Eros e Thantatos (40)
Dove conduce la magia ipnotica di un antico medaglione? Quale segreto si nasconde in quello strano club dove la sensualità sconfina nella perversione? Cosa si cela in quell’elegante cappelliera sul sedile di una Porsche? Quale scelta saranno costretti ad affrontare due amanti clandestini in un desolato motel? A cosa può condurre la fascinazione morbosa per i tatuaggi? Chi osa fare da spettatore alle esibizioni di una regina del sesso estremo? Solamente alcune delle esplorazioni temerarie e crudeli, inaspettate e agghiaccianti di una delle tematiche più antiche e più ineluttabili: l’incontro di passione e morte. Dalle migliori autrici italiane dell’intrigo, un’antologia tutta al femminile destinata a lasciare il segno.
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Posted in Le collane del Giallo, Supergiallo
novembre 1st, 2010 at 13:05
finalmente un’antologiadi cui attendevo l’uscita da tempo. le migliori autrici italine a confronto… lotta durissima…
novembre 1st, 2010 at 13:08
Imperdibile.
novembre 2nd, 2010 at 08:10
Bucciarelli, Lama, Visentin, ecc. 😛
Piatto ricco, mi ci ficco
novembre 2nd, 2010 at 10:56
Finalmente in edicola questa antologia, che ho lungamente atteso!
novembre 2nd, 2010 at 13:02
Vedremo chi è stata la più brava…:)
novembre 2nd, 2010 at 13:07
La voglioooooooo
novembre 2nd, 2010 at 20:07
Sembra eccellente, questa raccolta di storie al femminile, con un titolo “freudiano” così azzeccato! E almeno una delle autrici è sintonizzata, a quanto pare. Ottimo…
novembre 2nd, 2010 at 23:49
@ Barbara: vediamo se hai saputo distinguerti, come al tuo solito.
Scherzo.
Una raccolta imperdibile.
Poi, dopo di questa, sarebbe interessante un “Eros e Thantatos” al maschile. Così bissiamo il successo cinematografico maschi contro femmine…eh ;-P
novembre 3rd, 2010 at 08:48
Anche la Piemonte! Già letta nel racconto El viernes por la tarde e il romanzo Il Proiezionista! Vado in edicola.
novembre 4th, 2010 at 09:10
La voglio…ma ancora non l’ho trovata….
novembre 4th, 2010 at 12:17
I gialli mondadori e i classici sono usciti.
Il supergiallo no.
Almeno a Mantova
novembre 4th, 2010 at 13:18
Gli altri gialli sono già arrivati ma questo ancora nada.
novembre 4th, 2010 at 13:44
a oggi mi pare l’unico dei tascabili non ancora i nedicola..sicuramente domani…
novembre 5th, 2010 at 11:03
Confermo quanto sopra, ho trovato urania, segretissimo e gli altri gialli ma per questo sono ancora in attesa…
novembre 6th, 2010 at 10:20
stamattina a Milano c’è
novembre 7th, 2010 at 12:25
A Pavia c’è
novembre 8th, 2010 at 13:27
A Roma devo ancora trovarlo, proverò oggi pomeriggio
novembre 8th, 2010 at 23:37
Iniziato a leggere. I primi racconti denotano una buona-ottima tecnica narrativa con il sesso che la fa da padrone sviscerato nei suoi intimi segreti. Qualche parte fascinosa il giusta, qualche altra ridondante. Occhio a leggerli un pò per volta senza accanimento che c’è il pericolo di rimanerci stecchiti o di un rigetto…:)
novembre 9th, 2010 at 18:35
Certo che per ora l’uomo, il maschio, ci fa una figura di cacca. Sono a metà circa e, ad essere sincero, mi sento un pò saturo (anche un pò satiro…:)) di amplessi, violenze, sangue e sperma. Tra l’altro noto una certa ripetitività in diversi racconti che smorza, in qualche modo,l’efficacia della tematica stessa. Ma sarà colpa della vecchiaia che incombe terribile e minacciosa…:)
novembre 9th, 2010 at 20:13
Anche a Roma è arrivata da almeno tre giorni, confermo
novembre 9th, 2010 at 23:11
@ Fabio: io l’ho appena comprato. Ma se è vero quello che dici, ci ripenso.
