Concorso What Women Write: ecco le finaliste!

Vi informiamo che abbiamo pubblicato l’elenco delle 18 scrittrici finaliste del concorso WWW. Potete trovare i loro nomi qui:

www.whatwomenwrite.it  

A questo stesso link potrete scaricare un file, in formato PDF, contenente gli incipit dei loro lavori.

Complimenti alle autrici, e a risentirci a febbraio, per la proclamazione della vincitrice!

Commenti
  • luce

    Vorrei soltanto un’informazione:le autrici scartate dal concorso possono eventualmente ripresentare i propri lavori alla casa editrice mondadori o il giudizio della giuria del concorso è esaustivo delle scelte editoriali della mondadori in toto? Lo chiedo perchè il mio romanzo, di cui peraltro è stato pubblicato l’incipit, conteneva, forse, argomenti troppo forti con capitoli densi di citazioni filosofiche, e dunque non in linea con le aspettative della giuria. Grazie per l’attenzione.

  • Sandra Granchelli

    Volevo segnalare che nel file pdf contenente gli incipit dei lavori il mio cognome è sbagliato. Nell’elenco è giusto ma nel file è sbagliato, è scritto Granchielli…

  • bianca zampieri

    Meno male che questi sono i migliori! Immaginiamoci gli altri! Ad esclusione di “Fragole a novembre”, interessante e molto ben scritto, trovo il livello degli altri incipit tristemente basso… Io che insegno lettere non darei a nessuno, tolto quello citato, nemmeno la sufficienza. E dire che tra gli incipit ce n’erano alcuni veramente promettenti e con scritture di alto livello, per esempio quelli della Pezzino, della Masante e della Spalletta, autrici che non devono abbattersi nè tantomeno arrendersi perchè di grandi capacità.

  • daniela verde

    avendone la possibilità, voglio esprimere la mia opinione riguardo “il gioco” che gioco non è,di votare gli incipit delle finaliste www. ritengo che sia una beffa perchè si sa bene che amici e parenti delle finaliste faranno a gara per votare il proprio romanzo. dunque chi avrà più “amici” avrà più voti.considerando che chi voterà disinteressatamente una finalista, sarà veramente una mosca bianca,avverto il grande timore che preferiate far vincere qualcuna sostenuti dai lettori e non solo dal vostro inappellabile giudizio…perchè chiedere il nostro parere?sondaggio? in questi termini non lo credo attendibile!mi aspettavo che la vincitrice fosse stata dichiarata tale solo dietro la vostra responsabilità senza chiedere questo aiuto fittizio che risulta essere un ulteriore tortura a chi come me ha partecipato al concorso ma non è stata così brava da arrivare in finale.che vinca la migliore…non la più votata…la più brava..e questo non lo possiamo giudicare noi leggendo appena una pagina! o no?

  • silvia

    cari amici, ma quando si conosceranno i finalisti del premio Urania? Grazie

  • bianca zampieri

    Anche perchè leggendo solo una pagina …questa gran bravura(sigh!) purtroppo non emerge…

  • bea 78

    Mi piacciono abbastanza “Fragole a Novembre” e “Donne, donne…”, però nessuno mi intriga a tal punto da aver voglia di leggerlo d’un fiato…Ero incuriosita da “Altrove”, chissà se l’autrice lo pubblicherà da qualche altra parte!Quell’incipit sì che mi intrigava!

  • WhiteShark

    Premessa: mi avete dato la possibilità di commentare e io commento. In bocca al lupo alle finaliste, non me ne vogliano per la mia sincerità. Non avendo letto tutti i romanzi interi ma solo gli incipit è sugli incipit che mi baso.

    La figura femminile che emerge dalla maggior parte di questi incipit è grottesca. Siamo nel 2010 e CI disegniamo ancora come esserini fragili, microscopici, ridicoli e in continua crisi ormonale. C’è chi ha scritto addirittura un romanzo sulle “caldane” delle cinquantenni. Mi dispiace davvero perchè non c’è un solo incipit che mi interessi e dubito fortemente che perderei il mio tempo a leggere una storiella che tratta (a scelta) di:
    1)crisi di coppia
    2)abbandono del moroso
    3)storia d’amore con finale scontato.
    Perchè creare un doppione di migliaia di opere che già esistono in commercio e distruggono la nostra immagine di DONNE? Perchè tutto questo polverone quando il risultato finale è così deludente e banale, profondamente banale? E’ paradossale confrontare quanti generi esistano in commercio: triller, noir, giallo, poliziesco, horror, erotico… Volete dirmi che sono riservati a un pubblico esclusivamente maschile e A ME?..Donna del 2010: una sfigata con i problemucoli alla Bridget Jones. Wao.

