“Quel che la lady vuole” di Lynsay Sands – Passione 116
“Non potrete fare a meno di innamorarvi di Lynsay Sands!”
Christina Dodd
Alla morte dello zio, il cavaliere di ventura Hugh Dulonget scopre di essere il legittimo erede del feudo di Hillcrest. Il testamento gli impone però di sposare Willa, una fanciulla dalle origini misteriose che vive nella foresta, la stessa che Hugh ha incautamente offeso, e che si ritrova ora a dover conquistare. E mentre c’è chi trama nell’ombra da anni per uccidere Willa, per Hugh c’è un solo modo per rubarle il cuore: convincerla che è proprio la sua passione ciò che lei desidera, più di ogni altra cosa al mondo…
Note:
QUEL CHE LA LADY VUOLE ( What She Wants ) è la prima opera di Lynsay Sands, affermata autrice di numerosi romanzi sia storici sia contemporanei paranormali, pubblicata da Mondadori nella collana I Romanzi.
Ambientazione:
Inghilterra, 1210
Ho sempre molte aspettative verso i medievali.
Adoro la Sands negli storici molto più che nel paranormal romance
Controllando tra le mie vecchie letture mi sono ricordata di aver già letto un paio di romanzi della Sands e che, pur apprezzandone la vena umoristica e sorvolando su situazioni improbabili, si riscontra una certa ripetitività,specie nella protagonista di turno che molto spesso ruba la scena al protagonista ed è eroica fino all’eccesso.
Comunque,come la Dare e la Garwood ,la Sands alleggerisce le storie, con situazioni e dialoghi divertenti,rendendo la lettura piacevole e mai noiosa.
Leggerò anche questo,anche perchè non voglio fare un torto a Hugh. Dalla copertina sembra che mi stia aspettando… Temo che dovrò vestire i panni di Willa e corrergli incontro.
(Un gran sacrificio,credetemi!! )
Si potrebbe definire un romantic suspense storico: in verità il filone giallo è, secondo me, piuttosto goffo e il finale impacciato, a dir poco. La storia d’amore è migliore, anche se ci sono scene di sesso in numero eccessivo e soprattutto mal narrate. Però in tutta la prima parte il corteggiamento e soprattutto la lunga “guardia” di Hugh sotto la pioggia sono efficaci.
Nel complesso discreto.
La stampa è buona: non mi ricordo più di due o tre refusi. Ho invece qualche perplessità sull’uso del termine avvocato, che non avevo mai trovato a proposito del medioevo (anche se, secondo wikipedia, è attestato) e soprattutto quello di piromane, del tutto inadatto: sarebbe stato meglio sostituirlo con incendiario.