“Imprevedibile” di Stephanie Laurens – Passione 96

PASSIONE_96“Una sensuale storia d’amore intrecciata a un’eccitante avventura.”
RT Bookreviews

Il capitano Rafe Carstairs è un agente della British East India Company, impegnato nel compito di smascherare un potente aristocratico a capo di una setta sanguinaria, il fantomatico Cobra Nero. Mentre è di ritorno in Inghilterra con l’unica prova in grado di incastrarlo, incontra Loretta Michaelmarsh, partita per un Grand Tour con la nobile e ricca zia. Tra i due nasce subito una forte attrazione, ma entrambi sono in pericolo: Rafe è inseguito dai sicari della setta, Loretta da un concorrente in affari della zia, deciso a eliminarla. Sarà così la necessità di unire le loro forze a spingerli uno nelle braccia dell’altra, schiudendo orizzonti che nessuno dei due credeva possibili…

Note:

Con IMPREVEDIBILE (The Reckless Bride) si conclude il “Quartetto del Cobra Nero” ( Black Cobra Quartet ), serie così chiamata dal nome del pericoloso criminale contro cui si scontreranno quattro ufficiali della Corona inglese.
I tre precedenti romanzi della serie, INDOMITA ( The Untamed Bride ), INAFFERRABILE ( The Elusive Bride ) e INTREPIDA ( The Brazen Bride ), sono già stati recentemente pubblicati nella collana I Romanzi Passione – nr. 67, 70 e 77 rispettivamente.
Tra le opere di Stephanie Laurens già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi, ricordiamo QUANDO SI CEDE ALLA TENTAZIONE ( Temptation and Surrender ), LA PROMESSA DI UN BACIO ( The Promise in a Kiss ), LA SPOSA DEL DIAVOLO ( Devil’s Bride ), L’AMORE DI VANE ( A Rake’s Vow ), LA DONNA DELLO SCANDALO ( Scandal’s Bride ), LA PROPOSTA DI FELICITY ( A Rogue’s Proposal ), UN VELO SUL CUORE ( A Secret Love ), MAESTRO DI PASSIONE ( All About Love ), INNAMORARSI ALL’ALTARE ( All About Passion ) e IL CONTE MISTERIOSO ( On a Wild Night ).

Ambientazione:

India + Inghilterra + Turchia + Ungheria, 1822

*** ebook prossimamente disponibile ***

Commenti
  • mari

    FINALMENTE!!! NON CI SPERAVO PIù. SPERO CHE L’EBOOK ESCA PRESTO!

  • marianna

    Era ora spero di ricordare tutti gli intrecci!!!
    ciaooo

  • Matesi

    Certo, non ho mai sentito che anche le donne facessero il grand tour. Così a naso, mi pare improbabile.

  • Rita 61

    è gia in edicola?

  • FLM

    @ Matesi
    Il gran tour era destinato solo agli uomini fino alla restaurazione, poi si aprì anche alle donne. E proprio come dice la Laures, sempre con una zia, la zia nubile, che faceva da chaperon. Nel 600 e nel 700 era solo per gli uomini perchè solo loro venivano istruiti, e il gran tour era il complemento all’educazione, nell’800 poi anche alle donne si cominciò a dare un’istruzione. Ricorderai che in “piccole donne” Jo aspettava con ansia il giro in Europa (che poi fece la sorella)con la zia appunto. Li la storia era un po’ diversa, loro non erano abbienti, ma non dissimile dalla realtà.

  • Matesi

    @ FLM
    Anch’io mi ricordavo del viaggio in Europa di Amy con la zia, ma non mi pare che lì si usasse il termine grand tour. O forse si tratta solo della traduzione.

