“Il profumo dei sogni” di Ornella Albanese: spazio ai commenti

ROMANZI_923Come anticipato in occasione della pubblicazione della videointervista dedicata all’ultimo romanzo di Ornella Albanese, “Il profumo dei sogni”, invitiamo le lettrici a lasciare in calce a questo articolo i loro commenti sul romanzo.

Nella giornata di martedì 21 settembre, l’autrice passerà sul blog per leggerli e rispondere alle eventuali domande.

Vi aspettiamo numerose!

Commenti
  • renata

    Ciao Ornella,non avevo mai letto niente dituo,ma incuriosita dai numerosi commenti positivi rilasciati sul blog, ho comprato il libro e anche l’avventuriero che amava le stelle.Devo dire che li ho trovati tutte e due passionali,deliziosi,emozionanti,delicati e la lettura è stata molto scorrevole senza parti noiose.Mi è piaciuto molto che oltre ai protagonisti anche i personaggi minori abbiano un ampio spazio e la loro storia d’amore sia emozionante quanto la loro.Anch’io che fino ad ora non ero entusiasta delle autrici italiane,mi devo ricredere.Ornella sei stata una piacevole scoperta ed ora in poi ho deciso di leggere grazie a te anche tutti i libri delle scrittrici italiane che usciranno.Grazie!

  • GIUSY73

    Cara Ornella, qual’e’ il libro che ti e’ piaciuto leggere e quello invece che hai detestato?
    Te lo chiedo perche’ si capisce molto di una persona anche da cio’ che le piace leggere.
    I tuoi libri sono un esempio di come dev’eseere un romanzo d’amore, il tuo stile e’ semplice e toccante e i tuoi personaggi sono capaci di trasmettere forti emozioni….spesso mi chiedo se c’e’ una parte di te, che hai voluto imprigionare nelle pagine dei tuoi libri….
    Aspetto con trepidazione la tua risposta.

  • Anna

    E’ la prima volta che scrivo su un blog ma questo libro mi è piaciuto moltissimo. Considerando l’intensità dei suoi romanzi, vorrei chiedere alla Signora Albanese se quando ne finisce uno è già pronta a cominciarne un altro, o se ha bisogno di tempo prima di pensare ad altre storie e ad altri personaggi.Grazie
    Anna

  • matesi

    Carissima Ornella,
    commenta, per favore, i nostri commenti alle scelte narrative che hai fatto nel romanzo e, naturalmente, se puoi, parlaci di cosa pensi di scrivere in futuro…Va bene, sono insaziabile…ma, per favore, non farci aspettare due anni. Anche se, certo, ne valeva la pena.

  • elena

    Cara Ornella, io vorrei sapere come scegli i titoli dei tuoi libri.

    Io questo lo sto ancora leggendo, più tardi ti farò sapere cosa ne penso.

  • Libera

    Scegliere di scrivere un prosieguo non preventivato è una scommessa rischiosa e tutto sommato io penso che Ornella non l’abbia persa. Non c’è un grande background in questo romanzo, ma vista la grande quantità di sentimenti esposti non si sente la mancanza di altro. La dolcezza con cui si svolgono tutte le storie d’amore di questo romanzo, e sono davvero tante per un romanzo solo, mi ha ricordato quella delle favole: un racconto leggero, fondato sui buoni sentimenti. Mi ha fatto molto piacere la coerenza nel carattere dei personaggi conservata da un romanzo all’altro. Lucilla che rinasce dall’apatia dopo la sua dolorosa perdita e impara a ritrovare tutta la sua determinazione. Tomaso che deve ritrovare la sua capacità di sognare. Camelia, la terza incomodo, la cattiva ben camuffata, colei che sotto una parvenza di sentimento distorto, cerca in tutti i modi di riavere Tomaso, senza però guarirlo dal suo cinismo, anzi, rafforzando la sua scelta di un matrimonio, una vita, senza amore. E poi Flavia ed Emanuele sempre più … meravigliosi.

