Due personaggi

Commento di Anonimo al post precedente che merita la prima pagina:”L’amore per me è la dialettica di due personaggi:

OGNI GIORNO costruisce PER SEMPRE
e
PER SEMPRE fa costruire OGNI GIORNO”

PS. E quando OGNIGIORNO si stanca di costruire?
E quando PERSEMPRE smette di dirigere i lavori?

18 commenti

  1. Pubblicato il 16 aprile 2008 at 12:17 | Permalink

    a me basta osservare giorno dopo giorno i miei genitori. Abbiamo bisogno anche di esempi, perchè PER SEMPRE e OGNI GIORNO hanno bisogno di essere alimentati.

  2. Pubblicato il 16 aprile 2008 at 15:46 | Permalink

    Quando Ognigiorno e Persempre si stancano, possono sempre prendersi una pausa, e godersela insieme.
    Quando e dove? Qui. Ora.
    Lucy Simpson

  3. Pubblicato il 16 aprile 2008 at 17:48 | Permalink

    Il problema è accettare come qualcosa di assolutamente normale che possa arrivare un momento di stanchezza ma invece di rinunciare e gettare subito la spugna continuare a crederci e impegnarsi a superare il momento difficile per riniziare con più grinta…E’ possibile tutto questo nella realtà?

    P.

  4. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 09:12 | Permalink

    PERSEMPRE e OGNIGIORNO hanno bisogno di essere alimentati dagli esempi. Mi chiedo perchè tante coppie sposate e felici non vengono “raccontate” dai nostri media, ma sempre e solo: separazioni, drammi, litigi… Dove è finita la vita quotidiana?

    Per Lucy S.: Qui e Ora. Come si fa a ricordarselo quando gli impegni della vita ti travolgono?

    Per P.: è possibile se si crede in sè e nella persona che ami. L’amore che va in crisi spesso sta solo chiedendo di crescere. Ma bisogna essere in due a saperlo!

  5. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 09:48 | Permalink

    forse oggi vanno di moda separazioni, drammi, litigi…forse oggi, più che in passato, la gente arriva al matrimonio senza sapere neanche cosa siano OGNIGIORNO e PERSEMPRE. Forse oggi la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze cresce con “l’amore” di 3MSC e di moccia:un amore-emozione che ti porta 3MSC, ma che davanti alle difficoltà, anche le più piccole, non è in grado di crescere, di “cambiarti” TOTALMENTE.
    da dove cominciamo Prof 2.0 a far capire che la vita quotidiana è quella che riserva le più inaspettate sorprese?

  6. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 10:06 | Permalink

    No, nulla va di moda su questo tema…esiste l’autenticità e l’amore,se c’è amore vero, il resto è fittizio…
    Vi suggerisco: visitate il link che questo blog ci propone (biancaneve), lì vedrete l’amore autentico e episodi di vita quotidiana in una famiglia italiana…e non è una famiglia strana, è e deve essere la normalità.

    P.S.ho già postato più volte, anche se cn firme diverse o nell’anonimato.

    Sgh

  7. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 13:49 | Permalink

    Per Anonimo: ho aperto il blog con questo spirito, ritrovare il bello del quotidiano anche quando sembra brutto e sporco. Tu che suggerimenti hai?

  8. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 16:40 | Permalink

    Spesso trovare il bello richiede grande sforzo,soprattutto quando la vita ci mette davanti prove più difficili.io accetto la sfida,preventivando già innumerevoli cadute seguite sempre da un rimettersi in piedi (almeno spero:)!). In fondo è questa la vita,no?Ma come far comprendere questa sfida anche agli altri, che spesso sembrano sommersi dalla stanchezza di una lotta i cui frutti non sono mai immediati?bisogna dare un senso a questa lotta…

  9. Pubblicato il 17 aprile 2008 at 21:36 | Permalink

    Se vuoi costruire una nave non chiamare gente che procura il legno, che prepara gli attrezzi necessari, non distribuire compiti, non organizzare il lavoro. Prima invece sveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
    (A. de Saint-Exupéry)

  10. Pubblicato il 18 aprile 2008 at 21:24 | Permalink

    è questo il punto…risvegliare questa nostalgia…

  11. Pubblicato il 19 aprile 2008 at 20:04 | Permalink

    quotidianità…se questa è vita.
    serenità ..se è gioia vera.
    salute..se basta l’accontentamento.
    amore se si guarda l’infinito.
    fede..se viva è la speranza.
    felicità..se si sceglie la vita.

    ma ognigiorno mi delude e il persempre è ancora scuro..cosa fare?

