La Repubblica e Il Giallo Mondadori: 10 uscite per celebrare il mito
febbraio 18th, 2009 by Moderatore
Da Venerdì 20 Febbraio, La Repubblica e Il Giallo Mondadori presenteranno una raccolta di 10 classici intramontabili della più antica e prestigiosa collana italiana dedicata al thriller. I volumi, selezionati dal Nostro direttore Sergio “Alan D. Altieri” verranno riproposti dal quotidiano nella loro veste grafica originale, in modo tale da poter restituire al lettore tutto il fascino delle edizioni d’epoca. Prima uscita “La strana morte del Signor Benson” di S.S. Van Dine a soli 3,90 euro in edicola il giorno 20 Febbraio solo con La Repubblica e L’espresso.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato il piano completo dell’opera.
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febbraio 18th, 2009 at 20:16
ghiotta occasione da non perdersi
febbraio 19th, 2009 at 00:54
wow!
febbraio 19th, 2009 at 14:08
Nella pubblicita’ della serie su Repubblica si vantavano le “traduzioni d’epoca”: vuol dire che saranno usate quelle vecchie anche per quei romanzi che nel corso dei decenni sono stati ritradotti in versione integrale? Mi sembrerebbe strano!
febbraio 19th, 2009 at 14:48
Le traduzioni saranno quelle d’epoca.
Cordiali Saluti
febbraio 19th, 2009 at 16:26
Una iniziativa da non perdere. Aggiungo un paio di libri della Mondadori che ho sotto mano: “Delitti di gente qualunque” di Loriano Macchiavelli e “La paziente privata” di P.D.James. Del secondo ancora non posso dirvi nulla ma del primo l’inizio è veramente bello. Ritorna Sarti Antonio…
Vi aspetto a decifrare qualche detective del mio “pezzetto”…
febbraio 22nd, 2009 at 22:58
Cari Amici Amanti del Giallo,
in realtà ritengo questa collana dei Gialli Storici Mondadori, una grande occasione…persa!
Mi spiego: si è persa una grande occasione per festeggiare degnamente l’ottantesimo anniversario dei Gialli, e questo per vari motivi.
Prima di tutto la veste editoriale che mi pare veramente brutta: si è scelta una via di mezzo fra la copia anastatica e la ristampa con risultati veramente modesti. Non capisco proprio perché non si sia scelto la via della ristampa anastatica, come già la Mondadori fece anni fa per i Gialli Economici Mondadori. Invece questo nr. 1 non ricalca nemmeno nella grafica di copertina il mitico nr. 1 del 1929: è stato fatto un mix fra l’edizione del ’29 ed una ristampa successiva nelle “Palmine” del 1932, usando il disegno originale ma racchiudendolo in un cerchio anziché in un esagono, mentre la grafica del titolo è quello dell’edizione del ’32, che pasticcio!
Addirittura in una nota interna si attribuisce l’illustrazione al misterioso Abbey, mentre è stato più volte detto da grandi esperti che la copertina è di Bianchi (infatti è firmata B. …).
Non voglio poi entrare in polemica sul discorso traduzioni originali perché sarebbe lunghissimo e già altre volte dibattuto; ma anche qui o si scelgo le traduzioni originali perché siamo in una ottica di “ristampa anastatica” oppure la scelta è quantomeno bizzarra: tutti noi sappiamo che le traduzioni dell’epoca erano in realtà delle vere e proprie riduzioni degne del peggior “Selezione”!
Qualcosa si potrebbe anche dire sulla scelta delle opere, ma tralascio…dico solo possibile dimenticarsi di Ellery Queen???
Peccato davvero perché per celebrare una tale ricorrenza si poteva fare di meglio!
Saluti
Guido
febbraio 22nd, 2009 at 23:54
In effetti la decisione di utilizzare le vecchie traduzioni è poco comprensibile; avrebbe avuto senso, come dice Guido, soltanto nel caso di una serie di ristampe anastatiche, mentre qui è stata creata una sorta di ibrido che accosta gli elementi più disparati senza che ve ne fosse la vera necessità.
Tanto più che, nel corso degli anni, la Mondadori aveva già fatto ritradurre in versione integrale molte delle opere prescelte (quelle di Van Dine, Christie, Carr, Woolrich, per esempio) e sarebbe bastato prendere quelle per fornire agli acquirenti un servizio più accurato.
E, in effetti, dimenticarsi di Ellery Queen non è cosa da poco (soprattutto perché è stato inserito un romanzo di Piers Marlowe che, con tutto il rispetto per il buon Leonard Gribble, è a qualche anno luce di distanza…).
Peccato, sì, va detto.
febbraio 23rd, 2009 at 16:35
Peccato si’, condivido in pieno. Ma poiche’ si parla di Ellery Queen, e poiche’ ricorrono anche gli 80 anni dal suo esordio con ”La poltrona n. 30”, spero che la Mondadori ”rimedi” alla dimenticanza mettendo in cantiere un qualche supergiallo celebrativo: sarebbe l’occasione per poter proporre, come chiesto da piu’ appassionati, anche il testo inedito di ”The tragedy of errors”. E come sarebbe bello se ci si decidesse anche a far tradurre – in versione aggiornata e integrale – due capolavori come ”Il gatto dalle molte code” e ”Dieci incredibili giorni”, a tutt’oggi disponibili solo in traduzione anni ’50!
febbraio 24th, 2009 at 21:22
Salve, volevo chiedere a Luca Conti se la traduzione del volume di Van Dine recentemente uscito sia realmente quella del 1929 oppure è successiva. Il dubbio mi è sorto, quando andando sul sito dell’iniziativa (consultabile da repubblica.it) ho letto nella descrizione del libro questa frase:”In seguito, negli anni ’70 si decise per una nuova traduzione, quella qui riportata”.Anche perchè non c’è traccia di questa frase nell’introduzione del libro, la cui traduzione è attribuita a Paride Mantovani.
Cordiali Saluti!
marzo 17th, 2009 at 00:52
Non avevo pensato che quest’anno ricorrono gli 80 anni de “La poltrona n.30″. In effetti qualche celebrazione sarebbe d’obbligo (magari riprendere l’integrale cominciata negli Omnibus :P).