“Ai confini del piacere” di Eden Bradley (Eve Berlin) – Extra Passion 36
Per Dylan Ivory, autrice di romanzi erotici, il controllo è tutto. Finché non incontra Alec Walzer, scrittore di thriller ed esperto “dominatore”. Lui vive per le esperienze estreme, anche in camera da letto, e quando Dylan lo intervista per conoscere il BDSM da un punto di vista professionale, tra loro scatta un’immediata attrazione fisica. Alec accetta di farle da “guida”, implicando che lei impari a fidarsi e a sottomettersi. Le mostra così che lasciandosi andare si possono sperimentare le più alte vette del piacere, ma quando il rapporto erotico si trasforma in sentimento, entrambi si ritrovano a combatterlo. Salvo poi rendersi conto che non è affatto una debolezza cedere all’amore…
Note:
AI CONFINI DEL PIACERE ( Pleasure’s Edge ) è la prima opera di Eden Bradley, affermata autrice di numerosi romanzi erotici a firma Eve Berlin, pubblicata da Mondadori nella collana I Romanzi.
Si tratta del primo romanzo della serie “Edge”, detta anche serie “Pleasure Dome Club”, dal nome del club BSDM che fa da sfondo alle storie che la compongono.
La serie proseguirà con “Desire’s Edge”, di prossima pubblicazione.
Ambientazione:
America, Stati Uniti, oggi
Premi e riconoscimenti della critica:
Premio Holt Medallion nel 2010 come Miglior Romanzo Erotico ( Best Erotic Romance )
Ma! Non ci siamo sottomesse abbastanza nel corso della storia? Siamo proprio antifemministe. Mai che sia un uomo a sottomettersi! Eppure Masoch era un uomo.
Mi sa che geneticamente abbiamo ancora riminiscenze dell’uomo con la clava che ci trascinava x i capelli.
Ci piace l’uomo hot, strong, ecc.ecc.
L’importante che ci sia poi il lieto fine…
Anche io come Matesi aspetto un uomo sottomesso! Si dice che le dominatrici siano tante, ma non ne leggo mai…!!!
Libera
Per l’amor di Dio, no all’uomo sottomesso!!! Già mi tocca di dirigere tutta la famiglia, marito compreso, dalla mattina alla sera. Ci manca solo che mi debba immedesimare in una che dirige uomini anche a letto! Piuttosto mi leggo la vita di S.Agostino, che tra l’altro è stato uno che se l’è anche goduta!
Condivido i giudizi, l’ho appena finito. Solita storia che stiamo vedendo un po’ spesso ultimamente. Niente di nuovo, personaggi scontati. Non mi è proprio piaciuto.
Non mi è proprio piaciuto la storia è banale sono d’accordo con Cris i personaggi non hanno niente da dire. Questo genere mi sta deludendo. Quasi sicuramente sarà l’ultimo che acquisterò. Un saluto a tutte carla
Concordo con chi dice che non è un capolavoro. Vanno bene i dominatori e tutta l’allegra banda, ma i personaggi devono essere definiti, caratterizzati con stile. Purtoppo qui non c’è niente di tutto ciò. Tutto molto standard. Niente di che.
Nel suo genere, il romance erotico, è piuttosto carino, merito di una scrittura superiore a quella di altri libri simili e a un buon approfondimento dei personaggi. Le scene di sesso sono numerose e molto spinte, ma la storia d’amore è comunque centrale.
Ho letto i primi tre capitoli e non so se riuscirò ad andare avanti. Troppa pena mi fanno tutti e due i protagonisti!
A me è comunque sembrata una storia d’amore, anche se nata in un contesto (per quanto mi riguarda) assolutamente irreale.
Ho stentato molto a finire questo romanzo: anzi all’inizio sono andata avanti al ritmo di un capitolo al giorno, perché non riuscivo a sopportare di più. Sono arrivata alla fine solo per essere sicura di avere uno sguardo d’assieme.
Diciamo subito che il romanzo, nel suo genere, è scritto bene: insomma, niente di paragonabile alla McKenna. E anche i due protagonisti sono simpatici. Ma che si possa sempre e comunque fare l’amore solo nell’ambito del rapporto dominante/sottomessa mi pare davvero molto faticoso e pericoloso e comunque troppo intenso (e in ogni caso maschilista).
Inoltre ci sono cose che mi lasciano perplessa: innanzitutto il fatto che Alec chiami continuamente Dylan “brava bambina”, il che sa un po’ di pedofilia (anzi io pensavo che dal passato dei due emergesse qualche abuso infantile). Poi entrambi usano una quantità di aggeggi (non solo Alec, ma anche Dylan ha in camera una scatola con vibratori, dildi, ecc.) e soprattutto all’inizio si masturbano in modo ossessivo. Taccio sul fatto che ignorino la riservatezza e ritengano necessaria e piacevole la frequentazione di un club fetish, come dicono (e a proposito c’è un abuso di termini tecnici, che mi erano sconosciuti finora).
Al momento non credo proprio di continuare questo genere di erotici. Quindi non comprerò il seguito e neppure il Ménage della Holly, che, sulla base del riassunto che si trova su internet, non mi pare proprio interessante, per più motivi di quelli che ho voglia di spiegare.
Questo, naturalmente, vuol dire che d’ora in poi avrò anche un extra passion in meno, oltre al passione già scomparso.
Raccomando alla redazione di spiegare bene, come già fatto stavolta, il tipo di erotismo presente nei romanzi pubblicati. Personalmente continuerò a comprare cose tipo i Rice e i Marlowe finora letti e lascerò sadomasochismo e ménage a chi li apprezza. A me piace sognare (e quindi leggere) grandi passioni che non sentono il bisogno di eccitamenti morbosi, altrimenti, secondo me, non di grandi passioni si tratta. E l’idea che qualcuno mi picchi perfino con mestoli d’acciaio per farmi provare piacere mi disgusta e mi indigna.
Adoro tutti questi libri con dom e sub e mènage. Peccato che i protagonisti non siano anche vampiri sarebbe stato ancora più fantasioso eccitante e divertente!