Io volevo una saga di racconti gotici, questo credevo. NOn una vendetta delle donne contro gli uomini, per rifarsi di secoli di sudditanza. Sinceramente, non cercavo l’emancipazione, ma la scrittura.
Però forse andando avanti, migliora… chissà…
novembre 9th, 2010 at 23:45
Guarda, sono racconti piuttosto forti e scritti pure bene (con i dovuti distingio). Lascia stare le mie paturnie…:
novembre 10th, 2010 at 14:32
Trovato e comprato ieri sera, ovviamente non l’ho acora letto in quanto impelagato cpn Urania, unco neo al moemtno che posso dire: non mi piace vedere che si usi il retro dell’ultima pagina del libro per stamparci le informazioni della casa editrice, dell’editore, etc etc. A me piacerebbe che il retro dell’ultima pagina sia bianco, per un discorso molto semplice: innanzitutto per un discorso estetico, poi perchè sembra quasi che si debba risparmiare sull’aggiunta di una pagina bianca.
Sono strano io che chiedo troppo?
Ciao
Andrea
novembre 10th, 2010 at 14:33
Scusatemi per i vari errori di battitura, dipendono dal fatto che scrivo velocemente (vizio dovuto al lavoro) e dal fatto che se cambiassi la tastiera non farei un soldo di danno…
Andrea
novembre 10th, 2010 at 16:41
Se vogliamo per forza trovare sempre qualcosa da dire sul prodotto lo troviamo. La cromatura del giallo è gradita o faccio presente anche questo in redazione?
😉
novembre 10th, 2010 at 22:00
Andando avanti la proposta si fa più variegata (era l’ora) e si beccano pure due racconti di stampo storico ambientati nella Milano del ‘200 e del ‘600. Solo che quello di Ben Pastor (uno dei migliori) l’ho già letto in un altro suo libro…
novembre 11th, 2010 at 09:32
@ Fabio: per adesso mi hanno intrigato, e non poco, quelli di due autrici che conosco bene: Simonetta Santamaria e Baraldi.
Non avevo dubbi.
Ne ho letti poi altri due, ma sono rimasto deluso. Per il resto, guarda che “kamikaze” giallo: sto alternando i racconto di “Eros e thanatos” con i racconti di “Carabinieri in giallo 3″… Si potrebbe dire, sulla carta, che non c’è gara. E invece alcuni autori esordienti della seconda mi piacciono di più degli affermati della prima.
In ogni caso, Eros e thanatos andava acquistato. Non dico che è un evento, ma l’idea di base (di lia Volpatti?) non era affatto male.
novembre 11th, 2010 at 09:33
@ Dario Geraci… ah ah ah ah ;-P Simpatico ;-P ;-P
novembre 11th, 2010 at 14:04
@DpmG
per penitenza mi è venuto il raffreddore…la mia erà una curiosità, forse ho riportato la cosa con troppa enfasi, però sempre curioso sono.
La storia del raffreddore è vera, lo sono da ieri pomeriggio… hai poteri a distanza? 😉
Andrea
novembre 11th, 2010 at 16:27
Ho ricevuto le mie copie soltanto ieri e non sono riuscita a leggere gli altri racconti, quindi non saprei esprimere un giudizio globale.
Però, da parte mia, posso dire che nella stesura del racconto non c’è stato nessun intento provocatorio o di rivalsa nei confronti del sesso maschile, ma solo la volontà di raccontare una storia. E non saprei dire se gli uomini fanno una brutta figura rispetto alle donne… diciamo che ho cercato di seguire la voce dei protagonisti.
Tuttavia, Fabio, il tuo intervento mi fa riflettere. Ho notato in altre antologie più prettamente “al maschile” un diffuso atteggiamento violento nei confronti delle donne, e sapere che la stessa cosa avviene in un’antologia “al femminile” mi provoca un dubbio: non sarà che una donna, mentre scrive, fa vivere le cose peggiori a qualcuno in cui non si possa identificare (e chi, quindi, meglio, di un esponente dell’altro sesso?), e gli uomini facciano altrettanto?
novembre 11th, 2010 at 19:27
@tortellino: assolutamente! Ci mancherebbe che facessi la macumba 😉
@BB: felice di leggerti da queste parti 😉 grazie.
novembre 11th, 2010 at 21:43
@ Barbara: il tuo, quello di Simonetta, e Poetic Porno mi sono piaciuti moltissimo (l’ho scritto anche sopra). Ma ne ho letti, in tutto, sette o otto, quindi non posso esprimere un giudizio complessivo.
