“Amabile canaglia” di Miriam Formenti – Classic 1062
Una corsa contro il tempo,
un amore che resiste a ogni avversità
Di fronte alla ragazza dai capelli rossi come il fuoco, che sostiene di essere la nipote del proprietario della casa da lui presa in affitto, il conte Giovanni Calozzi non è affatto convinto. Eppure ne è affascinato, perché Amabel Lynch è bella, con la grazia e le pretese di una lady. E davvero è una nobildonna, seppur caduta in disgrazia e bisognosa di aiuto per liberare la sorella Pearl, ingiustamente accusata di furto e rinchiusa in prigione. Giovanni accetta di darle una mano se in cambio Amabel gli concederà un bacio, ignorando che ne scaturirà una passione capace di superare anche l’ostacolo più imprevedibile.
Note:
AMABILE CANAGLIA è l’ultimo, avvincente romanzo di Miriam Formenti, già autrice per i Romanzi Mondadori di CAPELLI DI LUNA, UN UOMO DA ODIARE e ISABELLA PER SEMPRE.
Si tratta del sequel di IL DESTINO IN UNA STELLA – nr. 1024 de I Romanzi Classic.
Le lettrici potranno trovare al link indicato qui di seguito la videointervista in cui l’autrice presenta IL DESTINO IN UNA STELLA, e scaricarne gratuitamente il primo capitolo:
Ambientazione:
Inghilterra, 1756
Copertina carina.A me non piace questo modello ma il romanzo della Formenti non lo perderò per niente al mondo.Forse,dopo aver letto la storia,potrei anche trovarlo simpatico……..”???”
Non vedo l’ora di leggere questo romanzo! “Il destino di una stella” mi era piaciuto moltissimo!
Sono andata a rileggere Il destino in una stella (bello anche in seconda lettura), ma ho notato che Calozzi è sposato, cosa che avevo dimenticato. Ammetto che non mi piacciono le storie di adulterio. Ma! E dovrò aspettare fino al 7 dicembre!
@ Giusy, mi spiace che il modello della cover ti piaccia poco, ma sono sicura che, leggendo, creerai nella tua mente un uomo perfetto. Faccio sempre così anch’io quando leggo un romanzo.
@ Lauretta, sono davvero contenta che “Il Destino” abbia soddisfatto anche te. Come dicevo nel post uscito precedentemente, è sempre una gioia, per noi autrici, sapere di aver fatto un buon lavoro.
@ Matesi, è forse inutile dire quanto piacere mi faccia scoprire che anche in seconda lettura il “Destino” ha confermato la tua prima impressione.
Ricordo bene che tu, più volte, hai detto di non amare i romance che trattano l’adulterio. Per la verità nemmeno io, a meno che, s’intende, non ci siano dei motivi particolari. In “Il destino in una stella”, dopo il duello, Calozzi dice a Rubino alcune parole che lasciano comprendere la sua situazione.
Sono già ansiosa di poter parlare con te, e con tutte le amiche che interverranno, di questo nuovo romanzo e anche dei motivi che mi hanno spinta a fare alcune scelte nella trama di cui ho solo accennato. Naturalmente, se per qualche motivo non dovesse soddisfare, accetterò anche i commenti negativi.
Vi segnalo l’indirizzo del mio sito: http://www.miriamformenti.altervista.org. dove troverete anche il booktrailer del romanzo.
Un carissimo abbraccio a tutte.
Miriam
@ Miriam Formenti
Bellissimo il booktrailer! Silvia è unica nel realizzarli, falle i complimenti da parte mia. Per quanto riguarda la cover,immaginerò a modo mio il conte Calozzi.Non tutte abbiamo gli stessi gusti per fortuna,altrimenti… che monotonia!
Dopo aver letto le risposte di Miriam sono ancora più curiosa di leggere questo romanzo. Chissà quando arriverà all’edicola dove li compro di solito, il mese scorso arrivarono in ritardo e persi la Kleypas.
Incrociamo le dita!
Libera
Domani l’ebook ! Dal momento che ormai da mesi si sa in anticipo il giorno di uscita, mi chiedo perché non lo indicate anche voi su questo sito. Dobbiamo sempre andare su Amazon per conoscerlo.
Si tratta di un romanzo per molti versi sorprendente, più vicino a “Isabella per sempre” piuttosto che a “Il destino in una stella” o a qualunque altro libro della Formenti, in realtà davvero diverso da tutti. E anche dalle opere generalmente pubblicate in questa collana.
Innanzitutto, non si tratta tanto di un semplice seguito, ma del secondo volume di una trilogia, immagino, dal momento che il finale lascia molte cose in sospeso (per cui, Miriam e signor Biancolino, non è possibile aspettare un anno per l’ultimo volume).
