“Un gioiello raro” di Mary Balogh – Classic 1074
A dividerli è solo la paura
di donare il proprio cuore
Priscilla Wentworth è una gentildonna caduta in miseria e costretta dalle circostanze a prostituirsi in un bordello. Sir Gerald Stapleton è stato tradito dalle donne più importanti della sua vita e ora cerca solo il piacere fisico. Quando incontra Priss, si chiede come possa essere successo che un gioiello di grazia, bellezza ed eleganza come lei sia divenuta cortigiana. Nonostante il proponimento di non lasciarsi più coinvolgere in una relazione di cuore, quando lei ha bisogno di protezione Gerald la prende come amante fissa. Ne nasce un sentimento tanto forte quanto socialmente censurabile, per un amore che sembra non avere futuro…
Note:
UN GIOIELLO RARO ( A Precious Jewel ) è il sesto romanzo della serie di ambientazione regency “Dark Angel”.
I romanzi precedenti della serie, CARO ANGELO INATTESO ( Dark Angel ), LA SPOSA DI LORD CAREW ( Lord Carew’s Bride ), UN AMORE INASPETTATO ( The Famous Heroine ), LA DAMA COL MANTELLO ( The Plumed Bonnet ) e L’IDEALE DI MOGLIE ( The Ideal Wife ), sono già stati pubblicati da Mondadori – nr. 979, 1005, 1023 della collana I Romanzi Classic, nr. 133 della collana I Romanzi Oro e nr. 1068 della collana I Romanzi Classic rispettivamente.
La serie proseguirà con “A Christmas Bride”, di prossima pubblicazione nella collana I Romanzi Classic.
Tra le opere di Mary Balogh già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo PRIMA, LE NOZZE ( First Comes Marriage ), LA PROPOSTA ( The Proposal ) e CUORI RUBATI ( The Secret Mistress ), nella collana I Romanzi Emozioni; POI, LA SEDUZIONE ( Then Comes Seduction ), INFINE, L’AMORE ( At Last Comes Love ), COME UN ANGELO ( Seducing an Angel ), D’AMORE COME D’ACCORDO ( A Secret Affair ), nella collana I Romanzi Classic.
Nota: Trattandosi di romanzo già edito in precedenza con altro titolo da una diversa casa editrice, precisiamo che si tratta di una nuova traduzione, e non di una ristampa.
Ambientazione:
Inghilterra, 1810 circa ( periodo regency )
Premi e riconoscimenti della critica:
All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper ).
Non amo per nulla i romanzi con protagoniste delle cortigiane (e questo mese purtroppo ho letto che ce ne sono altri, come quello della Michaels) ma questa volta farò volentieri un’eccezione trattandosi di Mary Balogh che adoro.
Ho letto una sintesi più dettagliata su un altro sito e mi auguro che non sia una delusione come l’ideale di moglie. Cmq anch’io come Alice69 adoro la Balogh e leggerò sempre tutti i suoi romanzi.
Neppure io amo molto le cortigiane ma alla Balogh non resisto e quindi comprerò sicuramente questo libro
Idem come sopra. Ho già letto un romanzo della Balogh intitolato una cosa come Una perla preziosa nell’originale e Perfido intrigo in italiano, con lo stesso spunto iniziale, ma una trama molto diversa.
Lo leggerò, perché questa serie della Balogh mi piace moltissimo!
Ricordo il romanzo di cui parla Matesi, dove la protagonista accusata di omicidio deve scappare e la sera che decide di vendersi, per fame, il suo primo cliente fu anche l’ultimo perché incontro’ il suo principe azzurro.
Nella trama qui sopra la signora sta in un bordello (quindi è prostituta non cortigiana). La differenza ormai la conosciamo : cortigiana e’ l’amante di un solo uomo che la mantiene fin che gli va, e non vive in un bordello dove i clienti sono diversi e continui…….Ho l’impressione che la trama che leggiamo non renda bene quello che è il contenuto reale del romanzo. Mi sbaglierò ma questa e’ la mia impressione. Pur non amando queste eroine la Balogh e’ la Balogh e quindi la compro.
A FLM
Scommetto che anche qui si tratta del primo cliente. Conoscendo la Balogh. Audace, ma solo un pochino. Secondo me, è la chiave del suo attuale folgorante successo di vendite: una reazione al romanzo supererotico .
Matesi
Si lo penso anche io. Il suo stile e’ sempre stato così, sempre molto ” tradizionale ” nei rapporti uomo/donna.
