La prova del nove (1202)
Nove. Tutta la vita del magnate Nino è incentrata su questo numero fatale. E’ nato il 9 Settembre 1899. Ha solo nove dita. Conduce i suoi affari fortunati sempre il nove del mese. Decide di sposarsi il 9 Settembre con Virginia White, figlia dell’amministratore unico delle industrie Importuna. Ma a un certo punto l’influenza benefica del numero nove, subisce l’assalto di un diabolico, deviato assassino. E solamente Ellery Queen sarà in grado di venire a capo della catena di misteriosi delitti.
Ellery Queen è il famoso pseudonimo con il quale fin dal 1929, si firmano i due cugini Frederic Bannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), ed è anche il nome del loro celebre personaggio, un giallista detective, alter ego dei suoi autori. Il paese del maleficio è una delle sue inchieste più importanti, oltre a Il mistero delle croci egizie e Dieci incredibili giorni.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
settembre 2nd, 2008 at 19:25
Be’, erano vent’anni esatti che questo romanzo – l’ultimo di Ellery Queen, e forse il più delirante – non si vedeva dalle nostre parti. Ci sarebbero un sacco di cose da dire, su un libro che spinge l’ossessione per i numeri (e per altre cose che qui non posso dire, per non rovinare la sorpresa) fino a livelli di follia assoluta.
Intanto consiglierei a tutti di leggerlo, anche perché è uno dei meno conosciuti e più trascurati dell’intera opera queeniana.
novembre 23rd, 2008 at 11:49
L’aggettivo delirante lo trovo azzeccato, visto che in questo romanzo sono presenti all’eccesso tutti i difetti che i detrattori di Queen hanno sempre evocato: trame cervellotiche, poca aderenza alla realtà e, soprattutto, eccesso di artificio. In ogni caso, fatta la tara, il libro, pur non essendo uno dei must di Queen, è sanz’altro godibile. Certo, chi adora Simenon, o Chandler, ne stia alla larga