“Nessun segreto” di Monica Burns – Passione 107
“La scrittura di Monica Burns è sensuale e ricca.”
Sabrina Jeffries
Disconosciuta dal padre, Ruth è diventata una famosa cortigiana, ma ora, a quarantun anni, il suo amante la lascia. Preoccupata per il futuro e convinta di non essere più desiderabile, resta sorpresa dalla proposta che le viene dall’avvenente barone Garrick Stratfield: ben più giovane di lei e conteso da molte donne, non è però mai stato visto insieme ad alcuna. Ruth ha bisogno di denaro, così accetta. E inaspettatamente si innamora, mentre Garrick, pur travolto dalla passione, è devastato dalla convinzione di non poterla soddisfare. Potrà, l’amore che li unisce, abbattere le paure che li dividono?
Note:
NESSUN SEGRETO ( Pleasure Me ) è il primo romanzo di Monica Burns, autrice di numerosi romanzi sia storici sia contemporanei, pubblicato da Mondadori nella collana I Romanzi.
Ambientazione:
Inghilterra, 1897 ( epoca vittoriana )
Premi e riconoscimenti della critica:
Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2011 come Miglior Romanzo Storico ambientato nelle Isole Britanniche ( British Isle-Set Historical Romance ); All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper ).
Sono piuttosto perplessa. Quanti anni di differenza?E lui è impotente? Anche se gli passerà, ovviamente. Nei romanzi i problemi non sono mai incurabili. E, come si sa, non mi piacciono le cortigiane. Per giunta di 41 anni!
Spero di non rimanere troppo choccata. Perché lo comprerò. Ovviamente.
Mi sorgono alcune perplessità riguardo la trama e visto che non apprezzo cortigiane perdipiù attempate(all’epoca la donna oltre i 25 anni era considerata zitella), non credo che sarà un mio acquisto! comunque leggerò le vs. impressioni a lettura ultimata…
L’età di lei e la differenza tra i due con lui più giovane non mi fa nessun effetto così come il fatto che sia una cortigiana. Ricordo “sentimento veneziano” in cui la protagonista è una cortigiana e mi è piaciuto tantissimo. E poi le giovani lady vergini e ingenue alle volte annoiano perciò se ogni tanto viene proposta una figura femminile diversa dal solito ben venga, poi se il libro è bello o brutto dipende dalla trama, da come è scritto e dall’abilità dello scrittore di catturare che legge.
Sono molto poco favorevole verso questo romanzo. Se nella realtà non mi danno fastidio n’è le quarantenni ne la differenza di età ne la professione di nessuno, viceversa nei romanzi non sopporto nessuna delle tre. Inoltre l’epoca in cui si svolge era di un perbenismo talmente radicato che non mi farebbe entrare nella storia di una cortigiana attempata che si innamora di qualcuno che potrebbe essere impotente, omosessuale o vergine ( :* ( ). …….
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Mi sono andata a leggere le recensioni in inglese, lui ha 29 anni, è vergine e gli manca un test…. perciò niente di grave però a causa dello zio è complessato riguardo a questo difetto. Lei invece ha problemi a causa della sua età. La relazione tra i due inizia con un’amicizia che si trasforma in molto di più. La maggior parte delle recensioni ne parla molto bene soprattutto per l’approfondimento psicologico dei personaggi.
Devo dire che ne sono intrigata.
Dimenticavo, il video di presentazione del libro è veramente bello
Beh 12 anni non sono mica pochi neanche ad oggi cmq anche se sono un po’ prevenuta, lo leggerò lo stesso.
Dimenticavo, la copertina ovviamente mostra il contrario, lui quarantenne e lei poco più che ventenne. Ma chi è che sceglie le copertine??
SPOILER
SPOILER
SPOILER
noooo il mono-palluto nooooo !! ;)))
@ Alessandra
De Masi sostiene che a breve avremo un sacco di matrimoni in cui la donna ha molti anni più dell’uomo, perché è una questione di potere del partner più forte socialmente. Immagino che io non farò in tempo a vedere tutto ciò.