Una reazione al dilagare dell’erotismo?
Ricordi quando uscì “Love story” ? Un gran battage pubblicitario perché era l’unico romanzo d’amore in circolazione proprio perché andava controcorrente, in quel periodo non si leggevano romanzi d’amore perché era periodo di contestazione, e fu un successo (a parer mio non lo meritava ) mondiale. Forse vale anche per la Balogh !!
Essendo un’inguaribile sognatrice spero anch’io che si tratti del primo cliente, parlando della Balogh mi sembrerebbe strano il contrario.
Ci metto la “faccia” ma secondo me non è (a rigor di logica) il primo cliente, altrimenti dov’ è lo scoop?
Vedremo, anzi meglio, leggeremo. Sta di fatto che un romanzo di M. B. è già un caso ancor prima di leggerlo e questo la dice lunga , ma lunga… (vi ricordate X Files?)
@ Vittoria
Comunque, ferme restando le chiacchiere con cui inganniamo il tempo fino a sabato, avevo dimenticato che una vera prostituta è Viola, la protagonista del Dandy. Lo ammetto, l’avevo rimossa, come cerco sempre di rimuovere tutto quel romanzo.
Il romanzo è stato giá pubblicato con un altro titolo da un’altra casa editrice,come scritto sopra. (NOTA). Sono andata a leggere il riassunto “vecchio” e in effetti la protagonista è giá entrata nel “giro”, prima di incontrare Gerald di cui poi si innamorerá. La Balogh è una garanzia e lo leggeró sicuramente ma in me è svanita la speranza che lui fosse arrivato in tempo.
Comunque, tutti hanno diritto all’amore,nessuno escluso.
Salve a tutte, vorrei chiedervi una informazione; la trama di questo libro sembra davvero molto bella e vorrei proprio leggerlo, ma ho visto che il romanzo fa parte di un ciclo; vorrei sapere se ciononostante il libro si può lo stesso leggere come se fosse un romanzo a se stante, o se invece la continuity è serrata e bisogna per forza leggere tutti gli altri romanzi precedenti, che non ho. Grazie infinite a chi potrà e vorrà rispondere.
@Ely
Io non ho ancora letto questo libro e naturalmente non so se si possa leggere come storia a se’ stante ma posso solo dirti che questa serie a me piace molto e che i libri precedenti sono in gran parte collegati tra loro, grazie alla parentela o all’amicizia tra i protagonisti, quindi ti consiglierei di leggere l’intera serie.
@ Giusy73
Speriamo solo in un finale appena appena verosimile. Per es. con i protagonisti che si trasferiscono all’estero. Opzione possibile vanno in campagna, come nel precedente già citato.
@ Matesi
Giá,speriamo. Non sopporterei una delusione cocente dalla Balogh.
Grazie mille Alice, vedrò di procurarmi anche i precedenti, anche se non sarà facile. Nel frattempo, se qualcuna di voi poi lo legge, se mi sapesse dire quanto è in continuity con gli altri mi farà un grande favore. Grazie a tutte.
@ Ely
Puoi trovare tutta la serie in ebook se hai la possibilità di leggere in questo formato.
@ Matesi
Bravissima, “Un vero Dandy” non ha entusiasmato neppure la sottoscritta, forse perchè il prequel “Signora del mio cuore” a mio parere è uno dei migliori romanzi rosa che abbia mai letto ed il confronto è duro da reggere.
@ Per Matesi e Giusy73
Sono contenta di non avere perso “la faccia”: d’altra parte se per Priscilla fosse stata la prima esperienza la forza drammatica della vicenda non sarebbe stata la stessa, dato che per quel che mi pare di capire la trama verte sul fatto che si tratti di un amore “Impossibile”.
Sono molto ansiosa di leggere quale finale (rosa) abbia scelto M.B. che non sia tutto zucchero filato ……
@ Vittoria
Anche a me non piacciono i finali troppo mielosi,specie se la storia è stata abbastanza drammatica. Quantomeno,come Matesi,mi auguro che sia verosimile.
Ancora non ho deciso quale libro leggeró per primo; ci sono molte trame questo mese che stuzzicano la mia curiositá.
Scusate, io come sempre ho bisogno di memorizzare le puntate precedenti, ma sir Gerard Stapleton quando compare che non me lo ricordo ?
@Lucia g
Era l’amico del protagonista del libro precedente, “L’ideale di moglie”…
@Rosa Maria
Grazie tante, sara’ che il romanzo non mi aveva entusiasmato, ma l’avevo completamente rimosso. Urge andare a riprenderlo per vedere che tipo e’ questo sir Gerard.
