“Il cacciatore di nuvole” di Ornella Albanese – Classic 1100
Può l’amore nascere nella menzogna
eppure svelare la verità?
Bella e viziata, Gemma di Montemagni non può sopportare che le sue amiche siano felicemente innamorate e lei no, così per ripicca racconta loro che presto si sposerà. Questo però la costringe a valutare una proposta di matrimonio che in altre circostanze non avrebbe mai preso in considerazione, quella del conte Massimiliano degli Obizzi. Ma chi è in realtà quell’uomo cupo e misterioso, che le mente su ogni cosa, la costringe nel suo antico castello, e che conosce più profondamente il mondo dei libri che non quello reale? Riuscirà Gemma a scoprire il segreto che rende Massimiliano così tormentato, e così irresistibilmente affascinante?
Note:
IL CACCIATORE DI NUVOLE è il nuovo, avvincente romanzo di Ornella Albanese, una delle più apprezzate autrici italiane di romance. Si tratta del sequel de IL CACCIATORE DI DOTE, già pubblicato nella collana I Romanzi Classic – nr. 1050, ed è il secondo romanzo della serie “La sartoria dell’amore”.
Le lettrici potranno trovare al link indicato qui di seguito la videointervista in cui Ornella Albanese presenta IL CACCIATORE DI NUVOLE, vedere il trailer del romanzo e scaricarne gratuitamente il prologo:
Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo IL FILO DI ARIANNA, INGANNI D’AMORE, CUORE DI LUPO, L’OMBRA DEL PASSATO, L’AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE, IL PROFUMO DEI SOGNI e AURORA D’AMORE.
Ambientazione:
Italia, 1879
*** ebook prossimamente disponibile ***
Aspetto con ansia di poterlo leggere..già la presentazione d Ornella e il primo capitolo avevano stuzzicato la mia curiosità, ma con il booktrailer mi sono incuriosita ancora di più.. l’immagine di quella biblioteca con il cielo al posto del soffitto è meravigliosa! Sarà un lavoro non indifferente trovare le giuste immagini che sappiano descrivere brevemente e in modo accattivante un romanzo, creando in più l’aspettativa?!..complimenti a chi ha realizzato il video.E un in bocca al lupo a Ornella
Curiosissima di scoprire il segreto di Massimiliano. Un uomo che ama i libri è affascinante! E poi, le storie di Ornella sono piene di sentimento,quindi imperdibili.
Ps. Voglio anch’io una biblioteca così !
Carissima Sara,
colgo al volo la tua osservazione per dirti che la realizzazione di un booktrailer è un momento davvero eccitante, perché si devono in qualche modo tradurre le parole in immagini. Ma le immagini non devono rivelare troppo, devono lasciare intatto nel lettore il piacere di fantasticare. Io ho realizzato quattro booktrailer lavorando in modo entusiasmante con Silvia Basile.
Diciamo che ci sono tre fasi: io scrivo il testo e accanto a ogni frase pongo una nota per l’immagine che desidero e per certi effetti (per esempio: nuvole d’oro che poi sfumano in capelli biondi). Silvia mi propone le immagini, tantissime, anche trenta o quaranta per ogni scena. Quando la scelta è effettuata, io credo già di avere un’idea precisa del video. Ma Silvia è un po’ come Isadora della sartoria Pirani, è capace di incredibili magie. E io che mi aspettavo delle belle immagini, mi trovo davanti scene davvero più in là rispetto alla mia immaginazione, evocative e magiche. Bene, questo per dirti che realizzare un trailer richiede creatività e sintonia.
Grazie dell’intervento e un abbraccio.
Il booktrailer e’ davvero molto bello…inoltre adoro gli uomini misteriosi, i castelli e …i libri sono la mia passione….cosa chiedere di più…?
Che arrivi presto il giorno di uscita dell’ebook…!