  12. Pubblicato il 20 aprile 2008 at 11:34 | Permalink

    Interrogare Ognigiorno e capire perchè delude. E farsi aiutare da qualcuno ad avere fiducia in Persempre: genitori, professori, adulti che sembrano e sono felici. Tu che proponi?

  13. Pubblicato il 20 aprile 2008 at 15:29 | Permalink

    Per Giada: ti riporto un pensiero semplice semplice che mi ripete spesso mia madre quando mi sente un pò triste…”sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”…
    …Ognigiorno deve essere arricchito da un significato che sia utile al nostro benessere, alla nostra serenità…si tratta di combattere, è vero…ma quale arma migliore del sorriso? Un sorriso a Ognigiorno è un’opportunità data a noi stessi di apprezzare la vita illuminandone i dettagli ed è il mezzo più sicuro perchè questa luce si proietti verso il Persempre.
    Paola A.

  14. Pubblicato il 20 aprile 2008 at 19:05 | Permalink

    ognigiorno mi risponde di essere monotono e demotivato..miope di fronte a musica e poesia..analfabeta davanti alla bellezza.
    per sempre sta seduto su un balcone lontano,apre la finestra e manda la speranza..
    paura di farsi illuminare,timore dell’immenso o bisogno di concreto??mi può aiutare solo chi ho paura di disturbare(la persona che ho già citato)..paura di lei o paura di me..

  15. Pubblicato il 22 aprile 2008 at 09:32 | Permalink

    Se Ognigiorno è sordo e miope e tu sei una di quelle fortunate che se ne rende conto, sei chiamata a ripetere quell’eco che giunge dal balcone di Persempre, per farne giungere il sussurro a chi ti sta vicino. E se non sei tu a goderne in prima persona, altri saranno felici grazie a te. Come diceva la Musa al poeta in uno dei Dialoghi con Leucò di Pavese: “prova a dire ai mortali queste cose che sai”.
    E poi perdi la paura di disturbare, ti sorprenderai a scoprire che era solo tua.

  16. Pubblicato il 23 aprile 2008 at 19:22 | Permalink

    Nel film “il fantastico mondo di Amelie” si dice:
    “Sono tempi duri per i sognatori” Credo che siano tempi duri per tutti quelli che hanno una sensibilità profonda ed è per questo che talvolta lo sconforto prevale, quando sembra che il mondo sia sordo alla rischiesta di bellezza e poesia che ci grida nell’anima…
    Per questo trovo bellissima questa frase:
    “prova a dire ai mortali queste cose che sai”.
    Giada, il mondo ha bisogno della bellezza che puoi portare con la tua sensibilità…non smettere di cercare, perchè ci sono anche tante persone come te, nascoste sotto i veli grigi della città, persone che condividono la tua sete di armonia e con le quali è possibile costruire Persempre Ognigiorno… questo arcipelago ci sta aiutando a scoprirle…
    Grazie di questo Prof 😉

    Asterope

  17. Pubblicato il 24 aprile 2008 at 09:35 | Permalink

    A proposito di sogni prendo a prestito questo racconto citato nel blog di Biancaneve:

    Mohammed el-Magrebi abitava al Cairo, in una casetta dove c’era un giardino, un fico e una fontana. Era povero. S’addormentò e sognò un uomo bagnato zuppo che si tolse una moneta d’oro di bocca e gli disse: “La tua fortuna è in Persia, a Isfahan…troverai un tesoro…vai!”
    Mohammed si svegliò e partì di corsa. Dopo mille pericoli arrivò a Isfahan! Qui, cercando da mangiare, stanco morto, venne scambiato per un ladro. Lo picchiarono con canne di bambù e quasi l’ammazzarono. Fino a quando il capitano gli domandò: “Chi sei, da dove vieni, perché sei qua?”
    Quello gli disse la verità: “Ho sognato un uomo zuppo che mi ha ordinato di venire qua perché avrei trovato un tesoro. Bel tesoro, le bastonate!” Il capitano fece una risata e gli disse:”Scemo, e tu credi ai sogni? Eh,…io ho sognato tre volte una povera casa del Cairo dove c’è un giardino e oltre il giardino un fico e oltre il fico una fontana e sotto la fontana un tesoro enorme! Ma io non mi sono mai mosso da qui, scemo! Vattene, credulone!”
    L’uomo tornò a casa, e sotto la fontana del suo giardino dissotterrò il tesoro! (da “Le mille e una notte”)

  18. Pubblicato il 26 aprile 2008 at 20:31 | Permalink

    grazie..riaccendo la speranza..ma spesso è difficile credere ai sogni..ci proverò..e magari domeni sarà diverso..grazie a tutti

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