“Matrimonio magico” di Mary Jo Putney – Classic 1002

Un’Inghilterra mai vista,
misteriosa e seducente

Fin da giovane Jack Langdon, lord Frayne, è stato educato a reprimere e rifiutare un biasimevole segreto: il suo talento per le arti magiche. La magia, infatti, ben poco si addice a un aristocratico, e ancor meno a uno dei più stimati ufficiali del generale Wellington. Tuttavia, quando Jack si ferisce gravemente durante una battuta di caccia, la sua unica speranza di salvezza dipende da Abigail Barton, abile guaritrice ma per qualcuno una strega, che in cambio pretende che lui la sposi. Jack accetta quello che inizialmente considera un matrimonio di convenienza, ignaro che ben presto amore e passione esploderanno, risvegliando anche lo stregone che è in lui…

 

    Note:

MATRIMONIO MAGICO ( The Marriage Spell ) è il primo romanzo della serie “Stone Saints”, ambientata in un’Inghilterra regency alternativa in cui alcune persone sono in grado di operare magie.
Tra le opere di Mary Jo Putney già pubblicate da Mondadori, ricordiamo LA DONNA DI GIADA ( The China Bride ), LA PAZZIA DEL CUORE ( The Wild Child ), UN BACIO DEL DESTINO ( A Kiss of Fate ), MAGIA RUBATA ( Stolen Magic ) e MAGICO INCANTO ( A Distant Magic ) nella collana I Romanzi; INCONTRARSI E POI… ( The Rake ) nella collana I Romanzi Emozione.

    Ambientazione:

Inghilterra, 1810 circa ( periodo regency ) – alternate reality

    Premi e riconoscimenti della critica:

All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper )

*** ebook prossimamente disponibile ***

Commenti
  • matesi

    I paranormali della Putney sono stati finora quasi sempre molto belli.

  • manu

    direi che mi ispira parecchio…
    speriamo che la dicitura “ebook prossimamente disponibile” non implichi templi biblici….

  • Mary L.

    La trama con la magia non mi ispira neanche un po’… però la Putney è una garanzia, quindi lo prenderò!

  • GIUSY73

    @ Mary L.
    Tempo fa anch’io avrei detto la stessa cosa sui romanzi rosa con la magia,poi ho letto “Joy la strega” di Jill Barnett e ho cambiato idea,perchè il romanzo è delizioso.
    Come dici tu,la PUTNEY è bravissima,io ho adorato la serie “Angeli caduti” e “Incontrarsi e poi…”, anche la “trilogia della Seta” è molto bella.

  • Vale183

    ragazze buondì! l’ho trovato!! ecco come ricominciare bene dopo le feste! 😉 un bacio a tutte

  • GIUSY73

    L’ho iniziato e mi ha subito preso.
    SPOILER:
    La magia è spiegata come un “dono speciale” che hanno alcuni umani e che l’uomo normale conosce ma teme,credendo che sia qualcosa di malvagio (anche se spesso viene usata per guarire) e così,nella sua grande ottusità,costringe i bambibi nobili (tramite la frequentazione di una scuola) a imprigionarla dentro sè per non usarla mai,anche perchè non la si può estirpare visto che fa parte della natura con cui si nasce.. ma contro natura non si può andare…ed è sempre lei a vincere.
    Quello che mi piace molto dei libri della Putney è che, oltre all’amore, dà molto spazio e risalto anche all’amicizia. Sicuramente i seguiti saranno su Ashby e Ransom, che non perderò.

  • matesi

    Romanzo davvero sconcertante, affollato di maghi e maghe capaci di operare vari tipi di prodigi. Dal momento che all’inizio non mi sono accorta che si tratta di un’Inghilterra regency alternativa, sono rimasta piuttosto perplessa. Pensate ad un’aristocrazia ossessionata da un odio feroce per la magia, al punto di concepire un sistema di lavaggio del cervello, nonché l’uso (cosa decisamente contraddittoria) di amuleti o tatuaggi repressivi e protettivi. Poiché personalmente, almeno nella vita reale, provo perfino orrore per questo genere di credenze truffaldine, trovo tutto l’insieme disturbante ed eccessivamente favolistico.

