“Un amore in incognito” di Joan Wolf – Perle 17

PERLE_17“Un capolavoro assoluto che va dritto al cuore.”
Mary Jo Putney

Decisa a sottrarsi al proprio destino, dopo la morte del padre, Valentine si traveste da ragazzo e trova lavoro come stalliere nella tenuta del giovane e arrogante lord Leyburn, in una località dello Yorkshire. Tutto procede a meraviglia, finché un giorno l’affascinante Leyburn scopre l’inganno e la vera identità di Valentine. Per evitare lo scandalo, l’uomo è costretto a proporle il matrimonio, ma la ragazza non ha intenzione di accettare. Non si sposerà, a meno che non sia per amore. Solo per amore…

 

Note:

UN AMORE IN INCOGNITO ( Fool’s Masquerade ) è una delle prime opere di Joan Wolf, autrice di oltre quaranta romanzi di varia ambientazione, sia storici sia contemporanei.

Tra le opere di Joan Wolf già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo ANNABELLE ( The Guardian ), nella collana I Romanzi Classic; L’AMANTE PERDUTA ( His Lordship’s Mistress ), LA DUCHESSA AMERICANA ( The American Duchess ) e LA FIGLIA DI LORD RICHARD ( Lord Richard’s Daughter ) nella collana I Romanzi Perle.

 

Ambientazione:

Inghilterra, 1815 circa ( periodo regency )

Commenti
  • Giovanna

    Dalla trama mi sembrava una storia carina, ma mi è bastato andare in edicola e dargli un’occhiata per desistere dal mio proposito di acquistarlo! Intanto è brevissimo e come spessore sarà almeno la metà degli altri romanzi e poi, leggendo qualche riga qua e là, ho notato che la narrazione è in prima persona, cosa un pò insolita nel panorama dei romance! Infatti, essendo abituata alla lettura in terza persona, che ti permette di capire emozioni e sensazioni anche del personaggio maschile, non sono attratta da questo modo di scrivere, anche se magari per alcune può essere una piacevole novità!

  • Lucy

    Un romanzo delizioso, forse il più bello letto finora dell’autrice (che mi piace molto).
    E’ piuttosto corto, come sono tutti i regency classici, ma è tutt’altro che povero.
    La scrittura in prima persona è insolita nel regency ma in questo caso trovo che sia una scelta indovinata, rende la protagonista e la storia vive.

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