Il romanzo è molto migliore anche del Cacciatore di dote. Impeccabile la costruzione della trama, sempre interessante l’azione. La psicologia dei due protagonisti è molto approfondita e convincente l’evoluzione del loro rapporto. In modo particolare sono stata sorpresa piacevolmente dal cambiamento di Gemma, a cui bastano venti pagine per conquistarmi del tutto. Appassionante la soluzione di tutti i misteri, decisamente fondamentale la sartoria e Isadora.
Insomma, bellissimo.
” Leggimi il cielo”
Un bellissimo romanzo dalle sfumature gotiche. Due protagonisti segnati dal passato, diversi nel carattere ma uguali nel dolore, si incontrano, si scontrano, ferite sempre più profonde, poi guarite dall’amore. Una stanza piena di libri, l’infinito del cielo… la salvezza di un’anima.
Straordinaria la capacità dell’autrice di emozionare e commuovere. La storia cattura l’attenzione, ogni personaggio lascia un’impronta, tutto si amalgama in modo perfetto. Molto belle le scene d’amore, soprattutto la prima, dove la passione riesce a soffocare la rabbia e il risentimento.
Il vento, impetuoso e travolgente, cattura la sua nuvola. Poi, con carezze lievi, attraversa il cielo insieme a lei.
Meravigliosa Ornella.
Cara Ornella,
immagino che continuerai la serie “La sartoria dell’amore” con la storia di Miranda. Mi piacerebbe moltssimo leggere la storia di Lorenzo e Rebecca. Meritano un libro tutto loro, quindi ti chiedo di farci un pensierino per far felice una tua fedelissima fan.
Ti voglio bene.
Giusy
Però come farai adesso con Miranda che ha subito il processo di trasformazione inverso a quello di Gemma non so.
Voto anch’io per un volume finale su Rebecca e Lorenzo (altro personaggio in evoluzione).
Complimenti Ornella!
Romanzo bellissimo, con un protagonista maschile tormentato da un doloroso passato ma deciso a trovare l’amore e soprattutto farsi amare. Gemma mi ha sorpreso per il cambiamento avvenuto dal libro precedente. Adesso la palma della scioccherella volubile passa a Miranda. Se il prossimo libro sarà dedicato a lei immagino che saprai stupirci ancora una volta.
Lorenzo e Rebecca li tieni come storia secondaria e darai loro finalmente una conclusione nel prossimo libro? Meraviglioso il personaggio di Isadora e sempre piacevoli le pagine che si svolgono in sartoria.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo libro.
Antonella
Sebastiana è stata grande. Sempre così antipatica, scorbutica,lapidaria, insofferente ai problemi che non riguardano la sartoria…. nasconde in fondo al suo animo (molto in fondo, dice Isadora ) un lato compassionevole. Quando ha brandito l’attizzatoio è salita di parecchi punti nel mio indice di gradimento. Isadora è la fata madrina delle donne che si rivolgono a lei. Il “cuore” della sartoria.
Carissime amiche,
bentrovate in questo nostro salotto virtuale. Volevo aspettare qualche giorno per rispondervi con calma, ma come resistere? Ho visto i primi commenti e sono davvero felice. Si tratti del primo romanzo o del duecentesimo, credo che l’adrenalina sia sempre uguale e anche l’impazienza di leggere i vostri riscontri. Il Cacciatore di Nuvole è un romanzo un po’ diverso dai miei precedenti e anche Massimiliano è un protagonista insolito. Senza contare la scelta della protagonista femminile. Un certo numero di scommesse, come vi dicevo, e quindi impazienza doppia.
Cominciamo da te, carissima Matesi, e dalla tua approfondita recensione. Altre volte, anche se il romanzo ti era piaciuto, avevi sollevato piccole obiezioni. Questa volta no. Ti assicuro, per me è un bel traguardo, specialmente perché raggiunto con un romanzo che non rispecchia i canoni tradizionali. Ero sicura che non saresti stata d’accordo con la scelta di Gemma, davvero odiosa ne Il Cacciatore di Dote: sono contenta che la sua evoluzione abbia convinto sia te sia Isadora!!
