Lo ammetto, è difficile trovare simpatica una protagonista che per i suoi scopi manipola il nostro eroe riempiendolo di bugie, ma la Medeiros ci è riuscita perchè Laura è dolce, solare e romantica, una ragazza in cui è facile rispecchiarsi. Anche Sterling è un gran personaggio, ma l’autrice mi dovrebbe spiegare perché lo chiamavano “il diavolo di Devenbrooke”…cosa aveva di diabolico? I boccoli biondi? Oltre alla storia principale c’è anche una storia secondaria tra la cugina e il migliore amico di Sterling, che forse avrebbero meritato un libro a parte. Vi assicuro che in questo libro vi ritroverete a ridere a crepapelle (impedibile la scena in cui il duca si risveglia dopo la botta in testa e nella sua stanza piombano la governante con l’accetta insanguinata e il marito con il forcone), ma anche sull’orlo delle lacrime. Davvero un bel romanzo, l’ho divorato in tre giorni! VOTO 8

Sono andata a scartabellare fra i miei libri rosa e, rigorosamente alla lettera M, ho trovato questo volume. Dopo averlo riletto, mi chiedo per quale motivo mai dieci anni fa l’abbia conservato. La storia principale è davvero assurda: non si capisce in che modo un matrimonio, a dir poco irregolare e quindi non valido, potrebbe adempiere alle condizioni del testamento di Eleanor. Taccio su quanto in genere detesti le storie basate sull’inganno.
Lottie poi è davvero preoccupante: se fossi sua sorella o sua madre la porterei di corsa da uno psichiatra. La cosa più bella è la storia secondaria di Diana e Thane, che però è davvero troppo secondaria.
Concludendo, forse la ragione per cui nel 2003 non ho venduto questo libro è che allora mi piacevano moltissimo le storie basate su un’amnesia. Ma!