“Il signore del pericolo” di Amanda Scott – Classic 1001
Un coraggioso cavaliere
conquista un cuore indomabile
Quando si imbatte in sir Michael St Clair, aggredito e fatto prigioniero da un gruppo di manigoldi, la giovane lady Isobel Macleod non esita ad accorrere in suo aiuto. Ben presto i due si ritrovano a fuggire attraverso le selvagge Highlands e oltre, sulle Isole nebbiose. Isobel ha sempre considerato il matrimonio una prigione e ogni marito un tiranno, per questo si è ripromessa di non sposarsi mai. Ma ora che si trova sotto le stelle con un uomo forte, capace di incantarla con il solo sguardo e di trattarla con tenerezza, si arrende al desiderio. E mentre il nemico non dà tregua ai due fuggiaschi, il loro destino e il loro inatteso amore sembrano dipendere sempre più da un favoloso tesoro…
- Note:
IL SIGNORE DEL PERICOLO ( Prince of Danger ) è il terzo romanzo della serie delle Isole dei Templari ( Isles/Templars ), le cui protagoniste sono le sorelle scozzesi Macleod.
La serie, i cui primi due romanzi, LA PRINCIPESSA DELLE HIGHLANDS ( Highland Princess ) e IL SIGNORE DELLE ISOLE ( Lord of the Isles ) sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 948 e 977 rispettivamente, proseguirà con “Lady’s Choice”,“Knight’s Treasure” e “King of Storms”, di prossima pubblicazione.
- Ambientazione:
Scozia, 1379
*** ebook disponibile a maggio 2012 ***
Le copertine dei medievali sono meravigliose,gli uomini in copertina sempre diversi e affascinanti, GRAZIE!
considerando quanto mi era piaciuta la linguacciuta isobel,sarà tra le prime letture…
molto indovinata la copertina.
Amanda Scott mi è piaciuta moltissimo nei precedenti romance!
ho letto “Il signore delle isole” e devo dire che mi è veramente piaciuto! Isobel non mi era particolarmente simpatica, ma come sappiamo tutte, quando il libro parla di questi soggetti, di solito viziate e infantili, poi diventano piene di pregi! vedremo
nel complesso mi è piaciuto
buon ritmo nella prima parte, qualche inceppamento nella seconda.
permane l’affollamento di personaggi,luoghi,ed eventi storici che stornano un po’ l’attenzione dalla vicenda…in alcune occasioni mi sono proprio persa tra “le vostre grazie e le loro signorie” e tra le varie località nominate…
interessante la figura del protagonista che si svela strada facendo
divertente e irritante, isobel..fantastica la suocera (isabella)
promette bene la storia tra hugo e adela
vedremo
insomma…il precedente mi era piaciuto, speravo di replicare con il seguito ma sinceramente non mi ha entusiasmata.
La protagonista è costantemente sovrastata dalla curiosità (sarà mica una scimmia sotto mentite spoglie??) e per questo mette in pericolo sovente se stessa e gli altri. Senza contare che non sembra molto cambiata dal romanzo precedente, con la differenza che se nel primo libro era una ragazzina in questo secondo è una donna e dovrebbe pensae ed agire la donna e non da marmocchietta sciocca.
Devo dire che il protagonista maschile mi è piaciuto: al di là di trame politiche, fughe ed intrighi non si è dimostrato il solito uomo tutto d’un pezzo che comanda e basta, anzi mi ha dato l’idea di un uomo pur nella sua virilità calmo e ragionevole ma non per questo meno maschio.
Nel complesso si fa leggere…peccato per Isobel, la immaginavo meno infantile…
Mi sono rassegnata a comprarlo cartaceo. Il romanzo, secondo me, è inferiore al Signore delle isole. L’autrice, come al solito, abbonda in particolari storici in cui la lettrice italiana si perde: non ho mai studiato la storia delle Orcadi, anzi quasi non sapevo che esistessero, anche se da ragazza credo di aver letto un Signore delle isole, immagino ambientato da queste parti, che non mi piacque per niente. Probabilmente perché, anche lì, l’avventura era predominante sulla storia d’amore.
Però vorrei difendere appassionatamente la figura di Isobel, che a mio parere è davvero coinvolgente, soprattutto nei momenti di pericolo: non è affatto irritante (o almeno io non l’ho trovata tale), è solo una femminista ante litteram, una donna moderna sbattuta nel medioevo (non che non ce ne sia stata qualcuna, talvolta: pensate a Matilde di Canossa). È intelligente e coraggiosa e se la cava magnificamente anche da sola. Certo, le va tutto bene perché siamo in un romanzo rosa. E perché le capita un marito anche lui molto in anticipo sui tempi. Sempre che questi tempi siano davvero arrivati.
Non mi sarebbe dispiaciuto un maggiore approfondimento dell’aspetto sentimentale, ma l’autrice era più interessata al tesoro dei Templari (cosa di cui a me non potrebbe interessare di meno).
Bellissima la copertina.
A me è piaciuto molto, e non l’ho trovato inferiore a Il lord delle Isole, anzi devo dire che li ho amati tutti e tre e non li ho trovati per nulla ripetitivi.
Confermo quindi Amanda Scott come un’autrice di calibro anche (ma non solo) per la spelndida ricostruzione storica!
@Matesi
Credo tu ti sia confusa, Isobel non è mai stata sposata
@ele
io invece non ho notato infantilità nei comportamenti di Isobel, spaesata però sì da quello che prova, dal crollo di molte sue certezze e cmq ha 19 anni! Certo erano tempi duri e si cresceva in fretta, ma non credo che emotivamente questo fosse molto diverso da quanto succede anche ora… 😉 Certe sciocchezze che combina le ho trovate perfettamente plausibili.
@ Elena
SPOILER
Per marito, ovviamente, intendevo Michael. Ricorderai che il matrimonio avviene più o meno a metà romanzo.