  • GIUSY73

    @ matesi
    Mia cara,forse a me è piaciuto molto perchè oltre ad apprezzare la Putney sono anche una fan della saga di J.K.Rowling.Il tuo commento mi fa pensare che tu non lo sia,mi sbaglio?

  • Antonella

    Bello. La Putney ha creato una realtà alternativa molto particolare che mi è piaciuta. In più è una garanzia per la sua capacità di approfondire le emozioni dei personaggi. Promosso!

  • matesi

    @ Giusy73
    Effettivamente non ho letto la Rowling, in questo momento non ricordo il perché. Mi piace il fantastico, ma non deve incentrarsi per nulla su guaritori e santoni, che, per quanto ne so, sono sempre truffatori, spesso anche spietati. Che poi tanti personaggi del romanzo abbiano capacità paranormali, mi pare eccessivo. Però comprerò anche i seguiti (solo in ebook), perché mi incuriosisce vedere come procederà l’autrice. E perché sono Romanzidipendente.

  • matesi

    @ Giusy
    Non ricordavo più che la Rowling è l’autrice di Harry Potter (?!) e l’avevo confusa con un’altra autrice. È molto grave?
    No. Non ho mai letto la serie: dopo il primo film ho capito che né i film né i libri facevano per me. Di questo ero assolutamente sicura.
    Ma sulla Putney ho sempre molte speranze. E spero di non essere delusa.

  • GIUSY73

    @ matesi
    Io invece sono una Potterdipendente. I miei figli e mio marito dicono che sono senza speranza.A dire il vero leggo di tutto,dal rosa al giallo,dal fantasy alla fantascienza,ma le storie sentimentali sono quelle che amo di più,….del resto cos’è la vita senza amore?

  • manu63

    come giusy, anch’io sono rimasta conquistata da questo romanzo
    l’approfondimento dei personaggi,la delicatezza dei sentimenti,la magia buona…un mix che mi ha catturato
    veramente bello!
    non vedo l’ora di leggere il seguito (anche perchè gli amici sono mooolto interessanti!!!)

    @ matesi
    ancora adesso mia sorella (potter-dipendente)non si capacita che io non riesca ad apprezzarlo
    manco il primo film sono riuscita a finire!..e si che a me la magia buona piace..
    un abbraccio ad entrambe

  • Augusta

    Io della Putney fino ad ora avevo letto solo “Incontrarsi e poi” ( The Rake) che mi era piaciuto molto, ma questa non è la stessa Putney…
    L’idea di un’ucronia con maghi e magia come elementi normali di quel mondo mi era piaciuta molto , e tutta la prima parte del romance mi ha soddisfatta invece la parte centrale no, tutta la parte su Londra diviene un’accumulo di esagerazioni, non tutto si può imputare alla magia,invece l’autrice si è fatta prendere la mano dal “gioco”, la protagonista qui non è la storia d’amore ma la magia stessa e da sola francamente non è argomento che mi interessi…