Certo la trama che racconti è incuriosente. Speriamo che non venga sviluppata in modo troppo stupido.
Volevo dire che ormai sono davvero curiosa.
A me non dispiace che il protagonista abbia un difetto fisico e non credo che la sua virilitá ne risenta. Forse il problema piú grave potrebbe essere la scarsa capacitá di procreare oppure il pensiero di non sentirsi un vero uomo. Spero che l’autrice approfondisca bene il concetto che non sono i difetti fisici a definire una persona ma il suo comportamento. La differenza di etá, invece, è qualcosa che mi disturba se è eccessiva perché essendo quarantenne non potrei mai immaginarmi con un uomo che sia sotto i 35 anni. Forse il fatto di essere anche madre di un ragazzo diciottenne mi pone dei limiti nei voli di fantasia. Non so ancora se lo leggeró ma di solito la mia curiositá ha sempre la meglio.
E’ una mia impressione o in quasi tutte le cover di questo mese c’è la stessa ragazza?
i matrimoni dove lui è più giovane ci sono sempre stati e, probabilmente, anche nell’ottocento; mi ricordo di un romanzo di Mary Balogh, Promessa di primavera, dove lui ha dieci anni meno di lei, veramente molto bello, anzi penso che andrò a rileggerlo.
Quarantun anni ?????? vecchie????? ma scherziamo?????… è la fase migliore di una donna.
Non si è certamente delle più delle inesperte ne in amore ne nel sesso. Smaliziate abbastanza per saper distinguere gli uomini da quelli affidabili dai farabutti. (credo anche nel 800)
Si presume che come cortigiana sia ancora bellissima (non mi disturba questo tipo di “occupazione” in un romanzo, come vedo non disturba molte di noi il classico dongiovanni mordi e fuggi) all’uomo si perdona tutto????
Per quanto riguarda l’handicap film come Angelica insegna. Noi donne non ci lasciamo fermare da un viso sfregiato, quando perdiamo la bussola, quindi……
VERONICA FRANCO, famosa cortigiana di Venezia, metà 500, bellissima e colta, attorno a lei si raccoglievano musicisti, poeti, nobili, scrisse anche poesie, smise dopo i quaranta e, con l’aiuto di alcuni patrizi, fondò la “Casa del Soccorso”, dove si accoglievano le cortigiane che volevano “cambiare vita”.
Per quanto mi riguarda non mi da’ nessun fastidio il fatto che a lui manchi quella particolare parte del corpo, anch’io ho adorato Geoffrey de Peyrac, marito di Angelica insieme a tanti protagonisti maschili dei romance con visi sfregiati, come Benjamin di Angela White, e altri handicap.
Il problema e’ che se devo sognare leggendo una storia d’amore proprio non ci riesco se la protagonista e’ una cortigiana, e in generale non mi piace che la differenza di età tra lui e lei sia così notevole, ma questo naturalmente e’ il mio parere personale e quindi a meno che i vostri commenti non mi convincano non credo che leggerò questo libro.
@Patty
Concordo pienamente, perchè l’uomo dongiovanni è affascinante mentre la donna cortigiana no? Spesso le donne sono più maschiliste di molti uomini…
Io non so come l’autrice abbia giustificato la scelta della protagonista di diventare cortigiana ma penso che anche all’epoca si potesse scegliere un lavoro dignitoso. Rispetto di piú una donna che fa la prostituta per vocazione ( ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole) e non chi afferma di non avere scelta. C’È SEMPRE UNA SCELTA! Troppo facile guadagnarsi da vivere sfruttando la propria avvenenza piuttosto che farlo rimboccandosi le maniche. Poco importa se per farlo si deve rinunciare alla propria dignitá,all’amor proprio,al rispetto di se stesse. Detto ció non voglio fare di tutta l’erba un fascio,ci sono donne ricattate,minacciate,perfino drogate,che non possono sottrarsi ai propri aguzzini senza correre il rischio di essere uccise. Mi auguro che Ruth possa piacermi piú della protagonista di Sentimento veneziano che non ho apprezzato affatto.
