Il Giallo Mondadori 3009: Il veleno è servito

gennaio 29th, 2014 by Moderatore

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Un’indigestione fatale. Così se n’è andato il facoltoso John Waterhouse, ingegnere in pensione, sofferente da tempo di ulcera gastrica. Un decesso talmente inaspettato da cogliere di sorpresa persino il medico curante. E quando il fratello, non convinto, ottiene che il corpo sia riesumato e sottoposto ad autopsia, il responso è agghiacciante: morte per avvelenamento da arsenico, somministrato forse con una medicina. Sulla placida dimora dei Waterhouse si allunga l’ombra di un assassino. Mentre le indagini di polizia procedono senza esito tra sospetti e false piste, a mettere insieme gli indizi con sottile intuizione sarà Douglas Sewell, vicino di casa e buon amico della vittima. Lui che conosce bene tutti gli attori di quel dramma è l’unico in grado di smascherare l’artefice della pozione letale. È lui del resto a percepire, ripensandoci, che in quel giorno di settembre c’era nell’aria qualcosa di sinistro. Come la sensazione di un cattivo presagio.

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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo

44 Responses

  1. Omar

    Assolutamente imperdibile, dovrebbe essere la traduzione di “not to be taken” del 1937.

  2. Mauro Boncompagni

    Esatto, Omar, il titolo è proprio quello. E hai ragione anche sull'”imperdibile”.

  3. Omar

    Per quanto mi riguarda, un Berkeley è imperdibile a prescindere. Lo hai curato tu Mauro? nel caso, ottima scelta!!

  4. Mauro Boncompagni

    Sì, Omar, l’ho tradotto io.

  5. Omar

    Bella notizia, non vedo l’ora che il libro sia mio. Sperando, prima o poi, anche in un Francis Iles inedito, visto che anche la Polillo, dopo aver tradotto subito “L’omicidio è un affare serio” sembra essersi dimenticata dell’altra anima di Berkeley.

  6. docgas

    mi avete convinto!
    Una domanda per Boncompagni: ho letto il romanzo di Woolrich “la morte danza con me” e nonostante non sia un vero e proprio giallo, mi è piaciuto tantissimo, probabilmente anche grazie alla traduzione; a tal proposito volevo sapere se usciranno presto altri lavori di questo autore che non conoscevo ma che ho imparato ad apprezzare.
    Grazie.

  7. Mauro Boncompagni

    Per Docgas: uscirà, credo a marzo, il volume “Sei notti di mistero”, una raccolta di racconti lunghi uscita nel 1950 in America e un titolo decisamente da non perdere.

  8. Piero

    Omar, Malice Aforethought (1931) tradotto da Polillo come L’omicidio è un affare serio, non era un inedito.
    Talora in Polillo vengno pubblicati dei romanzi spacciati per prime traduzioni assolute, ma che in realtà non lo sono. 😉

  9. Piero

    ..e questo è il primo.
    Ma Mauro ne ha tradotto un altro di Berkeley, che prima o poi dovrebbe uscire. 😉

  10. docgas

    grazie Mauro, non perderò di certo questa uscita; Spero che vengano ripubblicate presto tutte le storie di Woolrich apparse in passato nel Giallo Mondadori.

  11. Mauro Boncompagni

    Riguardo alle ristampe di Woolrich non mancheranno sicuramente le occasioni, Docgas.

  12. Alessandro B.

    Un nuovo Berkeley è sempre un evento per un appassionato di gialli. Vorrei approfittare della cortesia del sig. Boncompagni per sapere se è previsto a breve qualche nuovo Doherty.

  13. Mauro Boncompagni

    Al momento non credo, Alessandro, sempre che non ci siano delle novità nella programmazione più recente.

  14. ophiucus75

    Speriamo che, oltre alle ristampe che già possiedo, possa vedere la luce qualche nuova antologia targata Woolrich, e la raccolta di testi brevi di Paul Halter.

