@ ) MANU’, angy, Matesi:

Temo che mi ripeterò, ma sono profondamente convinta esistano molti modi sia di raccontare sia di ascoltare una storia. Quando un romanzo è pubblicato credo anche che l’autore faccia come un passo dietro le quinte: la storia appartiene a chi la legge, che la rivive con i propri occhi, la sua personale sensibilità ed emozioni. Per questo sono grata al blog de “I Romanzi”: confrontarmi con le opinioni delle lettrici è un’esperienza davvero straordinaria, che a ogni libro mi arrichisce.

Riguardo il finale…

(Avviso prima di proseguire: potrei incorrere nel rischio spoiler!!!)

… mi sa che Christian, dopo aver svelato tutti i segreti del suo passato, abbia preteso un po’ di mistero almeno sul suo futuro! 😉
Scherzi a parte, confermo anch’io che “La luna dei desideri” si conclude a pag 296 (ringrazio Alice69 per essere già intervenuta in merito).
E’ così come descritto in quelle ultime pagine che immagino il lieto fine tra Zahir e Sarah.
Sono insieme ed è una certezza per entrambi che insieme rimarranno per sempre.
Dubbi e ombre sono stati spazzati via dalla notte d’amore a casa di Aronne, dal duello a bordo della snekke e, ultimo ma non ultimo, dall’audace tuffo di Sarah: perché se è vero che Christian l’ha sedotta, lei lo ha sicuramente e totalmente conquistato.
Sono insieme e sono liberi, possono andare dove desiderano e fare tutto ciò che vogliono: dati i personaggi per me questo è il loro ideale happily after ever. 😉
Ma ciò non significa assolutamente che Christian e Sarah non torneranno!
Giunti come siamo al quarto libro, mi piace pensare che un po’ abbiamo imparato a conoscerci: le profezie della strega scalza tendono sempre a intrecciarsi. I personaggi ritornano, si rincontrano e rivelano ancora qualcosa di loro stessi.

Vi abbraccio tutte e vi ringrazio di cuore per la grande attenzione e passione che avete avuto la gentilezza di dedicare a questa storia.

Angela White

Bravissima Angel – direi “quasi” a pare merito con “Di ghiaccio e d’oro”. Fa differenza la sua cupezza, che la rende meno solare rispetto al romanzo che io preferisco in assoluto.
La storia è terribile ed è scritta benissimo. La trama potrebbe essere paragonata ad altre ambientate nello stesso periodo, (da quando ho “scoperto” i romanzi rosa storici mi sono fatta una cultura) ma ciò che la rende unica è il genio di chi la scrive e che sa toccare l’animo di chi la legge.
Si sta delineando con gli altri romanzi già pubblicati un grande e meraviglioso affresco che vale davvero la pena di leggere.
A presto (spero) carissima Sig.ra White.

Anche se oltre ogni ragionevole tempo per sperare che Angela White possa ripassare a leggere altri commenti, non posso non scrivere tutta la mia ammirazione per questo quarto romanzo della saga che , a mio parere, è il più bello ed intenso. Già nei primi tre la scrittrice ha dimostrato la sua bravura nello tessere trame avvincenti, con personaggi che bucavano, con la loro forza, le pagine.
Ma con Sarah ed in particolare con Zahir (che nome melodioso e sensuale)/Christian, il bardo, ha raggiunto il punto massimo. L’ambientazione è quella che conosciamo del periodo medievale, oscura, spesso difficile per le donne, dove l’uomo era il padrone e signore. In quest’ ambiente si muove Sarah, vedova da poco, già destinata, imposta, ad altre nozze. L’incontro con Christian stravolge il suo mondo fatto di ordine, discrezione, pudore, ma soprattutto di vuoto e solitudine. Ecco, quello che mi ha colpita di questi due personaggi è la solitudine, imposta a lei, scelta da lui, profonda, struggente, che annienta. E quando si incontrano e nello seguirsi delle pagine, meravigliose pagine di passione, sospiri, atmosfere sensuali, sussurri arabi d’amore, fughe e ritorni mi hanno profondamente conquistata ed accompagnata durante tutto il libro. E Sarah sfida, per amore…un immenso amore, l’ordine prestabilito, la consuetudine ; Christian, il cantore ironico, disincantato, che compiaceva gli uomini con le sue strofe e incantava le donne con i suoi canti, che declamava l’amore ma non ci credeva più di tanto, ne rimane folgorato, privo di difese .
Sicuramente ci sono altri personaggi in questo romanzo sui tessere altre storie, spero .
Ha ragione Matesi, una tra le più belle serie di questi ultimi anni.

Mi è piaciuto molto questoromazo, e anche la scelta di un’età che rende i personaggi, in un’epoca in cui il tempo scorreva veloce e implacabile per gli uomini, acutamente consapevoli della loro solitudine e delle mille sfaccettature indecifrabili dell’amore ( Sarah si interroga sui sentimenti che prova per Aimery, Christian, da acuto osservatore dell’animo umano, sembra prevedere mestamente ogni destino). È una storia truce nella quale il protagonista sembra ammantarsi del fascino del “tall stranger” che rifiorì in un’altra epoca, restando però al di sopra e al di fuori di qualsiasi definizione, sospeso fra due mondi. Sarah è una giovane cui nessuno dà ormai più valore, un bene dato per scontato, una dama velata. Solo lo sguardo di un mago può spingersi oltre sette veli…