@ Giusy e lettrici
Carissima, capisco il tuo punto di vista. Nella vita apprezzo anch’io molto di più la caparbietà e volontà in una donna nel cercare la via x realizzarsi senza compromessi .
Ammiro le donne che lottano ed emergono nei vari campi lavorativi e no, affrontando spesso difficoltà e ostracismi.
Ma qui stiamo discutendo di romance dove la “normalità di una massaia seria e morigerata” a te per prima andrebbe subito a noia. Dove tra l’altro per 75 % dei libri il protagonista maschile è il classico bellissimo ma dannato, affascinante ma di un’arroganza stratosferica, che fa dannare la protagonista per metà libro, sessualmente sopraffino ma spesso con sensibilità zero. Perché così magnanime solo con gli uomini????
(Titolo che ricordo TALAMO PROIBITO romanzo Mondadori di qualche anno fa, protagonista seppure odioso, arrogante, traditore ecc., amatissimo dalle lettrici).
Hai ragione…un altro discorso è la vita reale dove donne vittime, illuse da prospettive di lavoro, vengono poi costrette a questa orrenda vita.
Mi ricordo di aver letto a proposito di reduci dalla seconda guerra mondiale paraplegici a causa di lesioni del midollo spinale, che sulla carta avrebbero dovuto essere impotenti, mentre in alcuni casi di matrimoni all’ insegna dell’amore si rivelarono in grado di avere rapporti coniugali soddisfacenti. Immagino sia il caso del nostro protagonista, che certo fisicamente parte già meglio.
Speriamo bene per il romanzo.
@ PATTY
Mia cara, non mi sogno neanche di essere indulgente con gli uomini. Nella vita reale ci vado d’accordo ma, se si discute, hanno finito prima di cominciare.
Nei romanzi mi piace un pó di arroganza nei protagonisti perchè mi diverto molto quando vengono messi al loro posto dalle eroine di turno. Ad esempio Darcy e Elizabeth,per intenderci. La cosa che mi darebbe fastidio è che il protagonista si facesse pagare per i rapporti imtimi. Voglio dire che finchè si fa qualcosa per il piacere personale,mi sta bene. Ma farsi mantenere vendendo il proprio corpo non mi va.,e vale sia per le donne che per gli uomini. Ho letto molti romanzi in cui la protagonista era una cuoca,una sarta,un’istitutrice…e mi sono piaciuti parecchio.Che fossero vergini o no non mi è mai importato.
ben venga una trama originale!!!!!! poi i commenti li farò dopo la lettura
@Patty talamo proibito a me era piaciuto
Io sono d’accordo con Giusy. Se qualcuno osasse dire che una donna di quaranta anni con un passato un po’ tribolato sposata. Ad un uomo più giovane e’ da condannare biasimare o altro mi troverebbe sulle barricate. Nella vita reale !! Nei romanzi mi piace l’uomo un po’ “mascalzone e scupafemmine”. Manco a dirlo divento un tantino maschilista (chi mi conosce sa che non potrei mai neppure pensarlo figuriamoci esserlo) e se l’uomo ha esperienza mi piace di più. Viceversa. Le donne con un vissuto, sempre nei romanzi, raramente mi sono simpatiche. Che le cortigiane (attenzione cortigiane e prostitute erano due cose distinte e lontane tra loro) fossero belle e affascinanti non c’è dubbio, erano i ferri del mestiere, e se si ritiravano a quarant’anni e’ proprio perché nell’Ottocento erano vecchie, non come oggi che si è nel pieno della vita. Io ricordo le mie nonne che erano delle vere ‘ nonne’ vecchine dolci e incanutite: avevano circa 60 anni. Io oggi mi guardo e non mi riconosco certo nelle donne della mia infanzia. Questo naturalmente sono i miei gusti, ma per fortuna ci sono anche romanzi che hanno tematiche diverse.