  15. Mariano del Preite

    Uscita straordinaria. Dovrebbero esserci ancora tre-quattro inediti di Berkeley, un paio dei quali a firma Francis Iles, che molto probabilmente (cominciando da ‘Trial and error’) saranno nel mirino di Mauro… e che mi auguro di vedere pubblicati in un futuro non troppo lontano. Considerando le ottime uscite del mese scorso, direi che l’anno giallo Mondadori è cominciato nel migliore dei modi per gli amanti del ‘classico’, tra Golden age (Allingham-Berkeley), un esponente dell”età di mezzo’ (Symons) ed epigoni moderni (Halter, Lovesey).

  16. Simone M.

    Visto che si tratta di un inedito mi sembra interessante chiedere a Mauro Boncompagni come si è scelto il titolo per l’edizione italiana.
    Quali le proposte del traduttore?
    Quali le considerazioni dell’editore?
    Grazie.

  17. Alberto

    Imperdibile questo Berkeley! Faccio i miei complimenti alla Redazione e a tutto lo staff per queste importanti uscite. Berkeley è stato uno dei primi autori che ho letto: l’ho “conosciuto”, se così si può dire, vedendo mio nonno leggerlo ed è grazie a lui se oggi, e solo oggi (da poco tempo) posso assaporare il gusto di rileggerlo, e di prendere in mano un giallo, anche in sua assenza.

  18. Piero

    Credo proprio che Trial and Errors non verrà mai pubblicato in Mondadori. Mauro non c’entra nulla, purtroppo. E’ un discorso vecchio
    E’ la stessa questione di Gaudy Night.
    E’ troppo lungo. Anche se in passato qualcosa c’è andato vicino alle 400 pagine ed è stato pubblicato (per es. il Lovesey che ho recensito nel mio blog e che era di 360 pagine). Ma erano altri tempi… quasi vent’anni fa!
    E’ più facile che venga pubblicato da Polillo

  19. Piero

    Se proprio ambisci a possederlo, esiste una edizione italiana di Trials and Errors, stratagliata, in “Il romanzo per tutti”, 1946.

  20. Mauro Boncompagni

    Simone, il titolo viene scelto generalmente dalla redazione (editor in testa). Il traduttore, qui, non ha una particolare voce in capitolo.

  21. Mauro Boncompagni

    Mariano, intanto aspettati entro l’anno l’uscita di un altro Berkeley, l’ultimo giallo da lui scritto, “Death in the House”, un efficace canto del cigno con una singolare ambientazione e in più una sfida al lettore di sicura presa. Quanto a “Trial and Error”, sfondi una porta aperta: è forse il romanzo più bello di Berkeley in assoluto,ma in originale supera le 500 pagine!

  22. Piero

    Anche Gaudy Night si dice sia il più bello dei romanzi della Sayers, ma per gli stessi motivi non credo verrà mai pubblicato

  23. Alessandro C.

    A proposito di nuove uscite…verranno mai pubblicati i romanzi di Don Diavolo scritti da Rawson con lo pseudonimo di Stuart Towne?

  24. Omar

    A proposito dei romanzi troppo lunghi, ma non si potrebbe editarli in due parti, oppure dedicare loro uno speciale (cosa che mi ricordo è già stata fatta per un corposo inedito Italiano)? Secondo me non sarebbero cose impossibili da fare..

  25. Drew Black

    A Gennaio i racconti della Allingham e questo mese un Berkeley inedito. Che dire? Questo 2014 è iniziato nel migliore dei modi!
    Avrei una domanda: Ormai avete pubblicato praticamente tutti i gialli di Georgette Heyer, fatta eccezione per “Duplicate Death” (che se non ricordo male è il terzo libro della serie con l’ispettore Hemingway). Ci sono speranze di vederlo pubblicato in futuro?

  26. Marco Piva (corpi freddi)

    Facevo anche io il ragionamento di Omar. Anni fa venivano pubblicati romanzi corposi in edizioni speciali, con un piccolo sovrapprezzo. Ricordo, ad esempio, “Dicembre è un mese crudele” di Elizabeth George, più di 500 pagine di tomone.
    E’ assurdo castrare una produzione per queste problematiche.