  • maria

    Cara Ornella,
    aspettavo tanto il sequel e l’ho letto due volte perchè i tuoi romanzi sono pieni di dettagli e di sfumatore che possono sfuggire quando si legge con l’impazienza di arrivare alla fine. E’ bellissimo, c’è tutto, storie, sentimenti, quando l’ho finito ero veramente sazia. La domanda: altre autrici avrebbero ricavato due o anche tre romanzi da uno solo dei tuoi, forse così hai trovato il modo per mantenere un ritmo serrato senza momenti di noia?
    Un’altra cosa: su questo blog ho letto commenti sulla scelta di un avvenimento irreparabile. Io condivido la tua scelta perchè mi piace che i sogni si mischiano alla vita, specialmente perchè il momento tiste è bilanciato da momenti allegri e divertenti (sto pensando alla scena del lattaio), comunque mi piacerebbe sapere cosa ti ha spinto a quella scelta. Grazie e complimenti!

  • franca

    Gentilissima Ornella non sai che piacere poter perlare con te come ad una presentazione di un libro (se appena mi è possibile vado dove c’è l’autore).Premesso che i tuoi libri mi piacciono, infatti penso di averli tutti,sono rimaste appena appena delusa della scelta di eliminare un personaggio per creare un posto vacante. Non è assolutamente una critica ma come certo saprai è la soluzione che Liala trovava quasi in tutti i suoi libri e nemmeno allora ero contenta, forse avrei preferito una nuova entrata.Ora mi accodo a Matesi chiedendoti di non lasciarci aspettare troppo tempo, magari riprendi qualche personaggio comprimario e facci un’altro seguito o quello che vuoi: noi ci siamo e ti aspettiamo. A presto.

  • Libera

    Scegliere di scrivere un prosieguo non preventivato è una scommessa rischiosa e tutto sommato io penso che Ornella non l’abbia persa. Non c’è un grande background in questo romanzo, ma vista la grande quantità di sentimenti esposti non si sente la mancanza di altro. La dolcezza con cui si svolgono tutte le storie d’amore di questo romanzo, e sono davvero tante per un romanzo solo, mi ha ricordato quella delle favole: un racconto leggero, fondato sui buoni sentimenti. Mi ha fatto molto piacere la coerenza nel carattere dei personaggi conservata da un romanzo all’altro. Lucilla che rinasce dall’apatia dopo la sua dolorosa perdita e impara a ritrovare tutta la sua determinazione. Tomaso che deve ritrovare la sua capacità di sognare. Camelia, la terza incomodo, la cattiva ben camuffata, colei che sotto una parvenza di sentimento distorto, cerca in tutti i modi di riavere Tomaso, senza però guarirlo dal suo cinismo, anzi, rafforzando la sua scelta di un matrimonio, una vita, senza amore. E poi Flavia ed Emanuele sempre più … meravigliosi.

  • Elena

    Io non ho letto il romanzo precedente ma sono riuscita ugualmente a capire a grandi linee come si era svolto e spero che Mondadori lo ristampi negli Oro.
    Il Profumo Dei Sogni è un bellissimo romanzo che mi ha appassionato, soltanto mi è sembrato che il ritmo fosse troppo serrato e avrei gradito maggiori approfondimenti sull’innamoramento della coppia principale, Tomaso e Lucilla, e più scene d’amore fra i due.
    Non avendo letto il precedente, non so quanta importanza in esso avesse il personaggio di Saverio, eliminato in questo seguito per far si che Lucilla s’innamorasse del cugino Tomaso, e per questo lascio spazio alle altre lettrici che magari sapranno esprimere un’opinione migliore della mia avendo letto entrambi i romanzi e sapendo valutare meglio il calmbiamento di sentimenti della giovane Lucilla.
    Inoltre, secondo me, una delle coppie secondarie, Riccardo ed Eugenia mi sono sembrati molto interessanti e ritengo che meritassero un’approfondimento ed un romanzo a parte.
    Infine, mi sono piaciuti molto Flavia ed Emanuele, i protagonisti del precedente romanzo e le scene a loro dedicate all’interno di questo seguito.
    Spero di poter leggere presto altre belle storie della bravissima Ornella.