Quasi certamente non lo prenderò ma leggerò volentieri i vostri giudizi e chissà forse potrei incuriosirmi. ;-).
@ Giusy
Anch’io adoro scintille nella coppia. Elencando cuoche, sarte ecc. non intendevo certamente denigrare le castegorie rispetto ad una cortigiana…lungi da me, quanto il fatto che spesso situazioni difficili come può essere questa storia, da modo ad un lavoro di scrittura più complessa.
Ho letto parecchi romance con protagoniste cortigiane, e ognuna di loro aveva un passato denso e difficile alle spalle.
Essendo un romance anche questo,e si presume con il lieto fine, sono proprio curiosa di scoprire di come la scrittrice porterà (senza urtare nessuno) a destinazione i due protagonisti.
@ matesi
Avevo letto anch’io situazioni di paraplegia che non mortificava la vita sessuale di coppia.Dipende probabilmente anche dal tipo di lesione. Ho letto su un forum di tetr/paraplegici che oltre a cambiare modalità nel vivere il sesso, qualcuno scrisse che lo si può fare anche con gli occhi.
@laura
anch’io ho adorato Talamo proibito (lo tengo tra i miei romance preferiti)..e pensare che da un uomo del genere, nella realtà, scapperei a gambe levate!!!!
@ Patty
Se ricordo bene, all’epoca si scoprì, proprio sulla base di questi casi, che lo sperma non viene prodotto solo dal midollo spinale, ma anche in misura minore non rammento più da quale organo. Naturalmente, aiutava molto la presenza di una partner collaborativa e amorosa.
Matesi ti ricorderai di due bellissimi film che trattano proprio di reduci paraplegici con due lesioni similmente diverse. Il primo film di Marlon Brando : Uomini / I mio corpo ti appartiene tratta dell’impotenza dovuta alla paraplegia . L’altro film con j. Fonda :Tornando a casa Tratta appunto di un paraplegico non impotente. Ma questa e una menomazione veramente problematica e altamente invalidante, non credo che il fatto di avere un solo testicolo possa inficiare alcunché nei rapporti sessuali o in quanto a fertilità. Probabilmente la menomazione maggiore si ha a livello mentale, si sa che l’orgoglio maschile risiede da quelle parti.
@FLM
Carissima,questo è un colpo basso! ( per restare in tema ) Sei terribile!
Anch’io penso che l’aspetto psicologico sia il piú grave. La fertilitá non si stabilisce da quanti testicoli abbia un uomo ma dalla loro funzionalitá. Un vero uomo si vede da come agisce e pensa, non dalla perfezione del suo corpo. Ancora non ho letto il libro ma giá Garrick ha tutta la mia simpatia.
Ma certo !!!!! Tutta la simpatia del mondo .
Ci facciamo solo due risate alle spalle degli uomini croce e delizia della nostra vita. (Puahahah :-D)
@ si vero, anche se credo si riferisse al midollo spinale femminile in fase sperimentale, x escludere totalmente il maschio dalla procreazione.
Da quello che ho letto nell’uomo coinvolge anche(testicoli, prostata e vescicole seminale)
Mi auguro che nel tempo gli incontri tra donne e uomini rimangano invariati.
Nonostante tutto trovo che vivere in coppia sia ancora gratificante.
@Alessandra
concordo e mi sto chiedendo come mai tale severità per noi stesse.
Il fai da te non fa per me, almento non in questo caso.
Bello! Mi è piaciuto molto. Spero di leggere altro di questa autrice.
Ringrazio gli spoiler che mi hanno fatto risparmiare i soldi di un romanzo che già non mi convinceva dalla trama….. Pauuuuuuuuura (per il problema di lui)
Storia molto coinvolgente, introspezione psicologica accurata e sentimenti condivisibili; insomma un romanzo che ho letto con gran piacere.
Se proprio vogliamo trovare un difetto, il finale appare un pò troppo rosa: la felicità coniugale allietata da numerosi bambini, la verità sulla tragedia familiare svelata ed il padre crudele che riconosce i suoi torti
Di solito sono la disgrazie che non vengono mai sole …….