  • Matesi

    È finita finalmente! Una delle serie peggiori che si siano viste negli ultimi anni. Per giunta questo volume, esageratamente lungo, porta (finalmente) a compimento l’improbabile storia del Cobra nero, intrecciandola però con un’altra vicenda, tanto per semplificare un po’ le cose, in un finale confuso (io almeno non ho capito molto del colpo di scena conclusivo), in cui la Laurens si aspetta che noi lettrici ci ricordiamo non solo le quattro vicende degli ufficiali, ma anche quella di tutti i benedetti Cynster, compagne e addirittura figli.
    Qui l’autrice allunga il brodo più che può, soprattutto con numerose, noiosissime scene di sesso. Mi chiedo: rispetto a dieci anni fa la scrittrice ha perso la meravigliosa capacità di scrivere romanzi erotici che aveva all’inizio? Oppure sono io che mi sono stufata di sbirciare fra le lenzuola? Un sacco di volte avrei avuto voglia di rovesciare acqua gelata sui nostri protagonisti che cincischiavano nel letto e altrove, invece di risolvere il mistero che ci perseguitava da non so più quanto tempo.
    Insomma in questi gialli rosa mi ritrovo sempre più spesso a saltare le scene di sesso per andare a vedere come va a finire. E magari neanche lo capisco, come va a finire! Ma questo, naturalmente, è solo colpa mia. E del mio scarso coinvolgimento nella storia.

  • FLM

    @ Matesi
    Purtroppo mi ritrovo molto nelle tue parole. Trovo che molto spesso le autrici di lunghe serie allungano moltissimo il brodo annoiando a più non posso. Quando poi capita che siano autrici che hai molto apprezzato disturba ancora di più.
    In “Piccole donne”è vero che non si parlava di gran tour, ma di viaggio in Europa, come sempre succede con gli americani. Forse il termine gran tour era solo inglese, non so. In letteratura si parla poco del tour delle donne forse perchè i resoconti e i libri che ci hanno lasciato del suddetto viaggio,(Goethe in testa) sono solo maschili. Forse le donne viaggiatrici non erano poi nemmeno così numerose, loro si accontentavano del debutto, chissà.

  • vittoria

    Care Matesi e FLM ma come siete cattive con la povera Laurens…
    Debbo confessare che però i primi due romanzi li ho trovati un pò noiosini (soprattutto il secondo), invece il terzo mi era piaciuto od almeno mi era sembrato davvero originale forse perchè cambia lo schema (il romanzo inizia quando il viaggio è praticamente concluso e l’eroe ferito e senza memoria viene rivenuto su una spiaggia da una bellissima quasi corsara).
    Quest’ ultimo non l’ho ancora finito ma chissà perchè mi sono affezionata ai due protagonisti e trovo anche gli altri personaggi molto ben descritti.
    Insomma il romanzo allo stato mi piace – salvo rimangiarmi tutto se il finale non sarà all’altezza.
    Vedremo…….

  • Matesi

    Propongo di aprire una discussione sulla serie del Cobra nero. Aspettiamo però una settimana per permettere ad altre lettrici di finire questo romanzo e anche perché naturalmente sarà impossibile non fare molto spoiler.
    Nel frattempo io andrò a rivedermi i volumi precedenti per capire qualcosa in più.

  • vittoria

    Carissima Matesi

    Mi associo con grande piacere!
    Vorrei anticipare però che il romanzo l’ho finito e sebbene nell’ “epilogo” sia didascalico e un pò enfatico, non ho cambiato parere sull’ insieme.
    A proposito, il colpo di scena finale, sebbene elementare, funziona (almeno con me).
    Per salvare la faccia deve dire che di solito prevedo con largo anticipo chi è l’ “assasino”, ma questa volta l’ ho capito quando uno dei personaggi del romanzo lo ha individuato. Insomma ci sono cascata a piedi uniti.
    Attenzione care amiche….! In effetti si sa benissimo chi è ma non si sa chi sia….! Avete capito? Si? Ma forse non era così difficile e io ci farò una pessima figura.