  • Michelotta

    Che fiele! Non è che per caso sei tu in piena crisi ormonale?! Cos’è, nel 2010 i problemi e le tematiche femminili non possono più essere anche legati all’amore, alle crisi più o meno coniugali, familiari ecc.? Dici bene, hai letto solo gli incipit. Magari nei corpi dei romanzi si affrontano altre questioni, magari ogni scrittrice ha un proprio stile accattivante e coinvolgente che rende gradevole la lettura delle loro opere. Quanto al romanzo sulle “caldane”, forse che le donne in menopausa non possono essere protagoniste di storie degne di questo nome e, così, anche della loro vita? E ancora una cosa: ben venga un romanzo che parla di donne ITALIANE di una certa età (la maggior parte delle LETTRICI si colloca proprio in quella fascia di età che va dai 40 anni in su!).

    PS: “triller” e “Wao” non si scrivono così. Controlla lo spelling!

  • Patrizia Comi

    Perfettamente d’accordo con gli ultimi commenti! E’ inevitabile il confronto con tutti gli incipit apparsi dall’inizio del concorso… e dispiace dirlo ma a tutto detrimento degli incipit selezionati. Ce n’erano di migliori, molto più evocativi ed emozionanti.Peccato per queste scelte banali. La letteratura al femminile è un’altra cosa ma evidentemente la qualità non era tra i requisiti richiesti dalla giuria di questo concorso…

  • WhiteShark

    Ho premesso che avrei commentato gli incipit non il contenuto dei romanzi che, ovviamente, non ho letto. Ho dato la mia opinione da lettrice, mi aspettavo qualcosa di più essendo stato questo un concorso che ha appassionato molte persone. Ci sono moltissimi libri-fotocopia di quelli che si evincono dagli incipit: personalmente li ritengo banali. Possono essere pubblicati, certo, ma credevo che per vincere un concorso di queste proporzioni ci volesse qualcosa di più. Inoltre no, non comprerei un romanzo che parla di crisi di mezza età femminile con tutti gli annessi e connessi fisici del caso. E’ come se uscisse un romanzo che parla di impotenza maschile dopo i cinquanta: non mi interessa. Penso che i miei interessi non siano sindacabili, neanche se sbaglio a scrivere qualche parola alle 5 del mattino. Sottolineo ancora che noi donne, dopo anni di battaglie per ottenere un minimo di parità rispetto agli uomini, dovremmo dimostrare di interessarci a qualcosa in più che i soliti problemucci di poco conto. Altrimenti facevano bene a tenerci in cucina a riassettare a modi Cenerentola che, per l’appunto, sognava SOLO il principe azzurro. Non aveva altri sogni. Un concorso letterario, a maggior ragione, che darà visibilità a una scrittrice esordiente, presentando un’opera che ha vinto su 1.000 giunte in redazione, avrebbe potuto ( ma non dovuto, figuriamoci!) puntare su qualcosa di più particolare. E’ un’opinione come un’altra, il tono in cui ho scritto l’altro messaggio è come questo: molto assonnato. Mi dispiace che qualcuno c’abbia visto un veleno che io non avevo intenzione di inserirci. Inoltre, avendo letto alcuni incipit davvero interessanti tra quelli pubblicati durante questi mesi di attesa sul forum www non riesco proprio a capire come mai alla fine ci siamo ridotti a questi. Da un punto di vista imprenditoriale, se la scelta ricade su “pubblichiamo il romanzo che compreranno la maggior parte delle lettrici che hanno sui 40 anni” viene confermato quello che stiamo dicendo: qualità bassa se pur con alti probabili incassi.

