Il Giallo Mondadori 3100: Il palazzo dalle cinque porte
Sebastiano “Bas” Salieri è un illusionista e uno studioso di tradizioni occulte e di misteri. E al suo arrivo a Venezia per prendere possesso di un’eredità, i misteri certo non mancano. Prima di tutto il Palazzo dalle Cinque Porte, lasciatogli dallo zio Mattia, di porte ne ha quattro. La stessa morte accidentale dello zio solleva parecchi dubbi, e all’incidente non crede neanche il vicequestore Panitta, uomo pratico e con i piedi per terra. Poi intorno a Bas compare una folla di personaggi bizzarri, inquietanti, e tutti sembrano suggerire che nel palazzo sia nascosto un segreto. Quando Maddalena, amica di Bas, cerca di salvarlo da un complotto ai suoi danni, la mano di un assassino colpisce con inaudita ferocia. Così Bas stringe un’improbabile alleanza con il vicequestore e con l’affascinante Martina, fotografa sempre alla ricerca di uno scoop. In una Venezia invernale, umida e avvolta nella nebbia, la loro indagine li porterà all’opera di Betto Angiolieri, un artista maledetto del Cinquecento. Alle origini più oscure di un arcano che attraversa i secoli.
All’interno, il racconto “Ventitré” di Sergio Cova, vincitore del premio NebbiaGialla 2013
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
gennaio 29th, 2014 at 12:06
Lo aspettavo, come lo trovo nella mia edicola lo prenderò, non voglio farmelo sfuggire.
gennaio 29th, 2014 at 22:37
Orpo!
Un Di Marino in giallo!
Non me lo perdo.
Beh, del resto, di Di Marino mi sono perso ben poco in vita mia…
gennaio 30th, 2014 at 08:49
come di consueto un saluto ai lettori all’uscita di un nuovo romanzo. non è la prima volta che pubblico sul Giallo ma,nel caso di Montecristo’ si trattava di una collana tematica e, inseguito su Giallo24 con un racconto che un po’ si avvicina a questo romanzoche non è un hard boiled come forse qualcuno può pensare. Di fatto scrivo gialli più thriller già da diversi anni ma è sempre un grandissimo onore pubblicare in questa storica collana. La storia è la mia versione dell’Italian Giallo e mescola un po’ di suggestioni che in questi anni mi sono state care, dagli sceneggiati rai anni 70, ai thrilling ma con qualcosa di personale. e, ovviamente, un inchio a una città di grande atmosfera che amo moltissimo.
spero che vi piaccia. per ulteriori approfondimenti seguite gli articoli ‘Giallo 6Mistero’ su sherlock magazine. scopriremo insieme un mondo di segreti
gennaio 30th, 2014 at 09:53
Fabio, tu che sei un lettore affezionato sono sicuro che resterai intrigato, spero di essere riuscito a soprenderti.
gennaio 30th, 2014 at 11:17
Gialli Rai, anni ’70, thriller italiani… Imperdibile
gennaio 30th, 2014 at 18:14
Bene, ed ora non resta che appostarsi all’edicola! Che bello se le uscite venissero consegnate alle 2 di notte e le edicole fossero aperte…potrei acquistare il tuo giallo al buio, sotto la pioggia, in una piazza deserta…
gennaio 30th, 2014 at 19:09
Vi confesso che vedere il mio nome sul Giallo Mondadori, anche se in quarta di copertina, è una forte emozione e motivo di orgoglio….per uno come me che, diciamolo, è ancora alle prime armi. Speriamo vi piaccia il mio racconto e che questa edizione registri il tutto esaurito in edicola 😉
gennaio 31st, 2014 at 08:51
e per me è un piacere giocarmi questo ‘ticket’ come si direbbe nelle elezioni americane con Sergio che si è giustamente aggiudicato un premio prestigioso. Vi aspettiamo comunque per una presentazione al festival nebbia Gialla di Suzzara domenica 2 febbraio alle 11 al teatro politeam con la presenza del Direttore… se verrete sarà un piacere parlare con voi
gennaio 31st, 2014 at 12:22
Caro Stefano,
domenica dovrei esserci.