C’è molta azione, molto intrigo e molte bugie ed omissioni, per cui io trovo Roseanne e Pietro molto più vicini al mio cuore che non Giovanni e Amabel. Il comportamento dei protagonisti mi pare un po’ troppo moderno, come se si trattasse di due giovani di oggi piuttosto che di persone vissute alla metà del Settecento. Anche se certo Amabel può assomigliare con buona approssimazione a Giulia Beccaria, la madre di Manzoni, che però in giovinezza fu davvero molto infelice. Forse la Formenti non ha abbastanza approfondito le sue motivazioni, oppure semplicemente le sue scelte non sono del tutto compatibili con la narrativa rosa. O forse con le mie aspettative (che sono sempre un po’ moraliste).
Le parti più avvincenti, secondo me, sono l’inizio e la fine, il difetto maggiore è che Giovanni e Amabel non sono simpatici e personalmente di loro non mi importa niente.
Molti i refusi/errori: da “le” per “a lui” fino a ”pence” singolare. Il termine più curioso “fassamano”, che non esiste sullo Zingarelli, ma, manco a dirlo, si trova su google e designa un oggetto che d’altra parte tutti noi conosciamo.
Personalmente ho trovato fastidiosi i titoli dei capitoli, che forse vogliono ricreare l’atmosfera d’epoca, ma anticipano troppo. D’altra parte, in omaggio alla diversità dei gusti (per cui non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace), trovo molto affascinante l’uomo in copertina.
Purtroppo non ho ancora letto l’ultimo romanzo di Miriam Formenti, una delle autrici italiane più amate dal risicato popolo delle notre lettrici, perciò posso solo dare un parere generale sullo stile di Miriam che amo molto e sulle storie che racconta.
Spirito di corpo? Può darsi, ma soprattutto il mio giudizio si basa sulla lunga conoscenza delle mie colleghe, instancabili creatrici di favole per adulti in un mondo che ha accantonato le fiabe e spesso le deride. Care lettrici, le critiche sono sempre utili, importanti e vanno accettate e rispettate, ma quello che ci serve di più, credetemi, è il vostro incoraggiamento.
@ Matesi
Matesi amica mia ti ho mai detto che avrei pagato per avere una insegnante come te? Per una come me a cui è sempre piaciuto leggere e scrivere (a scuola naturalmente) una persona che sa spiegare e analizzare un libro come fai tu credimi è impagabile. Si può essere d’accordo o meno con i gusti dei libri, ma questo è assolutamente ininfluente.
Non ho ancora trovato i libri non so perchè, oggi ci riproverò. Non riesco a decidere di entrare totalmente in ebook……
Cara Paola Picasso,
credimi se ti dico che, quando scrivo una recensione non del tutto favorevole su un libro italiano, soffro io per prima: perché so che l’autrice mi leggerà e per forza almeno un po’ si dispiacerà, perché desidero sempre promuovere la nostra narrativa e perché voglio veramente bene a tutte voi. Questo vale particolarmente per Miriam, che ho sempre amato moltissimo fin dai tempi lontani di Capelli di luna. Lo dimostrano le recensioni che ho disseminato su Amazon e su Ultima books.
Questa volta si tratta poi di un parere personale, dovuto, se vuoi, al mio moralismo e al fatto che un finale di questo tipo è, diciamo, insolito per un rosa.
Infine, personalmente, trovo che a volte alcune scrittrici italiane (nessuna di questo blog) sono circondate da adulatrici che credono di promuovere le vendite con recensioni osannanti. Quando io leggo decine e decine di recensioni a cinque stelle, mi insospettisco un po’ dal momento che nessuno dei nostri grandi scrittori ha mai avuto un tale successo.
Che splendida dedica! Sono io ad esserti riconoscente, Miriam :grazie alle tue storie io sogno, mi emoziono, amo!
E ora vado a tuffarmi nel romanzo. Metterò al collo il cartello: NON DISTURBARE,leggo Formenti!
@ FILM
Sei molto gentile. Un abbraccio.
Cara Matesi, che piacere risentirti! Concordo pienamente con te sulla autopromozione di certe autrici italiane. Io, vecchia scrittrice, mi avvalgo molto poco dei mezzi tecnologici moderni per promuovere i miei lavori e credo che ve ne siate accorte. Scrivo per passione, con impegno, con dedizione e con lei mie poche o molte capacità e siccome il tuo giudizio è importante, tutte noi apprezziamo le tue lodi. Può darsi che un nostro romanzo non ti appaghi, è normale e giusto che tu lo dica, ma non smettere mai di sostenerci. Troppe critiche immotivate ci arrivano dalla immensa massa delle esterofile a ogni costo. Io traduco le americane, inglesi e canadesi da molti anni e ti posso assicurare che nessuna delle Grandi scrittrici straniere è migliore come stile narrativo alle mie colleghe. Eppure anche per le peggiori ci sono solo lodi e applasi. E’ una disparità che non allieta. Scusami, ma ti volevo spiegare certi risvolti dell’anima di chi fa q
Si è interrotto. Dicevo: di chi fa questo mestiere. Un abbraccio a te e a tutte le nostre affettuose sostenitrici. Buon Natale, ragazze e grazie di esserci.
Alle amiche lettrici.
