Quale sarà il tuo verso?

Oggi ho incontrato Alunnasfiduciata per un colloquio. Vuole cambiare scuola e forse verrà nella nostra classe. Alunnasfiduciata è spenta, bruciata, ha perso il gusto della letteratura, che amava, il gusto stesso della meraviglia. Insieme alla sua immaginazione ho percepito che sta spegnendosi anche la speranza, e con essa il futuro. Ad Alunnasfiduciata e a quelli come lei dedico questo video, che mi ha cambiato la vita quando avevo la loro età.

Il testo integrale e traduzione della poesia di Walt Whitmann:

Oh me! O life! of the questions of these recurring,
Of the endless trains of the faithless, of cities filled with the foolish,
Of myself forever reproaching, (for who more foolish than I,
and who more faithless?)
Of eyes that vainly crave the light, of the objects mean,
of the struggle ever renewed,
Of the poor results of all,
of the plodding and sordid crowds I see around me,
Of the empty and useless years of the rest,
and with the rest me, intertwined,
Q: O me! so sad, recurring – what good amid these, O me O life?
A: That you are here – that life exists and identity,
That the powerful play goes on, and YOU may contribute a verse.
Contribute well, O me, O life.

Oh me! Oh vita! Di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco
di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi,
a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre: che cosa
c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta:
che tu sei qui, che esiste la vita e l’identità,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.
Contribuisci bene, oh me! Oh vita!

5 commenti

  1. Pubblicato il 28 gennaio 2009 at 19:34 | Permalink

    Che bello!Di fronte ad un post così sono contenta di appartenere al genere umano!
    P.S.Chissà se sono riuscita o se riuscirò “a scrivere” un verso anche io?!?!

  2. Pubblicato il 28 gennaio 2009 at 19:56 | Permalink

    Grazie, Alex. Mi è servito molto questo post in questo momento!!

  3. Pubblicato il 28 gennaio 2009 at 21:19 | Permalink

    grazie prof..mi sa che il post serve un po’ a tutti..alunni e non..

  4. Pubblicato il 29 gennaio 2009 at 09:37 | Permalink

    Alunnasfiduciata”bis” che non vorrebbe cambiare scuola ma vita, ringrazia, pur restando sfiduciata.

  5. Pubblicato il 29 gennaio 2009 at 11:37 | Permalink

    vanda: e ti viene il dubbio???

    bibbi: prego! a volte il proprio verso è anche l’attesa nel silenzio…

    antonella: prego! serve anche al prof!

    aleoli: prego! coraggio!

Scrivi un commento

Devi fare login per scrivere un commento.

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

Leggi la trama »