@Ely
Per quello che riguarda la tua domanda, ti diro’ che i primi erano abbastanza collegati fra loro, in quanto parlano di un gruppo di nobili amici o imparentati fra loro che a mano a mano si innamorano, mentre nell’ultimo della serie non ho trovato agganci importanti con il resto delle storie, per cui si poteva benissimo leggere da solo. Naturalmente, se vuoi ti posso far risapere qualcosa di piu’ preciso appena esce quest’ultimo.
Trovati tutti su bookrepublic. Speriamo di essere tornati a regime.
Ma! Certo la Balogh è una brava scrittrice e qui cura particolarmente la psicologia dei protagonisti. Però ci sono due punti deboli: innanzitutto per gran parte del romanzo ci viene fatto credere che, quando ha deciso di diventare una prostituta, Priss non avesse alternative, ma poi si scopre che non era proprio vero; e il finale, ammettiamolo, è troppo idillico e inverosimile. Mai che i protagonisti di questi romanzi vadano a nascondersi nell’Africa equatoriale! Forse l’amore può tutto, ma non sfuggire totalmente al principio di realtà.
Grazie mille Alice e Lucia, intanto mi procuro gli ebook dei primi libri, intanto che mi compro anche questo; almeno per qualche tempo le buone letture saranno garantite. Grazie ancora.
Storia narrata splendidamente. Non ho alcuna critica ma solo elogi per Mary. Certamente la premessa è inverosimile ed il finale è indubbiamente “rosa”, ma ciò nonostante, la capacità incredibile della scrittrice, mi ha inchiodata al libro dal primo pomeriggio a sera tardi finchè non ho letto la parola fine (e già mi dispiaceva non poter continuare a curiosare nei sentimenti dei nostri due protagonisti). Voto ?: secondo me 10 +
Io non so dire se mi è piaciuto o no. Certo è che l’ho letto in un pomeriggio. Lui è decisamente egoista ed indifferente (è mai possibile che un uomo non chieda all’amante nemmeno il cognome?), lei rassegnata. Sono due personaggi di cui mi dimenticherò subito.
mi è piaciuto molto e concordo pienamente con Matesi e Vittoria, inoltre due protagonisti finalmente non bellissimi e ricchissimi, persone comuni e con dei limiti
Io l’ho adorato.E questo non per i suoi personaggi, come avete giustamente sottolineato finalmente umani e nè per la storia in sè tutto sommato simile a molte altre,ma per il modo meraviglioso in cui è scritta e per la profonda conoscenza dell’animo umano che le permette di rendere il viaggio interiore dei protagonisti molto più avvincente di qualsiasi avventura.
Vorrei aggiungere qualcosa alla recensione di questo romanzo. Mi pare interessante il protagonista maschile: non particolarmente alto e bello, non molto intelligente (o forse dislessico anche lui), per giunta ha pretese sessuali che un tempo avrei definito maschiliste: la donna deve stare assolutamente ferma e passiva. Però oggi mi rendo conto che questa sua esigenza dipende dal suo profondo complesso d’inferiorità; per giunta gli uomini che si avvalgono dei servizi delle prostitute, ovviamente, pensano solo al proprio piacere e vogliono che tutto avvenga proprio come vogliono loro. Infatti, quando Gerald si innamora, persino i suoi gusti in proposito cambiano.
Priss lo asseconda sempre e per es. non interviene neanche nel settore degli affari, dove se la caverebbe molto meglio di lui. E, se qualcuna delle giovani lettrici giustamente si stupisce, tenga presente che ancora a noi, generazione del Sessantotto, è stato insegnato dalle nostre mamme che bisognava innanzitutto nascondere la nostra intelligenza, perché agli uomini non piacciono le donne intelligenti, e quindi avremmo rischiato di non trovare marito.
Dal momento però che noi siamo state in Italia le prime donne a studiare e cercare di affermarci nel campo lavorativo, abbiamo vissuto una vita un po’ schizofrenica, fra parenti che vantavano i nostri successi a scuola (io sono stata la prima donna della mia famiglia a laurearsi) e insieme la nostra impeccabile moralità.
Insomma, a proposito di questo e di altri romanzi usciti negli ultimi mesi, la cosa che mi dà più sui nervi è il modo a dir poco edulcorato in cui vengono rappresentate le case di piacere. Basta andare a leggere un libro sulla sessualità nell’Inghilterra ottocentesca per scoprire che ovviamente maîtresse come quelle dei rosa non sono mai esistite.