Voglio scusarmi se nel romanzo ci sono stati dei refusi, tuttavia ora non controllerò. Questo perché conosco il libro a memoria e, probabilmente, sarei disattenta nella lettura.
Di solito faccio passare almeno un anno prima di rileggere i miei lavori pubblicati .
Vorrei comunque fare una precisazione riguardo al termine ‘Fassamano’ o ‘Fassamani’, che deriva dal francese ‘face à main’.
Inizialmente avevo pensato alla solita parola ‘Occhialino’, ma facendo brevi ricerche avevo scoperto che c’erano ben poche informazioni al riguardo. Non sulla mia Garzantina, non sulla vecchia enciclopedia Motta e nemmeno su Internet (sul quale avevo trovato un mare di occhialini da nuoto).
Sinceramente, sul dizionario e l’enciclopedia non si trova nemmeno ‘Fassamano’, ma Internet segnala molti siti che riguardano quell’oggetto, compreso quello di un Museo dell’occhiale (che non sapevo nemmeno esistesse, e di cui ho il link).
Termine desueto, probabilmente, ma, grazie a quelle informazioni, l’ho trovato più corretto di ‘Occhialino’.
Domani scriverò ancora per rispondere ai commenti di Matesi e di altre lettrici, se ce ne saranno, riguardo i personaggi di Amabile canaglia; raccontando, se mi sarà possibile senza fare spoiler, cosa mi ha spinto a scegliere per loro determinate caratteristiche.
Aggiungo che sono sempre felice quando trovo recensioni positive al mio lavoro, ma confermo che accetto anche i commenti negativi. Sarei tuttavia una bugiarda se dicessi che questi mi passano sopra come acqua fresca.
Un carissimo abbraccio a tutte.
Miriam
Non ho ancora terminato il romanzo,per mancanza di tempo (mi mancano una trentina di pagine al finale)ma finora lo trovo avvincente. La Formenti è maestra d’intrighi,le sue eroine sono donne forti e appassionate,le sue storie non annoiano mai.E’ stato facile per me immedesimarmi in Amabel: anch’io ho due sorelle a cui sono profondamente legata e non c’è niente che non farei per loro.Amabel mi piace perché per le persone che ama è disposta a tutto,non ha peli sulla lingua,e soprattutto si lascia guidare dal cuore.Non è perfetta e il suo fascino sta proprio in questo,è un’amabile canaglia.Per certi versi mi ricorda Angelica,l’eroina dei coniugi Golon.
Naturalmente il mio giudizio non è definitivo, devo ancora terminare il romanzo e il finale è la parte più importante,quindi tornerò a commentare più tardi.Ammetto che il modello in copertina è perfetto per Giovanni Calozzi ma io non riesco a superare la mia avversione,allora lo immagino come Keanu Reeves,decisamente più adatto ai miei gusti
@ Giusy73
Bene, così non siamo in competizione: a ciascuna il suo.
FASSAMANI. Confesso che non sapevo che gli occhiali con manico si potessero chiamare anche così. Io li ho sempre conosciuti come LORGNETTE che nel corso degli anni anni le persone anziane hanno dialettizzato in (parlo logicamente di Pavia) “gnurgnett”. Bene!!!! Ecco un altro motivo per cui mi piace leggere “storico” si imparano cose nuove anche se desuete.
Finale movimentato e sorprendente. Se da un lato l’ho apprezzato perché non me l’aspettavo,dall’altro non mi ha appagata totalmente.C’è una cosa MOLTO IMPORTANTE lasciata in sospeso e non voglio spiegarmi meglio per non rovinare la lettura alle altre.Però mi fido della Formenti,sento che James Hedgins avrà la sua storia con una giovane donna bisognosa di superare un brutto trauma. Se così non fosse mi scuso con l’autrice per la mia presunzione,e naturalmente la rassicuro che accetterò qualsiasi storia voglia scrivere per …LEI SA CHI. Perché ci sarà un seguito,GIUSTO?????
I personaggi secondari mi sono piaciuti moltissimo: cara Mrs Carter,premurosa e comprensiva.Orsino e Cecco,servitori fedeli e impagabili,degni di servire un uomo come Giovanni,implacabile ma giusto,l’uomo che vorresti accanto nei momenti di difficoltà. Inutile dire quanto abbia detestato Clara Weston,avida ,ipocrita,superba…la peggior parente possibile! Mi chiedo a chi si ispiri l’autrice quando scrive di donne perfide.
e poi LA SCHIFEZZA FATTA UOMO: “Lord Lloyd”. Sono contro la violenza e apprezzo sempre uno scontro leale ma ci sono due cose che non sopporto: i pedofili e gli uomini che picchiano e stuprano le donne,per cui sono assolutamente d’accordo con il conte Calozzie la sua “soluzione”!
Bellissima la storia sul gioiello degli Edward ma la scelta di Amabel mi ha lasciato l’amaro in bocca. In fondo non è rubare se prendi qualcosa che ti appartiene!
Il romanzo mi è piaciuto molto E NON VEDO L’ORA DI LEGGERE IL SEGUITO.