Sarà un piacere conoscerti
gennaio 31st, 2014 at 17:48
Siete proprio riusciti a incuriosirmi, anche se non seguo molto il giallo contemporaneo questo sembra proprio un buon titolo, e visto che si è parlato di Sceneggiati rai anni settanta, se l’atmosfera fosse paragonabile a sceneggiati come “ritratto di una donna velata” o “Il segno del comando” potrebbe proprio fare al caso mio. Credo che questo mese prenderò tutte e 4 le uscite.
febbraio 3rd, 2014 at 13:41
@Omar ,sì io spero di averti incuriosito e di non deludere le aspettative. una storia scritta con grande piacere di lasciare per qualche tempo pistole e cazzotti ma con il medesimo gusto di tenere avvinto il lettore con ritmo e atmosfera . buona lettura
febbraio 3rd, 2014 at 13:42
Marco Piva(Corpi freddi9 forse hai trascritto male la mia mail perchè non ho ricevuto nulla. casomai contattami tramite Enzo Body Cold che ce l’ha ciao e piacere di averti conosciuto di persona
febbraio 4th, 2014 at 11:27
Grande Stefano, sto aspettando che arrivi anche da noi lacustri. Lo leggerò con piacere.
Un abbraccio
febbraio 5th, 2014 at 08:59
grazie Carlo, oggi ancora nulla in edicola ma nel giro di pochissimo dovrebbe arrivare ciao s
febbraio 5th, 2014 at 20:38
Qui in provincia di Treviso è arrivato e l’ho preso al volo. Domani inizio la lettura.
febbraio 6th, 2014 at 09:19
grazie della segnalazione ,Alberto…buona lettura.
febbraio 6th, 2014 at 09:19
oggi in edicola a Milano con le altre novità del mese, buona lettura
febbraio 6th, 2014 at 12:31
Presi tutti e quattro. Poker
febbraio 6th, 2014 at 18:13
Arrivato oggi a Brescia! Preso subito, non prometto lettura immediata causa enorme concorrenza libresca ma farò il possibile!
febbraio 7th, 2014 at 09:46
ciao Marco Piva…. buon divertimento
febbraio 7th, 2014 at 09:47
Steve Rizzo, piacere che tu lo abbia trovato..ci mancherebbe che uno fosse forzato a leggere subito…
febbraio 8th, 2014 at 09:54
visto che parliamo di case e architettue misteriose vi segnalo un bel pezzo su AD dedicato all’architettura di IL PALAZZO DALLE CINQUE PORTE
http://adtoday.it/sono-lo-scenografo-delle-mie-storie/
febbraio 9th, 2014 at 13:49
Presi tutti e quattro i gialli, inizio oggi la lettura de IL PALAZZO DELLE CINQUE PORTE, dalle prime pagine emerge già un richiamo per le atmosfere a CHI L’HA VISTA MORIRE.
febbraio 9th, 2014 at 17:20
Caro Stefano
ho letto il libro e l’ho fatto leggere. Si sente subito che c’è la mano esperta di chi scrive con passione da tanto tempo. Movimento e continui colpi di scena, tensione, paura, un mondo esoterico che attira, il passato che ritorna, Venezia con le sue calli e il suo fascino, la figura femminile che appare e scompare, il giallo classico e quello di azione, il personaggio, eccetera eccetera. E insomma tutto il bagaglio tecnico che occorre per scrivere un libro di rispetto.
A volte, però, ho come avuto la sensazione che il tentativo di suscitare interesse e sbalordire il lettore sia rimasto sopra le righe, come un tambureggiare troppo insistente. Ma è la sensazione di un vecchio lettore con un piede e tre quarti nella tomba.
febbraio 9th, 2014 at 17:54
Volevo aggiungere un complimento a Sergio Cova per il racconto “Ventitré”.
febbraio 10th, 2014 at 09:09
Grazie @Fabio Lotti, sono davvero contento che ti sia piaciuto il mio racconto. Alla prossima!
febbraio 10th, 2014 at 09:24
non dubitavo del tuo commento Fabio. il tuo parereè sempre bne accetto. io l’ho sentito diversamente
febbraio 10th, 2014 at 20:03
Anche in questo caso, Stefano non sbaglia il colpo, romanzo molto interessante ed originale.
febbraio 11th, 2014 at 08:52
Che bello!
