Lettore, in guardia!…Pinketts su Giallo e Noir

ottobre 11th, 2008 by Moderatore

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Il Giallo è il colore della bile di quelli che il Noir non sanno scrivere.

Il Giallo è una letteratura perfetta, che fa la lotta con la gotta, come il fumo della pipa in un locale per non fumatori.


Il Noir è il puzzo di fumo in un vicolo che odora di vita.
E’ l’odore della nostra coscienza.

(Andrea G. Pinketts per Il Giallo Mondadori blog 09-10-2008)

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30 Responses

  1. Kurt Dehn

    Soltanto l’istrionico Pinketts poteva riassumere in poche frasi allitterazioni così ardite.

  2. Il professionista

    grande Pink… se solo qualche volta usassi il computer ne sentiremmo delle belle…

  3. comico toscano

    Tutte e tre sono da citare quando si parla a vanvera di Giallo Vs Noir e viceversa.

    comico toscano

  4. Fabio Lotti

    Tanto per fare una provocazione (è nel mio dna non ci posso fare niente)sempre nel rispetto delle opinioni altrui. Voglio dire ma se a scrivere quello che ha scritto il nostro amato Pinketts fosse stato Pinco Pallino le reazioni sarebbero state sempre le stesse?
    Secondo me ha voluto mischiare
    un pò di estrosità e astrusità proprio per farci discutere.

  5. Dario Geraci

    Andrea è così: prendere o lasciare.
    E poi come tutti i filosofi e i poeti, dice cose che pensano tutti, ma lo fanno prima, e meglio.

  6. Fabio Lotti

    Naturalmente io lo prendo, non ci sono problemi. Però anche ai filosofi e ai poeti capita di svicolare nel banale o nell’astruso. Mica sempre gettonano genio.

  7. Voodoo

    Vedete quanto è bello il giallo? Pinketts è all’antitesi di Carr, ma non sono entrambi “gustosi” da leggere?

  8. Kurt Dehn

    Concordo con Dario.
    Pinketts è com’è.
    A volte addirittura insopportabile! Indubbiamente ha però un dono innato nell’uso della parola.
    Le frasi riportate sono, certamente, estrose e astruse e, per quanto mi riguarda, sarebbero state sfiziose anche se scritte da Pinco Pallino.

  9. Fabio Lotti

    Non ho nessuna difficoltà a credere in quello che dice Kurt e ad altri che la pensano come lui. E non ho nessuna difficoltà a ritenere Pinketts un bravo scrittore. Ho più difficoltà ad attribuirgli la patente di filosofo e poeta. Anche perché non lo conosco di persona e poi perché, invecchiando, si diventa più circospetti. In generale mi è difficile addirittura dare la patente di “scrittore” che mi pare al giorno d’oggi piuttosto inflazionata. Figuriamoci quella di filosofo e di poeta, anche se penso che Dario abbia voluto dare a questi due termini il senso di persona con una sua particolare visione della realtà e ricca di sentimento.

  10. Il professionista

    Conosco il Pink da un sacco di anni…è un amico e basta. il resto della sua attività per me viene dopo.
    Uno di quelli con cui non sai mai come finisce la serata…o il libro che sta scrivendo.
    le sue osservazioni sul giallo, sul noir sono sempre molto sentite.le condivido. Come a volte mi capita di non condividere alcune sue opinioni.
    Pinco Pallino, se la pensa così, è benvenuto nel club.

  11. Giovanni Zucca

    Buongiorno a tutti, non posso non associarmi, io che ad Andrea voglio bene, conoscendolo come Stefano da un bel po’ di anni (vorrà dire che siamo vecchi? no, dài…) si può essere d’accordo o meno con lui, ma ha davvero il senso della frase (e di quello che ci sta dietro, alla frase…); quanto all’ovvio, al banale, al ripetitivo, è un pericolo sempre in agguato, dai potenti ed illustri della terra, giù giù fino all’ultimo Pinco Pallino
    giovanni

  12. francesca

    Il noir è l’ostinazione di chi non vuol dimenticare quel che tutti vorrebbero dimenticare colorandolo di giallo.
    Francesca.

