Archivi per autore: alex d'avenia

Edizione tedesca

Nelle librerie dal 15 novembre 2010

Primo giorno di scuola: stupitevi, stupiteli.

Cari colleghi professori, mancano 24 ore alla prima campana. I vostri alunni sono trepidanti, perché il primo giorno di scuola attraversa il cuore di un ragazzo come uno stormo di promesse. Sperano che quel primo giorno sia un giorno nuovo, sintomo di un anno nuovo, una vita nuova, direbbe Dante. Rendete quel giorno la loro […]

Edizione portoghese

 Romanzo in tutte le lingue: clicca qui

Chi abbandona è abbandonato

Senza maestri che appassionino restano le “vogliuzze”   «Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono eguali. Una vogliuzza per il giorno e una per la notte: salva restando la salute. “Noi abbiamo inventato la felicità” – dicono e strizzano l’occhio. Io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da […]

Pordenonelegge 2010

Sabato 18 settembre – ore 17.30 – Piazza San Marco   Incontro con Silvia Avallone e Alessandro D’Avenia, conduce Masolino D’Amico 

Chi è l’uomo?

Presentazioni al Meeting di Rimini 2010

26 agosto – ore 18.00 – Spazio ClanDestino   Dialogo con Giusi Manduca Sorci (Il vestito di Arlecchino) e Alessandro Rivali (La caduta di Bisanzio)     27 agosto – ore 19.00 – Caffè Letterario    Presentazione del libro e dialogo con i lettori

Quant’è bella giovinezza…

Alla ricerca del vero “nuovo”    «Mi manca qualcuno che mi ricordi in cosa credere, mi manca sentire qualcuno che creda nel bene ed è così triste non riuscire a credere nel bene a sedici anni». Così una lettrice del mio romanzo in una delle tante lettere che urlano: a sedici anni si può ancora […]

Dov’eri Dio?

Dove eri Dio? Ma nella tempesta Tu ci parli   Dov’eri ieri mattina, Dio? Non a Milano, in viale Abruzzi, dove le mani di Oleg, ragazzo di 25 anni, hanno spappolato la vita di Emilu, donna di 41 anni con l’unica colpa passare da lì. Te l’ho chiesto spesso in questi giorni, Dio. Dove eri […]

Edizione bulgara

Nelle librerie dal 24 luglio

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

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