Carissima Giusy,
affermi di apprezzare la mia capacità di emozionare, ma anche tu non scherzi! E vuoi sapere una cosa? La tua ultima frase sul vento e sulle nuvole sarebbe stata un ottimo finale per il romanzo! Quanto a un possibile seguito, non l’avevo messo in conto (come ogni volta, lo so). Continuate a chiedere la storia di Rebecca e di Lorenzo, ma a me sembra che quella storia sia già partita e andata piuttosto avanti: un romanzo su di loro non potrebbe cominciare dal primo incontro dei protagonisti, aspetto per me essenziale. Lo stesso problema si era presentato per la storia di Eugenia e di Riccardo e lì avevo risolto rivedendo l’incontro dal punto di vista di lei. Ma si trattava di pochissime pagine. Voi cosa ne pensate?
Carissima Antonella P.,
grazie per le tue parole che apprezzo moltissimo.Siamo tutte d’accordo, le sartine sono una forza della natura e forse proprio il piacere di scrivere ancora di loro mi convincerà a continuare la serie. Mi sono divertita davvero tanto dentro quella sartoria, specialmente per i battibecchi tra Isadora e Sebastiana. Vedremo, come sempre devo prima trovare un’idea che funzioni!
Ho finito da poco di leggere Il cacciatore di nuvole e posso dire che ne sono stata letteralmente conquistata…ancora più bello de Il cacciatore di dote che già mi era tanto piaciuto.
Della storia d’amore di Gemma e Massimiliano ho amato davvero ogni pagina e ogni personaggio…sono stata soprattutto piacevolmente meravigliata dal cambiamento di Gemma e ho adorato le pagine dedicate alle fatine della sartoria Pirani e Isadora naturalmente sempre così partecipe alle vicende delle sue clienti e qui anche della dolce Ersilia, nuovo acquisto della sartoria.
Massimiliano è un meraviglioso protagonista nel suo essere così tormentato e desideroso di farsi amare da sua moglie.
Ho trovato stupende le scene d’amore perché cariche di erotismo, passione e sensualità, ma anche di poesia.
È un romanzo che sicuramente rileggerò perché mi ha dato davvero grandi emozioni, e ringrazio Ornella per averlo scritto.
Bravissima!
Forse, Ornella, potresti scrivere un romanzo sulla sartina, la cui storia mi pare possa offrire spunti data la situazione sociale dell’epoca, e Miranda. Però non riesco a immaginare una storia per Miranda, dati gli attuali sviluppi.
Cara Ornella,
secondo me non importa che la storia di Lorenzo e Rebecca sia già avviata. Non sono ancora sposati, e si stanno adattando pian piano l’uno all’altra, considerando la diversità dei caratteri e il modo di porsi agli altri. E’ pur vero che la loro storia potrebbe continuare nel romanzo su Miranda ( se deciderai di proseguire la serie) ma perchè non scrivere un libro su di loro? Sono due personaggi molto carismatici, dalla personalità spiccata, e prima del matrimonio potrebbe succedere di tutto…
Con questo non voglio assolutamente consigliarti o suggerirti cosa fare, solo spiegarti il perchè io ti chiedo un libro tutto loro.
Essendo io un’inguaribile romantica mi piacerebbe molto leggere la storia di Ersilia e del suo fidanzato del quale non dico il nome per tutte coloro che ancora non hanno letto il libro. La scena della passeggiata al chiaro di luna l’ho trovata dolcissima e coinvolgente.
Cara Ornella, hai scritto un romanzo bellissimo, e lo è anche il titolo che, dopo aver terminato la lettura, trovo molto romantico e struggente.
Massimiliano mi ha commossa e affascinata profondamente, perché il suo bruciante desiderio di amore prevale su ogni altro sentimento, nonostante tutte le ingiustizie subìte.