  13. Giovanni Zucca

    “Il noir è l’ostinazione di chi non vuol dimenticare quel che tutti vorrebbero dimenticare colorandolo di giallo.
    Francesca.”

    Brava, sottoscrivo in pieno.

  14. Fabio Lotti

    Sinceramente quella di Francesca mi pare una bella frase ad effetto. Io, per esempio, non mi ritrovo tra quei “tutti” che vogliono dimenticare.
    Chiedo, però, cortesemente a Dario una risposta. Mi è stato chiesto da Stefano, in maniera seria, di stare nei termini dell’oggetto qui presente e cioè il commento alle frasi di Pinketts. Ora io mi domando se la prima risposta di Stefano “Grande Pink…eccc…” ,e altri interventi a dir la verità, sia un commento. A me pare solo un apprezzamento, non un commento. Lo voglio sottolineare perché se si deve essere seri lo si deve fare fino in fondo e con le carte in regola. Non posso essere preso di mira solo io.

  15. Dario Geraci

    Qui non viene preso di mira proprio nessuno.
    Stefano Di Marino ha espresso un apprezzamento aggiugendo che se l’autore avesse l’accortezza di usare il computer, molte delle sue massime non andrebbero perse tra le mura di un bar.
    Io ho cancellato un suo commento che non aveva la benchè minima pertinenza con la discussione di cui sopra. Come ho già detto, tutti siamo liberi di esprimere apprezzamtento come non apprezzamento ma con obiettività e serieta. Questo è un sito ufficiale, un canale diretto dell’editore, non posso permettere certe cose.
    Buon proseguimento.

  16. Stefano Pigozzi

    “ Il Noir è il puzzo di fumo in un vicolo che odora di vita”

    Condivisibile oppure no nella sostanza, una frase così, una pennellata veloce&decisa come questa, è da incorniciare.
    Un saluto ad Andrea G. Pinketts.

    Molto bella anche la frase di Francesca.

    Stefano Pigozzi

  17. Fabio Lotti

    Sempre per Dario Geraci un altro intervento e poi basta su questo argomento. Hai detto bene. Stefano ha fatto un apprezzamento. Però l’apprezzamento che Marco Piva fece ad una mia recensione accolta in questo blog, come altre, fu cancellata.
    Debbo anche aggiungere che, pur nell’asprezza del dibattito, alla fine non rimane dentro di me nessun piccolo segno di rancore o di altro sentimento negativo nei confronti di nessuno. Specialmente nei confronti di Stefano che, rara avis, stimo come scrittore.
    Comunque sia, lasciamelo dire, senza il mio intervento qui era un mortorio!!!

  18. Dario Geraci

    Lei Sig.Lotti pensa che io abbia qualcosa contro di Lei.
    Si sbaglia, io ho qualcosa con chi non rispetta le semplici regole di questo sito che ho il dovere di fare funzionare.
    Se poi vogliamo entrare nello specifico, anche continuare ad inserirel links esterni ad altri siti non sarebbe perfettamente nelle regole, ma, finchè non si eccede posso soprassedere.
    Sappia che non è l’unico utente a vedersi cancellati i commenti.

    Questa discussione si autodistruggerà tra due ore. Non mi piace lavare i panni sporchi in pubblico.

  19. Fabio Lotti

    Io non penso proprio che Lei abbia qualcosa contro di me ma, come Lei ha oscurato qualche mio intervento che Le è sembrato non corrispondente all’argomento, così io Le ho fatto notare qualche discrepanza del Suo intervento che a me è parso sbagliato. Mi pare di avere sfruttato quella che comunemente si chiama libertà di espressione.