Però posso dire la mia su quello che hai scritto, anche se il msg era per Fabio?
Ripeto: sono a meno di metà antologia, quindi non posso esprimermi. Però forse la cosa da evitare, in ogni caso, sarebbe questa: che l’antologia “di donne” diventi automaticamente l’antologia “contro gli uomini”. E’ il classico errore nell’atteggiamento pseudo-emancipato e femminista “Anche noi possiamo comportarci come i maschi!”
E perché? Siete donne, siete belle e splendide così, e l’affermazione non deve passare attraverso un’emulaziona o una rivalsa. La donna si afferma essendo donna, non emulando l’uomo. Ergo: un’antologia di sole donne deve essere forte perché scritta bene, avvincente e interessante. E non perché sia una “rivincita”. Rivincita di cosa, poi? Dei tempi andati mezzo secolo fa?
Però ripeto: il discorso non c’entra con l’antologia. La quale, anzi, mi sta piacendo eccome. Salvo qualche racconto “evitabile”, per adesso quelli che ho letto mi sono piaciuti eccome. Però forse il discorso mio/di Fabio voleva essere questo: l’affermazione della scrittura femminile non deve passare attraverso l’umiliazione del personaggio maschile. Altrimenti è una sconfitta, non una vittoria.
novembre 11th, 2010 at 23:04
@Baraldi
Ritornato da un corpo a corpo con il nipotino Jonathan non so sinceramente dare una spiegazione alla giusta domanda “filosofica”. In questa bella antologia (comunque sia troppi racconti) il maschio fa la figura già da me espressa in precedenza ma anche la donna, a ben guardare, non ne esce, poi, sempre bene. In definitiva mi pare da riflettere su ciò che scrive la Salvatori “Uomini e donne estranei gli uni alle altre che si agitano incessantemente per cercarsi e conficcarsi gli uni dentro gli altri. Misteri che curano il loro male con altri misteri”.
novembre 11th, 2010 at 23:36
@Diego
Non mi dire che devo leggere “Carabinieri in giallo3″…:)
novembre 12th, 2010 at 09:31
@ Fabio: guarda che “Carabinieri in giallo”, se non parti prevenuto, è sempre un’ottima antologia. Salvo alcuni racconti “smielati”, per la maggiore sono sempre ottimi thriller.
novembre 12th, 2010 at 18:31
Ho buttato giù questa recensione dopo la prima lettura per eventuale discussione. Naturalmente dovrò rivederla.
Eros &Thanatos
Mistero fra misteri…
“Le donne arrivano da tutte le parti, smettono di litigare, si aggregano, fanno comunella in barba a quel bischero di maschietto che le vuole in eterno conflitto. Soprattutto nel mondo della scrittura. Ed ecco allora spuntare antologie come “Alle signore piace il nero” di A.A.V.V. a cura di Barbara Garlaschelli e Nicoletta Vallorani, Sperling & Kupfer 2009, che ne mette insieme ben quattordici. Cose dell’altro mondo direbbe il più miope dei tradizionalisti”.
Questo scrivevo qualche tempo fa. Con Eros & Thanatos di A.A.V.V. a cura di Lia Volpatti, Mondadori 2010, il numero è quasi raddoppiato. Ventisette signore e signorine armate di penne sopraffine (e pure di nodosi randelli). Impossibile farne una disanima racconto per racconto ma solo alcune osservazioni di carattere generale.
In primis il sesso come libidine, perversione, come forza scatenante, violenza e sopraffazione. E poi il sangue. Molte (troppe?) pagine intrise di sangue. Sesso e sangue. Sesso e morte. Vite dissolute, vite spezzate.