    SPOILER

    tutto del protagonista maschile si spiega con detta magia, alcune cose son propedeutiche alla storia ( anche se si esagera) : odia la magia-gli hanno fatto un incantesimo, è spericolato- è per un incantesimo, vuol stare lontano da casa-è per un incantesimo ; altre son del tutto superflue e “stroppiano” il tutto : ha avuto un’amante-è per un incantesimo, sa difendersi bene- è per poteri magici,a filling con il suo cavallo- è per poteri magici….prendono il thè – volano pasticcini, fanno l’amore- si attiva la magia guaritrice, perdita di sangue dopo la deflorazione- attiviamo la magia e sparisce….. insomma dalla cosa più insignificante e quotidiana alla più seria e sporadica tutto si spiega o è dovuto alla magia…. è troppo, troppo, troppo…
    Per me perché la storia risultasse piacevole e plausibile si sarebbe dovuta dosare detta magia meglio, bastava il cerchio di guarigione iniziale, poi niente uso ne cose ricondotte a magia finché non tornano nella casa avita ( a Londra solo la guarigione del cognato), a Londra tutto ciò che riguarda la sorella e marito e altro sarebbero stati migliori senza magia, Londra era il momento dell’accettazione di Abby in famiglia e società come tensione narrativa bastava la scena di Cintya al ballo , il suo voler metter in imbarazzo Abby ecc…
    una volta arrivati alla casa di famiglia, l’attacco magico notturno e gli avvenimenti alla fonte sono stati importanti per capire il tipo di magia del patrigno e perché era avvenuto il tutto, ma la madre che si autoferisce e relativo cerchio magico ecc.. è roba del tutto superflua…. insomma per me di magia in atto sarebbero bastate tre scene potenti per rendere il romance interessante e per creare suspence (1 cerchio di guarigione su Jack, 2 tentativo notturno del patrigno di risucchiare tutto il buono e creare disperazione, 3 avvenimenti alla fonte della vita) e una scena banale (4 curare il cognato) tutto il resto è surplus magico di troppo e quindi come ho detto “stroppia”.
    Tutta questa magia è stata un alibi per l’autrice per non approfondire i caratteri dei due e il loro rapporto, le scene d’amore sono parecchio fredde e sbrigative e anche lì la magia fa sempre da terzo incomodo, anche tutta la dinamica della storia non viene approfondita se non in rapporto alla magia ecc..
    L’idea generale per me era buona, ma si è voluto strafare con questa magia tralasciando di curare bene tutti gli altri aspetti, quando sarebbe bastato dosar bene le cose per avere un bel risultato.
    Tutto troppo irrealistico, cosa che per un paranormal è un grande difetto, perché “lo strano” lo si accetta di più quanto più si mescola e fonde alla norma, alla realtà conosciuta.
    La figura di Ashby è interessante ma sospetto che pure con lui si dovrà passare attraverso l’iter di liberazione dalle magie costrittive che gli avranno applicato nella scuola e poi anche lui avrà problemi dovuti alla magia ecc… c’è solo da sperare che la Putney dopo l’ubriacatura di magia del primo libro dosi meglio questo elemento negli altri libri della serie , però se anche nel suo libro il protagonista non è lui ma la magia, il suo romance non mi soddisferebbe di certo.

  • matesi

    Non avendo niente da leggere in attesa degli ormai mitici ebook, ho ripreso in mano quanto già comprato in forma cartacea, e quindi anche questo libro. Ho così superato il primo impatto, quando ero stata sconcertata da una storia molto diversa anche dai precedenti paranormali della Putney. Forse siamo proprio e soltanto di fronte ad una favola, dove il magico spunta fuori ovunque. E si ha sempre a disposizione fate e streghe per movimentare l’azione.
    Insomma, questa volta mi è piaciuto di più, probabilmente perché non mi aspettavo più un romanzo più o meno realistico.

  • alidiseta

    Mary Jo Putney è una delle mie autrici preferite, ha scritto alcuni dei miei DIK (Promesse, La donna di giada, Tuono di passione e Incontrarsi e poi, tanto per citarne alcuni), e secondo me non riuscirebbe a scrivere un libro brutto neanche se si sforzasse. Matrimonio magico non è affatto male, anzi, ma forse è l’unico tra i suoi romanzi che non consiglierei mai se dovessi introdurre qualcuno al genere romance. I problemi principali di questo volume per me sono stati due: un uso eccessivo della magia, come già ha accennato Augusta prima di me, e il fatto che la lettura, soprattutto verso le ultime pagine, mi ha trasmesso un profondo senso di tristezza e malinconia che non so spiegarmi. Continuerò comunque a leggere i seguiti.

  • Laura75

    Ragazze, qualcuna mi spiega a cosa vi riferite quando parlate di DIK? Trovo spesso questo termine nei vostri commenti e non so a cosa faccia riferimento. Grazie :)

  • manu63

    @ laura75
    dik = desert isle keeper
    in pratica i libri più belli che ti porteresti su un isola deserta per tenerti compagnia!!!..magari con il modello giusto di qualche copertina…vedi la recente opera d’arte moderna di ” ti sto aspettando”..
    un abbraccio manu

  • alidiseta

    @ Laura

    DIK sta per Desert Island Keepers, ovvero libri che porteresti con te su un’isola deserta. Baci!

