Fantaversione (replica)

Ripropongo a furor di popolo la fantaversione (l’insieme di tutti i peggiori errori degli alunni in un’unica traduzione) di qualche post fa.

Sono le 7.00 del mattino. Piove. Suona la sveglia. Alunnopigro (e molti come lui) si alza (o almeno ci prova) e, mentre si trascina lentamente verso la doccia, cerca di ricordare cosa lo aspetta di terribile in quella giornata già di per sé terribile; e quando si materializza nella sua mente ancora sconvolta dal sonno l’immagine di Professorecattivissimo (di greco e latino), con il suo ghigno beffardo, il senso di catastrofe e frustrazione è totale. Tornare a letto sarebbe la soluzione migliore, tanto più perchè quella mattina c’è la versione in classe. La terribile prova del trasformare un testo di una lingua ormai morta in un testo di una lingua viva. Ma fuggire non è possibile. La scuola è dell’obbligo. Una domanda allora si dipinge sul volto dell’assonnato bipede preso in trappola: perché lo devo fare?
A questa domanda non viene data risposta. E questo silenzio aumenta il senso di frustrazione. La frustrazione si trasforma rapidamente in rabbia e desiderio di vendetta. E Professorecattivissimo che avrebbe tradotto così il brano assegnato, dal titolo profetico “Attenti all’asino”…Un asino avendo calpestato una spina rimane zoppo. Imbattendosi in un lupo gli dice: “O lupo, vedi che muoio di dolore e i corvi e gli avvoltoi mi divoreranno. Ma io preferisco diventare tuo pasto. Ti chiedo però un solo favore, estrai prima la spina dalla mia zampa”. Il lupo persuaso dal discorso, con i denti appuntiti strappa via la spina. L’asino liberatosi del dolore, avendo scalciato il lupo a bocca aperta fugge, spezzandogli muso, fronte e denti. Egli si lamentava dicendo: “Ahimè, patisco il giusto, io che essendo macellaio, poc’anzi volevo diventare veterinario”.

… (dicevo) Professorecattivissimo si vede restituita la sua colpa, di torturare il povero Alunnopigro, in termini di pugnalata verbale, di lento e progressivo dissanguamento della lingua antica e moderna: una risposta coerente alla tortura che egli infligge al povero innocente, e così legge le righe di Alunnopigro, la peggiore delle lettere di minaccia di morte:Un asino avendo calpestato una palizzata e avendo mangiato un uccello, nacque zoppo. Imbattendosi in un lupo gli disse: “O lupo, muoio dalla mia sofferenza e mi cibo di piccoli corvi e nidi d’avvoltoi. Ma avevo capito che sono nato pranzo per te, tu stesso donami una grazia, togli dapprima l’uccello a me con l’artiglio. Il lupo si convinse alle parole profonde e lo esortò a dare l’addio alla palizzata e abilmente tolse l’uccello a questo. Ma l’asino straziato dalla sofferenza, battute le zampe, essendo caduto sul lupo e gridando contro il lupo, si sciolse per il dolore. Esso gemette dicendo: “Ahimè ho ricevuto l’ospitalità da quel cuoco, il quale dal primo momento voleva conoscermi”.

Allora sul volto di Professorecattivissimo si dipinge la stessa domanda di Alunnopigro: Ma chi me lo fa fare? E anche questa volta nessuno risponde, tutto tace…

Chi avrà il coraggio di interrompere questa spirale di violenza?

11 commenti

  1. Pubblicato il 14 ottobre 2008 at 21:54 | Permalink

    caro prof io volevo solo chiederle se per lei è normale che un ragazzo/ una ragazza della mia età pensi solo ad una/un ragazzo/a .. è da quando sono tornato/a dalle vacanze che penso a questa persona che è nella mia stessa scuola .. è normale che pensi solo a lei/lui?. non riesco ad impegnarmi in niente ormai. aiuto

  2. Pubblicato il 15 ottobre 2008 at 12:44 | Permalink

    Mi piace molto la versione a sfondo sessuale, chi l’ha scritta doveva avere grande fantasia.

  3. Pubblicato il 15 ottobre 2008 at 15:28 | Permalink

    anonimo 1: la risposta sarebbe troppo lunga e non è il luogo adatto. Se vuoi scrivimi via mail. Se intanto ti può consolare sappi che quello che ti succede è normalissimo e meraviglioso…

    anonimo 2: credo che in questo caso si tratti più che di una versione di “per-versione”…

  4. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 02:10 | Permalink

    Ahahah!

    Ad esser sincera, non ci avevo mai riflettutto che le versioni “rivisitate” potevano essere una forma di tortura per i prof…

    Temo che nessuno interromperà questa spirale di violenza :)…anzi ora che ci penso, l’alunno dopo pochi anni non soffrirà più di questo male mentre i prof si…

    Salvate i prof! (quelli che han voglia di fare).

