“Eri nel mio destino” di Roberta Ciuffi – Classic 1073
Basta uno sguardo
per riconoscere l’anima gemella
Arno Buatère è comandante di un’armata di mercenari, e combattente fra i più gagliardi. Quando il principe di Capua gli assegna un importante incarico, per lui è il riconoscimento del suo successo e la dimostrazione che le follie della sua burrascosa giovinezza sono ormai superate. Ma nel corso della missione, la comparsa di una strana ragazza bruna, armata come un soldato, rischia di compromettere le sicurezze di Arno. Lei è Maer, chiamata dalla sua gente “la Straniera” perché è diversa da tutti. E lo è davvero, ma non per il cuore di Arno. Perché lei è sempre stata nel suo destino…
Note:
ERI NEL MIO DESTINO è il nuovo, avvincente romanzo di Roberta Ciuffi, una tra le più apprezzate scrittrici italiane di romance, autrice di numerose opere di varia ambientazione storica, dal Medioevo all’Ottocento.
Si tratta del romanzo conclusivo della trilogia dei Buatère. I due precedenti romanzi della trilogia, SOLO TU NEL MIO CUORE e TRA LE TUE BRACCIA, sono già pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 996 e 1037 rispettivamente.
Mercoledì 26 febbraio le lettrici potranno trovare su questo blog un articolo in cui Roberta Ciuffi presenta ERI NEL MIO DESTINO, e scaricarne gratuitamente il primo capitolo.
Tra le opere di Roberta Ciuffi già pubblicate in precedenza da Mondadori nella collana I Romanzi, ricordiamo IL RITORNO DEL MARINAIO, DAMIGELLA, FINO IN FONDO AL CUORE, UN MARITO PER REGINA, LA PREDA MAGNIFICA, LA FAVOLA DI BELLA, l’antologia BACIAMI SOTTO L’ALBERO e, nella collana Mystère, LA ROSA DELLE MALETERRE.
Ambientazione:
Italia, 1067
Finalmente, Arno!
Sì! Finalmente! Aspettavo Arno trepidante…
Molto belli la copertina e il titolo. La Ciuffi é bravissima nell’ approfondimento psicologico dei personaggi. Mio!!
Sarà sicuramente una gradevole lettura. In bocca al lupo.
Miriam
La migliore copertina del mese.
Felice del seguito
Devo riguardare i libri precedenti. :-(.
Ricordo libri letti molti e molti anni fa, anche quelli brutti, come e’ possibile che non ricordi quelli letti pochissimo tempo fa senza una sfogliatina veloce di richiamo. devo preoccupare o è “solo” la vecchiaia che avanza velocemente ? *_*
@ FLM
La vecchiaia … direi no (sempre che tu non abbia barato su facebook). Probabilmente leggiamo troppi libri. Anch’io ho dovuto rileggere la saga.
Però nel mio caso la vecchiaia è una buona ipotesi. Quindi mi sono precipitata dalla neurologa. E lei ha tirato fuori una motivazione psicologica, legata alla lunga malattia e alla morte di mia madre, avvenuta un anno fa. Non che mi abbia convinta.
Ora prenotabile su Amazon. Speriamo bene anche per gli altri store.
Cara amica Matesi, ahimè si la foto di FB e’ un po’ datata (solo un po’) io credo che la nostra età sia simile e non parlerei di vecchiaia. Purtroppo la perdita della memoria a breve e la presbiopia sono lo scotto che paghiamo in cambio di un po’ di saggezza, che per altro nessuno ci riconosce. 😀 .anche tu come me hai avuto il piacere di avere la tua mamma fino all’età adulta ( la mia l’ho persa il giorno di S.Stefano appena scorso) e hai potuto constatare che ricordavano cose lontanissime in modo nitido e quelle del giorno prima invece con fatica, quindi penso che la diagnosi che ti hanno fatta non sia molto esatta. Nessuno si riprende facilmente da una perdita, e vero,ma siamo adulte e anche piuttosto razionali (i tuoi scritti lo dicono) quindi sappiamo che le perdite durante il percorso di vita sono inevitabili. Pazienza rileggeremo, leggere mantiene giovani la mia mamma a 98 anni era lucidissima e attiva proprio perché ha sempre mantenuto attivo il cervello leggendo sempre. :-D. 😀
Aspettando Maer e Arno…. Febbraio il mese piú corto? Ma se non finisce mai!!!!
Forse la prima cosa da dire è che non siamo di fronte ad un romanzo d’amore. Il legame fra Arno e Maer è forte, ma non particolarmente approfondito in senso sentimentale. All’autrice interessano molto di più l’azione e l’avventura. E qui rivela tutte le sue capacità narrative nello sviluppare la trama, inventare vari episodi e connetterli con abilità. Mai un’incertezza, mai un momento di stanca o di noia.
Non è una storia sentimentale, dicevo, e manca qualunque traccia di melodramma, ma, non so come, un paio di volte mi sono ritrovata con gli occhi umidi di commozione. Insomma un romanzo all’insegna del levare piuttosto che del mettere. Rappresentativo, secondo me, della Ciuffi più recente.
