“Profezia d’amore” di Monica Burns – Extra Passion 49
Il visconte Blakeney è mezzo beduino e mezzo inglese, ma nel cuore si è sempre sentito lo sceicco Altair Mazir. Vittima di pregiudizi da parte di entrambe le culture, ha imparato molto presto a non fidarsi di nessuno, fino a quando una volitiva ed esuberante archeologa americana non gli infiamma i sensi. Alla ricerca della città perduta di Pi-Ramses, Alexandra Talbot è una donna indipendente e abituata a venire considerata inferiore dagli uomini, tuttavia quel misterioso visconte non è come gli altri. Non mette mai in dubbio le sue abilità ma solo la sua resistenza al piacere peccaminoso del proprio tocco. Potrà un’antica profezia accendere tra loro la passione, sotto il cielo del deserto?
Note:
PROFEZIA D’AMORE ( Mirage ) è una delle opere più celebri di Monica Burns, affermata autrice di numerosi romanzi sia storici sia contemporanei.
Tra le opere di Monica Burns già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Extra Passion, ricordiamo NESSUN SEGRETO ( Pleasure Me ).
Ambientazione:
Inghilterra + Egitto, 1880 ( epoca vittoriana )
Spero che non trovino la città di Ramses: sarebbe imbarazzante.
Leggendo la trama non m’attira un granché…
Lo leggerò sicuramente, Monica Burns è molto apprezzata in tutto il mondo
Adoro l’Egitto e le storie ambientate nel deserto, inoltre la trama del libro mi attira molto, non mi resta che aspettare l’uscita dell’ebook…
Se paragoniamo questo romanzo a quello della Guhrke sulla scoperta della tomba di Tutankhamon, risulterà subito chiaro il divario, abissale, fra i due volumi. Non solo qui, se ho capito bene, si ritrova, con più di un secolo di anticipo, la città di Pi-Ramses, ma la Burns non ha la minima idea di come si fa uno scavo archeologico: gli operai praticamente non li vediamo quasi mai e i protagonisti si muovono sempre da soli in modo insensato, oltre che inutilmente pericoloso. A volte sembra di stare in uno di quei film hollywoodiani con scene di cartapesta, in cui dopo millenni i passaggi segreti si aprono con facilità e i meccanismi scorrono come se fossero stati oliati costantemente. Non parliamo poi del fatto che l’autrice sembra non sapere neanche come fosse fatta una tomba egizia.
Risibile inoltre la psicologia amorosa di Alex e Altair, che litigano e fanno pace di continuo, sempre per motivi e con reazioni incomprensibili o, se volete, adolescenziali. Non parliamo poi del fatto che passano il tempo a fare sesso, perfino quando hanno questioni urgenti da risolvere. Ma questo, certo, è tipico degli extra passion.
Pessimamente costruita anche la trama gialla.
Si segnala infine un certo numero di refusi ed errori.
per tutte:
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Ci sono stati problemi?
Mi aspettavo di più da Monica Burns.
Mi piacciono molto gli extra passion in generale, se penso ai libri di Jesse Michaels, per esempio, bravissima, sexy , ma profonda e conoscitrice dell’animo umano. la trama è deboluccia.
Pazienza. Non tutte le ciambelle escono con il buco….
MariaT.
non mi è piaciuto per niente! mal scritto, brutti dialoghi e trama inconsistente.
Purtroppo questo romanzo mi ha un po’ delusa nonostante la trama mi piacesse…
Sono fondamentalmente d’accordo con quello che ha scritto Matesi prima di me…quindi evito di ripetere gli stessi concetti…
Personalmente poi non lo avrei messo tra gli Extra Passion….ho letto alcuni Passione che avevano un livello più alto di erotismo…
A me invece non è dispiaciuto…devo ammettere, forse mio malgrado che quando leggo questi romanzi mi sento trascinata più dalla storia d’amore in se’ che dall’ambientazione o dalla ricostruzione storica del periodo più o meno fedele alla realtà. Certo un corollario storico realistico è pur sempre un elemento di valore in più per la cultura personale ma a dirla onestamente se volessi leggere un libro con ricostruzioni storiche precise sceglierei un saggio di storia antica non un extra passion.
Detto questo la storia d’amore ed i personaggi offrono molto spunti interessanti, sull’emancipazione della donna, sul difficile rapporto tra culture diverse, sulla paura di non essere accettati per il colore della pelle, per il razzismo patito dal protagonista. Insomma gli elementi sono diversi ma dono solo sfiorati mai approfonditi e quasi mai si assiste ad un vero e proprio confronto aperto tra i protagonisti. Insomma è un peccato…poteva essere…ma non è. Si legge comunque, più come romanzo classic o passione che come extra.