  • stella

    Invece trovo che White Shark, Patrizia Comi ecc. abbiano il coraggio di dire l’ovvio! Evviva, l’imperatore è nudo! Io non sono arrivata in finale, nè ho visto il mio incipit pubblicato. Pazienza, ci saranno altre occasioni. Ho però abbastanza spirito critico da riconoscere uno stile banale e sciatto da uno suggestivo ed emozionante: sulla base dei soli incipit( perchè su questi come lettrici siamo invitate ad esprimere un parere) non si comprende l’eliminazione di un “Altrove” o di un “Poco meno che niente” o di un “Quando i sogni volano in cielo”;e a favore di che? Ma per favore!

  • Rosina

    Ho la sensazione che il nostro consenso sia, putroppo o per fortuna, un elemento base di questo concorso. I romanzi che incassano di più, sarà scontato ma gli esempi sono tanti, normalmente non hanno grande qualità letterarie. E non perchè il valore commerciale escluda la qualità letteraria, ma semplicemente perchè la capacità dell’agente letterario/esaminatore è decisiva nell’opera di selezione. Saper riconoscere e valutare entrambi non è dato a chiunque. D’altro canto il rischio d’impresa nell’editoria rimane sempre rischio d’impresa.

  • Lisa

    Anche io vorrei sapere se le autrici scartate possono riproporre i loro lavori, magari revisionati, a Mondadori al di fuori del concorso. Grazie.

  • Rosina

    In tutta onestà trovo alcuni degli incipit scelti carini. Potrebbero essere meri esercizi di scrittura, non è difficile copiare uno stile, oppure nascondere, anticipare un’opera con qualità letterarie. Tuttavia secondo me si fa un torto alle autrici se si richiede, più o meno indirettamente, di sancire il “grado di appeal” del loro romanzo sulla base di quegli incipit. Un romanzo è un qualcosa di molto più complesso di questo. Se non si cercava un romanzo, ma un semplice racconto non c’era bisogno di mettere su un concorso di queste dimensioni, credo. Normalmente sono lo stile, i motivi, i richiami alla struttura, il linguaggio, oltre ad una trama intrigante e ben costruita, a segnalare la qualità di un’opera veramente originale. Almeno ad una lettrice appassionata. Ma lo scopo del concorso era davvero la ricerca di un talento?

  • Francesca e Vittoria

    Anche noi la pensiamo esattamente come WhiteShark, Patrizia Comi e Stella. Puntualizziamo che neanche noi siamo arrivate in finale, ne abbiamo visto il nostro incipit pubblicato, ma ci va bene così perchè eravamo alla prima esperienza e non ci aspettavamo niente. Però come grandi lettrici dobbiamo dire che questi 18 incipit non solo li troviamo troppo similari tra loro, ma da quel poco che abbiamo potuto leggere, anche con trame banali e noiose. Ci lascia perplesse questo fatto, dare tanta libertà nel concorso e non trovarne neanche uno leggermente diverso. Non crediamo che, nel numero esponenziale con cui sono cresciuti i libri partecipanti al concorso negli ultimi mesi, non ci fossero storici, gialli, thriller, noir, fantasy, ecc… e la cosa che ci infastidisce di più di tutto questo è che, dopo essere state scelte 18 finaliste, la Mondadori non porti la sua scelta e quella della giuria fino alla fine, ma preferisca far scegliere ad altri con un sondaggio, come se non fosse sicura delle proprie scelte. Se ha così paura che il libro scelto dalla giuria non venga venduto avrebbe dovuto sceglierne con differenti tematiche, non aspettarsi che siano altri a scegliere per loro. Noi non voteremo perchè in primis non troviamo giusta la cosa e in secundis non troviamo un incipit che ci piaccia particolarmente. Finiamo chiedendoci da quale target di persone fosse formata la giuria viste le scelte fatte.

    Comunque vi ringraziamo per averci permesso di dire la nostra…

  • stella

    Sono anch’io d’accordo sul fatto che un incipit non permette la valutazione obiettiva di un’opera in toto. Il problema è che le lettrici chiamate a giudicare non dispongono di altri elementi. Ecco perchè si resta interdette di fronte all’eliminazione di incipit ritenuti più accattivanti. Ma anche devo dire da un punto di vista commerciale: io personalmente non avrei voglia di leggere, e quindi di pagare un costo di copertina per nessun titolo selezionato.

