I classici de Il Giallo Mondadori 1354: La scatola d’argento
Wilma Wyatt si è uccisa gettandosi dal balcone di un albergo messicano. Era sola e depressa, con due divorzi alle spalle, i genitori morti in un disastro aereo. Dicono fosse anche ubriaca, e la tequila non è roba per dilettanti. Insomma, una miscela esplosiva con un esito quasi scontato. Amy, l’amica del cuore che l’ha accompagnata in quel viaggio alla ricerca di distrazioni, si incolpa di non aver saputo evitare la tragedia. Ma poi lei stessa scompare, dopo aver inviato al fratello una strana lettera d’addio. E c’è chi pensa che suo marito potrebbe aver inscenato quella fuga, magari per coprire un delitto. Tra morti sospette e sparizioni improvvise troppe cose non quadrano, abbastanza da richiedere l’intervento di un investigatore privato nella persona di Elmer Dodd. Il quale dovrà dar fondo al suo talento per capire come tanti destini possano essere racchiusi in una scatola d’argento.
Margaret Millar (1915-1994), canadese, è una delle grandi autrici del giallo. Trasferitasi negli Stati Uniti dopo il matrimonio con l’altrettanto grande Kenneth Millar, in arte Ross Macdonald, ha firmato romanzi caratterizzati da trame solidamente costruite, alta tensione narrativa e scrittura raffinata. I suoi personaggi ricorrenti sono il legale Tom Aragon, lo psichiatra Paul Prye e l’ispettore Sands. Ha vinto diversi premi,tra cui l’Edgar nel 1956 e il Grand Master nel 1983.
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settembre 5th, 2014 at 20:21
Preferisco i romanzi del marito.
settembre 5th, 2014 at 21:56
Domanda per Mauro: prima o poi verranno tradotti i romanzi inediti della Millar, tra cui Mermaid e Fire will freeze? Comunque è sempre un piacere vedere un romanzo della Millar ripubblicato, complimenti
settembre 8th, 2014 at 15:17
Dario: personalmente non ho un grande ricordo di “Fire Will Freeze” e rammento la delusione che provai quando lo lessi molti anni fa, specie per un certo tocco umoristico che stonava proprio in una scrittrice come la Millar. Sono più possibilista per “Mermaid”, un buon romanzo con uno dei (pochi) protagonisti fissi della Millar: Tom Aragon.
Segnalo ai lettori che non lo conoscessero che questo “La scatola d’argento” appartiene al periodo d’oro della Millar, ed è sicuramente il suo frutto migliore insieme a “A Stranger in My Grave” e “How Like an Angel”.
settembre 10th, 2014 at 08:16
Ho potuto leggere soltanto sette romanzi di Margaret Millar ed ammiro la sua capacità di creare atmosfere statiche, opprimenti, di malessere.
In particolare, ho apprezzato Cercatemi domani, sarò morto per l’atmosfera e Il segreto di Virginia per la sorpresa finale.
Sono lieto della nuova uscita e mi unisco a quanti chiedono la pubblicazione di altre sue opere, inediti o ristampe.
Sperando che ciò sia possibile saluto cordialmente.
settembre 21st, 2014 at 12:24
Buon romanzo per 9/10.Finale (per me)
deludente.