Elettroshock (1208)
Glyn Camp, ameno paesino arroccato sulle montagne della California. Gente semplice, a Glyn Camp, senza grilli per la testa e poco propensa agli intrighi. Almeno fino a quando non vi si trasferiscono Terry Regan, esperto radiotecnico, e i coniugi Jack e Gilda Delaney, che cercano di fare i conti con il passato. Jack, divorato dall’ira, è confinato su una sedia a rotelle. Gilda, bellissima e affascinante, è costretta a sopportarne le angherie. TraTerry e Gilda è subito attrazione ad alto voltaggio. Ma con troppi cavi scoperti…
James Hadley Chase pseudonimo di René Raymond, è nato a Londra nel 1906 ed è morto nel 1985. Nel 1939 ha sfondato nel campo della narrativa gialla con un romanzo di grande successo, Niente orchidee per Miss Blandish , uno dei mystery più venduti di tutti i tempi. Scrittore prolifico, ha dato alle stampe più di ottanta “romanzi di suspense”, come lui stesso amava definirli.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
novembre 28th, 2008 at 13:50
Chase è davvero un grandissimo autore, raramente i suoi romanzi mi hanno deluso.
Le sue opere si leggono sempre con grande piacere ed è sempre attuale nonostante il passare degli anni.
novembre 28th, 2008 at 14:10
Su questo scrittore ho un bel ricordo fanciullesco…Ecco che cosa ho scritto su un suo libro già uscito “Appena ho visto “I colpevoli hanno paura” di James Hadley Chase, Mondadori 2008, mi è venuto un colpo e la memoria è ritornata agli anni cinquanta quando, sugli undici-dodici anni, mi imbattei per la prima volta in questo bel romanzo poliziesco all’interno della “bottega” del giornalaio di Staggia in cui c’era spazio anche per libri di vario genere, soprattutto gialli. Il desiderio vinse la paura. Lo presi e lo infilai all’interno dei pantaloni coperto da una lunga maglietta. Poi, con il cuore che mi batteva a mille (e mi immagino anche con la faccia sbiancata), uscii veloce respirando a pieni polmoni. A mia parziale discolpa posso dire che a quei tempi non avevo mai una lira in tasca e che spesso (non sempre) riportavo il maltolto nella sua giusta collocazione. Senza che il giornalaio si accorgesse di niente. O forse chiudeva un occhio…(quando è morto ho pregato intensamente per lui)”
dicembre 3rd, 2008 at 13:46
Romanzo che straconsiglio, bellissimo.
dicembre 9th, 2008 at 09:59
Per Fabio Lotti
Il suo post è un avvincente racconto in 9 righe: davvero bello!!
dicembre 9th, 2008 at 14:29
Ti ringrazio e ti consiglio di leggere il libro.
dicembre 24th, 2008 at 13:36
Ringrazio Fabio Lotti per il suggerimento. Non avevo mai letto niente di Chase, ma devo ammettere che è in grado di costruire una narrazione avvincente e il libro è piaciuto anche a me che amo soprattutto il giallo investigativo.
Penso che un indice della bontà di un libro sia il desiderio di continuare a leggerlo e questo, ve lo garantisco, si desidera leggerlo fino alla fine
gennaio 21st, 2009 at 16:28
veramente avvincente!!! ti dimostra come il giallo sia anche una questione di intelligenza!! altro che questi pulp dozzinali su serial killer ecc ecc.