Gideon Fell e la gabbia mortale (1210)
Brenda White e Frank Dorrance non si amano. Ma per una bizzarra clausola testamentaria, è solo sposandosi che entreranno in possesso di una montagna di soldi. L’idea alletta anche Nicholas Young, tutore della ragazza, rimasto invalido dopo un sinistro incidente. A complicare il tutto, però, arriva un quarto incomodo: Hugh Rowland, giovane avvocato innamorato di Brenda. E quando Frankviene trovato morto ammazzato, toccherà a Gideon Fell, imprevedibile investigatore “scientifico”, risolvere un enigma apparentemente insolubile.
John Dickson Carr nasce a Uniontown, Pennsylvania, nel 1906. Nel 1930 scrive il primo giallo, Il mostro del plenilunio. Tre anni dopo dà il via alla serie delle inchieste del dottor Gideon Fell, e quasi contemporaneamente fa debuttare l’altro suo grande personaggio, sir Henry Merrivale, detto “il Vecchio”. L’autore resta soprattutto l’insuperato specialista dei misteri di camera chiusa. Scompare nel 1977.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
gennaio 1st, 2009 at 14:21
E’ la ristampa del grande G.M.1744 del 1982, un inedito straordinario, tradotto da Maria Antonietta Francavilla.
Coincise con la vittoria dell’Italia ai Mondiali (ai primi del luglio 1982) e anche col mio Diploma di Maturità Classica : come non ricordare questo straordinario pezzo di bravura di Carr, con una Camera Chiusa in un campo da tennis ?
Del resto nell’illustrazione di Jacono tratta dalla copertina originale, si nota un angolo della rete di un campo da tennis.
Chi non l’abbia letto allora, e gli piaccia CARR e anche chi non lo adori ma voglia un prodotto di qualità, DEVE ASSOLUTAMENTE PRENDERLO.
E se qualcuno è ancora titubante,sappia che fu pubblicato originalmente nel 1939, appartiene cioè all’età d’oro di Carr.
Quindi
gennaio 2nd, 2009 at 10:21
un carr d’annata non si rifiuta mai, anche se daqualche parte devo averlo…
gennaio 2nd, 2009 at 10:37
Visto e preso, ragazzi! Un consiglio a Luca Conti. Sto leggendo “Il caso sbagliato” di James Crumley. Una traduzione in cui non pende un capello. Ecco, Luca, datti una regolata. Ogni tanto infila qualche nota stonata che gli altri traduttori un po’ino e si sentono offesi. Una bella traduzione sì, ma insomma che sia sempre umana..,
Per Dario. Ho scritto “La semplicissima arte del delitto”, un pezzo sulla situazione del giallo (classico, noir, thriller…) al giorno d’oggi scritto in maniera simpatica (spero) che vorrei far conoscere agli amici di questo blog. Possibile inserirlo qui?
gennaio 6th, 2009 at 10:13
Per Dario
Mi scuso se posso sembrare fastidioso (per natura lo sono) ma chiedo ancora una volta a Dario se qui o in altra parte posso postare “La semplicissima arte del delitto” per eventuale discussione. Mi immagino che la risposta sia negativa ma io ci provo lo stesso. Grazie per la risposta.
gennaio 6th, 2009 at 11:48
Sig.Lotti, mi mandi il Suo contributo a questo indirizzo: geraci.dario@gmail.com
gennaio 11th, 2009 at 12:44
Libro beccato ad una edicola di Siena. Inizio interessante. Due giovani si devono sposare per intascare una bella eredità ma c’è di mezzo un terzo incomodo. Occhio alle partite di tennis, al temporale, alle orme che non ci sono e che ci devono essere. Personaggi tratteggiati con gran classe, un pò di esageration che non guasta. Ora arriva Gideon Fell…
gennaio 13th, 2009 at 13:18
Terminato di leggerlo preparo la recensione. Grande prestigiatore il nostro Carr questa volta ha tirato un pò troppo la corda. Di piacevole lettura come al solito.