P.s. Dolce Oleg,quando ha ricevuto il calcio ho sussultato anch’io!
@ Matesi
Ben detto!
un bacio
Un cordiale saluto alle lettrici del blog. Mi permetto di intervenire sul nuovo romanzo di Miriam per sottolineare solo un paio di cose. La vita di un libro da edicola è molto breve, direi anzi fuggevole. Come sappiamo resta in vendita un mese, massimo due nella versione cartacea, un po’ di più in quella digitale, se si riesce a entrare nell’alta classifica di Amazon. Condensati in quelle 250 pagine ci sono mesi di lavoro da parte dell’autrice per creare una trama accattivante e personaggi credibili, con il solo fine di arrivare al cuore delle nostre lettrici. Poi la storia può piacere o non piacere, e ben vengano le critiche là dove occorrono. In questo mestiere non si smette mai di imparare, nè di affinare il proprio talento. Le critiche ci stanno, per carità, ma piazzarle il giorno stesso dell’uscita di un romanzo significa condizionare le vendite dello stesso, e non in senso positivo. Perciò il gusto personale non deve mai incidere sull’obiettiva recensione di un testo e vorrei che si tenesse conto di questo per evitare di lasciare, inevitabilmente, l’amaro in bocca a noi che scriviamo.
Un caro saluto a tutte.
@ Mariangela Camocardi
Stando così le cose, d’ora in poi leggerò i romanzi italiani per ultimi.
Mi piacciono sempre i libri che trattano storie d’amore parallele e questo non delude. Sono rimasta molto più coinvolta della coppia Roseanne/Pietro che da quella principale… anche se ho trovato Giovanni molto più affascinante di Pietro!
I personaggi secondari sono caratterizzati molto bene e li ho apprezzati tutti tantissimo (gli odiosi Weston, Clifford, lady Owen, lady Mary, ecc.), compreso il cattivissimo Lloyd (a proposito, sono stata proprio soddisfatta della fine che gli fanno fare).
L’ultima scena descritta nell’epilogo è stata davvero brillante!
Adesso non vedo l’ora di leggere il libro successivo che sicuramente concluderà le vicende lasciate in sospeso da questo.
Buonasera a tutte.
Prima di parlare del romanzo, come farò nel commento che seguirà, vorrei dire qualcosa riguardo all’argomento sollevato dalle amiche Picasso e Camocardi.
Io non avevo il coraggio di parlarne, proprio perché, in questo caso, riguardava un mio lavoro.
Non è certo la prima volta che ricevo critiche negative e, non smetterò mai di dirlo, restano comunque ben accette. Come ha scritto l’amica Camocardi, noi autrici cresciamo anche grazie a queste.
Ammetto però, che recensioni negative dettagliate, fatte lo stesso giorno dell’uscita di un e-book su vetrine come Amazon, feriscono.
Io e le mie colleghe siamo troppo oneste per desiderare recensioni false dettate solo dal desiderio di farci vendere qualche copia in più, tuttavia non possiamo che essere dispiaciute se chi non approva del tutto uno o più dei nostri lavori, scrive immediatamente qualcosa di negativo.
Esiste, forse, una via di mezzo?
Io e le colleghe scriviamo romance e, nel mio caso particolare, vedere una recensione su cui è scritto che forse Amabile canaglia non è un ‘rosa’ e che probabilmente non è adatto ai Classic, può solo dispiacermi e farmi pensare a un triste futuro del romanzo. Mi sono trovata. infatti, a immaginare una lettrice che ama il genere rosa e che deve scegliere fra una ventina di proposte simili, in tempi in cui il denaro a disposizione è davvero poco. Perchè, quindi, dovrebbe acquistare proprio Amabile canaglia, che per il gusto di un’altra affezionata non lo è?
Un grazie affettuoso a Mariangela e Paola, più coraggiose di me, e un abbraccio a tutte le amiche che ci leggono.
A prestissimo.
Miriam
@ Miriam Formenti
Certo che il romanzo è un rosa, io non l’ho mai negato. Però mi pare che nei Classic non si era mai visto un finale di questo tipo. Perciò penso che una collocazione in altre collane (ad es. nei Passione) sarebbe stata auspicabile.
Preciso, per le altre lettrici, che non si tratta neanche di una stroncatura, dal momento che su Amazon ho espresso una valutazione di tre stelle. Ho avanzato solo delle riserve sulla trama.