    Il suo blog l’ho appena scoperto e oltre che sembrarmi un ottimo blog, mi sembra tenuto da una bella persona!

    Aggiungerei anche…
    Per fortuna che non è il primo prof blogger che ho trovato in rete e che mi lascia questa impressione!

    Grazie a voi sto rivalutando decisamente la “categoria”… anche se continuo a pensare che siete pochi in un mare di gente sfiduciata e che è andata ad insegnare solo perchè “non c’era di meglio”. (credo un buono 95% dei miei prof).

    :)

  5. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 09:30 | Permalink

    nightowl87: ben trovata dalle parti di Shit City e grazie per le belle cose che dici. Bisognerebbe connettere i prof blogger e fare un partito… Comunque se il 95% dei prof sono demotivati un po’ dipende anche dai ragazzi: perchè non ci costringete ad essere migliori?

  6. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 10:55 | Permalink

    Grazie per il benventuo! :)
    Premetto che sono uscita due anni fa da un liceo scientifico, con il massimo dei voti, ma molto ignorante soprattutto nelle materie scientifiche (quei prof eran nulla facenti).

    I primi due anni di liceo io li ho passati chiedendo sempre chiarimenti e spesso venivo guardata male dai compagni e come una folle dai prof…Inoltre…
    La prof di scienze (io ero nella sperimentale scienze quindi in teoria lei era la “main prof”) era sorda… ma sorda davvero e dava risposte letterlmente random se non scrivevi le domande su un foglio… poi quando affermò che gli uomini sudano urina e e che i buchi neri SICURAMENTE sono portali verso altre dimensioni spazio-tempo capii (o ebbi conferma) che “non era cosa” farle domande…

    Quella di italiano del 3° e del 4° “nutriva” il mio orgoglio con frasi del tipo “studi da 8 ma rendi massimo da 7″…

    Quella d’inglese una volta disse a un mio compagno “Se si vuole copiare non bisogna farsi scoprire!”… e non era sarcasmo il suo… Io tornai a casa gridando come una folle: “ma come ci educano?! Invece di spiegare che non si copia spiega come si copia?!?!”

    E questi sono solo alcuni esempi e mi fanno teorizzare che SOLO alcuni prof percepiscano, gli altri o sono disinteressati o si ritengono il meglio sulla piazza e quindi non ascolterebbero di certo.

    All’uni si deve invece combattere con i prof (per fortuna non tutti) che si sentono onniscenti e superiori alla massa di plebei ignoranti a cui molti di noi apparteremo per sempre…

    Tristezza infinita ma questo c’è e da questo si deve trarre il meglio, no?

    Scusi per la lunghezza del commento;)

  7. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 15:47 | Permalink

    nightowl: dati i soli dieci anni di differenza dammi del tu. I professori sono come tutti gli altri uomini, con pregi e difetti. Il problema è che c’è chi pensa che una volta ottenuta la cattedra il tuo lavoro è finito. Invece i giovani credo che sappiano che il lavoro comincia lì. I prof spesso smettono di studiare e approfondire. Ma il posto di lavoro come posto fisso è roba che ormai appartiene ad un’altra generazione e in questo credo che noi, più precari, paradossalmente potremo fare meglio.
    I prof non studiano e obbligano altri a farlo!!! Questa è la falsità di fondo che delegittima tanti insegnanti.

  8. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 18:57 | Permalink

    Grazie per concessione e devo dire che hai:
    Ragione da vendere!
    Ma aggiungerei un’ultima cosa: prof come te, se non ho capito male il tipo, hanno anche Qualcos’altro che li fa tendere ad essere migliori… un Qualcosa che a molti altri manca per scelta loro :)

    Io non so che lavoro farò, con gli studi che sto facendo (Fisica) ho alta probabilità di finire a scuola…anche se sinceramente preferirei fare ricerca (anche a livello di industria, non ho la media per sperare di rimanere all’uni) se mi capita di andare ad insegnare spero di riuscire a superare la mia innata repulsione verso i gruppi di teenagers :)

  9. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 21:42 | Permalink

    Nightowl: hai centrato. Più che Qualcosa, Qualcuno. E allora magari un giorno saremo colleghi. Certo se non ami le bestie non va…

  10. Pubblicato il 8 novembre 2008 at 22:43 | Permalink

    Si dice Qualcosa ma si intende Qualcuno 😉

    Sì, le “bestie” non le amo… pensa che io odiavo andare a scuola più per compagni e prof che per il fatto di studiare :)
    Quindi spero tanto per il bene delle future generazioni di andare a fare altro, non voglio diventare come i miei prof che “non hanno trovato di meglio da fare” e torturano i loro alunni con le loro frustrazioni… ma confido che se proprio deve succedere quel Qualcuno mi dia la forza di fare le cose giuste 😉

  11. Pubblicato il 9 novembre 2008 at 15:08 | Permalink

    E allora stiamo a vedere cosa succede e poi ce lo racconteremo…

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