Non ho ancora terminato la lettura del romanzo, ma voglio riportarti il piacere di immergermi nelle atmosfere magiche (in tutti i sensi) di lascairmi travolgere dalla malia della storia e della città in cui la ambienti. Apprezzo in particolare i ritmi lenti, quindi più sensuali, rispetto a quelli dei tuoi scritti d’azione… da donna apprezzo il saper rallentare quando occorre, soprattutto perchè leggo di sera… ;-))
febbraio 11th, 2014 at 08:57
vedo caro Altros che hai occhio fino, come ho scritto su Sherlock magazine è uno dei film in cui l’atmosfera mi ha colpito di più, poi andando sul posto l’ambiente si è impadronito di me
febbraio 11th, 2014 at 12:25
Da tempo non leggevo un thriller originale e coinvolgente come “Il Palazzo Dalle Cinque Porte”. Un giallo italiano che per me (e sicuramente per tutti gli appassionati) è stato anche un tuffo nel passato dei grandi film degli anni ’70 in forma narrativa.
Con la speranza che Bas ritorni in pista.
febbraio 11th, 2014 at 12:44
cara Pat, non c’è modo di dirti quanto mi faccia piacere il tuo commento. Il ritmo quando deve rallentare prolunga il gusto. era esattamente quello che cercavo di trasmettere. lieto che ti faccia compagnia 😉
febbraio 11th, 2014 at 12:45
eg8 anche la tua osservazione mi è particolarmente gradita. Bas sicuramente ha altre soprese ed emozioni in serbo…:-)
febbraio 12th, 2014 at 09:29
Finitooooooo!
Ieri sera non riuscivo a chiudere e ho tirato fino alla fine, confermo i complimenti sul ritmo: perfetto, inclusa l’accelerazione nel finale con qualche sorpresa!
febbraio 12th, 2014 at 11:08
grazie Pat, il finale è sempre in crescendo..in tutto 😉
febbraio 12th, 2014 at 13:09
Ho lasciato un altro libro a metà per iniziarlo questa mattina, e ho fatto bene! bastanopoche pagine per immergersi con piacere nelle calle veneziane, cominciando a conoscere i personaggi, che sono ben descritti. E l’atmosfera è come piace a me.
febbraio 12th, 2014 at 15:43
Che lettura, che atmosfera, che trama! Ma questa volta quello che ho apprezzatodi più è il personaggio: Bas Salieri è perfetto e tra il suo background e gli “avvenimenti futuri” secondo me è pronto per una sua serialità. Magari su Segretissimo, visto che la sua “internazionalita’ si presta al complotto internazionale… Bravo Stefano!
febbraio 12th, 2014 at 16:18
lieto che ti piaccia
febbraio 12th, 2014 at 17:13
grazie AgenteD, da sempre un lettore fedelissimo e aperto alle variazioni. non sei il primo che me lo chiede(qui e in altri ambiti) ovviamente Bas è pronto a tornare ma , con prudenza, aspettiamo il riscontro generale di questo romanzo. se son rose, come si dice. ne parlavo ieri con un lettoredi Milano. In ogni caso non potrebbe essere su Segretissimo per temi e situazioni. in realtà . sto elaborando l’idea di altre storie ambientate in città d’arte(non necessariamente italiane…) ma con intrecci sempre thriller.
febbraio 17th, 2014 at 09:18
Finito! Devo dire che me lo sono gustato; ho assaporato l’ambientazione, la trama, i personaggi. Ogni parola del romanzo. E l’ho fatto, lo ammetto, per imparare. Soprattutto per quello che riguarda i dialoghi che sono un po’ il mio punto debole. Bello, anzi ottimo. Spero anch’io, come tanti altri, che Bas ritorni. Complimenti ancora, Stefano
febbraio 17th, 2014 at 09:50
“Supernatural”
Bello, colto, raffinato, originale,
APPASSIONANTE.
Il solito Di Marino genera una miscela di generi diversi.
Uno straordinario protagonista, un vero e proprio indagatore dell’occulto.
Auspico un suo ritorno al più presto, anzi propongo la nascita di una vera e propria serie.