Carissime autrici italiane,
vorrei dire la mia opinione riguardo i commenti negativi e le vendite dei romanzi. Una lettrice intelligente giudica un libro da sé perchè,anche se i pareri degli altri possono influenzare di acquistare o meno un romanzo,si deve sempre tenere conto dei gusti personali e da chi è scritto. Se l’autrice è piaciuta in un romanzo precedente,sicuramente la lettrice tornerà a rileggerla. Naturalmente si tiene conto che nessuno è infallibile,io stessa sono stata delusa da Hoyt.Kleypas,Robards…autrici osannate e brave,ma non per questo smetterò di leggerle. Può anche succedere che a una seconda lettura il romanzo venga apprezzato e la lettrice cambi parere. Ad esempio,Chi voglio sei tu della Camocardi ha ricevuto commenti diversi dalla stessa lettrice perché riletto.Io invece non ho apprezzato l’ultimo romanzo della Masella,ma continuerò a leggerla e inoltre conservo altri suoi romanzi che mi sono piaciuti.A volte gli stati d’animo influenzano la nostra lettura,oppure la nostra morale ci impedisce di accettare determinate situazioni.Quello che voglio dire è che mi pare improbabile che il commento di una sola lettrice possa far fallire una vendita. Significherebbe che noi lettrici, come tanti pecoroni, invece di ragionare e valutare qualcosa dopo averlo letto personalmente,ci fidiamo del giudizio altri,magari lasciandoci sfuggire una bella storia. Matesi è ammirata,rispettata e tenuta in grande considerazione (per me è mitica!:) ) ma ho notato che non sempre il suo giudizio coincide con quello delle altre: a volte a lei un romanzo non piace e ad altre dieci sì,e viceversa; ho anche notato che lei non si lascia influenzare dai commenti negativi e giudica un romanzo solo dopo averlo letto. Tutte noi dovremmo prenderla ad esempio. Quindi,a mio modesto parere è meglio lasciare che ogni lettrice commenti quando e come vuole. Se l’autrice è brava, basterà anche il passaparola tra amiche per la vendita,in barba alle critiche.
Vi abbraccio tutte con tanto affetto.
@Matesi.
Ho visto il tuo commento proprio mentre stavo scrivendo la risposta a proposito delle mie scelte circa il romanzo. Evidentemente ho inteso male, forse perchè do più peso a quanto trovo scritto, rispetto alle stellette, e leggendo tutto quanto, fermo restando che ognuno può dire ciò che vuole, ci sono rimasta ugualmente male, temendo che il romanzo, fresco di stampa, potesse non essere considerato rosa dalle lettrici di quel genere.
In ogni caso, sono assolutamente consapevole che se un libro va male la colpa è da attribuirsi all’autore, che non è riuscita a raggiungere il cuore dei suoi lettori.
Dimenticando piccole incomprensioni, che in ogni caso per me sono superate, ti dirò che mi spiace che la storia non ti abbia soddisfatto e che i protagonisti ti siano risultati antipatici.
Ho cercato di scrivere un romance diverso, comunque carico di sentimento.
Riguardo ad Amabel, è possibile che la sua storia, in piccolissima parte, sia simile a quella della madre del Manzoni, della cui vita, a dire il vero, non ricordavo molto. Ma anche la sfortunata Cristina di Belgioioso e molte altre donne famose vissute nei secoli passati se ne sono infischiate delle chiacchiere, cercando di vivere la vita che volevano. Credo che il vero amore possa essere una forte spinta per ogni donna, più che mai in passato, quando il nostro sesso non aveva voce.
Sapevo, naruralmente, che avrei potuto risolvere diversamente i problemi che angustiavano la vita dei miei protagonisti con una rapida soluzione legale (in realtà non troppo reale ma adattabile a un romanzo rosa), oppure con un taglio netto (credo che tutte sappiano quale); ma ho considerato queste soluzioni troppo scontate.
Se ti è piaciuto il finale, immagino si tratti dell’epilogo. mi sono molto divertita a scriverlo, come se io fossi stata Amabel e avessi immaginato quanto sarebbe avvenuto a Londra dopo poco.
@FLM
Sì, anche nel milanese occhiali e occhialini erano chiamati così, e, probabilmente, la pronuncia era simile a quella pavese. Concordo riguardo al fatto che sia bello leggere storici anche per scoprire parole nuove… tanto vecchie.
Un caro abbraccio a tutte, come sempre.
Miriam
@ Giusy
Riguardo al tuo ultimo commento, resta quanto ho appena detto a Matesi: non sono certo pochi commenti negativi a stroncare un libro, ci mancherebbe. E’ logico che lo scrittore debba prendersi tutte le responsabilità, sarebbe troppo comodo non farlo e, certamente, anche presuntuoso. Ma non parliamo di stroncature, prego! Porta male
Aggiungo che all’uscita di un romanzo noi autrici siamo tutte un po’ più sensibili alle critiche e, diciamolo, siamo donne come tutte le altre. Come dice sempre una mia cara amica, qualsiasi lavoro facciano restiamo “Galline”.
Ma tornando ai vari motivi che mi hanno spinto fare certe scelte riguardo al libro, se avessi chiuso anche l’altra particolare storia, il romanzo sarebbe diventato di cinquecento pagine. Ci sarà un seguito. Sono contenta che Amabel ti sia piaciuta con tutti i suoi pregi e difetti. Io sono figlia unica, non ho quindi provato di persona l’amore fra sorelle; tuttavia ho potuto vedere come erano legate la mia cara mamma e mia zia Rosi . Sono sempre stata certa che avrebbero fatto qualsiasi cosa l’una per l’altra . E quando dico qualsiasi, intendo proprio tutto.
