Miriam Formenti presenta il suo ultimo romanzo: “Una perla fra le mani”
Care lettrici,
eccomi qui, dopo due anni, con l’ultimo romanzo della trilogia “Cronache settecentesche”.
Il primo, Il destino in una stella, ambientato a Milano dopo la fine della guerra di successione austriaca, era nato come un libro autoconclusivo. Nonostante questo, mi era piaciuta l’idea di riprendere un personaggio secondario, il conte Calozzi, che consideravo molto affascinante e che, fino alle ultime pagine del romanzo, avevo lasciato credere fosse un assassino.
A quel punto, ho sviluppato l’idea di scrivere una trilogia, in un secolo così interessante e pieno di contraddizioni, in Paesi diversi dall’Italia. La trama di Amabile canaglia si è quindi svolta in Inghilterra, mentre ho scelto l’America per Una perla fra le mani.
In compagnia di Amabel Lynch sono salita su una carrozza e ho visitato Londra. Ho partecipato ai balli, ho indossato un gioiello favoloso, ho visitato un’orribile prigione e ho fatto una lunga cavalcata fino a Portsmouth, piangendo per la perdita della cara sorella Pearl, deportata in America. A chi di voi si era affezionata a Pearl Lynch, dirò che la sua sorte era segnata fin dalle prime pagine di questo secondo romanzo, poiché proprio lei, con le sue vicissitudini, mi aveva suggerito la trama.
Inizialmente, non doveva essere Pearl la protagonista del terzo romanzo. Avevo immaginato un libro dedicato a sua figlia nel pieno della guerra di indipendenza americana, senza tralasciare, naturalmente, di raccontare in breve anche la sua storia. Tuttavia, alla fine ho cambiato idea, e ora la maggiore delle sorelle Lynch è raccontata nelle pagine di quest’ultimo libro, in una condizione che terrorizzerebbe qualsiasi donna, soprattutto una signorina abituata a vivere in un ambiente aristocratico. Vive la sua vita e il suo amore a New York, in una città fatta di avventurieri, cresciuta su acquitrini e foreste. È terrorizzata da tutto ciò che la circonda, ma non da lui, Luke Armstrong, l’ultimo discendente di una famiglia di corsari e pirati. Eppure ne avrebbe motivo.
Non dirò altro per non sciupare la lettura a chi vorrà acquistare il libro, e sperando di non essermi dilungata troppo abbraccio tutte quante.
Miriam Formenti
Sono molto contenta che tu abbia cambiato idea. Della storia di Pearl io sentivo il bisogno.
Grazie Matesi. Spero tanto che la sua storia ti piaccia.
Che bella presentazione, cara Miriam! Non vedo l’ora di leggerlo. Mi intriga molto Luke, e Pearl,…cara Pearl! Le tue storie mi piacciono perché non sono mai banali, e il tuo stile è elegante e grintoso. Ovviamente, sarà il primo romanzo di gennaio che leggerò.
Grazie Giusy, sei sempre tanto gentile. Spero che, come le precedenti, anche questa nuova storia ti soddisfi.