  • stella

    Io invece parlo anche da un punto di vista commerciale.Sulla base dei soli incipit non avrei voglia di leggere nessuno dei romanzi selezionati, e dunque non pagherei un prezzo di copertina. Altri incipit pubblicati erano più accattivanti e invogliavano a leggere il resto!

  • Michelotta

    Sono pienamente d’accordo con Rosina. Gli incipit sono appunto solo incipit, anticipazioni, piccole introduzioni, ma i veri temi, sono certa, saranno all’interno di ogni singolo romanzo. E credo pure che lo stile abbia avuto la sua parte nella scelta dei romanzi finalisti. Inoltre chissà che all’interno dei romanzi non ci siano pure linguaggi, idioletti, stravaganze linguistiche del tutto innovativi? Fosse per me, io li leggeri tutti i romanzi finalisti! Ciao a tutte!

  • tatina

    Incipit carini? Mah! Da un concorso di questa portata ci si aspettava qualcosa di più e di meglio! Scegliere il meno peggio è un’ardua impresa…Buon lavoro!

  • Elenina

    Accidenti, ci state massacrando…
    Sono fra le finaliste :-)
    A Francesca e Vittoria voglio dire che non è il voto delle lettrici a decretare il romanzo vincitore, credo sia anche scritto da qualche parte che la vincitrice è stata già scelta dalla giuria.

  • Rosina

    Cara Michelotta, mi fa piacere che tu sia certa “che i veri temi sono all’interno”. Se è così dagli incipt, a mio modestissimo giudizio, non traspare. Io posso solo rilevare che qualcosa è gradevole ma quel qualcosa da solo non basta. Forse leggendo l’opera potrei convincermi del contrario. Per questo mi chiedo che senso abbia chiedere un giudizio delle lettrici, in questo caso, partecipanti ad un concorso. Chiederci di scoprire un talento letterario dandoci solo un incipit in mano è un pretesa quasi grottesca. Deduco, dunque, che non il talento stiamo cercando ma da noi si vuole un consenso “a pelle”. Da produttore a cosumatore. Come si fa per le auto, per i dentifrici e per le scarpe. Un “customer satisfaction” preventivo. Si trattava di un concorso letterario con regolare giuria. Credo che questo sia stato il motivo per cui molte di noi vi hanno partecipato affidando pagine e pagine nelle mani di un esperto o esperta “sconosciuti ma seri”. Un’altra pretesa grottesca?

  • stella

    Elenina vedi non si tratta di massacrare nessuno e non c’è niente di personale nei miei commenti, suffragati, peraltro, da svariati e concordi pareri. Semplicemente, io e le altre esprimiamo le nostre idee e le nostre preferenze che purtroppo non vanno agli incipit dei romanzi prescelti. Tutto qui.Questo non ha nessun impatto sulla giuria che non riconsidererà romanzi già scartati sulla base delle preferenze delle lettrici, proprio perchè la vincitrice è già stata decisa.

  • WhiteShark

    ACCIDENTI! Mi assento un paio di giorni e… Mi sento obbligata a intervenire perchè, dopo aver letto molti commenti che hanno espresso più o meno la mia stessa opinione e qualche altro commento fuori dal coro che continuava a difendere gli incipit pubblicati (ma Michelotta, per caso fai parte della giuria?)mi sono soffermata a pensare che, tuttavia, malgrado abbastanza delusa dal concorso, in questo momento 18 ragazze/donne/nonne probabilmente sono in trepida attesa. Non cambio opinione, la penso sempre allo stesso modo: ma non voglio neanche più avvelenare questo periodo che per le 18 fortunate dovrebbe essere solo di grandi sogni e felicità, dal momento che alla fine solo 1 rimarrà (non che io abbia il potere di avvelenare nulla a nessuno, interpretate al meglio le mie parole altrimenti mi tocca spiegare 200 volte le mie buonissime intenzioni). Quindi in bocca al lupo a tutte le finaliste: spero di potermi ricredere sul lavoro che verrà pubblicato dal concorso.
    p.s.
    grazie comunque alle impavidi scrittrici che hanno perorato la mia causa! Vedrete che per noi ci saranno altre occasioni. 😀