Al centro di Eros e Thanatos la donna, la femmina, l’ammaliatrice, la seduttrice, ma anche la fragile, l’indifesa, la tradita con il senso di malinconico sfinimento di un rapporto sfilacciato, la sua voglia di vendetta e di riscatto. Vendetta sull’uomo e, talvolta, sulla donna-nemica. E poi, magari, l’annullarsi di se stessa…
Racconti crudi, impietosi, al limite della sopportazione, stupri e violenze, sfruttamento, gelosie e sordi rancori, racconti tra il sogno e la realtà, passato e presente che si mischiano fra loro. L’amore cercato, l’amore voluto, un po’ di tenerezza, via, un po’ di ascolto che non c’è, la lacrima che scende sul viso e subito dopo il sesso selvaggio, il coltello che lacera, il sangue di nuovo che sprizza.
Ai giorni nostri o nel Medioevo il risultato non cambia. La morte violenta d’amore si fa largo fra le tenebre del tempo, perfino nei luoghi di pace e di preghiera dove il Diavolo dovrebbe tenersi lontano.
Prosa ricca di molte sfaccettature, ora nervosa, scattante, in un certo senso ripetitiva e martellante a punzecchiare e mordere, ora più lenta e pacata, sottile, sinuosa nei meandri dell’animo, ora di più ampio respiro e insomma una notevole padronanza del mezzo espressivo con qualche inevitabile ingenuità e ridondanza.
E l’uomo? Già l’uomo. L’uomo è violento, porco, dissoluto, vigliacco, vittima e carnefice. Sembra che non ci sia possibilità di incontro fra questi due mondi così diversi. “Uomini e donne estranei gli uni alle altre che si agitano incessantemente per cercarsi e conficcarsi gli uni dentro gli altri. Misteri che curano il loro male con altri misteri” scrive Claudia Salvatori.
A fine lettura un certo senso di smarrimento e stordimento, subito rimossi da una prepotente certezza. Che questo avviene solo nella fantasia, nei racconti, nelle storie inventate…
novembre 12th, 2010 at 21:34
Ma insomma, maschiacci, vi piace sì o no questa antologia?
novembre 13th, 2010 at 16:05
Diego, non posso che essere d’accordo con te. Può capitare che qualcuno/a approfitti di una pubblicazione per prendersi rivalse personali o in nome della propria “fazione”. Dati i nomi coinvolti, dubito che sia il caso di questa antologia!
Fabio, grazie per la citazione. I testi di Claudia meritano sempre attente riflessioni.
novembre 14th, 2010 at 15:12
@ Marina: come tutte le antologie, dipende dai racconti. Alcuni bellissimi, altri inverosimili. Alcuni scritti bene, altri scritti in modo ridondante. Nel complesso, nonostante il mio “commento” di prima, direi un’ottima antologia. Brave (quasi) tutte.
D’altronde era impossibile pretendere che fossero 27 capolavori, no? Non succede mai, a prescindere dal sesso.
Di antologie GM ne ho tante e qualche volta le rileggo. La migliore, a mio parere, per adesso ma già da un po’ di tempo, resta “Il mio vizio è una stanza chiusa”, di livello (forse) superiore a tutte le altre. Ma anche questa e “Sul filo del rasoio”, non scherzano affatto.
novembre 14th, 2010 at 16:46
Cara Marina a me la l’antologia m’è garbata, però quando ho visto la mogliera che mi guardava fissa con un coltello da cucina mi è venuto spontaneo recarmi velocemente da un’altra parte…:)
novembre 14th, 2010 at 19:53
Sai, Fabio, cosa ha detto un direttore editoriale (con cui ho avuto a che fare in passato) a mio marito che aveva risposo al telefono? “Lei è il marito di Marina? E’ un miracolo che sia ancora vivo!”
novembre 15th, 2010 at 11:26
Ciao a tutti! Anch’io ho ricevuto le copie questo we e non ho avuto modo di leggere tutti i racconti ma, come ha detto anche Diego Di Dio (che saluto e ringrazio) valuto l’antologia nel complesso; i racconti non piaceranno tutti a tutti, ed è ovvio. Ognuno di noi avrà voluto esprimere E&T secondo il proprio punto di vista. Io per esempio ho incentrato il racconto su quanto all’estremo la sete di vendetta possa spingere un essere umano, questo secondo la mia macabra e sinistra visione della vendetta, ovviamente.