Gemma è parimenti un personaggio splendido. Da ragazza superficiale e capricciosa, diventa una donna capace di sentimenti travolgenti, che con la forza del suo amore riesce a lenire le ferite crudelmente inferte all’animo di suo marito.
Le storie secondarie si intrecciano con un perfetto equilibrio a quella principale, e mi hanno permesso di incontrare di nuovo personaggi cui mi ero tanto affezionata ne Il cacciatore di dote.
Un’altra cosa che mi ha colpita di questo libro è stata la dedica: sei stata davvero meravigliosa a pensare alle tue amiche lettrici!
Grazie di cuore per aver scritto una storia così appassionante.
Adesso sarei davvero curiosa di leggere un libro dedicato a Miranda.
Ciao Ornella, ho appena finito di leggere il tuo romanzo..praticamente tutto d’un fiato fino all’ultima pagina..una lettura entusiasmante!
Una storia avvincente e coinvolgente..
Sarei curiosa di sapere chi sceglieresti in un terzo libro…una Miranda da redimere dalla sua volubilità emotiva o un Ersilia che sfugge a una vita indegna?immagino che rimarrà una domanda senza risposta e che dovremo aspettare il tuo prossimo romanzo
@ Ornella Albanese
Grazie per la dedica a noi lettrici e per il complimento alla mia frase. Dubito che se io mai scrivessi un libro potrei uguagliarti, ma le tue parole mi fanno felice.
Un bacio
Ornella, il libro è stupendo, come l’altro cacciatore. Non mi ha sorpreso il cambiamento di Gemma in positivo, del resto anche nella storia precedente non era poi così pessimo, mi ha sorpreso e molto maldisposta nei suoi confronti il cambiamento di Miranda che tanto mi era piaciuta nelle sue rivendicazioni di autonomia nel libro precedente. La maldicenza i pettegolezzi il parlare a vanvera con V chiunque mi fa inorridire e non so come potresti aggiustarla. Se una è maldicente e pettegola al limite della cattiveria mi sa che non cambia…..a meno che……..non abbia una storia d’amore tutta per lei.
Io in verità la auspico per Ersilia, non necessariamente con Tristano.
In questo libro ho ritrovato l’atmosfera dei vecchi film in costume che vedevo da bambina all’oratorio, R più tardi in tv. Per esempio “un garibaldino al convento” ” ore 9 lezione di chimica” ecc. Le riunioni delle amiche me li ricordano molto. La sartoria invece mi ha fatto pensare alle sorelle Fontana, che forse non erano nei tuoi pensieri ma a me le hanno ricordate.
Rileggerò con più calma questo romanzo così come ho fatto lon “il cacciatore di dote” perché sono sicura che nella fretta di vedere il finale, mi sono sfuggite molte sfumature nel carattere dei personaggi. Potre andare avanti sine die ma mi ripeterei. Concludo dicendo BELLO BELLO BELLO E BRAVA BRAVA BRAVA……..
Grazie Alice! Anche a te questo romanzo è piaciuto più del Cacciatore di dote! Pensa che quando valuto la possibilità di scrivere il sequel di un romanzo che è piaciuto molto, la mia esitazione deriva dal timore di deludere chi ha amato il precedente. Era capitato con L’avventuriero che amava le stelle e adesso con questo. Poi quando entro nel romanzo e vengo catturata dalla sua atmosfera, questi dubbi spariscono. Grazie anche di aver apprezzato le scene d’amore, alle quali ho cercato di dare un crescendo di emotività.
Un caro abbraccio!
Carissime Matesi, Giusy, Alice,
noto con piacere che ognuna di voi ha un personaggio che amerebbe seguire nella sua storia: Ersilia, Miranda, Rebecca e Lorenzo. Molto gratificante, ma non mi aiuta! Ci studierò sopra, oppure, semplicemente, aspetterò che arrivi l’idea, come è accaduto con Il Cacciatore di nuvole.