  • matesi

    @ Laura75
    Se guardi qui sopra fra i Premi, vedrai che è l’acronimo inglese per indicare un libro (l’unico o uno dei pochissimi) così bello da portarlo sull’isola deserta (nel caso dovessimo diventare dei Robinson).
    Ti confesso che anch’io a suo tempo ho letto per la prima volta il termine su questo blog. E anche una delle nostre scrittrici.

  • Lory

    scusate se mi intrometto, volevo solo aggiungere che DIK è un termine introdotto dal sito americano All About Romance, che è il più famoso e rinomato sito del mondo per quanto riguarda le recensioni dei libri romance, per identificare i libri che hanno ottenuto il massimo punteggio dei suoi reviewers, cioè “A” ( il sistema è quello scolastico americano, cioè dal migliore al peggiore A, B… fino a F)

    E’ una sigla che sta effettivamente per indicare “desert isle keeper”, come dicono Manu e alidiseta, ma non è un vero e proprio premio.

    La sigla ormai è entrata nel linguaggio parlato per indicare un libro imperdibile, ma in realtà i soli che la possono usare *ufficialmente* sono appunto quelli di AAR che l’hanno inventata.

  • matesi

    @ Lory
    Grazie del tuo intervento, molto chiarificatore.
    Non aver mai paura di intrometterti!

  • Laura75

    Un grazie a tutte per la spiegazione, siete state gentilissime a rispondermi, ora non brancolo più nel buio! 😉 A questi punti voglio pensare ai miei DIK..

    @matesi
    Vero…è scritto sotto la dicitura premi e riconoscimenti..che orba sono! -___-

  • Laura75

    Nonostante da un anno a questa parte legga quasi solo romance, sono sempre stata appassionata del genere fantasy e paranormale, quindi l’ambientazione regency alternativa mi ha preso subito, non ho fatto fatica a calarmi nel mondo di Abby.
    Essendo abituata a leggere di realtà dove la magia e i poteri paranormali esistono, non mi è parso strano che fossero numerosi i personaggi con poteri magici e che vari accadimenti fossero dovuti a questi poteri. Della Putney finora avevo letto solo “Incontrarsi e poi” pubblicato da questa casa nella collana Emozioni (l’ho adorato!) ma, pur essendo questo molto diverso, l’ho amato altrettanto. Sapete, io credo che davvero con il nostro amore possiamo, almeno in parte, proteggere chi amiamo: così mi sono emozionata quando (Attenzione SPOILER) Abby rivela a Jack che l’incantesimo per renderlo spericolato è stato reso meno efficace, anche se inconsapevolmente, dai poteri magici di sua sorella quando pregava per la sua incolumità sapendolo lontano, a combattere. Trovo che la Putney sia bravissima nel rendere le emozioni dei rapporti umani! Siccome ho amato anche i personaggi secondari, oltre ad Abby e Jack, non vedo l’ora di leggere i romanzi che completeranno la serie!

  • Mirella Curione

    @ La Redazione!! Come mai avete fatto passare ben due anni senza far proseguire questa serie? Non vedo l’ ora di leggere le avventure degli amici di Jack… Grazie & A Presto

  • LadyAileen

    La storia è carina e piacevole, non solo perché l’autrice si sofferma sulla storia d’amore tra Lord Frayne e Abigail ma anche su una questione che riguarda la sorella di lui. Ammetto che iniziavo a essere più interessata a quest’ultima.
    Di quest’autrice apprezzo l’autoironia dei suoi personaggi e che abbia saputo mescolare bene la storia e l’elemento fantastico.
    Ho trovato però che la magia non comporti enormi sacrifici per chi la usa. Sembra tutto troppo facile e usata anche per sciocchezze.
    Altra cosa. Mi sarei aspettata più interazioni tra Jack e suoi amici dopo essere tornato in possesso dei suoi poteri. Soprattutto mi aspettavo un confronto con l’amico Lucas, che sembra avere una vera repulsione per la magia.

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