Scusate se faccio la voce fuori dal coro ma a me questo libro non è piaciuto nemmeno un pochino!! A prescindere dal fatto che i libri con cortigiane/prostitute non mi attirano affatto, e che solo i vostri commenti mi hanno convinto a provare, ho trovato lui molto freddo e concentrato su se stesso e lei che sembra la scema del villaggio (e forse la scema del villaggio si offende……)
E poi, va bene che è un romanzo rosa, ma se anche oggi nel XXI secolo lo sposarsi una prostituta fa scalpore (tranne che questa appartenga al mondo dello spettacolo o similari, allora si viene invidiati) nel 1800 per una cosa del genere si doveva emigrare in Australia (o ancora più lontano) e pregare che nessuno che conosceva la verità venisse mai nei paraggi. E’ vero che leggiamo tutte questi romanzi per evadere ma un minimo di coerenza con la realtà ci dovrebbe essere…Mah!
@ Pesciolina68
Sono d’accordo sul finale con te.
Come succede spesso nel blog, c’è una certa diversità di pareri.
Scusate se mi inserisco ma vorrei fare una precisazione.Non è la storia che mi ha colpito, ne’ i personaggi che, sono d’accordo, a volte indispongono pure per
l’imbranataggine e la passivita’.No, quello che mi ha colpito è il livello di scrittura della Balogh (forse anche merito della traduttrice)che, a mio parere è nettamente sopra la media delle altre scrittrici, nonchè questo suo modo di scandagliare i meandri dell’animo umano che mi intriga moltissimo.
Per quanto riguarda la coerenza con la realtà se fosse una condizione richiesta per i romanzi rosa e/o erotici penso che se ne salverebbero pochi.Comunque è bello che un libro scateni reazioni così diverse in ognuna di noi.
scusate la domanda ma ho un dubbio: il terzo volume dei Bridgerton di Julia Quinn è uscito?Mi sta venendo di essermelo lasciato sfuggire.grazie
ps naturalmente intendevo “mi sta venendo il dubbio di essermelo lasciato sfuggire” grazie
@nan
Se intendi il terzo volume degli Oro Super non e’ ancora uscito.
@ Alice 69
Grazie,avevo proprio questo tarlo che mi rodeva.
Non riconosco la Balogh….. in questo romanzo che sto leggendo. Non dico che le sue eroine siano tutte donne battagliere e determinate ma questa supera il masochismo più estremo. E la dignità, l’orgoglio dove sta??? Consolarsi perché fa la prostituta a part time è veramente aberrante Sono a metà libro e non vi dico ciò che mi sta suscitando.
PATTY
@ Patty
Non capisco bene. Non ti pare che fare la mantenuta sia comunque meglio, o meno peggio, che fare la prostituta in un bordello, sia pure idealizzato?
Il prossimo e ultimo romanzo di questa serie avrà come protagonista femminile la matrigna di Gerald,una delle due matrigne spudorate, che la Balogh ci ha presentato di recente.
Personalmente queste situazioni nelle famiglie mi fanno orrore, indipendentemente dal sesso del molestatore. Confesso però un po’ di curiosità. Mi auguro che la Balogh dimostri una certa misura e trovi una buona giustificazione o un convincente pentimento. Meglio che nella Proposta, insomma.
mi dispiace ma no, questa volta non mi è proprio piaciuto!!!!!
adoro Balogh ma questo libro sembra scritto da altra persona…..
pazienza, alla prossima!!
grazie
e BUONAPASQUA A TUTTI VOI!
Grazie e contraccabio anche se un pò in ritardo.. anzi con estremo ritardo.
Sono d’accordo con Matesi – se ci guaddiamo indietro la storia ci insegna che, salvo eccezioni, le donne sono state trattate malissimo. Un pò la superstizione (v. le streghe) un pò l’ignoranza, ma soprattutto la società così come era costruita dove di political correct non ci era qualsi nulla. NOn ci dimentichiamo che sino al codice civile del (v. le guaritotria non è stata
Hai! ho inviato il messaggio mentre lo stavo scrivendo … spero che non siate troppo perplesse. Per riprendere il discorso, in Italia sino al codice civile del 1942, le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini e quindi erano escluse ad esempio dall’eredità per successione legittima. Però va ricordato che nella costruzione del romanzo la poverina ha il terrore di scontentaare Gerald e quindi cerca di evitare in ogni modo di scontentarlo, peraltro comportamento che può anche essere un segno di gentilezza nei confronti di chi a torto od a ragione riteniamo meno dotati di noi.