  • cassa

    @matesi e flm
    sono d’accordo con voi su tutta la linea ,la Laurens(che era una delle mie autrici preferite con la saga Cinster)mi ha molto delusa…

  • Matesi

    Ho riletto tutte le sezioni del Cobra nero nei quattro romanzi e apro così un
    DIBATTITO RISERVATO A CHI HA LETTO IL ROMANZO

    Innanzitutto la misura giusta del giallo è UN volume, non una soap di QUATTRO romanzi (e questo in Italia ha voluto dire 14 mesi), in cui non è possibile sostenere in modo convincente l’importante equivoco al centro della vicenda.
    Quanto alla conclusione, se fosse vivo Chandler farebbe alla Laurens lo stesso rimprovero che rivolse ad Agatha Christie per il finale di Assassinio sull’Orient Express (e non dirò qual era, nel caso che qualcuna delle lettrici non abbia letto il libro né visto nessuno dei numerosi, numerosi film tratti da esso). Voglio dire che anche la Laurens viola tutte le regole del giallo per sorprenderci con il colpo di scena finale.
    Nel corso della tetralogia si indica Alex sempre con aggettivi maschili (ma certo questo potrebbe essere dovuto alla lingua italiana, che distingue sempre i generi), ma soprattutto lo si designa come fratello degli altri due e sempre, inequivocabilmente, come un uomo. Non si possono cambiare così le carte in tavola per un personaggio tanto importante! E allora perché il Cobra non avrebbe potuto essere un extraterrestre?
    Personalmente, trovo anche strano che l’autrice, dopo aver escogitato due fratricidi e un incesto, liquidi il tutto così sbrigativamente: davvero abbiamo perso a tal punto il senso della morale che comportamenti tanto trasgressivi provochino nei Buoni solo un po’ di imbarazzo?
    Del resto tutta l’azione conclusiva è altamente inverosimile: basti pensare che con tutta la sua intelligenza Loretta non si accorge di nulla, mentre i seguaci del Cobra nero danno l’assalto alla locanda, la perquisiscono e pestano e sequestrano il locandiere e suo figlio, il che deve pur aver fatto un po’ di rumore.
    Risibile che degli inglesi abbiano potuto creare in India una nuova religione, tenendo legati i seguaci con quel genere di reverenza e timore superstizioso. Che poi sia una donna il fulcro di tanto rispetto religioso, così a prima vista, mi pare inverosimile, ma non sono certa di conoscere bene questo aspetto della cultura indiana. Di sicuro gli indiani non ci fanno una bella figura e la loro rappresentazione è chiaramente di tipo razzista e colonialista con un secolo di ritardo.
    La serie è affollata da un numero spropositato di personaggi nuovi e per giunta da un esercito di Cynster, che la Laurens presuntuosamente dà per scontato che ci ricordiamo con precisione.
    Inoltre più volte ho avuto modo di dire che le scene di sesso, lunghe e dettagliate, nei giallorosa mi sembrano inverosimili e mi disturbano. Ma questo può essere un mio pallino. Però vorrei sapere dalle lettrici meno giovani, che come me leggono la Laurens da oltre dieci anni, se anche loro giudichino che l’autrice abbia perso la capacità di scrivere scene erotiche suggestive e coinvolgenti.
    In quest’ultimo volume, dove la scrittrice era a corto di personaggi, avendone assassinati troppi, il tema del Cobra nero è strozzato in 50 pagine a causa del raddoppiamento della trama e i due finali sono decisamente liquidati in modo frettoloso. Manca ad esempio una vera scena-madre con il confronto fra Alexandra e i nostri. Il che mi pare strano dopo che abbiamo aspettato tanto. Per un po’ ho pensato addirittura che Loretta avesse ucciso Alexandra, anziché ferirla solamente.
    La conclusione è ridicola anche da un altro punto di vista: MacFarlane ha sopportato torture atroci fino alla morte senza parlare, quattro altri valorosi più quattro donne più un sacco di altre persone hanno rischiato ripetutamente la vita per portare in Inghilterra la prova incriminante … e poi non serve?! … e Alexandra viene impiccata per gli omicidi commessi in Inghilterra e solo quelli?!
    L’unica cosa bella, secondo me, della serie è l’invenzione di alcuni straordinari personaggi femminili, soprattutto Deliah, la prima, e Linnet, la corsara.

