@ Redazione
Vi chiedo di spiegarci con ogni possibile cortese urgenza le due espressioni: “disponibile ad aprile” vuol dire il primo sabato di aprile, prima o dopo? E “disponibile prossimamente” vuol dire quando?
Vi ringrazio anticipatamente (devo decidere se prenotare la copia cartacea).

Malloren forever!
Adoro Jo Beverly perchè oltre alla storia d’amore c’è sempre anche tanta avventura, inoltre come sa descriverle lei le eroine… poche altre! Non sono mai scontate, non piagnucolose e soprattutto non testarde e quando amano sono disposte a tutto!

@ Redazione
Immagino che il motivo per cui non ci date le indicazioni che vi chiediamo è che non le avete neanche voi. Cosa forse comprensibile, visto che è solo il primo mese degli ebook. Magari un po’ di caos indaffarato in redazione? OK: avremo pazienza. Resta inteso che ce lo direte APPENA potrete essere precisi.

giusto x parlare ma chi ha letto il romanzo? mi sapete dire ha chi è piaciuto?

…dimenticavo..
sarebbe auspicabile che il traduttore di questo libro si iscrivesse ad un corso di aggiornamento della lingua italiana!!!

@manu63
mi hai fatto ridere!! :)))

@ manu63
Quanto mi piace la tua ironia! Devi essere un tipo “peperino”…. mi fai pensare a Eifrid,uno dei personaggi della CIUFFI che ho adorato.
Peccato che io abbia già acquistato il libro visto che fa parte della serie Malloren…. mi toccherà leggerlo,…oppure potresti farmi un riassunto e risparmiarmi l’agonia,vuoi?

Non amo la lunga serialità, che è la mania della Beverley, almeno nei libri pubblicati in Italia negli ultimi decenni. Prima la Compagnia dei bricconi/furfanti (durata quanto?vent’anni?), ora i Malloren (e qui siamo già al decimo romanzo): come si può pretendere che una lettrice si ricordi i precedenti e soprattutto dei personaggi che sono spesso ricalcati l’uno sull’altro, a parte solo Rothgar (e solo in parte)?
Facciamo riferimento alla serie, secondo me, più riuscita, cioè quella indimenticabile dei Bedwyn della Balogh. Inizialmente immagino dovesse essere una serie breve: i due prequel (Indimenticabile e il suo seguito Un’estate da ricordare), poi l’abbagliante comparsa di tutta la famiglia in questo secondo romanzo ha dato origine alla saga vera e propria (sei volumi, tutti finalizzati all’ultimo, quello che in Italia è stato pubblicato col titolo Il duca di ghiaccio). A questo punto, dato il successo clamoroso, i cosiddetti spin-off (ragazze, troviamo un termine italiano!): cioè la serie delle insegnanti, incentrata però sull’ambiente di una scuola, serie in cui i Bedwyn fanno nei vari volumi solo una breve, sia pure importante, comparsa.
Una serie deve essere umana, cioè composta, diciamo, di sei romanzi e attentamente progettata, anche nelle diramazioni dovute al successo e alla pressione del pubblico. Ma vent’anni! Per me è troppo! Anche perché sono particolarmente smemorata.
Detto ciò, Il duca segreto non è peggio di tanti altri ed ha perfino qualche scena avvincente.
Copertina, secondo me, del tutto inadatta, visto che siamo nel Settecento. E poi come si fa ad innamorarsi di quello là?

A proposito di spin-off sono andata a consultare … indovinate un po’… l’ENCICLOPEDIA per eccellenza, cioè Wikipedia (penso di poterlo dire anche qui). Che propone la traduzione “serie costola”. Che è carina, ma certo un po’ choccante. Che ne dite?