Maryann, se non avesse avuto coraggio e sfrontatezza, non avrebbe fatto parte della confraternita delle Zitelle Peccaminose. Infatti è intenzionata a far cessare l’accordo matrimoniale, imposto dai genitori, con un duca con più del doppio dei suoi anni; e come l’amica Kitty si inventa una relazione pericolosa con il più famoso dei libertini: il marchese di Rothbury. Costui, però, viene a conoscenza in maniera diretta del pettegolezzo che la giovane Lady inizia a diffondere…

— Mi ha baciata a fondo e, Fanny… è stato così indecente!

E tutto ciò sarebbe accaduto nella camera di lei, dopo che il marchese si è arrampicato fino alla finestra… Eppure, la verità non è così lontana, e Maryann comprende che la bugia inventata corrisponde sempre più al desiderio che ha sempre avuto: innamorarsi. Già, non è contraria al matrimonio se questo prevede anche l’amore.

Nicolas, invece, ha tutt’altri piani per la sua vita: sposarsi dopo i quarant’anni, certo di aver portato a termine la sua vendetta. Cosa succede, però, quando scopre di essere coinvolto sentimentalmente nel gioco iniziato da Maryann e trova conferma dell’enorme ostacolo presente nel loro futuro?

Se lo stratagemma usato da Maryann ricorda, per certi versi, quello di Kitty in “Mio amato duca“, ho trovato molto coinvolgente e ancor più appassionante questo secondo volume. Ho adorato “Il marchese perfetto” soprattutto per i personaggi: Maryann, oltre che per la sua intraprendenza, per il coraggio con cui ha affrontato la sua famiglia fin dall’inizio e sul supporto dato a Nicolas. Quest’ultimo l’ho amato per il suo buon cuore, che l’ha condotto verso azioni talvolta discutibili.

— […] Tu cancelli persino i miei pensieri più oscuri e li sostituisci con la luce, la speranza e il desiderio, con il sogno di una vita che non avrei immaginato di vivere. Non so se mi piace.

Il lieto fine c’è, ovviamente, ma i nostri amati dovranno fare i conti anche con un contorto passato.

Attendo con ansia Ophelia, spero davvero arrivi presto anche la sua storia!