  • FLM

    Avevo cominciato a leggere l’ultimo romanzo del cobra e continuando nella lettura mi rendevo sempre più conto di non ricordare un beato niente delle altre vicende, segno inequivocabile che erano troppo. Troppi personaggi da ricordare, troppe situazioni da tenere a mente e troppi particolari che non restano (avendo poi nel corso del mese letti 7/8 altri libri) se poi la trama non mi prende molto salto anche le pagine, ripromettendomi di rileggere , ma poi o per mancanza di tempo o perchè ne rileggo altri restano nel limbo della mia mente. Delle scene di sesso esplicitamente dettagliate molto spesso non leggo tutto, preferisco la sensualità alla sessualità scritta. Ma come dice Matesi questo è una mia preferenza. Non riesco ad entrare nei particolari delle vicende perchè non le ricordo, peccato perchè le storie della Laurens mi sono sempre piaciute, devo dire che dei romanzi rosa quello che prediligo è la trama sentimentale piuttosto che trame dove spie e ammazzamenti a piene mani hanno la prevalenza. Anche questa è una mia preferenza è chiaro.
    Mi spiace anche che storie sentimentali che mi sono piaciute, e che so hanno dei seguiti, non siano prese in considerazioni dalla redazione de I Romanzi per la pubblicazione. Pazienza

  • vittoria

    Non riesco a considerare la serie del Cobra Nero in maniera negativa.
    In primo luogo S.L. è una scrittrice che riesco a leggere senza nessuna fatica fino in fondo saltando poco o niente cosa di cui le sono grata. Inoltre mi sono sempre piaciuti i romanzi di viaggio ed avventura, e quindi leggere il passaggio dall’ India all’Inghilterra con dovizia di particolari e personaggi, il tutto tenuto insieme da una duplice storia di amore e intrigo, non poteva non piacermi, senza contare che i due protagonisti sono davvero interessanti, almeno per quanto mi riguarda, tanto che volevo chiedere alla scrittrice se potrà scrivere un sequel su quei due, romanzo o racconto, per vedere come si evolveranno e come interaggirano tra loro.
    Insomma per me un grande successo.
    Quindi il mio parere sarebbe in rotta di collissione con il vostro care amiche.
    Invero ha ragione MATESI sul finale: benchè non sia così campato per aria come può sembrare, effettivamente meritava ben altro respiro.
    Non si può sostenere invece che il sacrificio sopportato dali eroi della quadrilogia sia stato inutile per ciò che riguarda la punizione per i soli crimini commessi in Inghilterra dal Cobra perchè la priorità era scoprire chi era costui, Ops costei, e poi se viene giustiziata per alcuni invece che per tutti i suoi delitti non fa differenza, dato che alla fine uno può morirre una sola volta.

    Brava Stephanie e brave voi a leggermi.

    Una buona serata a tutte

  • Matesi

    Cara Vittoria, anche a me capita che dei libri tocchino qualcosa nel mio cuore indipendentemente dal loro valore intrinseco, o nonostante qualche difetto.
    Alla prossima. Un abbraccio, Maria Teresa

  • Maura

    @Matesi, condivido a pieno la tua analisi, ribadisco che a volte un romanzo piace o no a seconda dello stato d’animo del momento in cui lo si legge, però questo lo trovato proprio insulso. Oltre a quanto detto anche tra i due mi è sembrata una storia senza capo ne coda, lei che gli si butta addosso e lui che la respinge o che cmq non mi sembra più di tanto coinvolto. Non ho capito da dove è nato questo grande amore. Anche le descrizioni dei loro amplessi, per niente coinvolgenti.
    Dialoghi abbastanza limitati, in compenso ottima lezione di geografia e arte.
    Non parliamo poi del finale liquidato in quattro pagine e da carie quello dei 4 protagonisti.
    voto 5.

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