  • Caterina

    Cara Ornella,
    non scrivo mai sulle pagine di questo blog, ma dopo aver letto “Il profumo dei sogni” il desiderio di lasciarti un messaggio si è fatto forte.
    Il tuo ultimo libro mi è piaciuto tanto, lo ho apprezzato per la storia principale e per quelle secondarie che si intrecciano ad essa. Mi è piaciuto Tomaso così diverso dal fratello ma con la sua stessa determinazione. Tomaso lo ho percepito come uomo dal fascino silezioso, di quelli che conquistano l’amore lentamente. Mi è piaciuta Eugenia, molto, tanto da sentire forte il desiderio di imitarla.
    Ho apprezzato “Il profumo dei sogni” anche, e forse soprattutto, per le riflessioni dei personaggi che testimoniano la loro trasformazione interiore. Le parole di Tomaso sui cambiamenti che affrontano tutti coloro che vivono intensamente. Come non condividere la frase “Noi siamo ciò che abbiamo vissuto, e saremo solo quello che vorremmo essere”. E poi, belle anche le riflessioni sui sogni irrealizzati che devono essere sostituiti da altri, altri sogni tali da dare speranza.
    Spero di leggere presto un tuo nuovo romanzo, magari uno sulla redenzione di Camelia che già credo sia sulla buona strada per conquistare la sua maturazione spirituale. Ho avuto la sensazione che tu, scrivendo di lei, volessi alla fine attribuirle un sogno, quello di amare come gli altri fanno. “Non riesco…proprio non riesco a rendere buono il mio amore”. Hanno una grande valenza queste parole, testimoniano uno sforzo, quello di cambiare, di redimersi, forse, dalle nefandezze commesse. Come non credere che anche questo personaggio sia pronto ad una metamorfosi? “Il mio è un amore cattivo”, chi ammetterebbe i propri limiti se non perché li vuole superare? …..ho veramente l’impressione che tu voglia scrivere di lei e che le voglia dare una opportunità! A dire il vero lo spero.
    Grazie di averci regalato la realizzazione di un sogno!
    Caterina (Artemis774)

  • elena

    Cara Ornella, l’ho termonato.
    Io ho amato questo libro come il primo, grazie per l’0ttimo lavoro svolto.
    Come mai hai scelto lucilla per tomaso e non Camelia?

  • ANTO

    CARA ORNELLA NON AVEVO MAI LETTO TUOI ROMANZI. MA SONO CONTENTA DI AVERLO FATTO. CONDIVIDO LA SCELTA DI LUCILLA E SPERO CHE TU POSSA DARE UNA CHANCE ANCHE A CAMELIA…..CREDO CHE UN PO’ LO MERITI. D’ALTRONDE I ROMANZI SERVONO A SOGNARE.MI DISPIACE COME QUALCUNO HA GIA’ DETTO, CHE L’INNAMORAMENTO TRA I PERSONAGGI DI LUCILLA E TOMASO SIA UN PO’ IN SORDINA E SOTTO TONO…AVREI PREFERITO QUALCOSA DI UN PO’ PIU’ TRAVOLGENTE. COMUNQUE GRAZIE PER QUESTA STORIA.

  • bianca

    cara ORNELLA,ho letto il tuo ultimo libro tutto d’un fiato,grazie per averci regalato una storia emozionante e delicata, piena di personaggi così diversi. Particolarmente mi ha fatto molto tenerezza Rosa,che inizialmente sembrava destinata ad essere una vittima della sua condizione di donna e del suo status sociale. Un bacio BIBI89

  • Ornella Albanese

    Prima di cominciare, un grande ciao a tutte!
    Franca ha detto che è come essere alla presentazione di un libro, o anche, perché no?, tutte insieme in un salotto virtuale a chiacchierare di Romance. Trovo l’idea del salotto più calda, più da amiche. E poi ho scoperto che mi piace moltissimo l’idea di scambiare opinioni con voi su quello che ho scritto, emergono particolari inediti e punti di vista davvero interessanti.