  20. Il professionista

    Dario,
    hai anche fatto bene a cancellare il mio appunto a Fabio e sapevo che così sarebbe stato.era solo un piccolo richiamo a restare in Topic e accetto di buon grado la sua osservazione. Forse non è stato compreso il mio intervento a proposito delle definizioni del Pink che, per loro natura (edi quella di chi le pronuncia) sono sempre lapidarie. In effetti un bell’intervento lungo sul noir di Pink mi sarebbe piaciuto ma so quanto gli sia estraneo l’uso del computer.
    Poi, ripensandoci, le sue definizioni vanno bene così Secche come colpi di pistola. Il senso è chiaro e lo sottoscrivo.
    Ovviamente con tutta la simpatia per Fabio…

  21. Francesca

    Forse perchè il parroco che mi ha detto “meglio dimenticare” la gotta l’aveva sul serio.
    Forse perchè il fumo della pipa è il mio.
    Sicuramente perchè la mia coscienza è ostinata ed il noir l’ho scritto ugualmente.
    Apprezzo quel che ha detto Piketts.
    Francesca Tombari

  22. Fabio Lotti

    Preciso ancora meglio il mio pensiero e poi torno all’argomento principale. Durante la discussione è venuto fuori da diversi interventi questo benedetto Pinco Pallino. Cioè alla fine del discorso ci sono state delle battute proprio sull’essere misconosciuto tirato in ballo da me fin all’inizio. Ergo Pinco Pallino faceva ormai parte integrante della discussione. Battute legittime sulle quali non ho nulla da eccepire. Solo che ho voluto rispondere a queste battute finali con una mia battuta, bella o brutta che sia, proprio sull’ancora benedetto Pinco Pallino che per merito della mia provocazione stava acquistando una insperata notorietà. Tutto qui. Ditemi voi che cosa ho fatto di male perché fossi oscurato. Ora è vero che sono un toscano che talvolta straborda. Lo ammetto. Ma in questo caso sinceramente non mi pare né di essere andato fuori argomento (il Pallino era sulla bocca di tutti) né di avere usato un linguaggio irrispettoso.
    Sulle frasi del grande Pinkette. Sottoscrivo l’ultima. E’ molto bella. Invece che il giallo sia una letteratura perfetta e che i giallisti non sanno scrivere noir (così ho capito ma ci sta che abbia bucato) questa mi pare proprio una esagerazione. Alla Pinkette.

  23. Il professionista

    Eh, un po’ mi sembra invece che il Pinketts con quell’ultima frase sul giallo e il noir abbia centrato il bersaglio e lanciato una provocazione. Non arriverei a tanto, però sono incline a pensare che chi costruisce un perfetto meccanismo e si concentra sulla risoluzione dello stesso(metafora dell’ordine costituito riportato all’origine dopo la tempesta del crimine) sia su una strada antitetica alla visione, forse eccessivamente pessimistica ma comprensibile,della vita che è alla base del noir.
    Vedete? Un fiume di parole per dire quello che il Pink sintetizza in due battute.
    Ma il senso è proprio quello lì.
    Può piacere o magari no.
    Come le regole del forum.

  24. Massimo Pietroselli

    Intervengo per la prima volta su questo blog (ma lo leggo da tempo) per un po’ di cerchiobottismo.
    Le frasi del buon Andrea sono taglienti come la spada di Alessandro coi nodi: non risolvono i problemi, li emininano (come l’ispettore Callaghan, insomma)! Immagino che quando parla di gialli intenda: gialli classici, a enigma insomma. Allora probabilmente ha ragione Stefano a dire che un giallista segue altre strade rispetto a un noirista: è la sua ispirazione a essere diversa. Non credo che la Christie si facesse venire la bile per non saper scrivere noir, al massimo piangeva mentre andava in banca a depositare i diritti d’autore (era molto più bilioso Chandler!).
    Ma ci sono più gialli in cielo di quanti ne immagini la tua filosofia, Orazio! Chase ha spesso mischiato le cose. E anche Woolrich. E McBain. Senza contare che Chandler e MacDonald (quello di Archer, intendo) scrivevano romanzi di cupa atmosfera, di vicoli e perversioni, immersi però in una struttura gialla esemplare. E Boileau-Narcejac?

