L’infinito mare dell’essere

Vi regalo per iniziare bene l’anno questo capolavoro di poesia. Vi scapperà una lacrima. Me ne assumo tutte le colpe.

Un giorno ritroveremo tutte le persone che abbiamo amato “nell’infinito mar dell’essere”, come lo chiama Dante.

8 commenti

  1. Pubblicato il 3 gennaio 2009 at 16:15 | Permalink

    una perla vera. grazie. e naturalmente ti addebito per intero il lago che ho creato nel guardare in particolar modo la scena finale.
    anna :)

  2. Pubblicato il 3 gennaio 2009 at 18:25 | Permalink

    anna: mi assumo la responsabilità, ma forse piangere per qualcosa è un male? Pensa che oggi guardiamo il telegiornale senza piangere…

  3. Pubblicato il 4 gennaio 2009 at 16:08 | Permalink

    Un filmato semplice, breve e poetico ma che, usando una parola dalla spiacevole fonetica, oserei dire “escatologico”.

    In previsione di quel che sarà l’al di là, troviamo il fine dell’al di qua.

    In tal senso mi ricorda, come avevo già scritto in un post di circa sei mesi fa, il finale di “Titanic”.
    Mi piace ed è commuovente perchè ci riporta all’umiltà della condizione umana di fronte all’universo. Terreno e – soprattutto – ultraterreno.

    Bye,
    Charles.

    P.S. Caro Prof, è proprio vero quanto dici dei telegiornali. Mentre mangi una pizza vedi scene di guerre, tragedie, funerali. Poi cambi canale col telecomando e ti vedi “Terminetor” e passi a sorseggiare una birra con indifferenza.

    Realtà e fiction; digeriamo tutto.

    Solo quando un dramma ci colpisce in prima persona pensiamo… all’infinito mare dell’essere.

  4. Pubblicato il 4 gennaio 2009 at 20:53 | Permalink

    no no, piangere è liberatorio, bello, dolce e naturale. l’addebito è per il numero di kleenex usati :)
    anna

  5. Pubblicato il 5 gennaio 2009 at 07:56 | Permalink

    La malinconia contagiatami dalle immagini, bellissime per altro,è stata ampiamente compensata dalla gioia che ho provato nel rendermi conto che riabbraccerò tutti coloro che ho amato,e che momentaneamente sono assenti nella mia vita,
    grazie Baffo

  6. Pubblicato il 5 gennaio 2009 at 12:45 | Permalink

    Charles: proprio così… Ricordiamocelo per i nostri programmi!

    anna: fammi avere le coordinate bancarie per il rimborso…

    baffo: prego, malinconia sulla terra, gioia in cielo.

  7. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 00:11 | Permalink

    belle le immagini e la musica non e’ da meno..una lacrima?no di piu’..pero’ forte la speranza che un giorno riabbracceremo le persone a noi care..si ci mancano e tanto fisicamente ma ricordandole le facciam rivivere e se solo ci crediamo le possiam sentire a noi vicine.
    p.s.ho rimandato piu’ volte la visione per evitare di piangere ma stasera dovevo..piangere puo’ essere liberatorio..

  8. Pubblicato il 16 gennaio 2009 at 14:46 | Permalink

    antonella: d’accordo con te sulle lacrime. Questo cartone animato è un piccolo gioiello!

Scrivi un commento

Devi fare login per scrivere un commento.

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

Leggi la trama »