  27. Mariano del Preite

    Omar, la tua idea sarebbe uno splendido regalo per tutti… ma credo che, se la Mondadori avesse inteso praticarla, sarebbe già stata realizzata. Il mio sogno sarebbe vedere una collana di inediti (o ristampe ritradotte integralmente) lanciata dalla Mondadori in libreria, ad un prezzo simil-Polillo, con titoli come Gaudy Night, Trial and Error, le famose ristampe di Ellery Queen e Rex Stout (in Italia la sola versione disponibile de La lega degli uomini spaventati è mutilata di circa il 30 per cento). Se Polillo riesce a vendere titoli di autori tutto sommato sconosciuti, mi chiedo che spazio di mercato avrebbe una collana di superclassici ‘grandi firme’…

  28. Omar

    Assolutamente d’accordo con Mariano; davvero, si fa per ragionare e non per criticare la politica editoriale Mondadori, ma una collana apposita annuale o semestrale dedicata a un qualche grande inedito (sia per l’autore che per il formato) a sette o otto euro venderebbe abbastanza bene; un qualcosa del tipo Millemondi Urania, della qual collana ho comprato lo scorso anno i racconti di Fredric Brown, due volumi belli corposi a un prezzo superiore (7,50)a un normale Urania, ma sempre accessibilissimo rispetto a un Polillo o un Fanucci che meno di 15 euro non chiede. Sicuramente una cosa simile non potrà essere realizzata, ma sognare non costa nulla.

  29. Piero

    Ragazzi, le vostre supposizioni le facevo io tre-quattro anni fa, qui sul Blog, a proposito di altre uscite. C’era ancora tra noi Luca Conti. E dicevamo le stesse cose vostre.
    Ma è passato del tempo e non è accaduto nulla. O meglio qualcosa è accaduto: vediamo in edicola qualche ottimo mystery più di prima al posto di altre cose che è meglio non ricordare.
    Ma per il resto non è accaduto nulla.
    Facevamo menzione degli stessi titoli: Gaudy Night, Trials and Errors; chiedevo la pubblicazione di cose di Carr non ancora pubblicate (Speak of the Devil, lungo radiodramma pubblicato nel 1994 dalla Casa Editrice di Doug Greene) e di cose di Ellery Queen non ancora pubblicate (The Tragedy Of Errors, un canovaccio scritto da Dannay, che sarebbe potuto diventare un romanzo di Ellery Queen + alcuni racconti non pubblicati, pubblicata sempre dalla Casa editrice di Doug Greene, Crippen & Landru).
    Lanciavo l’idea di pubblicazioni a 7-10 euro, che avessero un tempo di ammortizzazione dei diritti editoriali, qualora costosi, più lungo, magari pubblicando le opere adottando dei formati editoriali simili per edicola e libreria, cosicchè una volta finita la permanenza in edicola, le stesse opere venissero assorbite tra gli Oscar.
    Ipotizzavo che creassero una pubblicazione che rifacesse il verso al Supergiallo- I Grandi Maestri, in cui furono pubblicati assieme le tre tragedie di X,Y, Z di Ellery Queen, per pubblicare i romanzi gialli più corposi ancora inediti, quello di cui state parlando voi.
    E’ accaduto qualcosa?
    A me fa piacere che se ne parli, perchè potrebbe anche accadere che “qualche sordo cominci a udire”, ma ho proprio paura che non sia sordità che possa essere sanata. 😉

  30. xkander

    Per proporre un “tomone” da 500 pagine ci sarebbero gli Speciali del Giallo (vedi Delitti in luna di miele da 485 pagine), ma non credo che si possa proporre un singolo romanzo come “speciale”.

  31. Mariano del Preite

    Omar, continuiamo a parlarne e chissa’ che prima o poi…
    Intanto pero’ godiamoci questo Berkeley che dimostra una volta di piu’ le sue capacita’ di grande prosatore. “E’ la mia immaginazione, o anche altri hanno notato che c’e’ qualcosa di leggermente sinistro nel 3 settembre?”: e’ un incipit che trascina alla lettura, e anche anticipa uno stile ricco, introspettivo, dalle venature crepuscolari, ben diverso dagli scoppiettii dialettici dei primi romanzi con Sheringham. Berkeley e’ un autore che possiede molti registri espressivi, e che negli anni si e’ dimostrato Scrittore a tutto tondo, al di la’ delle etichette di genere.

