“Lo schiavo di Antiochia” di Ornella Albanese – Classic 1200
L’amore che nasce dal buio più profondo
Intenzionata a rivolgersi al potente Gaddo di Terrabianca per ottenere la sua protezione per i territori del padre, la nobile Elèni Akantos acquista uno schiavo da combattimento normanno da recargli in dono. Affascinata fin da subito dagli occhi da belva del giovane di cui entra in possesso, Elèni apprende che si è macchiato di tradimento e che è stato addestrato dai saraceni alla lotta, diventando feroce e letale come loro. Sullo sfondo di trame, alleanze, perversioni e imprevedibili tradimenti, in un medioevo cruento e crudele, nasce così l’appassionante storia d’amore tra una donna bellissima, pronta a sfidare il pericolo per amore, e uno schiavo dal passato misterioso.
Note:
LO SCHIAVO DI ANTIOCHIA è il nuovo, avvincente romanzo di Ornella Albanese, una delle più apprezzate autrici italiane di romance.
Le lettrici potranno trovare al link indicato qui di seguito la lettera in cui Ornella Albanese presenta alle lettrici LO SCHIAVO DI ANTIOCHIA:
Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo IL FILO DI ARIANNA, INGANNI D’AMORE, CUORE DI LUPO, L’OMBRA DEL PASSATO, L’AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE, IL PROFUMO DEI SOGNI, AURORA D’AMORE, IL CACCIATORE DI DOTE, IL CACCIATORE DI NUVOLE, LA CACCIATRICE DI STORIE e FOLLIA D’AMORE.
Ambientazione:
Otranto + Terra Santa, 1100
Avete mai pensato alle conseguenze di una guerra? In questo momento siano nel bel mezzo di una che coinvolge il mondo intero. Che sia epidemiologica, ideologica o religiosa, essa non lascia scampo, lede anima e corpo. Lui, lo schiavo di Antiochia, cova risentimento, sete di vendetta, rabbia. Non conosce paura e ha dimenticato come si ama.
Hudruntum, 1101.
“I maledetti normanni si propagavano come onda di mare in tempesta, lasciando solo detriti dietro di sé. Erano potenti, implacabili, astuti, e si erano insediati in molti feudi vicini. Meglio ricorrere a un signore del luogo, che di sicuro avrebbe considerato un grande prestigio avere come moglie un’aristocratica fanciulla di Bisanzio. E il primo atto per un accordo sarebbe stato un dono. Gaddo di Terrabianca raccontava di aspettare con impazienza uno schiavo saraceno che il mercante Malo, suo amico, gli avrebbe portato da Antiochia.”
Una figlia femmina usata come merce di scambio. Un baratto proficuo per entrambe le famiglie: protezione e un marito rispettabile, e d’altra parte – oltre una fanciulla dal fascino innegabile – possedimenti necessari a espandere ancor più potere e ricchezza. Un patto vantaggioso e necessario. Al fedele Ippolito il compito più ingrato: trattare.
Ma l’odore di guai è più insostenibile dell’olezzo che avvolge il mercato degli schiavi, lo stesso che l’uomo di fronte al Barone di Terrabianca porta addosso.
… Si agitò nella prigione di quelle braccia. Cercò anche di gridare, ma la bocca era premuta con troppa forza contro la spalla di lui. Per lunghi attimi temette di morire. O di svenire di terrore.
“Volevo riempirmi le narici del vostro profumo. Adesso il fetore di questa tenda non mi disturba più”
Le sventure iniziano da un’occhiata di troppo, con un battito impazzito, assommate a strane reazioni del corpo, sopite e morte da troppi anni, ormai. Ma la fortuna fa da contraccolpo, svelando le tessere di un piano che iniziano a collocarsi al posto giusto. Serve pazienza, forza, astuzia e le giuste alleanze affinché più nodi vengano sciolti. E di grandi alleanze si vanta Gaddo, che risulterebbero essere la fonte del suo vero successo!
“Potrebbe capitare di incontrarci di nuovo, e io potrei essere libero e voi schiava”
Catene e lacci che si sciolgono e si intrecciano come corpi che si amano… per poi perdersi e odiarsi. Fraintendimenti, bugie e segreti. Sentimenti inaspettati che travalicano pregiudizi e condizionamenti. Istinto e sensazioni guidano le scelte che si riveleranno più lungimiranti del saggio Gil.
Quale fardello nasconde il Rinnegato Normanno tra le pieghe della pelle e nei solchi delle cicatrici? Cosa lo lega a Gaddo, a Elèni? Ma soprattutto da dove proviene la fame di distruzione? Sarà solo per un tornaconto economico, per potere o senso della giustizia?
Chi ama leggere romance storici, non guarda epoche o aree geografiche, non sceglie in base a usi e costumi. Si abbandona semplicemente tra le pagine, per cercare immediatamente il posto nel mondo, in un tempo che non ci appartiene più. Non è soltanto un viaggio, è la riscoperta di ciò che si è appreso sui banchi di scuola mescolato alla fantasia dell’autrice, che non fa altro che accrescere e arricchire il nostro bagaglio di emozioni.
Mi sono immediatamente incuriosita con la frase del protagonista, che con una sorta di disprezzo, rassegnazione e sfida, fa notare a Elèni che le parti si possono sempre invertire, in maniera inaspettata. Una frase che racchiude la vera essenza, che vi scatenerà la voglia di scoprire cosa si nascondi dietro, e che vi farà prendere velocità tra le pagine.
Perfetta la caratterizzazione dei personaggi, che si lasciano svelare di pari passo con la trama. Segreti che emergono in maniera davvero inaspettata, in modo incantevole e spaventoso. Suggestiva la scena di Vento, che cela un altro messaggio: non potrai mai sapere chi c’è dietro una facciata, se l’amico più fedele, un traditore incallito o semplicemente chi ha un mero interesse personale.
Un intreccio che vi lascerà a bocca aperta, pagina dopo pagina. Sospiri spezzati, tensione, frasi sussurrate che vi faranno palpitare il cuore. Indifferenza e disprezzo, ma ancora amore! Scene di lotta e guerra descritte minuziosamente, senza violentare lo sguardo del lettore che si rianima di fronte un delicato e caloroso abbraccio.
Complimenti di cuore a Ornella Albanese ❤ .
“Niente può impedire l’amore. Menzogne, calunnie, vendetta, odio, paura. Niente può scalfirlo. L’amore è davvero il sentimento più potente tra tutti quelli che si agitano nel cuore degli uomini.”