“La rosa di velluto bianco” di Mirta Drake – Extra Passion 156

EXTRA_156Per salvare la famiglia dal dissesto economico, lady Vivian Hopkins, figlia dell’ottavo conte di Tomcaster, è costretta a sposare l’ormai non più giovane sir Richard Wenthworth, ricco, altolocato e dedito ai più sfrenati piaceri della carne. Il conte di Tomcaster, però, sa che una sprovveduta come Vivian- non potrà mai sedurre Wenthworth, così, per apprendere le arti del piacere, la ragazza viene mandata alla Rosa di Velluto, un postribolo di lusso di cui molto si favoleggia a Londra. Ed è qui che incontra un giovanotto sprezzante delle regole, con un passato tormentato, anche lui per la prima volta nel palazzo dei piaceri. Lui le fa addirittura credere di essere una sorta di insegnante, ma ben presto il gioco sfugge di mano a entrambi e i loro incontri clandestini rischiano di scatenare guai ben peggiori. Eppure il destino ha ancora in serbo un segreto…

 

Note:

LA ROSA DI VELLUTO BIANCO è l’ultimo, avvincente romanzo di Mirta Drake, una delle più apprezzate autrici italiane di romance.

Si tratta del primo romanzo della trilogia “La Rosa di velluto”.

Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori, ricordiamo LA SEDUZIONE DEL GHIACCIO, IL FASCINO DEL FUOCO, LA TENTAZIONE DELL’ARIA, LE PROMESSE DELLA TERRA, PIUMA NERA, SOSPIRI E ALCHIMIE, NEI BACI E NELLE TENEBRE, L’INCANTESIMO DI ATLANTIDE, REGINA PER SETTE GIORNI e NAUFRAGHI nella collana I Romanzi Extra Passion; PER AMORE DI UN CORSARO, nella collana I Romanzi Classic.

 

Ambientazione:

Inghilterra, Londra, 1895 ( epoca vittoriana )

 

Commenti
  • Maika

    “Non aveva mai odiato nessuno. Quel giorno, invece, l’odio era dilagato in lei, denso e appiccicoso come melassa, ma tutt’altro che dolce, non appena suo padre, l’ottavo conte di Tomcaster, le aveva spiegato dove l’avrebbe mandata e perché.”

    Vivian diventa Lilith White, ed è in incognito che inizia a prendere lezioni di seduzione all’interno della Rosa di Velluto, casa di piacere frequentata da suo padre come dal futuro marito. Sir Richard Wenthworth, difatti, ha gusti molto particolari, oltre ad avere un’età superiore a quella del conte di Tomcaster; ma per il benessere della famiglia – soprattutto per rimpinguare le finanze – Vivian accetta il patto che lega i due uomini e Madame Elvira, la proprietaria del locale.

    Affidata a Phenicia, iniziano le lezioni teoriche e un po’ di conoscenza (intima) di se stessa… fino a quando alla pratica non ci pensa l’affascinante Ethan, tornato dall’Africa Orientale per succedere, un giorno, al padre; intanto, con quest’ultimo, si dà alla bella vita proprio alla Rosa di Velluto.

    L’accordo con il futuro marito prevede l’illibatezza, che Vivian tenterà di preservare negli incontri con Julian… finché la confidenza e la scoperta di nuovi sentimenti non mettono i giovani di fronte alla scelta più ragionevole, diversa per entrambi. Vivian sarà disposta a mettere fine alla stabilità economica della famiglia per un piacere effimero?

    Ho adorato La rosa di velluto bianco perché è stata una continua scoperta. Se all’inizio immaginavo un avvicinamento della protagonista a pratiche sessuali insolite, stravaganti e molto trasgressive, vista l’ambientazione, ho subito percepito il desiderio di un sentimento d’amore, visibile – poi – anche sotto una maschera.

    La trama intrisa di passione, e al contempo delicata, si avvale di personaggi strepitosi che nel modo più impensabile si intersecano tra loro; stupendi Dominik e Madame Elvira.

    Vivian è superlativa; anche se avvinta dalla sua condizione di essere donata in sposa a un “vecchio”, sente che c’è davvero una parte di lei che non conosce, ed è questa consapevolezza a spingerla fino in fondo a quel gioco perverso.

    Ethan si mostra immediatamente come un uomo che ha sconfitto il suo nemico leone ma non ha vinto contro il suo nemico interiore, che cerca una nuova libertà: scacciare i fantasmi e affrontare l’amore perduto. Protagonisti perfetti in un contesto che a primo acchito ricorda un po’ le atmosfere della Shupe o della Shone, ma con il romanticismo e il trasporto inconfondibile di Mirta Drake.

  • Mary77

    ⭐⭐⭐⭐, 5

    Non è il primo romanzo che leggo di Mirta, ma ogni volta riesce a stupirmi e a regalarmi emozioni che sanno lasciare il segno nel cuore.
    È successo anche questa volta con 𝐋𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐥𝐥𝐮𝐭𝐨 𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨, una lettura oserei dire particolare, diversa rispetto alle precedenti, in cui ogni ingrediente è dosato alla perfezione, dove sensualità, passione e amore danno vita a una storia che incanta il lettore tra le pagine.

    Ambientata nella Londra del 1885, Vivian, figlia dell’ottavo conte di Tomcaster, per risollevare le sorti della famiglia, accetta a malincuore di sposare Sir Richard Wenthworth, un uomo molto più grande del padre, dai gusti abbastanza singolari.

    Prima però, il conte decide di affidare Vivian, nelle mani esperte di Madame Elvira, la proprietaria della Rosa di Velluto, una casa di piacere frequentata anche da quest’ultimo e dal futuro marito, per apprendere l’arte della seduzione.

    All’interno della Rosa di Velluto, Vivian diventa Lilith White. Se per lezioni teoriche ci pensa Phenicia, per quelle pratiche ci pensa Ethan.

    Ethan da poco tornato a Londra si imbatte in Vivian o meglio in Lilith un po’ per caso o forse no… una sera che si trova alla Rosa di Velluto con il padre.

    Quel fortuito incontro sarà l’inizio di qualcosa di inaspettato.
    I sentimenti non sono ammessi, Dominik, fedele servitore di Madame Elvira, mette in guardia i due giovani, ma quando entra in gioco il cuore, Vivian sarà davanti a un bivio, cedere alle lusihghe di Ethan o preservare la sua purezza come prevede l’accordo e non deludere il padre?

    Ethan dall’altro lato avrà il coraggio di lasciare indietro il passato e combattere per Vivian?

    Come ci ricorda Madame Elvira … 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

    Ethan e Vivian, sono l’anima viva del romanzo. Di entrambi l’autrice, con maestria, riesce a farci percepire le paure, i tormenti, ma anche i desideri nascosti, la passione che divampa, l’eccitazione.

    Sono due protagonisti all’apparenza diversi ma che con un solo sguardo sanno leggere dentro, impossibile non amarli.

    Anche i personaggi secondarimeritano una menzione particolare, sono ben delineati e di ciascuno Mirta rivela l’anima. È maraviglioso lo leggere pagina dopo pagina chi sono, cosa provano, cogliere di ciascuno la loro e senza.

    Impertinente quanto sagace Dominik, saprà essere “all’altezza” del suo compito, così come Phenicia una confidente ma anche maestra o Madame Elvira, nei suoi completi scuri e portamento sensuale.
    Tutti destano curiosità e chi lo sa se Mirta ci regalerà le loro storie.

    Intanto se ancora non lo avete fatto, leggete la storia e se necessita recuperate le altre, meritano.

    Consigliato.

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