  32. Alessandro C.

    Un’ iniziativa del genere sarebbe fantastica, sebbene, a quanto leggo, di difficile realizzazione. Ma come scrive Omar, sognare non costa nulla, percui eccomi nel mondo dei sogni con in mano un corposo speciale dedicato al Dr. Priestley di John Rhode, autore favoloso ed estremamente prolifico (oltre una settantina di romanzi con protagonista il “matematico” Dr. Priestley), nonchè davvero sottovalutato e raro da reperire.

  33. Mariano del Preite

    Piero, con The Tragedy of Errors tocchi un tasto a me molto caro… Capisco il tuo scetticismo, ma non posso non pensare che lo sterminato catalogo giallo della Mondadori potrebbe essere valorizzato in modo piu’ ampio e articolato rispetto a oggi. Sicuramente l’editore dispone di ricerche di mercato molto piu’ efficaci del parere di noi appassionati, ma il paragone con gli speciali di Urania o con la collana dei Bassotti (che prosegue da anni pur proponendo sempre piu’ spesso, accanto a capolavori, anche autori e romanzi di discutibile qualita’) non puo’ non far pensare che esisterebbero spazi editoriali per iniziative come quelle da noi agognate.
    E sognare, o proporre, non costa nulla 😉

  34. Omar

    Eh, la formula di Piero della collana da edicola-libreria mi pare la più azzeccata. Non credo sia ipotizzabile un volume con più romanzi di uno stesso autore come i vecchi, mitici supergialli degli anni trenta, sarebbe forse pretendere troppo… ma una collana con un prezzo intermedio tra edicola e libreria quello si, sarebbe una cosa molto bella e anche vincente da un punto di vista editoriale, cosa che da non esperto del settore posso solo suppore, magari sbagliandomi.

  35. Matteo P.

    oltre a Trial and Error (e Gaudy Night della Sayers) sarebbe anche bello leggere una nuova traduzione di “L’ultima tappa”, che mi risulta tagliato nella vecchia edizione…

  36. Alessandro C.

    Heh, nuove traduzioni…croce e delizia. Posseggo “L’Occhio di Giuda” edizione Oscar 1985 nuovo e “La Sfinge Dormiente” nell’ Omnibus del ’76 dedicato a Fell, ma da quando ho scoperto che l’ ottimo Boncompagni li ha ritradotti nei Classici, sto diventando matto per cercare di procurarmeli…assolutamente introvabili.

  37. Ezio G.

    Nostalgia per nostalgia: perché non
    ripubblicare( magari sotto una nuova formula) gli Omnibus gialli?

  38. Alessandro C.

    Ricordo che nella prefazione del primo Omnibus dedicato ad E.Q. (quello con Poltrona 30, Sorpresa e Paio di Scarpe, per intenderci) si leggeva dell’ intento di proporre nel medesimo formato l’ intero corpus narrativo del buon Ellery…purtroppo il sogno si interruppe al terzo volume. Un formato che ho sempre adorato e che é ahimé scomparso, perlomeno in quella veste.

  39. Alessandro C.

    Sempre in tema di nuove uscite e desideri inconfessabili…possibilità che in futuro vengano pubblicate opere di Anthony Wynne? Credo farebbero molta gola agli amanti di camere chiuse e delitti “impossibili”.

  40. Mariano del Preite

    Finito “Il veleno è servito”. Un gioiellino di stile, ingegnosità e sorprese.

  41. Piero

    BELLISSIMO ROMANZO.
    PUBBLICHERO’ SUL MIO BLOG LA RELATIVA ANALISI probabilmente mettendola a confronto con un’opera di Berkeley più antica.

  42. Alberto Minazzi

    Partito anch’io con la lettura: non ce n’era bisogno, perché amo anch’io moltissimo questo autore, ma i vostri commenti mi hanno spronato ancor di più a leggerlo quanto prima!

  43. Alberto Minazzi

    Finito: veramente bello!

  44. Dicuonzo Antonio

    Incipit di un thriller inedito di Dicuonzo Antonio:
    PAURA DEL MONDO
    Nessuno era mai entrato in casa sua e pareva che solo lui potesse varcare quella soglia. Il tipo era decisamente inquietante: alto, magrissimo, col profilo da semita, gli occhi glaciali e i capelli radi e cortissimi. Abitava in uno stabile vetusto come i suoi inquilini e sul suo campanello non c’era nome: segno di chi si nasconde da tutto e da tutti…

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