    Io direi di cominciare subito dal nodo della questione, cioè la mia scelta di un “evento irreparabile”, così vi lascio tutto il tempo per poter intervenire ancora, se volete, sull’argomento.
    Partiamo dal principio, cioè la decisione di scrivere un sequel e la scelta della protagonista.
    Camelia o Lucilla?
    Per un tempo brevissimo ho pensato a Camelia, intrigata dalla sua trasformazione per amore, e ho immaginato i suoi tentativi di vincere la naturale diffidenza di Tomaso. Ma poi non ho ritenuto credibile un riscatto così profondo e totale.
    Allora Lucilla. Ma Lucilla è fidanzata con Saverio e sono una coppia tenerissima. Come fare? Non si trattava solo di rendere “vacante” un posto, ma di costruire il personaggio di Lucilla. Così com’era, non avrebbe funzionato. Ne L’avventuriero era la sorellina frivola della protagonista, ragazza deliziosa ma assolutamente superficiale. Come fare a darle profondità e spessore in modo che potesse ricoprire, a tutti gli effetti, il ruolo di “protagonista”? Una ragazza come lei, maldestra, vanitosa, approssimativa, avrebbe potuto maturare solo attraverso un’esperienza “forte”. Molto forte.
    Prima ho immaginato che Saverio la lasciasse facendola soffrire, magari a un passo dalle nozze, ma Saverio era un personaggio troppo simpatico, non volevo dargli una connotazione negativa.
    A questo punto l’idea. Una piccola sperimentazione. Provare a inserire un momento di “vera” infelicità. L’ho fatto di getto e Lucilla è cambiata. Non poteva non cambiare. Anche fisicamente. Sottile, tormentata, un’altra. Pian piano tornerà a riappropriarsi del suo carattere solare, ma sempre mediato da quell’esperienza. Non sarà mai più leggera e anche un po’ vuota, come una bolla di sapone.
    E poi, vi ricordate quando dicevo che nei sequel i personaggi già conosciuti rischiano di apparire scontati? Il primo capitolo vi ha creato sorpresa e anche disappunto, ma di sicuro non era scontato.

  • Ornella Albanese

    GIUSY
    Io sono convinta che il libro perfetto lo si legga nell’adolescenza, quando si è meno esigenti. Poi diventa molto più difficile trovare un romanzo da amare totalmente. Per esempio, quando ho letto La quarta verità di Pears mi è piaciuto moltissimo, ma poi il finale l’ho trovato assolutamente deludente. Perché un romanzo mi piaccia, deve darmi emozioni. E poi deve avere quella che io chiamo una “genialità”, un’idea vincente. Per esempio, nel campo del romance, mi è piaciuto moltissimo, ne “La figlia del matematico”, l’espediente letterario di descrivere il graduale miglioramento del protagonista attraverso il suo modo di esprimersi, prima assolutamente confuso, poi pian piano sempre più comprensibile. Ci sono autori, come Palhaniuk in Survivor, che distribuiscono a piene mani “genialità” in ogni pagina. Ecco, Survivor potrebbe essere un libro da amare, ma anche da detestare se non si apprezza quello stile, lucidissimo e sovreccitato allo stesso tempo. A me è piaciuto davvero molto.
    Detesto invece i romanzi che sembrano pensati a tavolino, solo per andare incontro alle mode del momento.
    Quanto alla seconda domanda, c’è tutto di me nei miei romanzi. Frammenti del mio carattere, della mia visione della vita, delle mie emozioni si inseriscono nel carattere dei miei personaggi e ti assicuro che non potrebbe non essere così.

    RENATA
    Io sono sempre molto felice di raccogliere i commenti di chi mi legge per la prima volta e ti ringrazio per le tue belle parole. So bene che c’è una remora istintiva nei confronti dei nomi italiani, pensa che i primi romanzi (di ambientazione contemporanea) ho dovuto scriverli con pseudonimo straniero e questo la dice lunga. Poi con Mondadori, potendo scegliere, ho deciso di firmarmi col mio nome: è stato un po’ un atto di coraggio perché così ho rinunciato consapevolmente a tutte le lettrici che mi conoscevano con lo pseudonimo, ma sono profondamente convinta della mia scelta.

  • elena

    Ornella, grazie per la delucidazione.

    Sono contenta che il ricordo di Saverio non sia stato “infangato”, era veramente troppo simpatico per questo.

    Ho trovato la tua scelta di prediligere Lucilla molto azzeccata, ha creato un bel seguito al personaggio, per nulla scontato.
    Grazie, ancora per le emozioni che mi fai provare!!