  25. Luca Conti

    In realtà la Christie sapeva benissimo scrivere dei noir e almeno una volta l’ha fatto, con risultati straordinari: “Nella mia fine è il mio principio” – che per quanto mi riguarda è il suo capolavoro – è un noir bello e buono, di una cattiveria spaventosa, con una sorpresa finale che lascia esterrefatti.
    Dispiace solo che sia arrivata al noir in età troppo avanzata, mentre avrebbe a mio avviso fatto meglio a mollare Poirot e Miss Marple alla fine degli anni Quaranta (d’altra parte è comprensibile che il mercato continuasse a richiederle il genere che l’aveva resa famosa).
    Fosse nata, che so, trent’anni dopo, avrebbe sicuramente seguito la stessa strada di Ruth Rendell, che è partita dal giallo classico per sfociare nel noir più feroce (vedi “La morte non sa leggere”)

  26. Massimo Pietroselli

    Bè, mi permetto di nutrire dei dubbi sull’appartenenza al noir di “Nella mia fine è il mio principio”…
    Quanto alla Rendell, hai ragione, sebbene lei stessa riservi trame più classiche al suo Wexford.
    Ma, al di là dei singoli esempi, era la vasta zona grigia tra il giallo e il noir (grigia? Giallo e Nero che fanno, mischiati?) che mi premeva sottolineare.

  27. Fabio Lotti

    Bisogna però fare chiarezza su cosa si intende per giallista. Se si intende solo quello dedicato alle camere chiuse allora il concetto mi pare riduttivo. In un giallo ben costruito può venir fuori anche uno spaccato della società che fa riflettere senza l’appesantimento che trovo in certi noir. Talvolta, proprio per un una pur giusta voglia di denuncia, si assiste non ad un romanzo poliziesco ma ad un vero e proprio trattato sociologico. Addirittura, poi, certe denunce risultano obsolete in quanto superate dalla nuda e cruda realtà. E’ chiaro che esistono anche ottimi ed eccellenti noir che ho letto e sto leggendo volentieri.

  28. Massimo Pietroselli

    Esattamente, Fabio: io ritengo che la frase di Andrea riguardi il giallo a enigma, non necessariamente in una stanza chiusa. Almeno, così l’ho interpretata. Per questo parlavo di frase tagliente alla Alessandro, insomma. D’altronde, era proprio con questo specifico tipo di giallo che il bilioso Chandler se la prendeva, senza sapere che il suo realismo era altrettanto irreale di quello di Van Dine, solo in modo diverso (a meno che qualcuno non ritenga realistico un personaggio come Marlowe).
    Ritengo che il problema di fondo sia che alcuni vedono la letteratura come descrizione o denuncia della “realtà”: parola che, come diceva Nabokov (fiero avversario di questo assunto), ha senso solo se la metti tra virgolette.

  29. Il professionista

    la “realtà” rimane per il narratore solo un concetto inafferrabile. Tutti i romanzi sono fiction, ossia interpretazione della realtà secondo il ‘sentire’ dell’autore. Che non sempre, fortunatamente, è sintonizzato su un solo canale. Resta poi l’ineludibile verità che esistono libri buoni e libri meno buoni anche nella produzione di un singolo autore.Mi sembra che la posizione del Pink sia volutamente provocatoria.Come dicevo la condivido in parte.
    resta sempre una fortuna, per il lettore, poter scegliere tra autori e linee differenti perchè, anche chi legge, si spera,non vuole lo stesso libro tutte le volte.

  30. Dario Geraci

    Continuare a spendere parole sulle frasi di Andrea, mi sembra aquanto inutile. Chi lo conosce bene sa che le sue dichiarazioni sono volutamente lapidarie e provocatorie. Non voglio che questa discussione torni ad essere un megacontenitore di scontro tra Giallisti e Noiristi.
    Per cui, visto che quello che c’era da dire si è già detto, chiudiamo qui.