La descrizione fisica di Bas mi ricorda molto Armando Catalano.
febbraio 17th, 2014 at 18:16
ciao Sergio! grazie ancora…e ormai sta diventando un fiume in piena..moltissimi mi chiedono una nuova avvnetura di bas..ho già un’idea per la quale devo documentarmi. se le vendite come spero andranno bene,sicuramentelo rivedrete. noi invece ci rivedremo presto dalle tue parti,credo per presentare un tuo lavoro 😉
febbraio 17th, 2014 at 18:18
@Altros anche a te grazie del ostegno e lieto che tu abbia gradito il romanzo. come dicevo sopra ormai sono moltisismi in tutte lep iattaforme che mi chiedono un altro bas… sto lavorandoci anche se per questo genere le ricerche sono sempre più lunghe. setiremo cosa diceil Direttore, poi.
fisicamente l’idea mi venne leggendo un personaggio del fumetto francese che era veramente più mago ma esteticamentemi pareva validissimo come contraltare del prof. come si dice prima devi vederli… ciao
febbraio 20th, 2014 at 11:50
http://milanonera.hotmag.me/?p=10088
una bella recensione su MILANO NERA a a cura di patrizia Debike
febbraio 20th, 2014 at 13:28
Sono arrivato a meta’ e ti dico di non abbandonare assolutamente questo genere e nemmeno il personaggio principale(intendo BAS).
Assolutamente godibile e pieno di citazioni a situazioni cult del passato.
Ottimo.
febbraio 21st, 2014 at 08:33
grazie Adriano, ormai me lo chiedono in molto. io una storia in mente già ce l’ho ma devo fare parecchie ricerche..poi sentiremo il Direttore. mi auguro che le vendite siano buone. da parte miasicuramente c’è tutto l’entusiasmo
febbraio 24th, 2014 at 14:26
Carissimo Stefano (non ti conosco di persona, è vero, ma leggendo i tuoi romanzi, conosco già una parte di te… ^_-), lo ammetto, l’ho acquistato tardi.
Lo sto centellinando come un buon vino (o forse è solo per mancanza di tempo? ^_^), e mi sta piacendo come – purtroppo – non mi succedeva con altre letture da diverso tempo.
Per cui, un grazie di cuore.
Gianpaolo.
febbraio 24th, 2014 at 14:32
Mi unisco al coro di chi chiede altre storie gialle, il libro mi è piaciuto molto!
febbraio 24th, 2014 at 15:27
una bella recensione sul blog Liberi di Scrivere
http://liberidiscrivereblog.wordpress.com/2014/02/24/il-palazzo-dalle-cinque-porte-stefano-di-marino-mondadori-2014/
febbraio 24th, 2014 at 16:09
Aggiungo agli altri giudizi positivi anche il mio,a proposito,la serie di Montecristo è ancora reperibile?Alla prossima.. P.S. Buono anche il racconto di Sergio Cova,complimenti a entrambi
febbraio 25th, 2014 at 09:27
caro Giulio, grazie priam di tutto. Montecristo purtroppo è introvabile se non nelle bancarelle…i diritti sono sempre Mondadori, io spero che prima o poi venga ristampata, magari inun volume unico
febbraio 25th, 2014 at 17:04
Grazie Giulio, sono contento che ti sia piaciuto il racconto.
febbraio 25th, 2014 at 17:30
@ Gianpaolo… non è che per forza uno deve correre appena è uscito. l’importanteè che ti piaccia. grazie
febbraio 26th, 2014 at 08:58
Beh, Stefano, qui se non si corre… si rischia di stare senza, con certi autori… ^_-
gp
febbraio 27th, 2014 at 13:15
Ah, quanto mi piacerebbe una riedizione di Montecristo in ebook!!! Suvvia, amici della Mondadori, che ci vorrebbe???
febbraio 27th, 2014 at 16:12
be’ buon divertimento allora 😉
marzo 1st, 2014 at 09:52
Carino.
Dimostra la versatilità dell’autore a imbastire storie e a renderle credibili. Oltretutto è un autore che sa scrivere.
C’è un po’ di tutto in questo romanzo.
Mi sa che all’autore piaccia anche Milos Forman. Insomma, un prodotto che strizza l’occhio.
marzo 2nd, 2014 at 12:01
grazie Piero e sì anche Milos Forman fa parte della mia ispirazione
marzo 3rd, 2014 at 17:19
Prossimamente sul mio blog una recensione in merito.
Che mi trovassi ad apprezzare Stefano in quanto autore, di un mystery per di più, non avrei mai scommesso…tanto tempo fa.