  • Ornella Albanese

    MATESI e FRANCA
    I miei progetti futuri? Intanto a febbraio ci sarà la ristampa de L’ombra del passato nella serie ORO, ho appena cominciato la revisione. Subito dopo inizierò un nuovo lavoro per I Romanzi Mondadori. Ma intanto ho anche finito un medievale, che si svolge nel 1100, sotto re Ruggiero. E anche un contemporaneo, “Sotto la stessa luna”, una storia piena di ironia e di sentimento, che però non ha ancora un editore. Quindi non credo che si verificherà più un’attesa così lunga.

    ANNA
    Quando finisco un romanzo devo sempre staccare per un po’, anche perché è la parte conclusiva che richiede un maggiore investimento di energie, adrenalina pura, e quindi quando scrivo la parola fine sono veramente esausta. Non è facilissimo riannodare tutti i fili e cercare un finale che, pur essendo obbligatoriamente lieto, riesca a mantenere alta la curiosità. Che è poi questo l’aspetto bizzarro dei romance: si sa già che c’è un lieto fine, eppure ogni volta si sta lì a patire fino all’ultima pagina, impazienti di vedere come si concluderà la vicenda. E’ quindi la nostra abilità di autrici dovrebbe essere questa: riuscire a tenervi col fiato sospeso anche se sapete benissimo che ogni cosa si aggiusterà, ogni ostacolo sarà superato e i due protagonisti si ameranno appassionatamente per tutta la vita.

  • GIUSY73

    Cara Ornella, grazie per la tua risposta…sei una delle poche scrittrici che riescono a mettere un po’ d’anima nei libri che scrivono.I tuoi personaggi non sono mai scontati e fanno riflettere…
    Volevo sapere se (nei prossimi libri che scriverai) hai intenzione di inserire qualche scena molto piu’ passionale,…a me piacerebbe perche’ il tuo modo di descrivere le scene d’amore e’ delicato ma nello stesso tempo emozionante…
    Vorrei anche sapere se in futuro scriverai qualcosa “giallo-rosa”, perche’ adoro il mix di AVVENTURA-MISTERO-AMORE….

  • Ornella Albanese

    ELENA
    Scegliere titoli non è facilissimo. Il titolo deve richiamare il nodo centrale della storia o avere un valore simbolico. Ti faccio qualche esempio. Il volo del falco si rifà alla passione di Federico II per la caccia al falcone e allo tesso tempo richiama il modo in cui il protagonista si avvicina alla donna che ama, con cerchi concentrici sempre più piccoli. L’avventuriero che amava le stelle unisce in sé la descrizione del protagonista, un uomo che vive di espedienti, e la sua volontà di guardare in alto per un riscatto. Ne Il profumo dei sogni, ho voluto dare una tangibilità al sogno per ancorarlo alla vita. Di solito immagino il titolo a metà romanzo, mentre scrivo una pagina particolarmente significativa. Più raramente dopo averlo finito.

    MARIA
    Hai ragione, a me piace scrivere in modo essenziale. Mi piacciono le descrizioni, ma non devono essere troppo lunghe, mi piacciono i dialoghi, ma li voglio serrati, senza nulla che intervenga a interromperli. Questo mi porta però ad aver bisogno di storie ricche di avvenimenti e allora più intrecci mi servono proprio per non lasciare spazi vuoti. E poi non riesco a fare calcoli. Avrei potuto conservare la storia di Eugenia e di Riccardo per un altro romanzo, e il materiale ci sarebbe stato, ma io penso che, quando si scrive, si debbano seguire gli impulsi del momento.
    La scena del lattaio ha divertito anche me, quando l’ho scritta!

  • franca

    Ornella, chiedo scusa in anticipo se la domanda risultasse particolarmente ignorante, quando dici “Ho appena cominciato la revisione de L’ombra del passato” significa che nell’edizione ORO possono esserci variazioni o aggiunte rispetto l’uscita del febbraio 2002 (dove tra l’altro era abbinato a Tempesta d’amore di Mariangela Camocardi)? Di solito non compro gli ORO ma se c’è la possibilità di cambiamenti allora la cosa cambia.

  • matesi

    Il medievale che hai finito uscirà sempre nei Romanzi?

