Gioco al massacro (3028)
Jack Barrett, asso dei talent scout del baseball. Eppure, Jack forse non gioca pulito e i New York Yankees lo sbattono fuori. L’accusa: aver passato informazioni cruciali agli avversari. Accusa che Jack ha sempre respinto con furia. Ora, passati i sessant’anni, Jack è in Florida e vive con la figlia Cheryl. Il suo viale del tramonto? Niente affatto, perché nel momento in cui Jack mette gli occhi su Mikey Clemant, giovane giocatore del campionato minore, l’antico entusiasmo per il baseball si risveglia. Mikey potrebbe essere il nuovo Joe Di Maggio. E tutti loro potrebbero essere nel mirino di un killer.
All’interno, il racconto “Il rumore del vento” di Gianluca D’Aquino.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
aprile 3rd, 2011 at 09:59
Ottima proposta, lo prenderò di certo. Stephen Frey è un autore semisconosciuto perché in Italia non è stato mai tradotto, ma in America è un bestselling che scrive romanzi ambientati perlopiù nel mondo finanziario (d’altronde lui è un broker). Spero che in futuro il Giallo traduca qualcos’altro di Frey, magari della quadrilogia di Christian Gillette…
aprile 3rd, 2011 at 12:03
Errata corrige: in Italia, Frey è stato già pubblicato: più precisamente i romanzi pubblicati sono stati quattro, tutti ad opera di “Editore il Sole 24 ore”… 😀
aprile 4th, 2011 at 08:23
Un ringraziamento infinito e sincero per l’onore concessomi di albergare fra le pagine di questo tempio della letteratura che è il nostro amato “Giallo Mondadori”.
Gratitudine particolare a chi ha reso possibile tutto questo, il sommo sacerdote del tempio, Sergio “Alan D.” Altieri.
Gianluca D’Aquino
aprile 4th, 2011 at 16:37
Dei broker che scrivono libri ci siamo un tantino stancati….
aprile 5th, 2011 at 15:53
Mi sa che è un romanzo di sport che per vendere di più ha qualcosa di giallo.
Se qualcuno lo ha comperato (penso pochi) e letto e mi fa sapere se ci ho azzeccato…..
aprile 6th, 2011 at 12:11
Ho letto in originale, tempo fa, tre romanzi di Frey. Due erano “thriller finanziari” e, purtroppo, davvero mediocri; questo l’ho trovato assai superiore, anche se, diciamo, così, “sbraca” clamorosamente nel finale. Peccato, perché l’ambientazione e lo sviluppo della trama non sono condotti male.
aprile 11th, 2011 at 15:26
Ciao Gianluca,
ti faccio i complimenti per la pubblicazione. Comprato stamane, stasera passo alla fase di attenta lettura, ma già l’atmosfera delle prime righe promette bene…
aprile 13th, 2011 at 10:25
Ciao Gianluca, il tuo racconto è stupendo, ma d’altronde non è una novità. I tuoi scritti lasciano sempre il segno. Complimenti!
aprile 25th, 2011 at 16:04
Scrivere di Gianluca è un pò come scrivere a se stessi, trovare delle storie che evocano ricordi che nonostante una generazione di differenza, ci accomunano. Ammetto quindi di essere condizionato ma affermo che le pagine del suo racconto sono l’espressione sincera del raccontare una storia, il colore “giallo” è il contorno per far respirare il profumo delle pagine dei vecchi quaderni Pigna, delle matite masticate a scuola, della vita che all’improvviso ci scodella qualcosa di troppo serio e importante per non restarne segnati.
aprile 27th, 2011 at 16:25
@Eugenio Carena.
Commosso… Grazie, amico mio.
Gianluca D’Aquino
aprile 30th, 2011 at 21:02
il finale del tuo racconto mi ha sorpreso come il finale di “RIP”. continua a scrivere libri gialli, non me ne perderò uno! Sei bravissimo. Complimentoni anche per come reciti. Sei un ottimo scrittore e attore!
maggio 13th, 2011 at 17:33
Caro Gianluca, “il rumore del vento” merita molto più…rumore…
Il finale a sorpresa è una tua felicissima prerogativa.
Ne è la prova il tuo “Requiescat in pace”.
Per tutto il resto concordo in pieno con la Roberta !