Ma tanto tempo fa lui affermò che mai e poi mai avrebbe mangiato una pizza con me. La pizza non l’abbiamo mangiata, ma è come se avessimo bevuto un bicchierino assieme. 😉
La cosa migliore del romanzo è l’atmosfera: descrive Venezia come se quei luoghi fossero reali.
marzo 4th, 2014 at 11:26
eh caro Pietro, il tempo passa e sarebbe imperdonabile restare granitici nelel proprie posizioni. Ti confesso che il tuo apprezzamento mi fa paicere…dai che se passo dalle tue parti ce la facciamo sta pizza, l’importanteche sia piccante… ciao 😉
marzo 4th, 2014 at 23:18
Sì, così ti faccio leggere i miei due romanzi: quelli sì che sono piccanti !
marzo 5th, 2014 at 11:51
Letto ieri sera il racconto del signor Cova ( che cita un famoso romanzo di Agatha Christie, non dico quale, of course , per non rovinare la sorpresa a chi non lo ha ancora letto). Ho trovato commovente l’attenzione per la punteggiatura – immagino che lo scrittore sia molto giovane, si definisce ” alle prime armi ” proprio in un post di commento qui sopra – e ho il sospetto che non sia un “natural ”
( Nero Wolfe dice che la punteggiatura è il respiro della frase ed è innato, incontrollabile ), ma lodo il suo impegno ( indosso i panni della maestrina intollerabile solo x consigliargli di usare il punto e virgola quando è prevista una interruzione + lunga di quella x cui basterebbe la virgola , quando cambia il soggetto e non quando resta lo stesso ). Ho trovato interessante la caratterizzazione di quel personaggio che è balbuziente, ma annulla il difetto recitando
( come Filippo Timi ) perchè non necessaria all’economia del racconto, in teoria anche fuorviante ( ho passato il tempo di due fermate di bus chiedendomi come un tizio che incespica sulle parole potesse uccidere attraverso quel difetto – la mia arterio galoppa, temo ) in ultima analisi un elemento che aggiunge tridimensionalità. Idem per l’eleganza di Ares. Un buon esordio. In bocca al lupo. E buon delitto a tutti.
marzo 5th, 2014 at 16:16
perfetto Piero,alla prossima
marzo 6th, 2014 at 17:20
@Crepascolo…Grazie per la lettura e per l’analisi del racconto. E naturalmente per i consigli di punteggiatura. So di abusare con il punto e virgola :)Spero ci sia l’occasione di farti leggere altro! A presto.
marzo 13th, 2014 at 09:41
Davvero un bel romanzo! Simpaticamente ruffiano (lo spiegherò nel mio articolo di prossima pubblicazione sul mio blog), ma scritto assai bene. Ho goduto alla stessa maniera di quando lessi I Delitti della Medusa di Giulio Leone
marzo 13th, 2014 at 20:34
Pardon, Giulio LEONI.
Non me ne volere Giulio: è scappata
marzo 16th, 2014 at 09:21
essere avvicinato all’amico Giulio è un doppio piacere. non solo perchè è un autore che stimo e seguo da lungo tempo ma anche perchè è un mio amico, uno di quei colleghi che è stato così dotato di fari play professionale da telefonermi per complimentarsi uan volta finito il libro. vi assicuro che non è da tutti.
marzo 16th, 2014 at 22:57
Pubblicato sul mio blog articolo sul romanzo Il Palazzo dalle cinque porte:
http://lamortesaleggere.myblog.it/2014/03/16/mystery-firmato-stefano-marino/
marzo 22nd, 2014 at 15:30
grazie Piero, letto e apprezzato, l’ho anche riproposto su FB
maggio 19th, 2014 at 23:21
Bellissimo romanzo, inizialmente pensavo che fosse un po’ pesantuccio, in seguito invece si è dimostrato un giallo pieno di suspense. Bellissimo a momenti puro giallo all’italiana, in altri più thriller e un po’ horror. Consigliato
settembre 2nd, 2014 at 17:16
Ho iniziato anch’io la lettura: nella prima quarantina di pagine, mi sto godendo le descrizioni della mia città. Una Venezia non banale, quella descritta da Di Marino, e realistica al 90% (cosa non lo è? La sirena del vaporetto in partenza dalla stazione; il fatto che ci si muova con barche private… minuzie!).