Non avrei mai pensato mi sarebbe piaciuto. L’ho letto per primo, tra quelli di marzo, per togliermelo ed invece l’ho trovato molto coinvolgente.
– Io sono come Grima: torno sempre,ma prima o poi devo volare-
Maer,splendida dea da gli occhi di perla. Donna dalle mille sfumature,dotata di grande sensibilità, uno spirito libero che trova in Arno la sua anima gemella. Una perfetta protagonista per un romanzo d’amore e d’avventura, all’insegna di buoni sentimenti come il coraggio,la lealtà, la gratitudine,e soprattutto l’amore.
Commozione,romanticismo e tanta azione fanno di questo romanzo un bellissimo finale di un’emozionante trilogia. La Ciuffi è stata magnifica nella scena d’amore più intensa di tutto il libro. La tensione erotica tra i protagonisti, l’atmosfera suggestiva del bosco, l’amore espresso attraverso le carezze e la frase sussurrata da Arno, mi hanno fatto sognare e palpitare come non mi succedeva da tempo.
Anche i protagonisti secondari coinvolgono e appassionano, tutti ben definiti, e a qualcuno si ci affeziona molto per l’empatia che riesce a trasmettere, come il capitano Lotardo, la piccola principessa, il tormentato Borgulf. Nessun personaggio del romanzo mi lascia indifferente e la fantasia dei nomi mi ha sorpresa piacevolmente.
Un omaggio particolare voglio farlo a Frendi,l’uragano giallo. Apprezzo moltissimo l’autrice per il suo cuore generoso e l’amore per gli animali. In queste pagine c’è tanto di lei, secondo me.
Infine, farò mio il motto dei Buatère: NULLA MI SPAVENTA!
(Solo pronunciandolo ci si sente più forti,e chissà…forse porta anche fortuna!)
P.S. Dopo i felini, gli animali che mi piacciono moltissimo sono i falchi, e quando Arno ha sollevato il braccio per salutare Grima, ho sorriso. E’ una cosa che faccio anch’io.
Credo di essermi innamorata di Arno proprio in quel momento.
Dimenticavo: annegare dei cuccioli appena nati è una delle cose più atroci che potrebbe fare l’essere umano. Che l’abbia fatto una donna, poi, mi pare inconcepibile. In quel momento, se fossi stata al posto di Maer,non mi sarei controllata. E’ l’unica scena del romanzo che non mi è piaciuta.
Ho adorato i precedenti romanzi della serie ma, questo non mi ha entusiasmato; non l’ho trovato un romanzo d’amore perchè la storia tra Maer e Arno non è stata approfondita. Mentre Arno l’ho conosciuto nei precedenti romanzi e l’ho amato come personaggio, Maer mi è sembrato un personaggio ambiguo e non mi è piaciuto. Anche il finale non mi ha colpito più di tanto.
@ Cinzia
Il tuo commento mi ha incuriosito e vorrei capire bene, se sei d’accordo, il motivo per cui Maer non ti è piaciuta.
Di solito a me piacciono le protagoniste come Gytta e Bianca: dame raffinate,delicate, ma dotate di temperamento, altrimenti mi annoio. Maer è completamente diversa: veste come un uomo, va a caccia, sa difendersi e non mostra mai i sentimenti e le emozioni. Eppure mi ha conquistata totalmente. E’ buona e generosa, ama gli animali più degli essere umani (come darle torto?), intuisce la solitudine e l’insicurezza che Anna Irene nasconde dietro la superbia e l’arroganza, affronta a testa alta il rifiuto della sua stessa gente, e si chiede spesso cosa si prova a essere madre. E’ una donna che non si tira indietro nelle avversità,ma assetata d’affetto e di essere accettata per quello che è.
E’ vero che l’autrice non dà troppo spazio alla storia d’amore ma a me è piaciuto ugualmente perché tutti i personaggi sono ben tratteggiati e l’azione rende avvincente il romanzo.
Personalmente, trovo che la scena d’amore nel bosco valga tutto il libro.
Credo sia giusto far sapere all’autrice le cose che ci piacciono o non ci piacciono del romanzo. Del resto non potrebbe esserci confronto se la pensassimo tutte allo stesso modo.
Ovviamente, ognuno ha i suoi gusti. Vi dico il mio, per quel che vale.
Secondo me, il romanzo di Leo è il vertice della serie, ma questo è senza dubbio migliore del primo. E tutto per merito di Arno: mi è piaciuto molto come è cresciuto, il senso di responsabilità che ha acquisito. Molto interessanti anche i due personaggi femminili. E Lando!
Va bene, lo ammetto: mi sono sentita un po’ la madre di alcuni personaggi. Una madre molto orgogliosa.
Questo libro per me è bello ma non è il mio preferito. Il secondo e quello che preferisco. Per Arno avrei voluto una bella storia con l’amore protagonista. Ci sono molti personaggi bellissimi in questo romanzo e Arno e Maer sono comprimari con loro, non sempre i protagonisti.
Roberta Ciuffi mi piace come scrittrice e come autrice e sceneggiatrice, su questo non ci sono dubbi.
