I condannati (3052)
Nella calura della mattinata estiva il capitano dei carabinieri Renato Roversi e il suo autista, il carabiniere scelto Pasquale Mallardo, arrancano sotto il sole lungo il sentiero che porta a un casolare. Là abita il pastore Barreca, al quale devono fare qualche domanda. Corre voce che i suoi due figli siano scomparsi, eppure lui non ha denunciato. Saranno partiti e prima o poi torneranno, è la sua spiegazione poco
convincente. Allora perché hanno lasciato lì le loro cose, i vestiti, tutto? No, qualcuno deve averli prelevati. Omicidio o sequestro, ecco il
dilemma. E i colpi di lupara esplosi in contrada San Vincenzo c’entrano qualcosa? A Villascura, provincia di Palermo, dove il fenomeno
mafioso è assai incidente, tutto è possibile e nulla è sicuro.
All’interno, il racconto “Mondo senza bambini” di Alain Voudì.
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Posted in Giallo (serie regolare)
marzo 5th, 2012 at 20:14
Premetto che non sono un esperto di gialli,ma questo autore mi ricorda molto Camilleri e la sua Vigata.Dare un giudizio all’autore sarebbe presuntuoso.Ma se devo dire la mia,e’ un grande,spero di riuscire a recuperare anche qualche suo scritto!
marzo 7th, 2012 at 19:44
Perche il Giallo Mondadori non viene ancora pubblicato in ebook?
marzo 7th, 2012 at 22:26
E’ un progetto sul quale stiamo ragionando. Vi terremo informati. Grazie
marzo 8th, 2012 at 20:54
Ciao a tutti,il buona idea l’ebook!Avere davanti a noi la propria libreria pero’…
marzo 12th, 2012 at 12:28
si fatelo, gli ebook del giallo mondadori sarebbero eccezionali.
marzo 12th, 2012 at 21:14
Io l’ho appena comprato in edicola, termino un Tess Gerritsen e parto con questo. Il titolo invoglia e non poco.
marzo 19th, 2012 at 10:36
In una collana che si chiama ‘Il giallo Mondadori’ si pretende che siano inseriti libri polizieschi e non altra roba.
‘I condannati’ di giallo ha poco e l’autore non ha niente da spartire con Camilleri.
aprile 2nd, 2012 at 13:28
Il Giallo Mondadori è una bellissima anomalia tutta italiana, che fa il paio con il rosa della Gazzetta dello Sport. Se fossero animali sarebbero specie protette. Sfido chiunque in Europa, se non nel mondo, ad aver sedimentato nella loro storia elementi caratteristici del genere, che ci rendono unici. Demolire quello che abbiamo di buono è, di contro, un’altra caratteristica tutta nazionale. Senza polemica Marius, ma cosa c’è di negativo in una collana straripante nel numero delle uscite e che anche per questo, credo io, si permette di dare visibilità ad autori nuovi? Fa di più, tanto disciplinatamente quanto spietatamente li dà in pasto a un pubblico esigente di lettori che tu ben rappresenti e i commenti dei quali, sul blog, io mi limito a leggere con religioso rispetto data la loro competenza e profonda preparazione.
Ho appena terminato di leggere, come dicevo, “Corpi senza volto” di Tess Gerritsen; io mi sono divertito e non poco. Dov’è il giallo? Non c’è. Dov’è l’indagine? Non c’è. Dov’è il filo logico che ci fa scoprire quale sia il colpevole tra dieci personaggi chiusi in una villa su un’isola deserta ognuno dei quali si dichiara innocente? Non c’è. C’è una storia, che se toglievano i morti e i poliziotti sarebbe stato comunque una bella storia. Tutti sappiamo che il giallo logico-deduttivo dell’amatissima Agatha ha lasciato spazio ad altri elementi che credo ognuno conosca e non vado a elencare. Evoluzione? Involuzione? Chi lo sa; io dico questione di gusti che cambiano. “I condannati” l’ho appena iniziato, e per ora mi esprimo su un cameo che è la scena nella quale Roversi ordina la pizza appena arrivato a Roma. Rileggilo. Non mi pare poco. Poi ti saprò dire al termine.
aprile 6th, 2012 at 23:38
Che sorpresa ritrovare Riccardi in edicola! I personaggi Roversi e Mallardo riescono con semplicitá a far entrare il lettore nelle vicende di Villascura. Questo paesino assume quasi “aria di casa”! Complimenti Riccardi, continui cosí! Mi aspetto di ritrovarla in edicola!
aprile 24th, 2012 at 13:52
Ciao, da semplice lettore devo dire che il Capitano Roversi sta facendo passi da gigante e la sua figura appare sempre più definita dai tempi di “Legame di sangue”, analoga crescita quella di Mallardo. Per me “i condannati” merita un 10/10, centro pieno.
settembre 9th, 2012 at 16:57
a me riccardi è piaciuto ovviamente ho preferito la parte investigativa agli spezzoni “amorosi”. Mi è piaciuto molto anche il racconto di Alain Voudì soprattutto per il finale.