“Un irresistibile furfante” di Sarah MacLean – Classic 1104

ROMANZI_1104“Un romanzo semplicemente favoloso.”
Eloisa James

Sono passati dieci anni da quando il giovane marchese di Bourne ha perso tutto al gioco. Ora, divenuto comproprietario della bisca più famosa di Londra, è determinato a riprendersi l’eredità e vendicarsi. Per questo deve sposare lady Penelope Marbury, il cui padre possiede non solo le terre che gli appartenevano ma anche le informazioni necessarie a distruggere l’uomo che lo ha rovinato. Per Penelope, che ci ha rimesso la reputazione quando il fidanzato l’ha respinta, Bourne rappresenta l’accesso a un mondo di piaceri inesplorati. Per Bourne, lei è solo una pedina del suo piano, non aspettandosi certo di ritrovarsene poi innamorato….

Note:
UN IRRESISTIBILE FURFANTE ( A Rogue by Any Other Name ) è la prima opera di Sarah MacLean, affermata autrice di numerosi romanzi storici, pubblicata da Mondadori nella collana I Romanzi.
Si tratta del primo romanzo della serie “Rules of Scoundrels”, che ha come protagonisti quattro aristocratici esiliati dall’alta società.
La serie proseguirà con “One Good Earl Deserves a Lover“, “No Good Duke Goes Unpunished” e “Never Judge a Lady by Her Cover”, di prossima pubblicazione.

Ambientazione:
Inghilterra, 1821-1831

Premi e riconoscimenti della critica:
Premio RITA nel 2013 come Miglior Romanzo Storico ( Best Historical Romance )

Commenti
  • Matesi

    Finora ho letto un libro di quest’autrice e non mi ha entusiasmato. Questo sulla carta sembrerebbe migliore.

  • simo

    il primo romanzo che ho letto della maclean era delizioso, il secondo poteva essere meglio ma comunque piacevole.
    Attendo con ansia questa serie :-)

  • Iris

    La maniera di scrivere di questa autrice mi piace molto. Non vedo l’ora di leggere altri suoi libri.

  • Lenny

    Sto leggendo un libro di questa autrice e devo dire che ad ogni pagina mi piace sempre di più!! Ripongo grandi speranze in questo visto che è stato anche vincitore di un RITA.

  • Lauretta

    Visti i commenti molto positivi, penso che lo leggerò. Anche se la trama non mi ispira molto.

  • MariaT.

    Personalmente ho avuto la fortuna di leggere i due primi romanzi di questa serie.
    […] Questa nuova serie credo che piacerà molto. Profonda, dialoghi scorrevoli, personaggi intensi. Ho letto i primi 2 libri in altra lingua e aspetto l’uscita in Italiano. Imperdibili. la serie è composta da 4 libri e tratta le vicende dei 4 soci di una casa da gioco a Londra.
    MariaT.

  • MariaT.

    Ho comprato il cartaceo appena pubblicato e l’ho letto in Italiano. Impeccabile, a mio parere la traduzione e la storia , complessa e spessa, semplicemente DA LEGGERE TUTTA DI UN FIATO.
    MariaT.

  • samanthalarossa

    Lo consiglio! Lo sto leggendo e mi sta piacendo molto.

  • vittoria

    Niente da dire – un ottimo romanzo davvero.
    Ma se proprio dobbiamo trovare qualche difetto, mentre la prima parte è decisa e dirompente come un colpo di pistola (anzi di fucile per stare al passo con Lord Marbury), la seconda mi è parsa forse un pò ripetitiva e sul finale ai limiti della credibilità.
    Comunque un racconto originale, divertente con personaggi magistralmente descritti che ogni lettore penso vorrà ricontrare nei prossimi romanzi della serie e due protagonisti indimenticabili, soprattutto lady Sixpence, al di fuori dei soliti schemi.

  • Sarita

    Bellissimo questo libro! Era da tanto che non trovavo un romance così coinvolgente! Bella la storia, meravigliosi i protagonisti, riuscitissimi i dialoghi e anche la narrazione!
    Considerando gli altri personaggi, leggerò sicuramente i prossimi tre libri.

  • Matesi

    Tempo fa avevo letto il primo romanzo della MacLean, pubblicato in Italia da un’altra casa editrice, e non mi aveva entusiasmato. Questo invece è bellissimo.
    Certo il modo in cui Michael e Penelope arrivano al matrimonio non è del tutto convincente. Ma la coppia formata dai due, caratterizzati entrambi da forti personalità in continuo scontro, funziona alla grande.
    Normalmente mi esaspera il continuo tira e molla tra i protagonisti prima del lieto fine. Non questa volta, perché in qualche modo la MacLean riesce a renderlo interessante.

