“L’amante perduta” di Joan Wolf – Perle 6
Niente può ostacolare
il vero amore
Senza genitori, con due fratelli minori e sommersa dai debiti, Jessica Andover ha accettato l’offerta di ipotecare la propria tenuta da parte di un anziano amico di famiglia. Alla morte di questi, deve però trovare il denaro per riscattarla. Recatasi a Londra, cambia nome e intraprende una carriera di attrice che, grazie a ruoli di successo, si fa folgorante. In breve conquista tutti, compreso il ricco conte di Linton, che le chiede di diventare sua amante. Fra le sue braccia Jessica conosce l’amore e la passione, pur sapendo che per loro non potrà esserci futuro. Non appena messa insieme la somma che le serve, infatti, torna a casa senza lasciare tracce. Ma Linton, disperatamente innamorato, non può darsi per vinto…
Note:
L’AMANTE PERDUTA ( His Lordship’s Mistress ) è una delle prime opere di Joan Wolf, autrice di oltre quaranta romanzi di varia ambientazione, sia storici sia contemporanei.
Tra le opere di Joan Wolf già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo ANNABELLE ( The Guardian ), nella collana I Romanzi Classic.
Ambientazione:
Inghilterra, 1810 circa ( periodo regency )
Premi e riconoscimenti della critica:
All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper ).
Quest’autrice mi piace. Prenderò il titolo!
Lo prenderò anch’io, la trama mi piace. Sto leggendo Annabelle, trovato in un mercatino dell’usato ma non ancora letto e devo dire che finora mi sta piacendo molto, il modo di scrivere dell’autrice mi ricorda un po’ la Balogh.
@ Lucia F
Condivido. La scrittrice è una brava psicologa ed è dotata di un vero talento.
La storia di Jessica e del Conte di Linton, pur nella sua brevità, è di gran impatto.
Concordo con Vittoria e spero di leggere altri libri di questa scrittrice
Ho lasciato questo romanzo fra le ultime letture di settembre perché la presentazione non gli rende giustizia: l’idea che una donna, per risolvere gravi problemi economici, di cui non ha nessuna colpa, decida di diventare un’attrice di grande successo (questo avevo capito) mi pareva, giustamente, balzana. In realtà Jessica pensa che l’unica soluzione, anzi l’unica rispettosa della sua libertà e dignità, per quanto appaia strano a prima vista, è diventare la mantenuta di qualcuno abbastanza ricco per risolvere la sua difficile situazione. Poi, dal momento che siamo in un romanzo rosa, è tanto fortunata da trovare un Linton, e con lui l’amore.
Molto curato lo sfondo storico, sia per quanto riguarda Napoleone e Waterloo, sia per quanto riguarda lo sfondo sociale dell’Inghilterra di inizio Ottocento. Approfondita la psicologia di tutti i protagonisti, perfetta la preparazione e la costruzione del lieto fine in questo romanzo praticamente perfetto.
Unico piccolo difetto: l’ultima notte d’amore fra Linton e Jessica, in quelle circostanze, secondo me, era impossibile.
Ottima la traduzione e la stampa (a parte l’uso del participio funto, che si poteva evitare).
Scorrevole, ma poco coinvolgente.
Impossibile non notare una certa riluttanza dell’autrice a descrivere le scene di sesso, di cui evita accuratamente i particolari.
Ho trovato fuori luogo il dettagliato excursus storico relativo alla fuga di Napoleone, essendo a mio avviso troppo tenue la sua attinenza con gli avvenimenti del romanzo.
Secondo me l’autrice ha liquidato con troppa leggerezza lo scandalo della protagonista, che credo avrebbe invece suscitato scalpore ben più profondo in un’epoca in cui era insolito tacitare così facilmente questo genere di avventure.
E’ il primo libro che leggo di Joan Wolf, e purtroppo non mi ha favorevolmente impressionata.
Lettura molto piacevole anche se la storia manca di originalità. Situazioni viste e straviste nei regency ma non mi sono annoiata. E questa per me, è la cosa più importante quando leggo.
Lauretta,
secondo me l’excursus storico serve all’autrice a prendere tempo. Così L’intonazione sentirà la mancanza di Jessica e gli altri capiranno che è necessaria alla sua felicità. Altrimenti il lieto fine non potrebbe esserci.
Al posto dell’intonazione LEGGI: LINTON.
(Tablet!)
Sì Matesi,
penso anch’io che sia stata una strategia dilatoria. Però, ecco, mi è parso che stonassero un po’ con la storia tutti quei rimandi ad avvenimenti storici concentrati in sole tre paginette.
Comunque è chiaro che il lieto fine è d’obbligo… e in un modo o nell’altro bisogna arrivarci!
Ps: io scrivo solo con il normale computer, perché con la tastiera touch screen dei tablet non vado d’accordo
Purtroppo questo libro non mi ha coinvolta, l’ho trovato un po’ noioso, e non sono riuscita ad appassionarmi alla storia.
Davvero due bei personaggi Linton e Jessica! Mi è piaciuto molto lo stile della Wolf. L’unica cosa che non mi è piaciuta di questo romanzo è la costruzione del finale…avrei preferito che il lieto fine fosse stato raggiunto diversamente.