Carissima Lauretta,
vero che il titolo rispecchia la storia? Ci credo, è nato tutto da lì. Cercavo qualcosa che avesse attinenza con il Cacciatore di dote e mi è venuto in mente Il cacciatore di nuvole. Così, dal nulla. Poi ho pensato alla similitudine con i capelli della protagonista. E per ultimo, sempre dal titolo, è scaturita l’idea del passato di Massimiliano. Quindi posso dire che la maggior parte del lavoro creativo lo ha fatto il titolo!
Amiche lettrici: è proprio così. Si crea un rapporto prezioso tra chi scrive e chi legge, e ho voluto sottolinearlo.
Ho provato a lasciare un commento un paio di giorni fa appena ho finito di leggere Il cacciatore di nuvole ma non è visibile.. Quindi riprovo, sperando di essere più fortunata.
Volevo dire a Ornella che ho il suo libro tutto d’un fiato. E’ stata una lettura coinvolgente fino all’ultimo pagina, anzi mi è dispiaciuto quando ho chiuso il libro.. A quanto pare è di tutte o molte la curiosità di sapere quale potrebbe essere il prossimo personaggio a ispirare un altro romanzo di Ornella, ma ci dovremmo rassegnare ad attendere il suo prossimo libro
Complimenti, Ornella!
Carissima Franca,
Miranda, secondo me, deve solo imparare a pensare prima di agire, ma i suoi modi istintivi sono la sua caratteristica. Ecco perché parlavo di una spruzzata di chick lit nel romanzo, perché lei è confusionaria, maldestra e grande provocatrice di catastrofi. Questo suo carattere la porta anche al pettegolezzo che fa male, dovuto al fatto che detestava Gemma: l’amica aveva insinuato che il suo matrimonio con Temistocle sarebbe stato un matrimonio di convenienza quando lei invece continuava a ripetere che il suo fidanzato era innamoratissimo. Però Miranda si pente subito di quello che fa e rimane addirittura esterrefatta dall’enormità delle conseguenze di certe sue frasi. Con lei niente è chiaro: ha civettato con Tristano in modo innocente oppure no? Si pente davvero di quello che dice? Ha imparato la lezione? Nelle ultime pagine, dalle parole di Isadora, apprendiamo che, già alla prima prova dell’abito che ha ordinato per dimenticare il suo amore infelice per Tristano, sembrava si fosse già ripresa a sufficienza. Quindi allegramente volubile fino in fondo.
Le tre sarte ti hanno ricordato le sorelle Fontana? C’è anche chi ha pensato alle tre fatine della Bella Addormentata Disney. Comunque anche le sorelle Fontana devono aver compiuto un bel numero di magie, con i loro modelli!
E per finire ti ringrazio del tuo bellissimo commento.
Ciao Sara,
davvero felice che il romanzo ti sia piaciuto! In effetti i personaggi sono tanti e la scelta di un’eventuale protagonista non è così scontata. A questo punto lascio decantare il tutto e vediamo.
Grazie dei complimenti e un abbraccio!
Cara Ornella io non posso che trovarmi d’accordo che le mie amiche lettrici
posso aggiungere solo che qualsiasi storia, utilizzando i personaggi già incontrati, tu scriverai per per va bene perchè leggere i tuoi libri è come entrarci dentro, ogni tuo libro mi ha dato questa sensazione e per questo scrivi scrivi scrivi. Grazie di cuore un saluto a tutte Carla
Questo romanzo è la celebrazione dell’amore: quello negato che genera infelicità, e quello condiviso che riesce a lenire i dolori di una vita. Per Massimiliano la speranza di un amore come forza per continuare a vivere. Per Gemma la tenacia dell’amore di Massimiliano per nascere a nuova vita.Un grazie alla signora Albanese per averci regalato ancora una volta pagine di emozioni intense. E’ stato come percorrere con i protagonisti un viaggio all’interno del loro animo tormentato, giù fino alle origini del loro dolore, per poi poter ritornare in superficie più forti e consapevoli. Voglio unirmi alle altre lettrici sperando in un nuovo romanzo per continuare a seguire le vicende della sartoria Pirani e di tutte le giovani donne che la frequentano, godendo della sua magia.
