La morte aveva i suoi occhi (1244)

maggio 4th, 2010 by Moderatore

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“Era il crepuscolo di un giorno di primavera e lui stava uscendo dal deposito dei taxi. Quando la

vide, lei si trovava a circa mezzo isolato di distanza, sotto un lampione: una biondina snella…” Chi è la ragazza dal lungo cappotto nero che perseguita David Marks, insegnante di Brooklyn e tassista part-time? Sei mesi prima David ha perso la moglie in un tragico incidente. Da quel momento ha avuto inizio la sua ossessione: trovare il responsabile, un uomo con una benda su un occhio. Ora la misteriosa ragazza in nero chiede a David di accompagnarla in una villa apparentemente deserta. E di attendere. Fino a quando l’attesa si tramuta in un’accusa di omicidio.

Lucille Fletcher (1912-2000) americana, si laureò al Vassar College. Lavorò presso la Columbia Broadcasting System come bibliotecaria del reparto musica, come impiegata all’ufficio diritti e come autrice di testi pubblicitari. I suoi suspense sono tutti giocati, con varianti, sul climax di terrore e sulla rivelazione finale.

All’interno, l’articolo “La memoria e il ricordo nel giallo” di Sabina Marchesi. 

(vai alla visualizzazione completa del volume)

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13 Responses

  1. Luca Conti

    Aggiungo, a completezza delle informazioni biografiche, che Lucille Fletcher è stata moglie di Bernard Herrmann, forse il più grande autore di colonne sonore nella storia del cinema ed elemento imprescindibile di quasi tutti i capolavori di Hitchcock.

  2. Piero

    Gran bel romanzo !
    Non male neanche Ossessione senza fine.
    Lucille Fletcher è ricordata soprattutto per aver sposato in prime nozze il compositore americano Bernard Herrmann, e per aver scritto il soggetto e la sceneggiatura di “Il terrore corre sul filo” ( Sorry, Wrong Number )per un celeberrimo film, un thriller del 1948, diretto da Anatole Litvak, e interpretato da Barbara Stanwyck e Burt Lancaster.
    Un suo racconto, The Hitch-Hiker, fu adattato a radiodramma da Orson Welles, mentre dallo stesso racconto Ida Lupino, celebre attrice di Noirs americani, trasse il film omonimo che diresse.

  3. Piero

    Ho dimenticato di dire che la Mondadori, parecchi anni fa, inaugurò una serie di opere, ognuna base di un celebre film: io posseggo proprio quella della Fletcher, assieme a qualche altra cosetta.. tra cui Testimone d’accusa e Il grande sonno: la serie si chiamava Giallo Cinema.

  4. Fabio Lotti

    Questo me lo prendo non fosse altro per l’articolo di Sabina Marchesi alla quale mando un saluto affettuoso.

  5. Massimo

    Non la sapevo questa del marito, nientemeno che il vecchio Bernard che Dio l’abbia in gloria! Uno dei grandissimi, insieme con John Barry, Ennio Morricone e Elmer Bernstein – e non mi parlate di John Williams, per favore.

  6. Valentino Colapinto

    Questo non me lo perdo neanch’io! :)

  7. AndreaD

    Esordisco su questo blog solo per dire: John Williams. Ecco l’ho detto… 😀

    Scherzi a parte, per me è uno dei grandissimi anche lui. Forse il più grande, assieme -appunto- a Herrmann. De gustibus…

  8. Massimo

    Allora, è meglio Goldsmith. O Maurice Jarre, cavolo. Però, AndreaD, hai ragione: de gustibus. E poi siamo fuori tema.

  9. AndreaD

    Sì sì, anche Goldsmith era un grande. Chiusa la partentesi colonne sonore. :)

  10. Fabio Lotti

    Buon inizio del libro con una bella e affascinante signorina che chiede a David Marks, insegnante di scuola media e tassista nei ritagli di tempo, di portarla in una villa misteriosa che sembra abbandonata. Dove ci scapperà, naturalmente, il morto ammazzato e saranno cavoli amari per il nostro amico David prematuramente vedovo (tra l’altro). Atmosfera di dubbio e sempre più forte inquietudine con ennesima citazione degli scacchi (David perde regolarmente con un certo Kahn).
    Ottimo l’articolo di Sabina Marchesi che ci mette a contatto con la memoria nel giallo attraverso riferimenti, sia alla produzione libresca che a quella cinematografica.

  11. Valentino Colapinto

    Devo constatare che questo mese i Classici del Giallo sono andati via come il pane, mentre i GM giacciono tristemente invenduti.
    Questo in particolare è assolutamente introvabile. Oggi pomeriggio batterò a tappeto le edicole di Bari per vedere se riesco a recuperarne una copia… :-(

  12. Valentino Colapinto

    Missione compiuta! 😀

  13. Marius

    Lo avevo letto nel 1976 e lo avevo completamente dimenticato.
    L’ho riletto adesso e penso che non ci metterò molto a dimenticarlo di nuovo.

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