Classici del Giallo 1483: Reginald Hill, “Verità sepolte”

Reginald Hill, “Verità sepolte”, I Classici del Giallo n. 1483, agosto 2024

Reginald Hill, “Verità sepolte”, I Classici del Giallo n. 1483, agosto 2024

Burrthorpe, 1986. Nel villaggio minerario del South Yorkshire ribolle ancora il rancore dopo lo sciopero dei minatori di un paio di anni prima, che non ha certo stemperato le tensioni tra i minatori e i padroni.

Ma nessuno è colmo di rabbia quanto Colin Farr. Sette anni prima, suo padre Billy è stato accusato di essere responsabile della sparizione di una ragazza, Tracey Pedley, che dopo una passeggiata in sua compagnia sembrerebbe essere finita in un pozzo della miniera, e secondo alcuni, dietro una precisa volontà omicida.

Il corpo di Tracey non è mai stato ritrovato, ma la sua scomparsa ha gettato un’ombra indelebile sulla famiglia Farr, e l’improvvisa morte di Billy Farr stesso non è bastata a mettere a tacere le malelingue.

Adesso, il poliziotto che si era occupato del caso va in pensione e la pubblicazione delle sue memorie sul giornale locale fa riavvampare la rabbia di Colin.

E una nuova, misteriosa morte nella miniera allargherà ancora di più le vecchie ferite, spargendoci sopra del sale.

Andy Dalziel & Peter Pascoe sono chiamati a indagare sul caso, ma per riportare alla luce la verità dovranno affrontare le ombre più profonde della miniera… e dell’animo umano.

Traduzione di Mauro Boncompagni.

Reginald Hill (1936-2012), britannico, è stato un giallista raffinatissimo, oltre che saggista e autore radiofonico e televisivo. Premiato più volte dalla Crime Writers’ Association, si è firmato anche Patrick Ruell, Dick Morland e Charles Underhill. Tra i suoi personaggi, i detective Andrew Dalziel e Peter Pascoe, protagonisti di oltre venti romanzi, e l’investigatore privato Joe Sixsmith.

Buona lettura!

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