“Cendrillon, mon amour” di Ornella Albanese – Classic 1229
Una fiaba immortale
rivive nella passione
Maximilien è un principe cinico e libertino, ma adesso è costretto a sposarsi. Alizée è una fanciulla dal carattere indomabile, come i suoi capelli; vive con una matrigna crudele e tre sorellastre litigiose. Anche loro si recheranno al ballo a cui sono invitate tutte le fanciulle aristocratiche affinché il principe possa scegliere la sua futura sposa. Sembra una storia già sentita in ogni particolare, eppure non tutto è come sembra nella misteriosa foresta di Fontainebleau: lo scudiero del principe è davvero chi afferma di essere? Alizée è una ladra come dicono? Fronteggiando gli intrighi di chi si oppone al lieto fine, sarà compito di Alizée accendere di passione l’arido cuore del suo principe…
Note:
CENDRILLON, MON AMOUR è il nuovo, avvincente romanzo di Ornella Albanese, una delle più apprezzate autrici italiane di romance.
Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo IL FILO DI ARIANNA, INGANNI D’AMORE, CUORE DI LUPO, L’OMBRA DEL PASSATO, L’AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE, IL PROFUMO DEI SOGNI, AURORA D’AMORE, IL CACCIATORE DI DOTE, IL CACCIATORE DI NUVOLE, LA CACCIATRICE DI STORIE, FOLLIA D’AMORE e LO SCHIAVO DI ANTIOCHIA.
Ambientazione:
Francia, 1630
“— Come hai detto che ti chiami? — Non l’ho detto. — Sarebbe un segreto? — Perché dovrebbe interessarti? Continua a chiamarmi Cendrillon.”
Due anime notturne, ma con interessi molto diversi…
“— […] Cosa diavolo ci fai di notte nella foresta? Per andare a caccia si deve aspettare l’alba, giusto? — Un altro tipo di caccia — Pipistrelli? Lucciole? — Donne. […] — Non abbastanza piacevoli, se sei qui prima che la notte sia finita.”
… che continuano a togliere il tempo ai vecchi “piaceri” per condividere sempre più istanti insieme.
Lui è lo scudiero del principe Maximilien, ed era proprio con quest’ultimo quando Alizée li ha incontrati la prima volta. Rimasta folgorata dalla gentilezza del nobile, è sempre più incuriosita da Aubert e dai suoi modi così… diretti, rozzi. Ed è volgare, non fa che vantarsi delle conquiste e di una in particolare da cui si reca ogni sera. Questi incontri, però, vanno a ridursi quando il pensiero della giovane sconosciuta oscura la passione per l’amante.
“— Nelle cucine dicono che basta baciare un uomo per essere perdute, Poi le cose precipitano e non c’è modo di fermarle. I baci sono come una pericolosa scintilla sotto la paglia.
Se l’affascinante uomo va a caccia, dove si reca Alizèe, ogni notte? Be’, la ragazza è una sognatrice e nonostante nella sua posizione non le sia concesso molto, ha dei “vizi” e cerca di mantenerli a modo suo. Nondimeno, una sera incontra un ostacolo, lungo la via: un bambino, Charles. Inaspettatamente in lui trova un complice, un amico… fedele fino al (lieto) fine.
Di giorno, Alizée non conduce la vita che le spetta, fa i lavori più umili e viene considerata “l’ultima” nonostante sia la figlia maggiore del marchese di Launay. Rimasta orfana, vive con la seconda moglie del padre, Iphigénie. Costei ha tre figlie, due gemelle e una molto più piccina, una vera monella. Le donne di casa – come ogni madre e ragazza in età da marito di Fontainebleau – sono in fibrillazione per l’imminente ballo a corte di re Luigi dove il principe Maximilien sceglierà la sua sposa, come imposto dalla principessa madre. Clothilde de Clairvaux, all’insaputa del figlio, ha fatto in modo di selezionare solo mademoiselles adeguate. Alizée, quando guarda le stelle dalla sua “stanza”, prova a immaginarsi con un abito stupendo, e alla reazione che potrebbe avere il suo Aubert: a differenza delle sorellastre non è affatto interessata al principe. Cendrillon, inoltre, sa già che il nobile ha fatto la sua scelta, mirata soprattutto a indispettire la genitrice.
Tuttavia, al ballo, succede qualcosa di inaspettato…
Cendrillon, mon amour è una lettura piacevole fin dall’inizio tantoché si è spinti a pigiare l’acceleratore per arrivare veloci alla fine; pagina dopo pagina è una rivelazione. La protagonista, Alizée, ama perdersi in un mondo parallelo, fatto di carta e parole; passione che condivide con il nuovo amico Charles. Sarà proprio un romanzo molto particolare ad attirare l’attenzione del principe e del suo scudiero nei riguardi della ragazza, che verrà accusata di furto. Che bugia, parbleu!
Fin qui tutto ok, il romanzo è davvero originale e si ha la voglia di scoprire dove arriveranno i battibecchi tra Cendrillon e lo scudiero… finché non si ha una sorta di déjà vu e la fantasia si mescola ai ricordi di quando eravamo bambini. I personaggi hanno sempre più i connotati di una ragazzina orfana e sfortunata con sorellastre cattive al seguito. Ma i numeri – tre sorellastre e non due, per esempio – non portano e la fantasia non ha tali livelli da avvalersi di topolini o una zucca gigante. Vi è una soffitta da dove, se allunghi un braccio, riesci a toccare le stelle, con un angusto angolo notte spesso vuoto per lasciare spazio all’avventura.
Alizée è un personaggio meraviglioso, con lingua taglia e cuci, abile quanto le mani di Léontine. È scaltra e sa arrabattarsi in un mondo che da un giorno all’altro le è diventato ostile. Del suo amato non si può dire molto, ma che è un gran bugiardo, questo sì; tuttavia, è sincero quando dirà di amarla e tenterà di tutto per stare con lei. Avete abbastanza indizi? No, ok, vediamo che si può fare. Amo Charles e ho una grande certezza: sarà più che apprezzato da ogni lettore. È saggio, per la sua età, ma è anche scaltro… guardate quanto assomiglia alla sua compagna di avventure! Il ragazzino diventerà molto amico della sorellastra minore di Aimée, quindi preparatevi davvero a tutto.
L’autrice, con la sua amabile penna, ha attinto alla letteratura e alla storia con la solita abilità, ricreando un’ambientazione da “fiaba” in un contesto storico “ben preciso”. Aiuto, Léontine cucimi la bocca! È tempo, quindi, di scrivere il mio THE END. Voglio appropriarmi dei titoli di coda, come in un film, per dirvi che Cendrillon, mon amour è il capolavoro per ogni piccolo e grande cuore, altra indiscutibile certezza.
Mi sono avvicinata a questo genere a questo romanzo. E sono stata sorpresa da quanto sia scritto bene. Alcuni aspetti sono un po’ irrealistici come il fatto che il principe q quell’epoca dei grandi Re di Francia andasse dietro con tanta serietà ad un cameriera con l’idea di farne una principessa e presentarla come futura moglie. La trama potrebbe essere più curata. Ma visto che si tratta della rivisitazione di una fiaba ci sta. La narrazione è scorrevole, ricca di descrizioni e affascinante nei dialoghi. Le avventure di questa nuova Cenerentola e del principe incontrato per caso nella foresta possono essere piacevoli per chi ama questo genere.