  • Francesca e Vittoria

    Elenina, non volevamo massacrare il tuo libro e quello delle altre 17 finaliste, anzi vi facciamo i nostri più vivi complimenti per essere arrivate in finale… alla fine non possiamo certo giudicare i vostri manoscritti senza averli letti, ma non ci sentiamo di dire che gli incipit scelti per pubblicizzarvi ci piacciano perchè non è vero. Con il primo post volevamo solamente fare una critica alla Mondadori e alla giuria. Alla fine dopo 1250 manoscritti e quasi un anno di attesa ci aspettavamo molto di più. Ribadiamo quello che abbiamo già detto precedentemente, troviamo il tuo incipit e quello delle altre similari e, a nostro giudizio, con storie poco interessanti. Avremmo gradito ci fosse più diversità di trame, alla fine il concorso dava libero sfogo alla fantasia di tutte le partecipanti. Inoltre non capiamo e troviamo una presa in giro il fatto che la Mondadori, pur avendo già scelto la vincitrice, prendiamo per vere le tue parole, decida di fare un sondaggio… a questo punto non ne capiamo il motivo. Sicuramente noi non voteremo, non perchè ce l’ abbiamo con voi finaliste, ma perchè non comprendiamo questa necessità da parte della casa editrice… e con tutta sincerità, tra i vostri 18 incipit, non sapremmo quale votare perchè nessuno spicca su un altro.

  • Frederica

    per tutte le lettrici:

    vi ricordiamo che questo blog è sottoposto a moderazione: conseguentemente i messaggi di spam ( categoria in cui rientrano anche i commenti lasciati da una stessa persona, utilizzando diverse identità internet ) verranno cancellati.

  • Michelotta

    Non faccio parte della giuria, ma… sono una delle 18 finaliste. Onde per cui so per certo che nel mio romanzo c’è qsa altro che non si evince dall’incipit…

  • WhiteShark

    Allora in bocca al lupo anche a te! :)

  • Rosina

    Michelotta faccio anche io tanti auguri anche a te e alle altre.

  • Michelotta

    Crepi il lupo!

    Cmq 6 stata molto carina! Merci beaucoup!

  • stella

    Gli auguri alle finaliste sono doverosi… E’ chiaro, penso, che la polemica non è nei loro confronti!

  • daniela verde

    sapete come ci vedo a tutte noi NON FINALISTE? LADRE di una consolazione che non esiste!non riusciamo ancora a tagliare il CORDONE OMBELICALE con questo maledetto concorso e allora…cerchiamo di rimanervi attaccate giudicando..criticando..illudendoci che in qualche modo…abbiamo il potere di deliberare la vincitrice o i migliori incipit. un libro è bello quando ti appassioni dopo un bel pò di pagine…e dove ti porta e dove ti lascia, solo là ti regala la grande emozione.solo quando hai finito di leggerlo capisci se ti è piaciuto e se ti ha lasciato qualcosa. MA A QUESTE, CHI LE CONOSCE…ma chissà che c’è scritto dopo la seconda pagina! per me, con questi giudizi, stiamo solo dando un aiuto alla giuria che sinceramente non è dovuto! LA GURIA NON CI HA PROPRIO CONSIDERATO…tutti quei romanzi spediti ..e alla fine 18 finaliste senza neanche menzionare tutti i nostri nomi…SOLO I NOMI!! per darci il rispetto,la prova CHE IN TUTTI QUESTI MESI NON SIAMO STATE DEI FANTASMI!MA CHISSà SE LI HANNO LETTI. QUINDI ‘STO SONDAGGIO…FATELO FARE ALLA GIURIA, SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITà. ah, che le finaliste non si mortifichino quando vengono giudicate…perchè SIAMO MOLTO EDUCATE e rispettose del loro meritato traguardo.

  • valmont

    Volevo brevemente rispondere alla giuria che parla di moderazione e invita a non inviare messaggi con identità diverse dallo stesso indirizzo di posta elettronica. Non pensate che più persone della stessa famiglia possano avere a disposizione un unico computer? Noi siamo quattro fratelli, tutti studenti e nostro padre, in questi tempi di crisi, non può permettersi di regalare un computer a ciascuno di noi. Ecco perchè scriviamo con nomi differenti ed idee differenti. Esercitiamo, credo, un sacrosanto diritto. Il fatto poi che abbiate cancellato proprio il mio messaggio sul numero dei manoscritti giunti in redazione e sull’ambiguità dell’informazione che avete fornita, è per me una risposta chiara e sufficiente. Grazie.