In quanto alle cattive signore dei romanzi, diciamo che gioco un po’ con la fantasia. Forse ti stupirà, ma nella mia vita non ho mai incontrato persone davvero perfide e, s’intende, spero di non incontrarne mai.
Giovanni alias Keanu Reaves. E’ un uomo fantastico, non ci avevo pensato. Nel mio file degli appunti avevo la fotografia di Antonio Banderas, giovane e con i capelli lunghi raccolti in una coda.
@Lauretta
Ammetto che prima di cominciare a scrivere del destino riservato al cattivello del libro ho esitato, e mi sono domandata come avrebbero preso la questione le lettrici. Poi ho semplicemente continuato, dicendomi che certe cose accadevano nel ‘700 e che forse era la scelta giusta. Speriamo la pensino come noi molte altre lettrici. Mi fa piacere che ti sia piaciuta anche la coppia secondaria, come a Giusy e Matesi. E anche che ti abbiano soddisfatto gli altri personaggi secondari. Io mi sono un po’ immedesimata in Mrs Carter.
Di nuovo un saluto affettuoso a tutte.
Miriam
@ Miriam Formenti
Antonio Banderas! Quanto l’ho amato nel ruolo di Zorro! Quando balla rimango a guardarlo come un’idiota e inevitabilmente mi arriva uno scappellotto da parte di mio marito. Uomini! Sono gelosi anche della tv. (Mi sa che tu e io abbiamo gli stessi gusti :)).
Sono molto felice che ci sarà un seguito a questo romanzo e……non è che ci puoi dire chi sarà “LUI”???
Per quanto riguarda le donne perfide,sei stata veramente fortunata finora,io no.Le mie sorelle sono entrambe come Roseanne mentre io sono la disperazione di mia madre:troppo linguacciuta, orgogliosa, impulsiva e non perdono facilmente. Non per cattiveria,ma per difesa. Se permetti a qualcuno di ferirti e non reagisci,ti metteranno sempre i piedi in testa. Se invece dimostri che sai usare gli artigli all’occorrenza,ci penseranno due volte prima di farti del male. Essere buoni con chi non lo merita è come rinunciare alla propria dignità.
Amabel è adorabile,non cambierei una virgola del suo carattere e per un uomo come Giovanni è LA COMPAGNA PERFETTA.
Immaginarti come Mrs Carter non è difficile.
Un bacio
S
P
O
I
L
E
R
@ Miriam Formenti
Non so cosa progetti per Pearl. Spero che non pensi a niente di terribile tipo stupri e violenze varie (vedi Capelli di luna: oggi non riuscirei a sopportare la cosa).
Secondo me, l’unico modo per proteggerla davvero sarebbe un colpo di fulmine con il comandante della nave, sul cui carattere e condizione sociale sono possibili varie opzioni.
Lo stesso vale per gli sviluppi di Giovanni e Amabel, che ovviamente nel terzo volume saranno personaggi secondari. Mi pare però chiaro già adesso cosa pensi in proposito.
Secondo me, tanti equivoci si sarebbero evitati se tu e Biancolino aveste aggiunto nell’ultima pagina una nota in corsivo, preannunciando il prossimo volume, magari già con il titolo. Non hai idea dello choc che ho provato, quando ho visto che non tutta la vicenda sarebbe stata conclusa.
Infine a che punto sei con il terzo volume e quanto pensi che dovremo aspettare?
ho letto un pò la discussione e premetto che non ho tempo per leggere tutti questi libri…ma sono affezzionata a questa collana e molto spesso li compro…è vero…è molto piacevole leggere i commenti sui libri appena usciti…ma è pur vero che gli stessi commenti possono indirizzare o meno su un romanzo…difatti l’ultimo romanzo della masella non l’ho preso..poichè ho letto diversi commenti negativi…
aggiungo…alcuni commenti sono troppo dettagliati…e fanno passare la voglia di leggere il libro…
Sono abbastanza restia a commentare sulla pagina riservata a un romanzo di un’altra scrittrice, ma quando sono chiamata in causa rispondo.
Ripeto quanto ho scritto molte volte, ogni lettore è libero di esprimere le proprie opinioni su un romanzo che ha letto. Non aggiungo “nei limiti dell’educazione” perché in questo blog è superfluo.
Sarebbe anche da considerare la correttezza e la completezza delle informazioni.
@Giusi
Cara lettrice, sono andata a rileggermi i commenti al mio ultimo romance, commenti che ti hanno sconsigliato l’acquisto. Due non positivi (hai ragione, essendo due si può scrivere diversi), ma altri decisamente positivi. E’ davvero divertente come per raccomandare cautela e non frettolosità nei commenti che potrebbero danneggiare il romanzo di un’autrice si riportino informazioni incomplete e fuorvianti su quello di un’altra.
Colgo l’occasione per augurare a tutte le frequentatrici del blog un Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo. Augurio vero anche alle lettrici che dopo aver letto un mio libro hanno scritto di non averlo apprezzato.