Comunque è un piacereessere in tante a condividere una certa “anima nera” !
novembre 15th, 2010 at 20:26
Al di là del criterio di fondo, che non mi piace per niente, così come mi sarebbe parsa assurda un’antologia dichiaratamente di soli uomini (la discriminante dovrebbe essere – secondo me – il tema, non il sesso dell’autore/autrice), ho trovato molto diseguale la qualità dei racconti, ma ancor più diseguale il livello della scrittura. Niente da eccepire su tante situazioni borderline, suggerite e direi addirittura richieste dall’argomento, ma quel che mi sembra mancare nella maggior parte dei casi è la completa assenza di ironia, la leggerezza dello stile, mentre ho notato un eccessivo ricorso ai tipici cliché del noir a sfondo sessuale, anche e soprattutto a livello linguistico: quel “ridondante” che già metteva in evidenza Diego.
Ciò detto, ho molto apprezzato i racconti di Elisabetta Bucciarelli e Nicoletta Vallorani (ma me lo aspettavo già da prima), così come quello di Marina, che mi sembra autrice in crescita costante. Ho scoperto con piacere la bravura di Elvira Seminara, autrice che non conoscevo affatto ma che mi ha parecchio incuriosito; ma alla fine ho deciso che, per i miei gusti, il miglior racconto del mazzo è quello di Cristiana Astori.
novembre 15th, 2010 at 22:59
La ridondanza stilistica (pure una certa ingenuità), insieme a ripetitività di contenuto è quasi inevitabile con ventisette autori, maschi o femmine che siano, impegnati su una stessa tematica. Su T.M. http://www.thrillermagazine.it/libri/10517.
Nel complesso una antologia che mi è piaciuta.
novembre 16th, 2010 at 11:54
Luca, a quale Marina ti riferisci?
novembre 16th, 2010 at 13:05
Non so perché, ma al comemnto di prima è saltato il mio nome: quello che inizia con Ciao a tutti è il mio e io sono Simonetta Santamaria (nel caso saltasse anche stavolta).
Volevo dire a Fabio che ho letto la rece sul Thriller Magazine e l’ho molto apprezzata.
novembre 17th, 2010 at 14:23
Va bene che abito in Sardegna, va bene che bisogna attraversare il mare, va bene che qui le cose arrivano sempre con un po’ di ritardo, va bene tutto, ma non va bene che nelle edicole arrivi una copia di tutto o non arrivi per nulla. Ho girato per svariate edicole, comprese quelle del porto, delle stazioni, dell’aeroporto, e del Supergiallo nessuna traccia!!
Aiuto.
novembre 17th, 2010 at 14:50
@ Bravissimo Luca Conti.
Io, stranamrnte, il primo racconto della raccolta l’ho letto quasi per ultimo… Folgorazione. Bravissima Cristana Astori.
@ Cristiana, se stai su questo forum, sappi che per adesso il tuo è il migliore, o uno dei migliori. D’altronde, mica ti ho contattata a caso per “I racconti apocrifi”… 😉
novembre 17th, 2010 at 20:08
Giusto. Mi riferivo a Marina Visentin.
novembre 17th, 2010 at 21:54
@Simonetta santamaria
Tieni presente che sono diventato più morbidone con l’arrivo del nipotino Jonathan…
In senso più ironico qui http://corpifreddi.blogspot.com/2010/11/eros-thanatos-av-giallo-mondadori-2010.html
novembre 18th, 2010 at 11:57
@ Fabio: letta anche la rece di Corpi Freddi e apprezzata anche quella!
Non a caso avevo inserito sul mio sito un tuo commento a proposito di un mio racconto all’interno del Giallo…
http://www.simonettasantamaria.net/pg_Giallo%20Mondadori.html
Soono contenta che ti senta più buono, allora, bene per tutti!