Visto che l’autore ci legge, volevo chiedergli una informazione sul notaio, visto che mio padre (e, da maggio, anche mio fratello…) sono notai con studio in Ramo dei Fuseri (anche se la descrizione del notaio del romanzo non si attaglia a nessuno dei due, né all’ex socio, ora defunto, di mio papà)! Per caso, sei stato nello studio sito in San Marco 1812? Non so come farti avere la mia mail, per permetterti una risposta privata, qualora lo ritenessi opportuno (ce l’hanno i gestori del blog, che autorizzo a dartela, ma ad esempio ce l’ha anche Piero), anche se una risposta pubblica mi va bene ugualmente.
PS.: un altro modo per comunicare con me è aNobii.
settembre 15th, 2014 at 12:37
Finito!
Ecco la mia recensione.
Romanzo un po’ troppo moderno per i miei gusti “classici”, ma riscattato da un finale ad alta tensione che mi porta ad assegnare un bel 7.
La ragione che mi ha spinto all’acquisto (l’ambientazione nella mia città) ha ricevuto adeguata soddisfazione, visto che, specie nella prima parte, ho trovato la descrizione di una Venezia non propriamente tradizionale molto accurata e verosimile (basti dire che lo studio del notaio Parisi corrisponde praticamente alla perfezione con lo studio di mio padre e mio fratello… notai in ramo dei Fuseri!). Ci sono alcune discrepanze (a partire dal fatto che a Venezia non gira praticamente nessuno con barche private; ma anche la sirena del vaporetto in apertura; la numerazione delle calli come le vie tradizionali di terraferma – anziché con numerazione legata all’intero Sestiere; l’inverosimile posizionamento dell’isoletta su cui si conclude la vicenda – come la descrive De Marino, sarebbe praticamente di fronte a Palazzo Ducale! Sarebbe stato meglio collocarla nella Laguna Nord…), ma è comunque estremamente realistica e soddisfacente.
Passando alla considerazione del romanzo in quanto tale, è molto pesante e troppo lunga la parte centrale storico-esoterica (e questo ha rallentato oltremodo la mia lettura). Infine, quanto alla parte “gialla” la soluzione è deducibile, più che basata su veri e propri indizi, e viene “nobilitata”, come accennavo in apertura, dal gran finale, in cui il colpo di scena è doppio, se non triplo.
Infine, due righe sul racconto in calce: originale l’idea, ma, senza voler offendere nessuno, personalmente non mi è proprio piaciuto, nonostante sia scritto bene!
marzo 11th, 2015 at 13:47
grazie dell’attenzione e dell’analisi accurata Alberto. Anche i rilievi che fai sono espressi con puntualità ed educazione, quindi ne prendo nota come consigli preziosi. Su alcune cose sono d’accordo, su altre meno ma nei miei prossimi lavori sicuramente terrò a mente le tue annotazioni. permettimi8assieme a qualche piccola licenza di dislocazione) di essere orgoglioso del 7 che mi attribuisci perché so che viene da un esperto
marzo 14th, 2015 at 17:31
Grazie a te, Stefano, per la qualifica di “esperto”. Ripeto: posso esserlo di gialli classici, anche se ben distante da un Boncompagni, da un De Palma, ecc., molto meno di gialli più moderni ed è anche per questo, probabilmente, che certe mie riflessioni possono essere state non condivise da te (secondo me, il bello è proprio confrontare punti di vista diversi, se si resta sempre all’interno del rispetto). E grazie anche per la lettura che, lo conferma il mio 7, è stata piuttosto piacevole. Se scriverai altro su Venezia, sono a disposizione se avrai bisogno di qualche “dritta”…
PS.: hai letto anche il mio post del 2 settembre? Sarei curioso di sapere la “verità” dell’autore sull’ispirazione per la figura del notaio.
marzo 20th, 2015 at 16:02
guarda credo che sia(come spesso avviene) un caso, nel senso che ho posto il notaio in quella dislocazione senza un riferimento preciso, guidato dalla fantasia. ciao
aprile 1st, 2015 at 17:29
Comunque, quando e se verrai a Venezia, sarai ben accolto per vederlo dal vivo!
gennaio 21st, 2016 at 18:02
Fantastico! speriamo che ci siano a breve nuove indagini per Bas!