Romanzo assai deludente. Innanzitutto, non so perché si è scelto di pubblicare questo romanzo, parte di una serie già incominciata: ad esempio la sorella del protagonista, Lily, è separata dal marito per ragioni che vengono solo accennate; il marito compare addirittura brevemente e poi non se ne sa più nulla, perché la conclusione della loro storia viene rimandata, immagino, ad una puntata seguente. Il motivo del complesso di inferiorità di Garrick, dovuto alle ormai note ragioni, è trattato nell’insieme in modo piuttosto ridicolo, dal momento che pare davvero inverosimile che il problema non abbia trovato soluzione in ben 12 anni; la cosa sarebbe stata accettabile se il protagonista fosse stato molto, molto più giovane, ma così…
Il tema conduttore, quindi, è quello della differenza d’età fra i protagonisti e viene risolto non si sa come. Manco una bella scena madre all’insegna dell’amore che vince su tutto!
Posticcio, confuso e improbabile il filone giallo. Insomma non trovo nessun pregio in questo romanzo.
@ MATESI
Effettivamente il “volano” della vicenda ovvero l’ handicap del protagonista maschile ( a cui fa da contraltare quello dell’ eroina) non è molto realistico, mentre la differenza di età quella si’ che avrebbe avuto il suo peso (se non fosse un romanzo rosa), anche ai giorni nostri figurarsi ai primi dell’ 800.
Ma ciò che ho trovato davvero lodevole è la descrizione dei sentimenti dei due protagonisti e l’evoluzione del loro rapporto.
A me Monica Burns è proprio piaciuta.
A me è piaciuto, anche se non entusiasmato.
Molto buono l’approfondimento psicologico dei due protagonisti,anche se ho trovato un po’ esagerato il blocco a 29 anni del protagonista seppur bellissimo (credo si sapesse già allora che questo tipo di menomazione non comprometteva rapporti sessuali e fertilità), e l’ossessione della protagonista per la “vecchiaia incombente ” come lei dichirava.
Per quanto mi riguarda giustificata anche se non approvata “l’occupazione” che la protagonista è costretta a scegliere dopo essere stata ripudiata dal padre.
Due protagonisti che sostenendosi reciprocamente risalgono la china dell’emarginazione e della solitudine.
Sarà che ultimamente sono meno pretenziosa del solito, ma a me è piaciuto.
Mi è piaciuto anche che i protagonisti non fossero i soliti bellissimi,perfetti, dannati (gli uomini) e super energiche e virtuosissime (le donne). Lui è complessato e ferito da un difetto fisico acuito da parenti infami e un trauma adolescenziale (poco plausibile, ma in un romanzo…). Lei è una donna di nobili origini diventata cortigiana per sbarcare il lunario, ripudiata dal padre e che, a modo suo è comunque riuscita a farsi strada in un mondo maschile riuscendo anche ad aiutare gli altri.
Mi sono piaciuti insieme…sgarrupato lui, sgarrupata lei…si sono un po’ incontrati.
Lettura scorrevole, facile, nel complesso piacevole
Anche a me è piaciuto molto,nonostante le mie riserve sulla differenza di etá. Merito dell’abilitá di scrittura della Burns,delicatamente erotica. Spero di leggere altri suoi libri.
Romanzo molto carino, che mi è piaciuto in modo particolare perché ha mostrato due protagonisti molto complessati: lei perché a 41 anni sente molto la differenza di età con Garrick, ma in generale ha una fissazione per la “vecchiaia” incombente data la sua professione per la quale la bellezza è tutto (e come darle torto, i pregiudizi la fanno da padrone nel 2014 figuriamoci nel 1800!); lui perché a 17 anni è stato profondamente umiliato per un difetto fisico e da allora la paura lo ha praticamente paralizzato nei rapporti con le donne. Come romanzo introspettivo ha funzionato bene, la spruzzatina gialla nell’ultimissima parte ha rovinato un po’ le cose. VOTO 7