  • Michelotta

    Cara Daniela, non ho capito il senso del tuo intervento? Saresti così gentile da chiarirlo? Tipo con parole semplici come avessi davanti un bambino di tre anni. Grazie.

  • lucia g

    Sono d’accordo con Francesca e Vittoria con quello che dicono nel loro intervento del 13 Gennaio, nella prima parte. Possibile che fra tutti i romanzi partecipanti al concorso non ce ne fosse nemmeno uno di genere diverso,storico,mystere,ecc.meritevole della finalissima? Da quel poco che si capisce dagli incipt sembra che il genere sia sempre quello. Per quanto mi riguarda leggo solo romanzi storici e quindi questi arrivati in finale non credo che li votero’.

  • Michelotta

    It’s up to you!

  • daniela verde

    …il senso dell’illusione…nel quale a chi è stata sconfitta sembra di non essere un fantasma.
    ma noi lo siamo…e scriviamo per altrettanti fantasmi…
    chi ci ama, ci esorta a continuare a scrivere perchè sa che abbiamo bisogno di questo conforto…ma dall’atra parte c’è la verità:case editrici a cui non interessiamo minimamente e concorsi letterari che sono solo dei sogni senza considerare, non www, che sono delle bufale a pagamento. io sogno e voi pure…sennò non perdereste tutto questo tempo. ma…ma…non riesco a sopportare chi non ammette tutto ciò, atteggiandosi a critico letterario per gratificarsi. inoltre ritengo che www è terminato…”torniamocene a casa” .basta regalargli pubblicità non meritata.
    come un bambino di tre anni…? magari lo fossi…magari lo fossimo tutte…

  • daniela verde

    scusami michelotta…solo ora mi sono resa conto che eri una finalista e non una collega…le mie parole erano rivolte alle escluse come me e volevano essere di nota alla giuria, non comprendo perchè te ne sei interessata.fra poco saprai se hai vinto e credo che i tuoi pensieri e i tuoi interessi dovrebbero essere molto lontani da un gruppo di scrittrici fuori concorso…almeno per me sarebbe così…spiega allora tu perchè ti interessi ai nostri commenti, non siamo la tua giuria.

  • giova

    Sono intervenuta solo una volta molti mesi fa e sono ancora della stessa idea. ero certa che non avrei vito e non l’ho fatto, eppure sono contenta di avere avuto il coraggio di inviare il mio romanzo.
    contrariamente a quanto leggo tutte o quasi si aspettano un capolavoro. io no. credo che la Mondadori sceglierà un romanzo abbastanza buono, abbastanza impegnato,commerciale. Come ho già scritto, non avevo nessuna speranza di vincere, anche se nel suo genere il mio era ed è un buon romanzo. ma non risponde in alcun modo al termine ‘impegnato’. come qualcuna di voi ha accennato una parte delle lettrici e delle scrittrici è oltre i quanranta. io sono fra queste. Una che per anni ha lavorato senza risparmiarsi, che ha lottato contro valanghe di pregiudizi e predominio maschili e che, anche se con enorme fatica, è riuscita a ‘sfondare’. la mia voglia di scrivere è nata quando non ero più una ragazzina,credo come una specie di terapia antistress, ma è diventata con gli anni una passione. che mi accompagnerà nel futuro anche se non vedrò mai pubblicato un mio libro, salvo ovviasmente quelli che stampo e stamperò da me come ricordo di tante ore faticose e bellissime. dopo anni di timore del ridicolo, (data la tipologia) un giorno ho fatto leggere un mio romanzo ad una accanita lettrice di libri dello stesso genere(romanzo d’amore non storico)che dopo qualche giorno mi ha chiesto se ne avevo un altro. è così che ho iniziato a non aver timore del ridicolo a farli leggere a delle amiche. con successo, devo dire.Amo scrivere, farlo mi ha aiutato per anni a superare ogni sorta di pressione e difficoltà. Ho scitto le scalette in aerei e alberghi, quando non sapevo cosa fare o con chi parlare. scrivere è stata per me una gioia e una terapia a buon mercato e ha riempito i momenti vuoti o bui. dopo diversi anni posso dire di non essermi mai pentita di avere iniziato. amo i miei lavori come fossero dei figli, senza peraltro i relativi problemi. voi siete di un’altra generazione rispetto a me, almeno credo. Non siate troppo dure con le vostre colleghe, non saranno delle autrici immortali, ma hanno le stesse vostre speranze e paure. continuate a scrivere, continuate a leggere e a correggere i vostri scritti, e amateli anche se nessuno li vorrà. Come se fossero dei figli, appunto.