Complimenti, Ornella, bellissimo il tuo romanzo! Mi hai reso così partecipe della trama e, soprattutto, dei personaggi, di tutti i personaggi, che alla fine mi è dispiaciuto che il racconto si fosse concluso. L’ unico di cui non sentirò la mancanza è Miranda, perchè la superficialità non giustifica mai la cattiveria! Bellissimo ed evocativo anche il titolo, sintesi perfetta dei trascorsi di Massimiliano e del suo apparentemente ingenuo desiderio di amare Gemma e di essere ricambiato. Un uomo che vorrebbe, semplicemente, riuscire ad afferrare la propria “nuvola”, come metafora dei sogni, della fantasia e della speranza che ci accompagnano nella vita. Grazie.
Dopo tanti commenti ludinghieri non resta molto da dire, cara Ornella, solo che sei bravissima. Complimenti sinceri
Paola Picasso
Concordo pienamente con tutti i precedenti commenti.
Posso aggiungere a titolo personale che acquistato Il Cacciatore di dote dopo le prime due pagine non sono riuscita a proseguire, (il perchè non ve lo so spiegare, dato che la trama appariva tra le più intriganti).
Invece appena finito Il cacciatore di nuvole (ieri mattina) mi sono precipitata a leggere il primo in tempo di record (finito stamane).
Mi sono piaciuti tutti e due moltissimo: è parso anche a voi oppure è una mia impressione che la bravissima autrice privilegi i suoi protagonisti maschili?
Ottime ragazze Gemma e Aurea ma niente a che vedere con Baccio -Massimiliano e Lupo, i veri eroi della storia (chi vi è piaciuto di più?).
Comunque il prossimo giuro che lo leggerò immediatamente invece di lasciarlo dormire sul ripiano della libreria.
Quanti bei commenti, grazie di cuore!
Lisa è vero, la storia è forte e i protagonisti hanno tormenti interiori che condizionano carattere e comportamenti. Proprio per questo ho cercato di bilanciare con l’atmosfera allegra della sartoria e con il personaggio combinaguai di Miranda!
PaolaRoss, come ho detto qualche commento fa, il titolo, nato dal nulla, è diventato molto significativo. Ha una funzione reale: le nuvole libere agli occhi di un uomo prigioniero, nuvole suggestive che diventano proiezioni dei suoi desideri. Ma ha anche l’affascinante funzione metaforica che dici tu. E Miranda… secondo te è proprio irrecuperabile?
Carissima Vittoria,
sì, privilegio i personaggi maschili perché mi piace entrare dentro l’uomo di cui si innamorano le mie protagoniste. E anche per un altro motivo: la storia, o parte della storia, vista attraverso occhi maschili, perde quella leziosità che desidero evitare nei romanzi d’amore. Per come la vedo io, l’amore deve essere forte e appassionato, anche divertente e ironico, anche misterioso o maldestro, ma mai stucchevole.
Io non saprei dire quali dei due protagonisti maschili preferisco!
Carissima Paola,
il tuo commento mi onora così come la tua amicizia.
Se proprio…proprio devo scegliere, a me è piaciuto di più Massimiliano.
Concordo completamente con Matesi…
Miranda, a parer mio, per essere “recuperata” si meriterebbe di rimanere vittima della sua stessa superficialità, in modo da capire finalmente quanto il suo comportamento abbia fatto soffrire chi le sta intorno! Da Massimiliano a Lorenzo a Tristano, anch’io ho apprezzato moltissimo il carattere e il comportamento degli uomini del romanzo e, leggendo la tua bellissima concezione del narrare relativa all’ ottica “maschile”, ne ho compreso il motivo!
Un caloroso augurio di festività serene a te, a ogni lettrice del blog, al direttore e a tutta la redazione!
