“Il bacio di Cupido” di Karen Harbaugh – Perle 19
“Un amore ritratto splendidamente.”
Library Journal
Inghilterra, 1816. Il dio Eros, nei panni del gentiluomo Harry D’Amant, cerca disperatamente la sua Psiche, perduta da più di un millennio in mezzo ai mortali. Ritrovarla significa salvare gli dei dall’oblio e la terra dal caos in cui rischia di precipitare. Psyche Hathaway, cara amica di Harry, decide di aiutarlo nell’impresa, benché in realtà sia piuttosto riluttante all’idea. Un dubbio, infatti, invade la mente della giovane: è mai possibile che sia lei la Psiche che stanno cercando? Favole, batticuori, indizi, peripezie… Tutto perché l’amore trionfi ancora.
Note:
Con IL BACIO DI CUPIDO ( Cupid’s Kiss ) si conclude la serie Cupido di Karen Harbaugh.
I romanzi precedenti della serie, TUTTA COLPA DI CUPIDO ( Cupid’s Mistake ) e ATTENTI A CUPIDO! ( Cupid’s Darts ), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Perle – nr. 12 e 15 rispettivamente.
Ambientazione:
Inghilterra, 1816 ( periodo regency )
Finalmente è finita!*
Gli unici fantasy che mi piacciono sono quelli ambientati in luoghi ed epoche di totale invenzione. In particolare detesto, quindi, le vicende che coinvolgono cavalieri dell’Apocalisse, angeli innamorati o, soprattutto, soprattutto (perché ho fatto studi classici), quelli che hanno come protagonisti gli dei dell’Olimpo greco, sperduti fra gli uomini di qualunque epoca. È il caso anche di questa serie, giunta finalmente a conclusione.
Ovviamente, conoscendo bene Apuleio, avevo capito fin dal primo volume che Psyche Hathaway doveva per forza essere la reincarnazione della Psyche di Amore (come sono intelligente, eh? I protagonisti, invece, impiegano tre volumi a capirlo). Ma forse l’autrice si poteva impegnare di più almeno per il finale. E invece questo volume è persino peggiore dei precedenti.
Cosa faranno i protagonisti nella vita futura? Psyche diventerà immortale e vedrà morire tutta la sua meravigliosa famiglia? Magari anche i figli? O forse nasceranno con le ali come il padre e saranno immortali come lui? E cosa significa una vita moderna dove gli dei si mescolano agli uomini? Immagino che neppure la Harbaugh saprebbe rispondere alle mie domande. Resterebbe a bocca aperta e poi direbbe: che domande! È un fantasy! In fondo la Ione non ha rappresentato i cavalieri dell’Apocalisse che fanno i picnic sulla spiaggia con i figli e a Natale preparano l’albero?
Appunto. Un’idiozia totale!