  • samanthalarossa

    Sarah Maclean almeno per la sottoscritta è ormai una garanzia di un bel romance, è il terzo che leggo e non mi ha ancora delusa.

  • Frederica

    Per tutte:

    preghiamo tutte le lettrici di mantenere la discussione in tema rispetto ai contenuti di questo blog, che è interamente ed esclusivamente dedicato ai Romanzi Mondadori, e di evitare riferimenti, IMPLICITI o ESPLICITI, alle uscite di altre case editrici.

    Grazie per la collaborazione!

  • lenny

    Eccezionale la MacLean!!! Non riuscivo a smettere di leggere! Se va avanti di questo passo diventerà una delle mie autrici preferite *______*

  • GIUSY73

    Attenzione Spoiler

    Romanzo scritto bene, mai noioso, eppure non ne sono entusiasta. Colpa dei protagonisti o della trama? Domanda difficile. Forse solo dell’autrice, che ama cambiare le carte in tavola (tanto per restare in tema ) invertendo i ruoli e giustificando il comportamento di Michael in modo non del tutto convincente, secondo me. Nella prima parte, il furfante perde tutto perchè l’antagonista lo ha incitato, sfidato, imbrogliato, ecc… a giocarsi “la cosa che ama di più”, la sua Falcowel. ( Poveretto! A 21 anni non è CHE UNO CAPISCE CHE SE GIOCHI RISCHI DI PERDERE, e che se ami tanto qualcosa non sfidi la sorte a levartela.) Poi trama la vendetta per 10 anni, prendendosela anche con il caro amico d’infanzia, che ha l’unica colpa di essere figlio dell’uomo sbagliato. Perchè ho continuato a leggerlo? Perchè mi piaceva molto la protagonista, così spontanea, ribelle, intelligente, con i piedi per terra e la testa tra le nuvole: combinazione interessante. Poi , nella seconda parte, eccola a risolvere in una partita, ( giocata con la bravura di una veterana (mai mostrare emozioni nel gioco!) e tanta fortuna sfacciata) la questione della vendetta. Tuttavia, mi è piaciuta molto la corrispondenza tra i protagonisti, e l’amicizia tra i Soci dell’Angelo Caduto. Immagino che un paio di essi finiranno con le sorelle di Penelope, Philippa e Olivia. Personaggi molto interessanti, per cui leggerò i seguiti. Voto 7

  • GIUSY73

    Pardon,.. Falconwell. :)

  • alidiseta

    Sarah MacLean è una delle nuove penne del romance più apprezzate in America, e per questo mi sono accostata al romanzo con una certa aspettativa. Le prime 100 pagine mi hanno un po’ delusa, mi è sembrato un megafrullato di alcuni dei topoi del genere senza alcuna impronta personale da parte dell’autrice. A questo aggiungiamo che non ho sentito alcuna empatia con il protagonista e il suo bisogno di vendetta, perché dal mio punto di vista lui e soltanto lui è stato l’artefice delle sue disgrazie, e la scusante della giovane età regge poco. Poi, dal matrimonio in poi, la situazione migliora parecchio. Il romanzo continua ad alternare scene molto belle con altre meno efficaci, ed ho tuttora un grosso punto interrogativo sullo sviluppo del grande amore da parte di Michael, ma il giudizio complessivo è molto positivo. Leggerò con interesse gli altri libri di questa serie. VOTO 7+

  • Maria

    Perché Micheal all’epilogo scrive una lettera a Penelope? Quest’ultima scappa muore? Ciao.

  • Lenny

    @ Maria
    Secondo me quella lettera alla fine è un modo molto carino per dire a Penelope che le lettere che lei continuava a mandargli negli anni non sono state mai inutili.

  • Antonella G.

    Bellissimo! Mi è piaciuto, mi ha conquistata, sexy e appassionante. A quando gli altri? Non vedo l’ora di leggerli!

  • Laura

    Anche a me è piaciuto molto e leggerò volentieri i seguiti.

  • Alice69

    Un romanzo molto bello con una protagonista che secondo me è la vera colonna portante della storia, dolce, ma allo stesso tempo forte.
    Se devo essere sincera benché Michael mi sia piaciuto come protagonista maschile mi hanno intrigata di più gli altri tre soci dell’Angelo caduto, anche se appena accennati nelle loro personalità, quindi aspetto di leggere le loro storie.

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