“Il signore delle tempeste” di Amanda Scott – Classic 1066
“La vera regina del romance scozzese.”
RT Bookclub Magazine
Lady Sidony è la più giovane delle sorelle Macleod. La sua bellezza eterea e il suo carattere mite l’hanno spesso posta in secondo piano, eppure l’impetuoso sir Giffard MacLennan la nota fin dal primo istante. Nonostante le profonde differenze di carattere, tra loro è subito attrazione. Cavaliere e pirata, Giff è stato scelto per proteggere la leggendaria Pietra di Scozia da chi vuole impossessarsene per rivendicare il trono. E quando Sidony, suo malgrado, viene coinvolta nella missione, tra mari in tempesta e antichi tesori i due si ritroveranno uniti a lottare per il futuro dei clan, ma più ancora per il loro amore.
Note:
Con IL SIGNORE DELLE TEMPESTE ( King of Storms ) si conclude la serie delle Isole dei Templari ( Isles/Templars ), le cui protagoniste sono le sorelle scozzesi Macleod.
I romanzi precedenti della serie, LA PRINCIPESSA DELLE HIGHLANDS ( Highland Princess ), IL SIGNORE DELLE ISOLE ( Lord of the Isles ), IL SIGNORE DEL PERICOLO ( Prince of Danger ), LA SCELTA DI SARAH ( Lady’s Choice ) e IL TESORO DEL CAVALIERE ( Knight’s Treasure ), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 948, 977, 1001, 1034 e 1048 rispettivamente.
Ambientazione:
Scozia, 1381
Non posso credere che siamo finalmente all’ultimo. Stavolta mi tocca pure un pirata! Mi ricordassi qualcosa di Sidony!
Però certo il titolo e la copertina sono belli.
A meno che non sia una rivisitazione fantasiosa della storia, a me sembra strano che un’autrice, con chiare origini anglosassoni, ambienti la sua storia in Scozia nel 1381, con cavalieri a guardia della “Stone of Scone” (mi sembra che si chiami così) quando la suddetta pietra era stata requisita e custodita a Londra dal 1296. Fu “restituita” alla Scozia (ora è nel castello di Edimburgo) solo nel 1996 (probabilmente verrà riportata a Londra per le incoronazioni future)-
Probabilmente la scrittrice sa qualcosa di storia che io non so.
Mi piacciono molto i romanzi storici: adoro leggere di personaggi, storie, usi e costumi del passato (anche se vorrei trovare più spesso vicende con ambientazione italiana). Sono quindi imbarazzata davanti a questa serie, giunta finalmente alla conclusione.
La Scott ammassa in ogni volume tonnellate di notazioni storiche, spesso dimenticandosi, come in particolare qui, di costruire comunque una trama: l’amore di Giffard e Sidony è infatti appena accennato, senza che d’altra parte vengano particolarmente approfondite l’avventura e l’azione. Ci si perde fra decine di personaggi, più nominati che rappresentati, in parte storici, in parte inventati, in parte nuovi, in parte conosciuti nei volumi precedenti, senza che io riesca mai a ricordarmi qualcosa di significativo in merito. L’autrice non si abbassa mai a fornire un aiuto alle lettrici non inglesi, anzi non scozzesi, anzi non abitanti nelle Isole. Forse dovrebbe andare a lezione dalla nostra Kent, per imparare come si può inserire una buona quantità di nozioni dentro un romanzo senza soffocare la lettrice, che per giunta non sta leggendo un libro di storia, ma un romanzo.
Noioso fino allo sbadiglio e all’irritazione per tre quarti della sua lunghezza, migliora appena nel finale. Trama inesistente, personaggi per nulla approfonditi. L’unica cosa bella è la copertina.
Come già fatto presente lo scorso mese è alquanto controproducente massacrare così un libro, molto spesso fanno desistere dal comprarli.
Io amo farmi un’opinione da sola e mi rendo conto che al mondo e bello che ci siano tante opinioni,ma sono sensibile alle altre critiche.
Forse l’unica soluzione è non leggere più i commenti, certo che noioso e sbadiglio nella stessa frase fa pensare !!!!!
@ Antonella
Questo blog è destinato proprio a scambiarsi pareri sui libri. Avendo letto tutti i precedenti, io non mi aspettavo molto, ma comunque, come vedi, l’ho comprato lo stesso.Probabilmente, per te è meglio leggere le recensioni solo dopo aver letto il romanzo. Allora potrai darci il tuo parere con cognizione di causa.
Cara Antonella, si può evitare di leggere i commenti!
A me, sia nel bene che nel male piacciono i vari giudizi e poi se ho voglia lo leggo lo stesso, non mi lascio influenzare più di tanto, mi sono solo di aiuto in caso di dubbi. Certo per questo non c’era bisogno di nessun giudizio negativo per indurmi a non leggerlo. Ricevendolo in abbonamento lo userò come ferma porta, devo ancora digerire quelli precedenti.