  • Michelotta

    Perché lontani, Daniela? Forse che non condividiamo lo stesso interesse per la scrittura? Tutt’e 1248?

  • Elenina

    Sono una delle finaliste (e non sono la finalista che si chiama Elena).
    Ho partecipato quasi per caso al concorso, pensando che non avevo niente da perdere.
    Quando mi è stato comunicato che ero fra le diciotto finaliste ho urlato, saltato dalla gioia, chiamato mia sorella e i miei amici, portato a cena un paio di persone care.
    Probabilmente non vincerò, ma che gioia esserci.

  • stella

    Perfettamente d’accordo con daniela. Per un autore inedito non c’è praticamente possibilità di pubblicare e farsi conoscere, non restano che i circuiti degli editori a pagamento. Io sono stata invitata a partecipare a questo concorso da un editor della casa editrice einaudi e da un acclarato professore universitario perchè entrambi sostenevano che il mio romanzo aveva tutte le carte in regola per la pubblicazione…ma che attraverso i normali canali delle redazioni editoriali non sarei mai stata presa in considerazione. Dunque, mettiamoci pure l’anima in pace e scriviamo solo per noi stesse, anche se fa tanta rabbia raccogliere pareri autorevoli a favore del proprio lavoro e poi vederlo disperdersi nel nulla, come sabbia al vento…

  • daniela verde

    tanta rabbia…stella.ma il mondo è questo, affrontiamolo…non si sa mai…se non altro diventeremo più forti…ed è quello che dico sempre ai miei alunni che non capiscono cosa centri kant,cartesio con la dura vita attuale…qui mentre parli (o scrivi)non c’e nessuno che vuole ascoltarti se non ci quadagna nulla. dunque…almeno ascolteremo noi stessi.ma tu, stella, se dei pezzi forti (che ne capiscono davvero) ti hanno detto che vali…beh, non mollare, non mollare cara, facci sognare…i concorsi…lasciano il tempo che trovano…il talento è ben altra cosa…non credo che tutte le escluse di questo concorso , come degli altri,abbiano meno talento delle finaliste, i criteri di valutazione sono ben diversi e più circoscritti.

  • daniela verde

    n. b. volevo dire che la sincerità e spontaneità di elenina mi hanno colpito molto…con poche parole mi ha trasmesso lealtà e semplicità.infondo uno scrittore deve essere una persona vera e non aver paura di esprimere le proprie emozioni, solo così ti fa venir voglia di leggere cosa scrive…in bocca al lupo, elenina.

  • Michelotta

    Concordo in pieno con l’ultimo intervento di Daniela Verde.

  • Elenina

    Bè, grazie Daniela.

  • giovanna lenzi tempestini

    ciao ragazze,
    avete mai pensato a pubblicare i vostri libri da sole?
    o a raggupparvi?
    Ciao, Giova

  • Francesca e Vittoria

    Cara Giovanna ma hai idea di quanto costi pubblicarsi un libro da sole? Tenendo conto che se non si ha la dovuta pubblicità potrebbe passare inosservato anche se un vero capolavoro? Adesso, più che mai, che c’è la crisi? Con i lavoratori che arrivano si e no a mille euro alla fine del mese? Sempre che non siano in mobilità, o cassa integrati, o disoccupati? Non è per fare polemica, visto che ormai avevamo deciso di non scrivere più dato che quello che volevamo dire lo avevamo già scritto, ma quando leggiamo messaggi del genere ci viene da chiederci se chi pone la domanda viva in questa realtà.

  • tatina

    Bè siamo a fine febbraio…dopo tanto patire e tante delusioni, si può sapere almeno il nome della vincitrice?

  • stella

    Ebbene ha vinto la Sciolla… Complimenti! Unica perplessità: ma il romanzo non si intitolava “Libera il Minotauro?” Questa coguara da dove è uscita?

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