PER LA BRAVISSIMA AUTRICE E PER TUTTE LE AMICHE DI QUESTO BLOG.
Se mi fossi ricordata che lei era l’autrice di Cuore di Lupo e L’ ombra del Passato (anche se non è moltissimo che ho scoperto i romanzi rosa storici questi due sono tra i primi che avevo letto) non avrei lasciato a lugo giacere intoso Il cacciatore di dote.
Io ho sempre avuto un debole per i bei cattivi ragazzi per cui la scelta è obbligata anche se tutta la simpatia va a Massimiliano, eroe di una storia molto originale ed indimenticabile.
Le faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e di un felice Anno nuovo auguri che estendo a tutte voi carissime amiche.
Non mi resta molto da aggiungere ai commenti delle altre lettrici. Ho adorato anche questo romanzo della Albanese, come ormai mi capita con tutti i suoi romanzi. Questa caratteristica l’ha fatta assurgere ormai da tempo a mia scrittrice italiana preferita in assoluto.Non sbaglia un colpo, regala trame sempre diverse ed ugualmente intriganti ma la sua peculiarità è quella, e qui sono in disaccordo con alcune, di creare personaggi femminili ugualmente affascinanti, mai superficiali, che mostrano forza, coraggio ed intraprendenza senza mai andare sopra le righe, senza dover scimmiottare gli uomini o travestirsi da tali o sparare, cavalcare a pelo o castigare la propria femminilità per mostrare il proprio valore. Come se la femminilità, piuttosto che un valore aggiunto, fosse una peso, una condanna, una menomazione. Neanche Gemma è sfuggita alla sua “maestria”: apparentemente vacua, frivola, antipatica, si rivela una donna forte, leale, innamorata, che riesce ad andare oltre le apparenze, a riconoscere il vero amore ed a combattere per esso. Senza aver scalfito la propria dolcezza, la propria femminilità, la propria “bellezza” o delicatezza ma mostrando quelle che sono le infinite risorse di una donna. Amo le protagoniste della Albanese, mai stucchevoli eppure degne compagne di uomini d’onore. Forse perché capaci sempre di distinguersi, di rinascere, di comprendere a un livello molto profondo, la vita e gli altri, più dei suoi uomini, straordinari ma finalmente “pari” alle donne e non superiori come mi appaiono in altre autrici, che evidentemente curano molto di più i loro protagonisti che le loro eroine, forse pensando che descrivere un eroe ideale ci possa far dimenticare che questi spesso si innamora di una povera idiota( mia opinione). Ancora grazie,Ornella,per i sogni, le risate, l’evasione, intesa nel senso più puro, che ci regali. Ti aspetto già con il prossimo! Permettetemi, alla fine, una riflessione generale: questi sono i romanzi che amo leggere, questi “classic”, che da anni ci accompagnano. Spero che la loro “contrazione” sia solo momentanea ma che presto si torni ad investire su bravissime autrici, come quelle italiane, che davvero non hanno nulla da invidiare alle colleghe d’oltreoceano. Mi associo, ora davvero come ultima cosa, alla richiesta di continuare a seguire la sartoria Pirani. Carino l’accenno della storia tra l’ultima sartina e Tristano; Miranda sarei curiosa di vederla “redenta”, operazione che solo la Albanese può eseguire con successo…quanto a Lorenzo e a Rebecca, la loro storia è perfetta come sfondo integratore dei vari romanzi, cosa che la Albanese sta già facendo. Anch’io penso che un libro tutto loro sia un po’ troppo e a questo punto forse “scontato”. Bello leggere di loro ed averne una conclusione ma a fianco di altri e non al posto di. Un caro saluto a tutte e il mio augurio di felici feste!
