi decisivi dal relitto. Perché la verità è laggiù che aspetta, in fondo al mare.
Rufus King (1893-1966), statunitense, croce al valore durante la Prima guerra mondiale e telegrafista nella marina mercantile, ha cominciato negli anni Venti a scrivere romanzi d’avventura. Ma è ai polizieschi che deve il suo successo, tra solidi intrecci, finali a sorpresa, una felice vena di humour e personaggi sempre brillanti, a
partire dall’investigatore franco-canadese Valcour.
All’interno, il racconto “Cardosa e lo scrittoio della Pimpaccia” di Carlo Parri.
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aprile 27th, 2015 at 18:49
Ho letto di quest’autore il precedente “Il dramma del Florida” che mi é apparso eccellente, trama avvincente, con la suspence dosata sapientemente su una nave fuori dal mondo, in cui il tenente Valcour pare navigare a vista…
aprile 28th, 2015 at 20:37
Questo è straordinario! E il finale è sensazionale: si riesce a capire chi sia l’assassino si può dire all’ultima pagina (mantenere la tensione altissima è una prerogativa dei grandi maestri e Rufus King lo è). Ed è l’assassino che dà la prova finale, con il suo comportamento.
Per chi non conosce Rufus King, forse sarebbe il caso di andare a rispolverare un mio contributo in questo blog, un mio breve saggio su Rufus King, di cinque anni fa :
http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2010/05/26/un-%E2%80%9Cborn-writer%E2%80%9D-rufus-king-invenzioni-stile-e-rapporti-con-la-letteratura-di-genere-coeva/
maggio 2nd, 2015 at 13:13
Il precedente IL DRAMMA DEL FLORIDA è stata una delle più piacevoli letture gialle degli ultimi anni: gran ritmo, personaggi briosi e ben delineati, dialoghi freschi, sottotrame erotiche lasciate intuire senza eccessi voyeuristici, una plausibile motivazione psicologica alla base dei crimini e un ottimo climax di suspense. Da acquistare a occhi chiusi.
maggio 7th, 2015 at 00:00
Buongiorno a tutti, sarei interessato a questo poliziesco, anche se King mi lascia combaattuto: grande suspence ma anche una certa cupezza.
Sapete dirmi se è un inedito, se la traduzione è meritevole… ? Insomma, le solite informazioni di cui discutete.
maggio 7th, 2015 at 21:27
Quando si dice il caso.In questi giorni mi chiedevo come mai non fosse più ristampato J.J.Marric e miracolo:speciale di luglio con J.D.Carr,E.Wallace e J.J.Maarric.
maggio 11th, 2015 at 12:00
Non è un inedito, ma non veniva ristampato, credo, dagli anni Trenta. La traduzione è di Giardini e non è integrale. Ma vista la rarità va preso al 100%.
maggio 12th, 2015 at 08:52
La traduzione è di Cesare Giardini quindi molto vecchia… sull’integralità non posso esprimermi ma il romanzo a livello di pagine è breve (anche se questo non vuol dire niente)
maggio 13th, 2015 at 09:20
Per me manca molto nella traduzione(sono solamente 138 pagine) , se lo sapevo non lo acquistavo
maggio 14th, 2015 at 12:52
Su Amazon l’originale “The Lesser Antilles Case” avrebbe 272 pagine. I tagli dovrebbero essere consistenti.
maggio 15th, 2015 at 18:53
La traduzione del libro di Rufus King è quella, storica, di Cesare Giardini, rinfrescata in una riedizione degli anni Settanta. Avendo la prima edizione americana del testo (276 pagine a gabbia MOLTO larga), posso confermarne la sostanziale integralità. I capitoli ci sono tutti, e diciamo che una pagina dell’ed. italiana equivale a due di quella americana. Può darsi che sia stata effettuata qualche asciugatura dallo stesso Giardini, qua e là, ma in genere le traduzioni pubblicate nei Libri Gialli anteguerra tendevano a essere abbastanza – o totalmente – integrali (la principale eccezione che mi viene in mente è quella di Ellery Queen, ovviamente, ma lì si trattava di un caso a sé).
maggio 16th, 2015 at 15:01
qualcuno ha idea di cosa pubblicheranno a giugno ?
maggio 24th, 2015 at 18:33
Il romanzo è scritto bene, ma non sono soddisfatto dalla soluzione, tanto strampalata, e poco verosimile che porta i testimoni a diverse revisioni dei loro ricordi: io avrei concluso che fossero complici del delitto.
maggio 30th, 2015 at 19:38
Perchè, i Queen li tagliavano di più? E come mai? Grazie e scusate l’intrusione.
giugno 1st, 2015 at 23:39
Confesso che non mi ha entusiasmato: scrittura piatta, e passi, ma la trama fa… letteralmente…acqua da tutte le parti.