Comunque è destino che non esca il mio nome su ‘sto blog…la devo prendere come una jattura? Riproviamoci…
Simonetta Santamaria
novembre 20th, 2010 at 08:06
Ieri bellissimo incontro a Mantova con la splendida Barbara Baraldi per il ciclo corpi freddi itinerari noir “ladies in black”. A pensarci bene, come membro dello staff redazionale di corpi freddi, questo mese ho portato nella mia città 3 scrittrici (Visentin, Bucciarelli, Baraldi) che hanno portato il loro contributo in questa pregevole raccolta curata da Lia Volpatti.
Per il 2011 è mia promessa portarne a Mantova altre tre del lotto; queste femmine in nero hanno colpito al cuore il qui presente killer mantovano 😛
novembre 20th, 2010 at 23:13
Occhio a non perdere la testa…:-)
novembre 22nd, 2010 at 18:04
Ciao a tutti, io al momento sono arrivaot a leggere sino al racconto di Daniela Piegai, devo dire che con l’eccezione di due racconti tutti gli altri mi son piaciuti, chi molto (Progetti per il futuro, Andamento lento, Duel) che meno (Poetic Porno, Miss Butterfly – avevo in mente anch’io la parte finale dopo poco che avevo cominciato a leggerlo-); sicuramente un elemento comune, scritto da molti prima di me, è il ruolo che l’uomo riveste nei vari racconti, passa per tutte le varie situazioni, dal porco, al violento, allo stupido, ma forse questo può essere giustificato se lo scrivere è incentrato sulla donna e se deve essere un noir/sesso (eros e thanatos), d’altro canto nei libri con protagonista l’uomo spesso e volentieri la figura della donna, o delle donne in genere, è sempre ‘sottomessa’, quindi dipende dall’angolo di visuale che si vuole dare.
Un saluto
Andrea
novembre 24th, 2010 at 20:25
Letto in quattro giorni nonostante la mole. Nel complesso una bellissima raccolta, con alcuni vertici (Montaldi, Pastor, Scerbanenco) che vanno ben oltre la letteratura di genere: é letteratura tout court. Ma anche gli altri racconti più “gialli” sono, con i dovuti alti e bassi, mediamente molto belli. Complimenti alle autrici e alla curatrice.
novembre 28th, 2010 at 17:29
Sono un appassionato lettore del genere “noir”. Complimenti a tutte le autrici, la raccolta di racconti si legge tutta d’un fiato. Mi sono piaciute, in particolare, le due “Marine”, Crescenti (da non perdere) e Visentin.
Marco.
novembre 29th, 2010 at 22:40
Caro Marco,sono un’appassionata lettrice di Gialli e sono d’accordo con te quando dici che nel complesso si tratta,tranne alcuni racconti che trovo gratuitamente volgari,di una interessante antologia.Anche io ho trovato bello e molto ben scritto. il racconto “Falsa memoria” di Marina Crescenti.
Giovanna
dicembre 1st, 2010 at 17:03
Ciao a tutti! In quanto inclusa tra le autrici dell’antologia, mi sembra d’obbligo una precisazione: non sono mai stata animata dal desiderio di perpetrare atrocità nei confronti dell’altro sesso; senza contare che le storie in cui posso immedesimarmi in un personaggio maschile sono quelle che preferisco, trovo divertente agire nei panni di un altro, secondo un punto di vista diverso dal mio…
Penso inoltre che nel raccontare, come in ogni altra attività, non conti tanto se sia un uomo o una donna a scrivere, ma come lo fa.
@Luca Conti: onoratissima del tuo apprezzamento!
In Macumba l’intento era di unire l’horror alla Poe al noir beffardo alla Westlake… spero di esser riuscita anche solo a citare i due Maestri…
@Diego: grazie! E in bocca al lupo per il tuo progetto
dicembre 11th, 2010 at 12:31
Grazie Giovanna, grazie Marco, due tesori.
Ho letto per intero l’antologia, ogni racconto un’impronta, un album con 27 foto, una più intrigante dell’altra. Siamo donne? Perciò 27 parti naturali, cruenti, sanguinosi, di menti subdole, dannate, più spesso arrabbiate, incontrollabili. Siamo belle? Forse. Siamo Allegre? Anche tristi. Questo siamo noi, non abbiate paura… tagliamo, sezioniamo, violentiamo, mangiamo soltanto. Scherzi a parte, che si cucina stasera?
Un Rosso Natale a tutti, baci, MC