Classici del Giallo 1484: Robert Finnegan, “Capro espiatorio”

Robert Finnegan, “Capro espiatorio”, I Classici del Giallo n. 1484, settembre 2024

Robert Finnegan, “Capro espiatorio”, I Classici del Giallo n. 1484, settembre 2024

Il lavoro di un giornalista investigativo è di indagare, scavare nel torbido fino a trovare la verità. A tutti i costi, anche a quello di farsi prendere a cazzotti. O addirittura di rimetterci la pelle.

O almeno, è così che fa il suo mestiere Dan Banion, soprattutto quando pensa che le autorità abbiano preso un abbaglio e stiano perseguitando un innocente, sulla base di prove contraddittorie e indiziarie, solo per dare in pasto alla folla un capro espiatorio.

Ma veniamo ai fatti.

La cameriera della ricca signora Hibley è stata brutalmente assassinata e tutto sembra congiurare contro Ralph, un giovane disoccupato, che è stato ritrovato privo di sensi e con gli abiti che puzzavano di whysky a poca distanza dalla casa in cui è stato commesso l’omicidio.

Scambiato per un vagabondo e perseguitato dalla polizia e dalla stampa che invocano all’unanimità una punizione esemplare contro la “marea di degenerati che si permettono di alzare le mani sulle nostre donne”, Ralph non ha modo di difendersi.

Ma per fortuna non è da solo.

Dan Banion si butta nella mischia, e non appena cominca a rimestare nel torbido, scopre che la signora Hibley pare sapere molto più di quanto detto agli inquirenti, e che nella storia c’è di mezzo anche sua figlia… e la proprietaria del bordello locale.

Riusciranno un giornalista investigativo, una coraggiosa prostituta e un contadino del posto a far luce sugli eventi prima che Ralph sia sottoposto a un processo sommario, dall’esito già scontato?

Robert Finnegan, pseudonimo di Paul William Ryan (1906-1947), statunitense. Entrato in contatto con ambienti marxisti, documenta le lotte sindacali e pubblica interventi su testate politicamente orientate firmandosi Mike Quin. Militante del Partito comunista, si schiera contro il coinvolgimento del suo paese nella Seconda guerra mondiale. Dopo la fine del conflitto si dedica alla narrativa poliziesca con tre romanzi incentrati sul personaggio del giornalista Dan Banion.

All’interno, il racconto “Doppia promessa” di Cristina Biolcati, vincitore del premio GialloLuna NeroNotte 2023. Ecco cosa ci racconta l’autrice:

Sara è quella nuova, la giornalista assunta in prova a Vox Populi. Quando viene mandata sul luogo
di un delitto, coglie l’occasione per emergere.
Il cadavere di una studentessa, abbandonato in una via di Brescia nota per la statuetta di un bue,
suggerisce che sia lì per una ragione. Il messaggio dell’assassino diventa pertanto una sfida.
Due sono i vantaggi. Un rapporto piuttosto intimo con l’ispettore che si occupa del caso. E l’aiuto di
un informatore strambo, che del colore giallo ha fatto il suo vessillo.

Buona lettura!

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