Maria Masella presenta: IL CORAGGIO DEL CUORE
Care amiche lettrici,
la videointervista è brevissima, lo so. Mi piace parlare in pubblico, ma non da sola! Mi piace anche scrivere e quindi scriverò quello che non ho detto nella videointervista, almeno non ci saranno problemi di audio.
Nei commenti a uno dei miei romance una di voi mi ha chiesto se avevo intenzione di cimentarmi in una trilogia, in un ciclo; le ho risposto che ambientando le mie storie a Genova nell’Ottocento in realtà stavo facendo quanto mi chiedeva; ma un periodo mi mancava, il 1820 e gli anni immediatamente successivi.
No, non vi racconterò la storia del mio romance ma vi ricorderò qualche cenno storico per permettervi di inquadrare meglio le vicende narrate.
Dopo la sconfitta di Bonaparte, il Congresso di Vienna cercò di ridisegnare l’Europa, anzi di riportare indietro l’orologio, rimettendo sul trono i vecchi sovrani e ripristinando i vecchi riti. Con alcune vistose eccezioni, due in Italia: la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova. Entrambe sovrane prima della tempesta napoleonica, furono assegnate ad altri Stati, la prima all’Impero d’Austria, la seconda al Regno di Sardegna, nonostante l’opposizione degli abitanti.
Il Congresso di Vienna rispolverò anche i precedenti titoli nobiliari… Ma a Genova, alla fine del Settecento, non esisteva altro titolo che Patrizio, né conti né duchi, alcuni avevano un titolo ma collegato a possedimenti fuori del territorio della Repubblica. Erano Patrizi i membri della grandi famiglie che detenevano il potere economico e politico e in tutta Europa erano conosciuti con quel titolo che indicava la possibilità di diventare Doge, capo della Repubblica.
Con l’annessione al Regno di Sardegna quel titolo perse ogni significato.
Dopo i moti che fra il 1820 e il 1821 infiammarono l’Europa e anche il Regno di Sardegna, Carlo Felice pretese che tutti i nobili, quindi anche i Patrizi genovesi, giurassero fedeltà e di non aver mai aderito a sette segrete.
Il mio protagonista è un Patrizio genovese che ritorna a Genova dopo alcuni anni di lontananza e dovrebbe giurare per poter restare nella sua città come capo della casata.
Ora sapete cosa ha alle spalle il mio Gian Lorenzo Dellaspada.
Ovviamente i Dellaspada sono frutto d’invenzione, ma modellati su quanto ho letto e visto. E per Palazzo Dellaspada mi sono ispirata a quelli di Via Garibaldi, che all’epoca della mia storia era chiamata Strada Nuova o Via Aurea. Se vi capiterà di passare per Genova, visitateli! Come lettrici di romance storici non ne resterete deluse; un assaggino?
http://it.wikipedia.org/wiki/Via_Garibaldi_(Genova)
Il primo capitolo di IL CORAGGIO DEL CUORE è scaricabile gratuitamente dal link qui accanto: IL_CORAGGIO_DEL_CUORE_cap_1
Un tempo Genova non era in cima ai miei interessi. Mai avevo riflettuto sulle difficoltà del passaggio dalla repubblica al regno di Sardegna. Anzi, per me romana Genova faceva parte di quel Piemonte che aveva fatto l’unità d’Italia. Né avevo mai notato che da quella città erano venuti in qualche misura sia Mazzini che Garibaldi, cioè tutto il movimento risorgimentale democratico.
Né posso dire che le cose siano cambiate durante una visita di tre giorni a Genova con uno dei miei figli. A parte l’Acquario, dove andai per dovere di madre, rammento di non aver potuto visitare il Palazzo ducale, cioè immagino il Palazzo Doria, perché in agosto era chiuso, cosa incredibile. Vidi però un palazzo, forse proprio a via Garibaldi, ma non ricordo nulla. Rammento invece la sopraelevata, i luoghi del G8 e naturalmente via del Campo, che mi choccò, come potete immaginare.
Vi ho raccontato tutto ciò per dire che per me Genova è indissolubilmente legata a Maria Masella, ai suoi romance e ai suoi noir.
Sono sempre felice quando leggo storie risorgimentali, apprezzo sempre molto la solidità delle ricostruzioni della nostra autrice e l’idea di una serie mi entusiasma.
Ancora nove giorni! Del resto fino a ieri l’ebook non era ancora disponibile neanche su Inmondadori.
@matesi
Cara lettrice, fedelissima e attenta! A Genova i nomi dei palazzi si rincorrono: molte famiglie ne avevano più d’uno. I Palazzi Doria abbondano, ma quella che era la residenza di Andrea Doria, ammiraglio e anche pirata, è chiamato Palazzo del Principe, il suo titolo onorifico, ed è poco lontano da Ponte dei Mille, la Stazione Marittima. Probabilmente ti riferisci a Palazzo Ducale, residenza dei dogi che durante il loro mandato dovevano risiedervi e non potevano uscire. Da un lato si affaccia su piazza Deferrari (quella con la fontana rotonda) e dall’altra verso via San Lorenzo. I due cortili sono visitabili, anche la torre Grimaldina (l’antica prigione ove fu rinchiuso Paganini e anche il mio Nicolò). Invece alcune sale sono visitabili quando vi sono allestite mostre. Via Garibaldi è una sequenza di Palazzi, Turs, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, anche Palazzo Lomellini cui mi sono ispirata per il giardino dei Dellaspada! Come sempre scrivo troppo, chiedo perdono ma ho il mal di penna.
Non ti scusare. A noi piacciono le autrici che in questi incontri scrivono molto.
@maria masella penso dovremmo organizzare un tour Romance per tutte le amiche che vorranno venirci a trovare nella nostra Superba!
P.s. palazzi dei Doria sono presenti anche e soprattutto in Piazza San Matteo
@Maria
Che emozione la tua intervista. Proprio in questi giorni sto studiando con mio figlio questo periodo storico (mi sto rifacendo le medie un’altra volta grazie a lui o per colpa sua, non so decidere quale delle due) perciò leggerò ancora più volentieri il tuo libro.
Un abbraccio.
Mi trovo nella stessa barca di Alessandra: anch’io mi sto rifacendo le medie, ma devo dire che oggi “studiare” storia mi piace molto più di quando in prima linea c’ero io!
E questo anche grazie ad autrici come la nostra (e si, me ne approprio volentieri) Maria Masella che rendono la storia interessante, accattivante, ricca, misteriosa e fatta di persone vere! Decisamente, vista in quest’ottica, mi riesce più facile capire certe dinamiche.
Grazie per i suoi romanzi, sempre superbi, per il videomessaggio, ma soprattutto per lo “scritto” con cui, questa volta, ha deciso di comunicare con noi lettrici.
Dal mio canto attendo con ansia il suo nuovo lavoro!!
Grazie, care amiche lettrici!
Forse è superfluo che vi confessi quanto AMAVO le lezioni di storia, forse perché ho sempre avuto la fortuna di avere degli ottimi insegnanti. Spero che questo nuovo romance non vi deluda. Un abbraccio
Maria, io prendo su tutto quello che ‘lasci lì’ a occhi chiusi…