Sconvolta!!!!!!
Ma è mai possibile che ci facciamo la guerra in casa nostra.
La critica può anche servire ma quì io vedo astio puro.
abbiamo la fortuna di avere AUTRICI italiane che con la loro fantasia ci trasportano per qualche ora in un mondo parallelo dove viviamo, piangiamo, amiamo insieme ai personaggi.
Signora Formenti non ho ancora letto il suo libro, ma solo perchè per me i libri sono regali che mi faccio nei momenti di relax,ma mai mi sarei tirata indietro dal comprarlo perchè a qualcuno non è piaciuto.
Prego Lei e tutte le altre sue brave colleghe di non demordere e di continuare a regalarci la gioia di immergersi al termine di una dura giornata nella lettura e di farci un regalo -le vostre favole –
Antonella
@Matesi
A dire la verità, ho esitato a rispondere al tuo ultimo post. Non sapevo proprio come commentare.
Mi chiedevo per quale motivo, io e l’Editor, alla fine del romanzo, avremmo dovuto scrivere che per ‘Amabile canaglia’ ci sarebbe stato un seguito, con l’aggiunta, persino, del titolo di questo sequel.
Non mi risulta sia mai stato fatto nulla del genere neppure nelle saghe che comprendono anche sette o otto libri, ma può essere che mi sbagli. Di certo non si vede sempre la conclusione delle storie dei personaggi secondari, ed è esattamente quello che ho voluto io per Pearl, la maggiore delle sorelle di Amabel.
Ho considerato che sarebbe stata una protagonista interessante per il prossimo libro e che qualsiasi altra cosa avessi scritto su di lei, avrebbe potuto crearmi problemi in futuro.
Considera che io scrivo grossomodo una sinossi del libro, ma mi capita spesso di cambiare qualcosa.
Ti chiedo però di dirmi cos’altro, secondo te, ho lasciato aperto, dal momento che la storia di Amabel e Giovanni, i protagonisti di ‘Amabile canaglia’, è finita felicemente come in un qualsiasi altro romanzo rosa.
Dal momento che lo hai chiesto, aggiungo che non scriverò più un romanzo come ‘Capelli di luna’. Questo, perchè cerco sempre di creare qualcosa di nuovo e non semplici cloni di quanto già pubblicato.
Un caro saluto
Miriam
@ tutte.
Vedo che il post si ravviva e, in fondo, è anche divertente. Quello che conta, è che nessuna di noi se la prenda troppo.
Ringrazio dei commenti anche Giusi, Antonella e Maria Masella.
Un caro abbraccio a tutte.
Miriam
@ Miriam Formenti
SPOILER
P
O
I
L
E
R
Tutte quante, penso, ci siamo subito affezionate a Pearl, perché una cosa del genere potrebbe capitare anche a noi. Io poi penso a lei addirittura come se fosse mia figlia e quindi capirai che, senza sapere niente di lei, sono molto preoccupata. Capisco dalla tua risposta che dovrò tenermi la preoccupazione per un po’.
Quanto alla trama principale, io ritengo non conclusa la vicenda di Giovanni e Amabel perché per me il matrimonio è indispensabile in un rosa storico e non mi basta la vaga prospettiva di un annullamento futuro. Anche se ho capito benissimo che, trattandosi di un romance, tale prospettiva si realizzerà certamente nel prossimo volume.
Quanto al resto del dibattito, frequentando la classifica Amazon, come faccio solo da poco tempo, ho scoperto che i giudizi delle lettrici sono i più diversi, spesso, a differenza di questo blog, per nulla motivati, neanche con ragioni personali, e variano tranquillamente da 5 stelle a 1 stella sullo stesso romanzo. Per cui voi autrici non dovreste considerare il singolo giudizio, ma l’insieme. E tenete sempre presente il fatto, doloroso ma inconfutabile, che le scrittrici italiane partono svantaggiate in un genere d’evasione come questo, dove perfino il nome italiano dell’autrice è per molte (anche se non per me e per altre di questo blog) un handicap.
Un saluto affettuoso e arrivederci al prossimo romanzo.
@ Matesi
Ripeto e ne sono convinta, che non sarà mai una recensione sfavorevole ad affossare un romanzo. La discussione era nata per un altro motivo, e sappiamo entrambe quale. Inutile ormai ritornarci; è andata e basta.
In quanto ad Amazon, è pieno, è ovvio, di giudizi personali, ma quantomeno, buona parte di chi recensisce ha acquistato il libro, dal momento che quello store segnala se l’acquisto è verificato. Mi sono fatta una cultura, al riguardo, quando ho pubblicato per conto mio. Diversa, invece, la situazione, su Anobi, dove chiunque si sia creato una libreria può dare un giudizio, perché pensa davvero che un libro sia bello, brutto o, semplicemente, per amicizia, simpatia, o, peggio, antipatia nei confronti dell’autore.