Carissima Vittoria,
citi due romanzi che mi sono particolarmente cari: il primo pubblicato ne I Romanzi Mondadori, L’Ombra del passato, che però poi ho riveduto e arricchito per l’edizione ORO (dando una chance di felicità anche a Carlotta), e Cuore di lupo, piaciuto tantissimo e non più rintracciabile, neppure nei mercatini dell’usato, come mi dicono molte lettrici. Grazie per averli apprezzati! E grazie per gli auguri che ricambio di cuore.
Carissima Dany,
ormai quando affronto un personaggio femminile, mi chiedo sempre se piacerà a te.
D’istinto, anch’io privilegio il protagonista maschile, ma questo mi porta a creare una figura femminile che possa tenergli testa sul piano dell’intelligenza, dell’ironia e della schermaglia brillante. Una donna, per diventare la protagonista di un romanzo, deve essere speciale, ma non uguale ad altre protagoniste speciali. Nei limiti del possibile, si deve differenziare.
Nel caso de Il cacciatore di nuvole ho cercato il personaggio meno adatto a essere la protagonista “tipica”: una ragazza così viziata e arrogante che persino Isadora, pronta a vedere sempre gli aspetti positivi delle situazioni, si rifiuta di servire. Il primo confronto fin troppo schietto tra le due è il momento chiave del romanzo, a mio parere.
Comunque grazie delle bellissime parole e riflessioni che dedichi ai miei lavori: condividere sogni, risate ed evasione con tutte voi è davvero esaltante.
Tanti auguri affettuosi di Buone Feste anche a te!
@Daniela
Per riprendere il discorso alla fine del tuo messaggio, anche io sono d’accordo sul fatto che Lorenzo e Rebecca facciano da sfondo alle vicende di altri protagonisti, ma la loro storia in qualche maniera deve prima o poi evolversi, a questo proposito…..e se il px romanzo iniziasse proprio dal loro matrimonio?
Con quali protagonisti? Non ne ho la minima idea.
Signora Albanese, la prego, CI PENSI LEI!!!!!!!
@ MATESI
Cara Mat
Nella vita ho sempre trovato irresistibili i “belli e dannati” (v. per esempio Alessandro di Cuore di Lupo) – del perchè ci deve essere una spiegazione (masochismo?) – ma in effetti il personaggio più originale sotto il profilo letterario ed amabile sotto quello umano è proprio Massimiliano.
Cara Sig.ra Albanese
Nella ricerca alla cieca, (stante l’assoluta novità per me dei romanzi rosa storici) non saprei quale meccanismo mi abbia portata a scegliere i suoi romanzi piuttosto che di altre autrici. Qualcosa c’era che mi ha attirato e che ora sembra più chiaro, una grande capacità di creare situazioni drammatiche ma credibili, personaggi in cui ci si possa identificare e sentimenti che si possano condividere, ma soprattutto il grande dono di catturare l’interesse di chi legge, arrivando al cuore della storia.
Ciao Lucia,
questo è proprio un vero brain storming! Chiacchierando vengono fuori un sacco di idee. D’accordo, CI PENSERO’ IO, ma l’idea del matrimonio di Rebecca che apre il romanzo è proprio bella!
Sì, Vittoria,hai ragione, come ho detto più volte, non credo che esista nel panorama vasto del romance un personaggio particolare come Massimiliano. E visto che siamo in tema di ricordi, un altro personaggio molto insolito è stato il conte Cesare Oldoini del racconto L’Ultimo (Amori sull’ali dorate). Il racconto si apre con Ippolito Nievo che seduce una nobildonna, solo che lui non è Ippolito Nievo ma il mio protagonista, un giovane aristocratico decaduto che finge di essere personaggi storici di grande fascino per conquistare le donne che gli piacciono. Con la protagonista, fingerà di essere Costantino Nigra.
Quanto al Romance, ti confesso che quando ho cominciato a scriverli ne avevo letti appena un paio. Però una cosa avevo ben chiara: chi scrive Romance deve avere l’abilità di rendere verosimile qualsiasi situazione, anche la più improbabile e la più drammatica, proprio come hai osservato tu.
Ultimo è indimenticabile.