  • Ornella Albanese

    LIBERA
    Scrivere questo sequel è stato davvero una scommessa rischiosa, e ormai è fin troppo chiaro che nello scriverlo non mi sono attenuta a “regole” ma ho solo seguito le esigenze della storia e dei personaggi. Mi è piaciuta molto la tua riflessione su Camelia, una cosa che neppure io avevo esplicitato con tanta chiarezza: è vero, lei non guarisce il cinismo di Tomaso, ma lo rafforza. Finché lui non avrà altre aspettative, sarà in suo potere. Non importa se Tomaso non la ama, quello che desidera è che lui non ami nessun’altra. Ecco perché l’amore, che è un sentimento “buono”, in lei ha una connotazione “cattiva”.
    Ma poi leggo il commento di

    CATERINA
    e il punto di vista si modifica. Caterina, di Camelia, ha percepito l’aspetto “buono”, la volontà di riscatto, i suoi sforzi per essere diversa e migliore. Nel primo romanzo era “solo” cattiva, qui è quasi sul punto di farcela, e il prossimo passaggio potrebbe essere il suo effettivo rinnovamento. Con gradualità, senza forzature. Non so. Quello che vedo dai vostri commenti è che Camelia è un personaggio complesso, che si presta ancora una volta a diverse interpretazioni.

  • Ornella Albanese

    ELENA
    Mi è piaciuto avere il parere di una lettrice che non conosceva L’avventuriero e sono davvero contenta che il romanzo si possa apprezzare come un lavoro autonomo, perché questo è stato il mio obiettivo fin dall’inizio. Ma è chiaro che qualcosa alla fine sfugge. Per esempio, può sfuggire il personaggio di Saverio, anche questo delineato nel primo libro come una specie di scommessa. Visto che Lucilla desiderava essere corteggiata dal ragazzo più bello del gruppo, Riccardo Astolfi, ho pensato di farla poi innamorare di Saverio, che lei per metà romanzo ha continuato a sfuggire perché decisamente poco carino. Un inseguirsi e un giocare allegramente a nascondersi da adolescenti, con Riccardo che già allora era decisamente inaffidabile, perché corteggiava Lucilla e contemporaneamente, in gran segreto, altre due ragazze!!
    Per quel che riguarda l’approfondimento della coppia principale, puoi leggere la risposta che segue.

    ANTO
    L’amore tra Lucilla e Tomaso può sembrare non troppo travolgente perché entrambi, per motivi diversi, vi si oppongono a livello inconscio. A me piacciono questi amori che sono già dentro i personaggi, ma di cui loro si rifiutano di prendere coscienza. Tomaso non vuole contagiare chi ama con la sua infelicità, è convinto di non riuscire a superarla, e cerca una donna che non possa esserne ferita. Lucilla ritiene di essere ancora legata a Saverio e chiama il suo sentimento per Tomaso in molti modi diversi, ma mai “amore”. E’ per entrambi un sentimento “sotterraneo” ed ecco perché, quando viene allo scoperto con tanta forza, sulla scala buia del terrazzo, reagiscono in modo diverso: lei prendendone finalmente atto, lui negandolo con violenza.
    Una curiosità: anche durante questo ballo Lucilla indossa un abito particolare. Vuoi vederlo nel quadro che ho citato? Digita Paolina Bonaparte e troverai la tela del maestro Kinson.

  • Ornella Albanese

    BIANCA
    Che carina ad aver pensato a Rosa! Rosa è una ragazza del popolo e nel periodo storico del romanzo le ragazze del popolo erano sicuramente le più vulnerabili. Lei ha un carattere forte, ma non riesce a resistere alle lusinghe del “bel cavaliere”. E’ consapevole del suo status, ma sogna di superarlo. L’evoluzione della storia la porta a capire, in modo forse brutale, che in qualsiasi classe sociale ci sono principi azzurri.

    GIUSY:
    Nei miei primi romanzi c’erano scene molto più passionali, in particolare in quelli medievali (uno per tutti Cuore di Lupo,dove la storia d’amore nasce dall’affermazione brutale dello jus primae noctis), poi mi è piaciuto giocare su una sensualità più morbida, più emozionante. Se nel prossimo romanzo la storia lo richiederà, inserirò delle scene più passionali, ma niente trattati di anatomia!
    Quanto al mix di amore, avventura, e mistero, è una delle mie opzioni per il mio prossimo lavoro.