@ Matesi
Ho voluto finire il romanzo per avere un quadro d’insieme.
Non ho cambiato idea. Non mi è piaciuto.
E’ probabile che fare la cortigiana fosse meglio che fare la prostituta in un bordello o peggio in strada. Più denaro, più sicurezza, ed una certa “posizione”
Quello che mi ha irritata in questo romanzo è la costante posizione di sudditanza della protagonista rispetto a Gerard (Come posso compiacerti??? a qualunque ora lui le piombi in casa, pure ubriaco),che per tre quarti di libro ho odiato, non tanto cordialmente, per il suo egoismo e insensibilità, trattata come uno zerbino. (Tu sei una prostituta e sei qui per soddisfarmi) Lei che accetta qualunque decisione (andrai a fare visita ai tuoi quando mi stancherò di te) e opinione di G. anche se la offende profondamente. Lui viene, la usa, dorme, si lava e se ne va. Deprimente.
Posso anche accettare a denti stretti di farli innamorare ad un certo punto (bisogna pur dare il lieto fine), ma farli accasare mi è sembrato del tutto inverosimile, in un’epoca dove ad un nobile non era permesso nemmeno guardare una di livello sociale inferiore a meno che non fosse appunto solo per “divertirsi.”
Anche se in ritardo
Buone festività pasquali
Mi sta tanto antipatico che ho pure sbagliato di scrivere il suo nome
GERALD
Scusate ho dimenticato pure di mettere
SPOILER davanti al mio intervento.
@ Patty
S
P
O
I
L
E
R
Siamo d’accordo su una cosa: il romanzo è uno dei peggiori Balogh in circolazione, perfino peggiore di Un vero dandy, dove la protagonista diventava prostituta a causa di un ricatto e non per un malinteso senso di ‘dignità’ e orgoglio. Il finale è assurdo, anche se l’autrice non entra in particolari surreali, come altrove ha fatto.
Però credo che a noi ‘donne perbene’ sfugga il senso dell’attività di prostituta. Significa che rinunci ad ogni rispetto, orgoglio e dignità, dal momento che vendi la prestazione più intima esistente al mondo. Diventi un oggetto, devi adeguarti totalmente alle esigenze del cliente e perfino fingere che tutto quello che avviene ti piaccia e inscenare ogni volta un orgasmo totale. Ora un cliente come Gerald che pretende poco sessualmente parlando, cioè solo che la donna sia assolutamente passiva e disponibile, è davvero una fortuna: non si tratta solo di denaro e comodità, ma vuol dire un solo cliente, e neppure tutti i giorni; vuol dire anche un sacco di tempo libero e perfino una parte della casa del tutto privata e riservata. Certo che lei deve essere sempre a disposizione: è per questo che viene pagata! Succede anche oggi in tanti lavori. E per molti meno soldi!
Che in questo contesto possa nascere una storia d’amore è molto difficile, ma occasionalmente succede. Di recente, nella nota storica in margine ad un libro della concorrenza, ho trovato i casi della Contessa di Blessington e di lady Berwick, che avevano cominciato come mantenute, salvo poi sposare il loro protettore. Quindi le situazioni illustrate dalla Balogh si sono davvero verificate, immagino fra immense difficoltà. Il problema è che in letteratura le cose non devono solo essere vere, ma anche verosimili. Zola si ispirò a casi veri per raccontare come una commessa possa arrivare a sposare il suo padrone milionario, ma l’autore non è riuscito (e si trattava di Zola) a rendere la cosa psicologicamente accettabile nel contesto narrativo. E per questo è stato molto criticato.
Nulla a che vedere con gli altri romanzi della Balogh, ma lei è così brava e tratteggia così bene le trame e i personaggi che è comunque un libro piacevole da leggere. Non lo consiglierei però ad un’amica che volesse avvicinarsi al romance.
@ Matesi
E’ vero capitava qualche volta che la cortigiana riuscisse a farsi sposare
A tale proposito tempo fa avevo letto Cortigiane, sedici donne fatali dell’ottocento (pure questa creatura della Mondadori) dove Marie Duplessis,, la signora delle camelie sposa un conte.
Un altro esempio può essere: Olympe Pélissier è stata una modella e cortigiana francese , seconda moglie del compositore Gioachino Rossini.
Ma mi danno l’impressione di essere state donne oltre che belle, sicure e determinate, intelligenti ed audaci.