Io non amo le eroine come Maer, le vorrei più falsamente delicate, più falsamente “dipendenti” dai loro uomini. Perché? Perché quando leggo un romanzo divento un po’ maschilista, che è il mio esatto contrario. Probabilmente mi rilasso pensando che il “principe azzurro” che risolve sempre tutto, per qualcuno c’è. La mia opinione su Roberta Ciuffi e’ massima, anzi mi aspetto la storia di Lando, perché l’evoluzione di Leo mi è piaciuta come quella di Arno, non potrà non piacermi quella di Lando e di ……….. (?!)
Mia personalissima opinione e personalissimi gusti.
@FLM
Anche a me piacerebbe un libro su Lando e la “deliziosa seccatrice”. E vedergli impugnare Terrore quando avrá il braccio di un uomo. Un altro protagonista sexy da morire,ci scommetto!
Pensi che l’autrice avrá pietá di noi e ci accontenterá?
FLM ha afferato bene il mio pensiero su Maer. Anch’io spero che ci sia un libro su Lando e magari, Anna Irene.
Ero partita prevenuta perchè i medioevali non li amo tanto, ma man mano che leggevo mi sono appassionata e l’ho finito in velocità.
Arno crescendo è diventato un bell’ometto, sicuramente non come quel cavernicolo di suo zio.
Salve, ragazze. Sono contenta che il romanzo in generale vi sia piaciuto, e ringrazio per i complimenti rivolti al mio stile e capacità narrativa. Che vi devo dire, non ne ho mai abbastanza!
Mi dispiace che qualcuna non abbia apprezzato la mia Maer, e la definisco mia perché me la sono creata dal niente, personaggio originale, girasole svettante su un panorama di tremule (ma orgogliose, per carità!) violette. Vi dico la verità, a me Maer serviva. Ne avevo abbastanza di protagoniste che hanno bisogno del braccio di un uomo anche per traversare una pozzanghera. Mi si dirà che il romance è la zona dei sogni. Vero, e ognuno ha i propri. Da ragazzina sognavo di cavalcare con Tex Willer e sparare ai banditi. Poi, magari, una storia sentimentale ci scappava… Ma io dovevo essere quella con la pistola, non la fragile mammoletta cui ne succedevano di tutte e doveva sempre essere salvata. I cavalieri esistono ed esistevano, ma anche le donne in gamba, e per Arno ne ho scelta una. Maer si è liberata dei suoi debiti e dei suoi lacci, e vola libera. Arno, se la ama, può raggiungerla in volo…
Io scrivo romance, ma per quanto parta sempre dall’idea di una storia romantica, quello che poi cerco di scrivere è un romanzo, pieno di personaggi interessanti, avvenimenti, svolte… e a volte avventure. Scrivere un romanzo con praticamente due soli personaggi, e magari un cattivo, che non fanno che battibeccare, litigare, equivocare e ritrovarsi per me sarebbe una noia mortale. Perciò, vi prego, perdonatemi il mio avventuroso medioevo! Chissà, forse la prossima volta ambienterò nell’800 e allora usciranno di nuovo fuori salotti, tazzine da caffè e fanciulle ingenue. O forse un altro medievale… Ho troppe idee al momento ed è un impiccio per la realizzazione.
Una domanda a Maura: Perché lo zio di Arno è cavernicolo? Parliamo di Eric? Sul nonno sarei d’accordo, ma io Eric l’adoro!
Un bacio a tutte e, spero, a presto.
Roberta
Cara Roberta volevo solo dirti che io approvo in pieno la difesa alla tua Maer. Hai per lei l’orgoglio che una “madre” ha per la propria creatura, e io non posso che esseri a fianco e incoraggiarti e dirti porta avanti i tuoi eroi e le tue eroine come tu le senti, noi potremo anche non amarli incondizionatamente ma saremo con loro nelle loro avventure e con te nelle nostre ore di lettura.
Un abbraccio e a presto. Franca
Ciao a tutte. Per puro caso mi sono imbattuta in questa pagina e ho visto la copertina di questo romanzo. Guarda caso l’ho comprato un po di giorni fa e mi è piaciuta subito la copertina. Poi leggendo la trama mi ha intrigato la figura della protagonista e del povero uomo che farà mille fatiche per conquistarla dato che è ambientato nel medioevo (ci sarà da divertirsi;)) ci vuole un po di pepe ogni tanto. Lo leggerò presto…Ciao!
Salve signora Ciuffi, io non tanto, preferisco Lando e Arno. L’aggettivo cavernicolo per Eric va inteso come autorevole e indiscusso, la frase quando non se come sei sola, rivolta alla moglie, pur essendo bellissima, ha anche un che di troppo possessivo, ma non solo per questo ma per altri fatti e decisioni prese nei precedenti romanzi (vedi il decidere di tenersi Bianca per umiliando Arno).
In compenso adoro Maer e la sua indipendenza e ho trovato bellissima la loro storia d’amore.
Beh almeno signora Ciuffi l’ho scritto senza errori. scusate i tanti errori
quando non sei come sei sola
e ..per umiliare Arno