  • Ornella Albanese

    FRANCA
    Ho cominciato come una semplice revisione, ma non escludo che cambi qualcosa. Non posso ancora saperlo, per quel mio irritante difetto di non fare mai quello che pianifico. Se ci saranno cambiamenti sostanziali, sarà sicuramente segnalato nella quarta di copertina.

    MATESI
    Ho detto di averlo finito, ma in realtà ho finito solo la prima stesura. Visto che si tratta (anche questo!) di un romance atipico, nell’ultima stesura deciderò cosa farne. Non so se, così com’è adesso, possa rientrare nella collana I Romanzi.

  • Ornella Albanese

    Ancora un minuto per dirvi che ho trascorso una giornata bellissima in vostra compagnia e per ringraziarvi tutte di cuore. Un grazie anche a Marzio Biancolino che con queste iniziative sta davvero annullando ogni distanza tra voi lettrici e i libri che amate. Ciao e a presto!

  • elena

    Cara Ornella , il piacere, almeno da parte mia, è stato reciproco!
    A presto, spero!

  • andreina65

    Eccomi quì con un pò di ritardo, ma pronta a dire la mia.
    Personalmente questo libro non ha deluso le mie aspettative, è stato veramente emozionante leggerlo, per me è come se avessi chiuso un attimo prima il libro precedente, e continuato la lettura con il profumo dei sogni, come se non fosse passato tanto tempo, e come nel precedente romanzo, i personaggi secondari sono stati alla pari, se non pìù piacevolmente profondi dei protagonisti stessi, come solo Ornella sa fare! Lei ha la capacità di farmi amare tutti personaggi dei suoi libri, a volte come dicevo prima più dei protagonisti stessi, e devo confessare che solo lei ci riesce, a parte una volta con il primo libro di Sylvia Z. Summers dove i personaggi secondari mi erano piaciuti forse più dei protagonisti.

    Ho adorato Lucilla e Tomaso nell’avventuriero che amava le stelle, e ho continuato a farlo ancora di più adesso e quando ho capito, che forse Ornella li avrebbe fatti innamorare, credetemi, ho provato un’emozione intensa! Lei è una donna geniale che scrive con il cuore, considerando che inizialmente ha scritto questo libro per accontentare noi lettrici.
    Sono una che ha “odiato” Camelia da subito, nel senso che mai avrei voluto un lieto fine con Tomaso!non sarebbe stato giusto per me,non trovavo che lei fosse adatta a un tipo come lui e poi scusate, santo cielo, la storia così è perfetta! meglio di così Ornella non poteva fare^_^

  • Ornella Albanese

    Carissima Andreina,
    il tuo commento e il tuo entusiasmo mi hanno fatto un enorme piacere. So bene che tu speravi fortemente che io svilupassi la storia come poi ho fatto, ma non sei mai riuscita a carpirmi una sola parola di anticipazione. Ecco perché ho mantenuto il silenzio: per lasciarti intatto il piacere della lettura!
    Prendo comunque nota che tu hai “odiato” Camelia. Questo personaggio suscita davvero le reazioni più diverse e più contrastanti!
    Grazie e un forte abbraccio,
    Ornella

  • andreina65

    Si è vero! non sono riuscita a farmi dare uno spolerino ino ino!nulla!
    Meglio però perchè mi sono gustata il libro fino in fondo.
    Per quanto riguarda Camelia ovviamente il mio “odiato” era riferito a un improbabile (a mio parere) finale con Tomaso, e nonostante lei sia stata una figura affascinatnte che è piaciuta a molti, proprio non sopportavo un lieto fine con Tomaso!
    Come si dice: chi semina vento, raccoglie tempesta!
    ancora grazie per questo libro.

  • Elena

    Carissima Ornella,
    arriverò tardi ma volevo comunque lasciare un messaggio su quanto mi piacciano i tuoi romanzi, certo le ambientazioni estere ‘attirano’ di più, ma ocme è bello leggere una storia tutta italiana! E tu poi sei molto brava… grazie per le emozioni che ci regali e Buon lavoro!

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