Archivio categoria: Studenti

Lettera di un’alunna alla ricerca dell’anima (della scuola)

Quando si parla di scuola i ragazzi sono i grandi assenti. Vorrei allora dar voce alle loro lettere. Scrive una ragazza di un liceo toscano: “Suona la sveglia. No! La scuola no! E invece sì. Faccio colazione, anzi no, sono talmente stufa che non ho neanche fame. Prendo l’autobus. L’ipod nelle orecchie per vedere se […]

Quando saremo capaci di amare?

Dopo la partecipazione alle Invasioni barbariche di ieri su La7 mi è tornata in mente questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=2YT_U9j32aI   Quando sarò capace d’amare probabilmente non avrò bisogno di assassinare in segreto mio padre né di far l’amore con mia madre in sogno. Quando sarò capace d’amare con la mia donna non avrò nemmeno la prepotenza […]

Ogni volto è un volto sacro

Il poeta Rilke s’imbatte in una elemosinante. L’amico che lo accompagna le dà uno spicciolo. Rilke tira dritto, ma giunto presso un fioraio compra una rosa e di ritorno solleva la donna e gliela regala. Il poeta coglie la sacralità ferita di quella donna, difende la sua dignità di “amata”, sacralità e dignità che l’anonimo […]

Lettera da una scuola vera

Mi è giunta questa mail da una ragazza di un liceo di Napoli. Mi sembra possa servire a molti disfattisti… Caro Prof, durante fase di “Brain storming” che ha preceduto la stesura di questa lettera, ho pensato a decine di possibili introduzioni che non trasmettessero l’idea di banale, scontato o già sentito… Dietro questa mail […]

Giornata mondiale dell’insegnante

Un rabbino dice che quando un uomo arriva nell’altro mondo gli viene domandato: “Chi è stato il tuo maestro e cosa hai appreso da lui?”. Chi insegna, dice. Chi dice, mostra. “Dire” deriva dal greco “mostrare”, “indicare”. Ciascuno uomo parlando è maestro. La parola è strumento pedagogico per eccellenza. Non esiste disciplina senza maestri e […]

Ricordi di carne e sangue

Provate a recuperare dalla vostra memoria quel che ricordate dei vostri anni scolastici nel rapporto con i vostri professori. La nostra memoria, umanissima, sa dimenticare rapidamente ciò che non serve alla polpa della vita e conserva solo quel che si è trasformato, nel bene o nel male, in carne e sangue. Ci sono tre cose […]

Cuori freddi, teste calde

I RAGAZZI E I PROFESSORI: PRIMA LA MERAVIGLIA POI LA CONOSCENZA   «Noi ragazzi necessitiamo di appassionarci a qualcosa, allo studio in particolare. Non vogliamo quella stramaledetta lezione da imparare a memoria, per poi rimuoverla una volta interrogati. Vogliamo fare nostro quello che studiamo. Vogliamo che ci entri nelle vene, nel sangue, in ogni più […]

Primo giorno di scuola: stupitevi, stupiteli.

Cari colleghi professori, mancano 24 ore alla prima campana. I vostri alunni sono trepidanti, perché il primo giorno di scuola attraversa il cuore di un ragazzo come uno stormo di promesse. Sperano che quel primo giorno sia un giorno nuovo, sintomo di un anno nuovo, una vita nuova, direbbe Dante. Rendete quel giorno la loro […]

Chi abbandona è abbandonato

Senza maestri che appassionino restano le “vogliuzze”   «Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono eguali. Una vogliuzza per il giorno e una per la notte: salva restando la salute. “Noi abbiamo inventato la felicità” – dicono e strizzano l’occhio. Io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da […]

Quant’è bella giovinezza…

Alla ricerca del vero “nuovo”    «Mi manca qualcuno che mi ricordi in cosa credere, mi manca sentire qualcuno che creda nel bene ed è così triste non riuscire a credere nel bene a sedici anni». Così una lettrice del mio romanzo in una delle tante lettere che urlano: a sedici anni si può ancora […]

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

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