Per quanto mi riguarda non faccio recensioni per nessuno. Non ne ho il tempo; ma quando chiudo un libro lo ricordo nell’insieme con la sensazione gradevole o sgradevole che mi ha dato quella lettura. Non faccio caso nemmeno ai refusi, a meno che, s’intende, non siano così tanti da meritare attenzione.
Ho sentito anch’io che le lettrici che frequentano i blog romantici preferiscono leggere straniero, le stesse, magari, che credevano di leggere romanzi di inglesi o americane ai tempi d’oro delle collane del rosa contemporaneo. Con uno dei miei pseudonimi sono stata persino una texana che viveva in un ranch (sembra che tutte le autrici americane vivano in posti originali e favolosi, e non in semplici appartamenti come noi). Ma in Italia non esiste soltanto quella piccola percentuale e, quindi, dire ‘inconfutabile’ mi sembra troppo. Io ho ancora l’illusione di vendere qualcosa, altrimenti, credo, getterei semplicemente la penna e farei altre cose che mi divertono, dal momento che ho parecchi altri interessi.
Un caro saluto.
@ Tutte.
Sono grata alle lettrici che hanno voglia di leggere i miei lavori, a quelle che intervengono o che leggono semplicemente questo blog. Per il momento, auguro un Felice Natale a tutte.
Miriam Formenti
Anch’io vorrei dare un giudizio sul romanzo, ma le poste non me l’hanno ancora consegnato, spero non sia andato perduto perchè sarebbe già la seconda volta in pochi mesi!!!!
Ho sempre letto i vostri commenti ai libri,ma non mi sono mai soffermata a pensare più di tanto sul valore positivo o negativo di un libro,ma di un mio giudizio personale.
Anni fà,quando lessi Capelli di luna,ne rimasi affascinata,una lettura che mi rimase nel cuore tanto tempo,e seppure le scene troppo forti abbondavano nel libro <> ci stavano alla perfezione,come un puzzle in cui i pezzi ognuno va al loro posto,ricordo che,quando un libro è pieno di scene forti ci tiene incollati di più alla storia,d’altronde…sono storici…non contemporanei,e non dovremmo stupirci più di tanto..
Non ho ancora letto il libro <>ma sono sicura che mi piacerà,come tutti i libri che ha scritto.
Auguro a tutte un sereno Natale
Eleonora
Sig: Formenti ho appena finito di leggere il suo libro.
Bello bello bello!!!!!
solo un appunto ne volevo ancora come col cioccolato non basta mai.
Ovvio che vorrei conoscere la storia di Pearl che è entrata prepotentemente nel mio cuore, sola,inesperta e impaurita dovrà affrontare un’avventura che solo Lei potrà coronare con un lieto fine.
Auguro a Lei e a tutte le sue colleghe un Buon Natale.
Un Buon Natale anche a tutte coloro che frequentano questo sito e a chi ci lavora.
Antonella
@ Eleonora
Forse non mi sono espressa bene. Se vuoi sapere cosa penso a proposito di Capelli di luna, vai a vedere la recensione che il mese scorso ho messo su Amazon, chiedendo la ripubblicazione in digitale del romanzo.
@Antonella.
Sono felice che il romanzo ti sia piaciuto.
@Eleonora.
Spero che quando leggererai Amabile canaglia ne sarai soddisfatta.
@Maura, da quanto dici, presumo che tu sia abbonata. Speriamo quindi che le poste facciano il loro dovere. Immagino, poi, che se vorrai postare un commento potrai sempre farlo, anche se questo post sarà stato superato da altri. Io risponderò sempre con piacere.
@ Tutte
Grazie per aver commentato. Segnalo il mio nuovo indirizzo di posta elettronica, dal momento che sto cambiando gestore telefonico:
formentimiriam@gmail.com (per il momento, comunque, l’altro non sarà cancellato).
Di nuovo un caro saluto a tutte quante, accompagnato dai miei più sinceri auguri di un buon Natale e di un felice anno.
Miriam Formenti
@ Matesi
Si,è stata proprio una bella recensione,e non hai regalato nulla al libro che di suo non aveva già,credimi,l’autrice in quel libro ha messo in campo tutte le sue potenzialità,facendoci rivivere <>tutto ciò che seppure in fantasia,poteva o succedeva nei secoli scorsi.
Resto pure del parere che ognuno di noi è libero di esprimere il proprio parere e i propri sentimenti.
Posso ripetere di mio che è stato uno dei tanti e bellissimi libri che mi hanno toccato profondamente,e quindi non posso che ringraziare l’autrice per la sua bravura
Un saluto a tutte
Eleonora
Ho appena finito di leggere il nuovo romanzo della Formenti e… mi è piaciuto molto!
Amabel è proprio un bel personaggio, ha grinta, non rimane passiva davanti agli eventi, e lotta per amore.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo!
Grazie Formenti per avermi regalato una nuova ed emozionante storia d’amore!
Anna
Grazie ad Eleonora e Anna.
Anche a voi, quindi, i miei più affettuosi auguri di buon Natale.
Miriam Formenti